Morgan Stanley Investment Funds Global Balanced Risk Control

Transcripción

Morgan Stanley Investment Funds Global Balanced Risk Control
INVESTMENT MANAGEMENT
Morgan Stanley Investment Funds Global Balanced Risk Control Fund of Funds
AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONALI
ANALISI DEL COMPARTO: 31 OTTOBRE 2016
Commento
ANALISI DELLA PERFORMANCE
A ottobre 2016, le azioni di Classe Z del comparto hanno realizzato un rendimento dello 0,39% (al netto delle commissioni). Nel corso del mese i mercati hanno continuato ad essere dominati dalle incertezze politiche e sui tassi. I titoli di Stato nel mondo sviluppato hanno subito un’ondata di vendite dal momento che gli investitori si sono concentrati sul possibile aumento del tasso obiettivo sui federal fund da parte del Federal Open Market Committee (FOMC) a dicembre. I mercati azionari in generale hanno seguito percorsi alternativi, considerato che i mercati emergenti hanno sovraperformato le controparti del mondo sviluppato. I maggiori contributi alla performance del portafoglio sono giunti dall’azionario giapponese, dall’azionario dell’America Latina e dalle emissioni corporate denominate in euro con duration neutrale mentre l’azionario Usa ed europeo ha inciso negativamente. La performance complessiva del portafoglio ha beneficiato anche della gestione attiva dei fondi sottostanti.
RASSEGNA DI MERCATO
Stati Uniti: L’economia statunitense dovrebbe essere cresciuta a un tasso annuale del 2,9% nel terzo trimestre 2016. A ottobre il Pmi
manifatturiero dell’Institute for Supply Management (ISM) è salito a 51,9 punti dai 51,5 punti di settembre. I nuovi ordini, la
produzione e l’occupazione sono cresciuti mentre le scorte si sono contratte e le consegne dei fornitori hanno rallentato. Il PMI
dell’ISM riferito al settore dei servizi ha registrato una flessione, dai 57,1 punti di settembre ai 54,8. Il Census Bureau ha reso noto
che, in termini destagionalizzati, a settembre le vendite al dettaglio hanno segnato un incremento dello 0,6% rispetto ad agosto e del
2,6% rispetto allo stesso mese del 2015. Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha affermato che a ottobre l’occupazione non agricola è
aumentata di 161.000 unità e che il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,9%. Il Census Bureau ha inoltre dichiarato in
separata sede che l’inflazione misurata in base all’indice dei prezzi al consumo (IPC) per i 12 mesi a settembre è stata pari allo 1,5%
(dato non destagionalizzato). Al netto dei prezzi di generi alimentari ed energia, il dato corrispondente risulta del 2,2%. L’indice MSCI
Usa ha archiviato un rendimento del ‐1,93% in dollari statunitensi e dello 0,44% in euro.
Europa: Il PMI di Markit riferito al settore manifatturiero dell’area euro ha registrato un rialzo, dai 52,6 punti di settembre ai 53,5 di
ottobre. Nell’ultimo mese, ad eccezione della Grecia, gli indici Pmi riferiti ai settori manifatturieri in ognuna delle principali economie
dell’area euro segnalavano una crescita. In Germania e in Francia, gli indici PMI segnavano i massimi rispettivamente degli ultimi 33
mesi e degli ultimi 31 mesi. L’indice PMI elaborato da Markit per il settore dei servizi dell’area euro è salito dai 52,6 punti di
settembre ai 53,3 di ottobre. A fine ottobre, Eurostat ha annunciato che, secondo una prima stima, la crescita del Pil nell’area euro e
nell’insieme dell’Unione europea era, rispettivamente, dello 0,3% e dello 0,4% nel terzo trimestre 2016. Rispetto al terzo trimestre
del 2015, i dati corrispondenti sono stati pari all’1,6% e 1,8%. Eurostat ha reso noto inoltre che a ottobre l’inflazione dei prezzi al
consumo nell’area euro sarebbe aumentata allo 0,5% dallo 0,4% di settembre. L’indice MSCI Europe ha archiviato un rendimento pari
a ‐3,16% in dollari statunitensi e ‐0,82% in euro.
Giappone: A ottobre l’indice PMI di Nikkei per il settore manifatturiero giapponese è salito dai 50,4 punti di settembre ai 51,4 di
ottobre. Nikkei ha segnalato che, grazie alla maggiore domanda internazionale, quest’anno i nuovi ordini sono cresciuti per la prima
volta da gennaio. La crescita dell’occupazione ha accelerato, ai massimi degli ultimi due anni e mezzo. Il PMI del settore dei servizi è
salito dai 48,2 ai 50,5 punti, evidenziando un graduale incremento dell’attività. L’Istituto di Statistica Nazionale ha riferito che a fine
settembre la spesa media mensile al consumo per famiglia ha segnato un calo del 2,6% in termini nominali e del 2,1% in termini reali
rispetto allo stesso mese del 2015. L’IPC giapponese si è attestato a ‐0,5% per il periodo di 12 mesi conclusosi a settembre, mese in
cui i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2%. A settembre la produzione industriale è rimasta invariata in termini
destagionalizzati, mentre l’aumento rispetto all’anno scorso è stato dello 0,9%. Nel corso del trimestre i consumi privati sono
cresciuti dello 0,7%. L’indice MSCI Japan ha reso il 5,14% in yen e il 4,03% in euro.
ATTIVITÀ DEL PORTAFOGLIO
A ottobre abbiamo ridotto l’esposizione azionaria al 28%, rispetto al 28,5% di fine settembre. Persiste la preoccupazione in merito a
un brusco rialzo dei rendimenti rispetto agli scarsi livelli attuali e al fatto che gli indicatori di rischio, quali l’indice VIX, restavano su
livelli molto contenuti, a indicazione che il mercato aveva abbassato la guardia. Abbiamo mantenuto bassa l’esposizione azionaria a
causa delle incertezze associate alle decisioni delle banche centrali e alle elezioni presidenziali americane.
STRATEGIA E PROSPETTIVE
A ottobre l’economia globale ha continuato ad irrobustirsi, trainata da Stati Uniti e Cina. La forte affluenza alle urne per le elezioni
presidenziali americane ha portato a un risultato chiaro, per quanto inatteso. Riteniamo che l’ondata di vendite iniziale dopo la
vittoria a sorpresa di Trump rispecchi ampiamente il posizionamento degli investitori in vista delle elezioni considerate le previsioni
di una vittoria di stretta misura della Clinton. Tuttavia, le politiche economiche delineate da Trump in generale potrebbero essere
uno stimolo per l’economia e l’ondata di vendite potrebbe rappresentare opportunità d’investimento in attivi che hanno
sopravvalutato la vittoria di Trump quale evento di avversione al rischio. In prospettiva, riscontriamo incertezze riguardo ad aree
quali accordi commerciali e politica estera, ma riteniamo che sul breve periodo il rischio di ribasso sia limitato. Al contempo
rimaniamo preoccupati per una potenziale brusca correzione dei rendimenti obbligazionari, perciò abbiamo mantenuto duration di
portafoglio corte.
Performance al 31 ottobre 2016 (%)
Variaz.
mensile %
28.0
6.0
5.0
4.5
2.5
2.0
2.0
2.0
2.0
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
0.5
0.5
0.0
0.0
-2.0
-6.0
55.5
18.0
13.0
5.0
4.5
3.0
2.5
2.5
2.0
2.0
2.0
1.0
0.0
0.0
16.5
-0.5
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
-3.0
0.0
0.0
0.0
0.0
3.0
-0.5
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
-1.0
-0.5
0.5
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
1.0
0.0
0.0
0.5
AZIONARI E FUTURE SU AZIONI
US Growth ZH
US Advantage ZH
Eurozone Equity Alpha Z
European Equity Alpha Z
EM Equity Z
iShares MSCI EM (EU)
First State Asian Growth
iShares MSCI Europe UCITS ETF (Acc)
Source Gold ETC
Indian Equity Z
Latin American Equity Z
Japanese Equity Z
Global Infrastructure Z
iShares MSCI Japan IMI (acc) (EU)
ETFS Copper
iShares MSCI Japan Small Cap
Nikkei Future
iShares Developed Markets Property Yield Fund
Euro Stoxx 50 Future
S&P 500 Future
OBBLIGAZIONARIO CORE
Euro Corporate Bond ZD
Short Maturity Euro Bond Z
Euro Strategic Bond Z
European High Yield Bond Z
iShares Euro Government Bond 1-3Y
EM Corporate Debt Z
Global High Yield Bond Z
iShares EM Local Govt UCITS ETF
iShares Euro Inflation Linked Bond
Global Fixed Income Opportunities Z
iShares US High Yield (iBoxx USD Liquid HY)
iShares US TIPS
Euro Corporate Bond Z
LIQUIDITÀ E STRUMENTI EQUIVALENTI
Scomposizione 1,2 per settori azionari al 31 ottobre 2016 (%)
Volatilità (DX)
15%
135
10%
125
115
5%
105
95
0%
Feb 2012 Oct 2012 Jun 2013 Feb 2014 Oct 2014 Jun 2015 Feb 2016 Oct 2016
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Variazione delle classi di attivo (%) al 31 ottobre 2016
Azioni
Obbligazioni
Liquiditá
100%
1.5
0.5
1.0
80%
45.5
45.5
46.0
7.0
60%
48.0
2.5
42.0
10.0
49.0
16.0
16.5
55.5
55.5
40%
20%
54.0
53.0
53.0
45.0
55.5
Jun-16
Jul-16
41.0
28.5
28.0
Sep-16
Oct-16
0%
Mar-16
Apr-16
May-16
Aug-16
Allocazione regionale investimenti azionari 1, 2 al 31 ottobre 2016 (%)
Nord America
21.2
Europa
29.9
Giappone
13.6
Mercati emergenti
32.2
Asia escluso Giappone
3.1
23.6
Euro
75.6
18.7
Finanziari
17.0
Industria
11.9
Beni di prima necessità
9.2
Salute
AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONALI
Performance (SX)
145
Scomposizione 1,2 per valute al 31 ottobre 2016
Tecnologia
Beni discrezionali
6.2
Materiali
Dollaro statunitense
9.1
Altre valute
8.2
Yen giapponese
3.8
4.4
Energia
3.4
Telecomunicazioni
3.0
Utilità
Classe Z, performance di €100 investiti dal lancio e volatilità a 6 mesi rolling
2.6
Scomposizione 1,2 per scadenze al 31 ottobre 2016 (%)
Sterlina britannica
1.8
Dollaro di Hong Kong
1.5
Scomposizione 1,2 per rating al 31 ottobre 2016 (%)
<3 Anni
25.1
3 - 5 Anni
21.6
AAA
AA
1.8
10.3
A
5 - 7 Anni
18.4
17.2
BBB
7 - 10 Anni
18.0
> 10 Anni
18.1
BB
B e inferiore
44.2
11.8
13.5
1. Valore complessivo basato sull'analisi delle informazioni sugli investimenti del comparto.
2. Le informazioni sono fornite in tempo differito, in linea con la pubblicazione di comunicazioni sui comparti, e sono calcolate sulla base dei dieci titoli maggiori o dell’insieme dei titoli, subordinatamente alla relativa disponibilità. Fonte: Morgan Stanley Investment Management, FactSet
Volatilità %
Peso
attuale %
Value (€)
Asset Allocation al 31 ottobre 2016
Fonte: Morgan Stanley Investment Management, FactSet
AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONALI
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CRC 1631413 exp. 8/11/2017

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