Calendario () - Assemblea Teatro
Transcripción
Calendario () - Assemblea Teatro
Spettacoli per le scuole ore 10.00 - ingresso € 5,00 17 novembre 2009 Assemblea Teatro LA GAVIOTA Y EL GATO (spettacolo in lingua spagnola) Luis Sepulveda prometiò un dia a sus hijos escribir una historia sobre lo mal que gestionamos los humanos nuestro entorno, lesionando la naturaleza y lesionandonos a nosotros mismos. Asì naciò esta historia, que cuenta las aventuras de Zorbas, un gato “grande, negro y gordo”, cuyo inquebrantable sentido del honor le conduce un dìa a comprometerse a criar un polluelo de gaviota. La madre, una hermosa gaviota, atrapada por una ola de petroleo vertido en el mar por un buque varado, le deja un prenda a Zorbas, justo ante de morir, el huevo que acaba de poner. Zorbas , que es gato de palabra, cumplirà sus dos promesas: no solo criarà al polluelo, sino que le ensenarà a volar. Los amigos de Zorbas, Secretario, Sabelotodo, Barlovento y Colonello, le ayudaràn en una tarea que, como se verà, no es tan facil como parece, y menos para una banda de gatos mas acostumbrados a hacer frente a la dura vida en un puerto que a ejercer de padres de una cria de gaviota… 27 gennaio 2010 Assemblea Teatro L’ALBERO DI ANNA Anne era una ragazzina che come tanti altri ebrei fu costretta a nascondersi dai nazisti. Venne però scoperta con la sua famiglia e trasportata nei campi di concentramento. Ad Auschwitz si ammalò di tifo. Morì insieme alla sorella Margot a Bergen Belsen.L’unico a rimanere in vita fu il padre che con alcuni amici, che avevano aiutato la famiglia a nascondersi, riuscì a mettere insieme tutti gli appunti di vita di Anne. Nel 1947 venne così pubblicato “Il diario di Anna Frank”. In quelle pagine si racconta dell’enorme ippocastano vecchio di oltre 150 anni, cresciuto nel giardino di una casa sul canal Keizersgracht sui cui si affaccia l’alloggio segreto in cui si nascose la famiglia Frank. Amorevolmente descritto dalla piccola nel diario, rischia adesso di essere abbattuto perché molto malato. TEATRO AGNELLI - via Paolo Sarpi 111 Torino 1 dicembre 2009 Urzene STORIE DI LIBERTA’ Lo spettacolo, tratto da interviste con ex-partigiani, ricostruisce l’epoca del Ventennio fascista, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della Liberazione. Che venga rappresentato fuori dal periodo strettamente canonico del 25 aprile è una volontà ed anche un punto di forza. Parlare di un fatto storico un solo giorno all’anno per poi archiviarlo è il peggior servizio che si possa fare alla storia. Se c’è un insegnamento che gli ex partigiani hanno trasmesso è che un mondo migliore può essere costruito con il contributo delle nostre azioni ma attraverso l’attenzione viva di ogni giorno. 4 febbraio 2010 alla CAVALLERIZZA REALE Assemblea Teatro IL FUNERALE DI NERUDA Quattordici giorni dopo il bombardamento del Palazzo Presidenziale de La Moneda a Santiago del Cile, il 25 settembre 1973 nelle feroci ore del Golpe militare, muore Pablo Neruda. Nonostante il coprifuoco e le strade presidiate dai militari, migliaia di persone accompagnano il poeta, la più alta voce della nazione e del continente latino-americano, nell’ultimo cammino verso il cimitero. In scena pochi ed essenziali elementi: alcune macerie, simbolo della devastazione subita dalla casa di Neruda ad opera dei militari di Pinochet, e la bara del poeta, sulla quale siede l’interprete del poeta stesso, narratore e commentatore delle vicende. Dall’orrore della persecuzione, risorge la poesia: la bara si trasforma e ne fuoriescono conchiglie, bicchieri, bottiglie e oggetti con cui Neruda amava arredare le sue case-barca, metafora del navigare tra porti ove attingere nuovi e significativi versi da donare all’umanità. 20 gennaio 2010 Teatro Arlequin NOVECENTO (spettacolo in lingua spagnola) Novecento es un mónologo de Alessandro Baricco, novelista, drammaturgo y periodista de Turin, , interpretado por José Luis Ardissone. El espectaculo es la historía de Danny Boodman T.D. Lemon, un eximio pianista que práticamente nace en el vapor Atlantic y que nunca abandona “Para que descender? La ciudad no termina nunca. El teclado de un piano tiene un principio y un fin, mientras que la escenografía de la ciudad se asemeja a un laberinto interminabile. Cómo elegir una sola calle, un solo camino, una sola mujer” comenta Danny. Novecento representa, de algún modo, al viaje del héroe que busca la libertad. “Yo nací en este barco y por aquí pasaba el mundo”. El montaje pertenece a la Fundación Arlequín de Asunción, Paraguay y llega por primera vez en Italia. 10 febbraio 2010 Assemblea Teatro LAS ROSAS DI ATACAMA (spettacolo in lingua spagnola) El espectáculo narra el coraje y la dignidad de hombres y mujeres comunes, la poesia que late en las decisiones de vida más simples, lo extraordinario de la vida misma. La dictadura ha truncado la vida de muchos de estos hombres y mujeres extraordinarios, Allende, Victor Jara, Juan Pablo Cardenas, gran periodista que luchó por la libertad… Personajes e historias únicas que los actores cuentan compartiendo un buen vino, saboreando el recuerdo como un homenaje imprecindible a todas esas grandes personas, muchas de ellas completamente anònimas para la mayoria. No es un recuerdo triste y lastimero sino un recuerdo lleno de fuerza, orgullo y esperanza. La metáfora con las rosas que extraordinariamente nacen en el desierto por unas horas al año y que mueren abrasadas por el sol nos recuerdan que la vida a menudo no es más que una estoica forma de resistencia..y que narrrar también es resistir. 17/18/19 febbraio 2010 3 repliche alla CAVALLERIZZA REALE Assemblea Teatro L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO Quattrocento anni or sono, nel 1600, Giordano Bruno filosofo di fama europea venne arso come eretico. Per quasi tre secoli la sua memoria appartenne a pochi fino a quando fu riscoperto dall’Italia risorgimentale e trasformato in un martire. La sua vita mescola come poche altre tragicità e grandezza. Come pensatore anticipò molti aspetti della scienza moderna e fu travolto dal suo amore per il sapere e dall’odio contro ogni dogmatismo. Questa rielaborazione si avvale sia degli atti del processo, sia di ciò che Bruno stesso scrive nelle suo opere. Certe sue trattazioni metafisiche e filosofiche provocano un senso di vertigine, altre destano orrore perché rivelano le sevizie e le torture cui andavano incontro le vittime dell’Inquisizione. 17 marzo 2010 Compagnia Mosika/Teatro dell’Argine UN PAESE DI STELLE E SORRISI Una storia di immigrazione che parla di un legame d’affetto spezzato e vissuto da una madre e da una figlia lontane, fra paesi, lingue, suoni e suggestioni diversamente colorati e distanti. Lo spettacolo costruisce sulla scena uno spazio che, attraverso elementi semplici e immagini fortemente evocative, racconta episodi di una vicenda privata che si rivela universale, toccando l’archetipo dell’allontanamento e della separazione. Affidata a un gioco scenico ricco di invenzioni dal contenuto intensamente metaforico e dal forte impatto emotivo, la drammaturgia diventa veicolo di scenari attraversati da guerre e distruzioni, conservando la luminosità di una storia affettiva che si fa paradigma antiretorico della contemporaneità. 22/23 febbraio 2010 2 repliche al TEATRO AGNELLI Assemblea Teatro L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO Il processo di Bruno si chiuse con un rogo, un rogo per punire reati che in linguaggio odierno possiamo definire di opinione. Esso ci appare quindi come la quintessenza stessa dell’intolleranza di cui sentiamo sovente rifiorire la forza e la devastante follia. Guerra, pena di morte, accanimento giuridico, sono alcune delle parole che l’avanzamento dei processi democratici sembravano voler archiviare ma che la tragedia della storia e della nostra quotidianità riportano troppo spesso a galla. 31 marzo 2010 Assemblea Teatro LA COSTITUZIONE IN DIECI COLORI “Cos’è la Costituzione? Perché la Costituzione è un testo importante? E’ noioso leggere la Costituzione con la propria mamma? O si può scoprire che non solo è utile ma anche divertente! Andrea è un giovane adolescente e deve leggerlo per “compito a casa”. Lo fa... e non lo fa! Un po’ legge… e un po’ ascolta musica a tutto volume. Finché rientra a casa “mà” e allora tutto cambia. Prima si abbassa il volume, poi si ricomincia a leggere ma anche a parlare, a fare esempi, a discutere, a confrontarsi. Insomma, con mamma la Costituzione diventa un testo vivo e interessante! Le parole diventano colori per disegnare i malanni o i potenziali della società e del mondo che gira attorno. Insieme, mamma e Andrea, scoprono quanto la Costituzione, ancora oggi, a sessant’anni dalla sua scrittura, sia un testo assolutamente “vivo”. 24 febbraio 2010 Eccentrici Dadarò LASCIATECI PERDERE! Lo spettacolo vuol rappresentare quel possibile spazio di crescita di genitori e figli i quali, attraverso le difficoltà reciproche che la vita spesso impone, tentano di comunicare e di condividere percorsi personali e unici. Scopre che anche i genitori abbiano le stesse debolezze, sogni, passioni e paure dei loro ragazzi. Tre genitori alla ricerca dei figli scappati da casa. Tre genitori, come tanti altri, che cercando una scorciatoia per raggiungere i figli, si perdono nel bosco, di notte, come nelle fiabe o nei racconti horror. Tre genitori smarriti, ma che, in fondo, da questo smarrimento riescono a ritrovarsi, riscoprendo quella voglia di libertà e di vita che la loro maschera da adulti aveva scolorito riconoscendosi per un attimo non così diversi da quei figli così difficili da capire. 14 aprile 2010 Babelia & C. RESISTENTI Raccontare la Resistenza. Lavorare sulla Resistenza sessant’anni dopo per provare a rispondere sempre alla stessa domanda: cosa resta? Abbiamo indagato una terra, una serie di paesi e la trentennale guerra dalla marcia su Roma alla Liberazione. Storie di famiglie, di Montecchi contro Capuleti, storie grasse di vino terra e sangue. Storie in dialetto, dove è difficile distinguere lacrime e risa. Storie di ragazzi che non avevano neanche vent’anni e che ora ne hanno ottanta. Storie senza salvezza. Lo spettacolo racconta in modo scarno e antieroico come i soli ragazzi italiani che non fossero ancora stati chiamati alle armi, quelli delle classi ’25 e ’26, il giorno che toccò a loro andare a combattere – non più per l’Italia ma per la repubblica di Salò – scapparono sulle montagne e divennero partigiani.