Rassegna Stampa - Pontificia Università della Santa Croce

Transcripción

Rassegna Stampa - Pontificia Università della Santa Croce
PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE
Uf#icio Comunicazione
***
Rassegna Stampa
FEBBRAIO 2014
© Ponti(icia Università della Santa Croce Elaborazione: Uf#icio Comunicazione
[email protected] -­‐ +39 06 68164399
* Bollettino ad uso interno *
Rassegna Stampa – FEBBRAIO 2014
ZE
Scheda sintetica
Tra le Attività interne evidenziate dalla stampa nel mese di febbraio del 2014 c’è un ampio spazio riservato al
resoconto della Settimana di Studio per formatori di seminari promossa dal Centro di Formazione
Sacerdotale (3-7 febbraio), che ha coinvolto circa 70 partecipanti.
[IL VATICANESE, AGENZIA SIR, VATICAN INSIDER, ZENIT, ALETEIA]
C’è poi l’annuncio, ripreso da più parti, del prossimo Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione
della Chiesa promosso dalla Facoltà di Comunicazione (28-30 aprile 2014).
[GAUDIUM PRESS, ROME REPORTS, ROMA SOCIALE, UCSI, PRISMA NEWS, VATICAN INSIDER]
L’agenzia ZENIT ha invece pubblicato una cronaca conclusiva del Convegno della Facoltà di Filosofia (24-25
febbraio) sul tema Personal Flourishing in Organizations.
L'Università è citata a proposito della recensione su ACEPRENSA del libro La unidad de la persona
(EUNSA) curato anche dal Rev. Prof. J. A. Lombo. Inoltre, in merito al saluto di Papa Francesco, durante
l'udienza del mercoledì 5 febbraio, ai partecipanti alla Settimana di studio del CFS (AICA, RADIO
VATICANA), e alla nomina dell'alumno Marcony Vinicius Ferreira a Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di
Brasilia (ACIPRENSA).
Come professori citati sulla stampa, risultano:
-­‐
-­‐
Rev. Robert Gahl (AP)
Rev. Davide Cito (LA STAMPA)
-­‐
-­‐
Yago de la Cierva (ALL AFRICA, RELIGIÓN
CONFIDENCIAL, AVVENIRE
Diego Contreras (LA VANGUARDIA)
Hanno rilasciato interviste il Prof. Daniel Arasa (ZENIT), sul prossimo Seminario professionale della Facoltà
di Comunicazione, e il Rev. Prof. Héctor Franceschi (ALETEIA), sui temi della nullità matrimoniale.
Sono invece apparsi articoli a firma del Rev. Prof. Paul O'Callaghan (PALABRA), di Russel Shaw
(ALETEIA), di Valeria Ascheri (AVVENIRE) e Norberto González Gaitano (MERCATORNET, ACEPRENSA).
© Uf&icio Comunicazione
Indice
FEBBRAIO 2014
Attività interne
pag.
1. 03/02/2014 Lʼidentikit del sacerdote: gli aggiornamenti dal corso di formazione
Il Vaticanese
1
2. 05/02/2014 Sacerdoti: Univ. S. Croce, in Corso Settimana Formatori Seminari.
Agenzia SIR
2
Vatican Insider
3
4. 08/02/2014 Seminari e futuri sacerdoti: la sfida della formazione
Agenzia ZENIT
4
5. 10/02/2014 La formacion humana de los seminaristas, tema de estudio en Roma
Aleteia
5
6. 13/02/2014 Seminario en Roma sobre la comunicación de la Iglesia:
Gaudium Press
6
Rome Reports
7
8. 19/02/2014 Media: Da Università Santa Croce Convengo su Chiesa e Comunicazione
Roma Sociale
8
9. 20/02/2014 Chiesa: Comunicatori Istituzionali da Tutto il Mondo a Roma dal 28 al 30 Aprile
UCSI
9
70 Partecipanti
3. 05/02/2014 Futuri preti, Luigi Negri:
“Lʼuomo è desiderio di verità, bellezza e giustizia”
una fuerza creativa capaz de cambiar el mundo
7. 15/02/2014 University of the Holy Cross prepares international
seminar on Church Communication
10. 21/02/2014 Roma: Universitaʼ Santa Croce,
25/02 “Self Empowerment e Work-Life Balance”
11. 25/02/2014 Chiesa cattolica & comunicazione:
Agenzia
Parlamentare
10
Prisma News
11
Agenzia ZENIT
12
Papa Francesco suggerisce come cambiare
12. 27/02/2014 Il fiorire della persona nelle organizzazioni
Citazioni Università e/o professori
13. 01/02/2014 Cultura e Societa`: Premio de Carli,
pag.
UCSI
13
KHOU
14
Agenzia Associated
press
15
16. 05/02/2014 La unidad de la persona
Aceprensa
16
17. 05/02/2014 La Eucaristía, eje de la catequesis durante una
AICA
17
18. 05/02/2014 Cattofobia allʼOnu. Perchè
La Stampa.it
18
19. 05/02/2014 Udienza di Papa Francesco
Radio Vaticana
19
20. 07/02/2014 Africa: Cardinal Njue Appointed Member of the Pontifical Council for the Laity
All Africa
20
21. 07/02/2014 Yago de la Cierva: nuevo miembro del Pontificio
Religion
Confidencial
21
22. 09/02/2014 Se cumple un ano de la renuncia del papa Benedicto XVI
La Vanguardia
22
23. 10/02/2014 Le nomine al Pontificio Consiglio per i Liaci
Avvenire
23
24. 10/02/2014 “La Chiesa raggiunga le persone ovunque, anche online”
Vatican Insider
24
25. 20/02/2014 Papa Francisco nombra nuevo obispo para Brasil
ACIPRENSA
25
26. 28/02/2014 Tutti i contabili dellʼOpus Dei
Il Fatto Quotidiano
26
Introdotta la Categoria “Giovani” per gli Under 30
14. 02/02/2014 Dr. Scott Hahn leads Houstonians and
others on a pilgrimage to The Holy Land
15. 04/02/2014 Vatican Surveys Find Catholics
Reject Sex Rules
audiencia general bajo la lluvia
Consejo para los Laicos
Indice
FEBBRAIO 2014
Interviste
pag.
27. 12/02/2014 'No es suficiente hablar de la fe, debemos aprender a
Agenzia ZENIT
27
Aleteia
28
presentar su belleza'
28. 21/02/2014 Sei troppo mammone? Il tuo matrimonio può essere dichiarato nullo
Professori come autori
pag.
29. 01/02/2014 Mander es obedecer . . .
Palabra
29
30. 10/02/2014 A Storm's Brewing in Germany Over Divorce
Aleteia
30
31. 20/02/2014 Accademia per la Vita, sentinella dellʼumano
Avvenire
31
32. 20/02/2014 Can Disney make your child nicer?
Mercatornet
32
33. 24/02/2014 Gay Marriage: Back to the Courts
Aleteia
33
34. 25/02/2014 ¿Esiste un derecho de los ciudadanos a controlar sus datos en la red?
Aceprensa
34
IL VATICANESE
www.ilvaticanese.it
03/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.ilvaticanese.it/?s=L%E2%80%99identikit+del+sacerdote%3A+gli+aggiornamenti+dal+corso+di
+formazione&x=0&y=0
L’identikit del sacerdote: gli aggiornamenti dal corso di formazione
***Segue il testo in originale
- 1/34 -
Mons. Zimowski: garantire a tutti accesso a cure e medicine
(http://www.ilvaticanese.it/2014/02/mons-zimowski-garantire-a-tuttiaccesso-a-cure-e-medicine/)
(http://www.ilvaticanese.it/)
Search in site...
Added on 3 febbraio 2014
Stefano Rega (http://www.ilvaticanese.it/author/stefano/)
L’identikit del sacerdote:
gli aggiornamenti dal corso
di formazione
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subject=Il%20Vaticanese%20%3A%20L%E2%80%99identikit%20del%20sacerdote%3A%20gli%20aggiornamenti%20dal%20corso
delle-qualita-umane-del-sacerdote%2F)
(http://www.ilvaticanese.it/wp-content/uploads/base-foto-neutravaticanesecorso-2.jpg)
Aggiornamento dal Corso di Formazione per i Sacerdoti da mons.
Stefano Rega, Rettore del Seminario di Aversa.
La Prima Giornata
È iniziata questa mattina in una Roma piovosa ma sempre
affascinante per il richiamo alla universalità della Chiesa e delle
culture, la terza settimana di studio per formatori di Seminari sul
tema: “La formazione umana dei candidati al sacerdozio”, presso la
Pontificia Università della Santa Croce, organizzata dal Centro di
formazione sacerdotale della stessa università. Seduti tra i banchi
dell’aula Alvaro del Portillo, desiderosi di confronto, di ascolto e
soprattutto di capire i nuovi contesti e i nuovi linguaggi per la
formazione dei giovani seminaristi, Rettori e formatori di diversi
seminari non solo Italiani, ma delle diverse parti del mondo: dal Cile,
dalla Lituania, dal Brasile, dal Guatemala, dalla Spagna, dal Perù,
dall’Argentina, dal Belgio, dalla Francia, dall’Austria, dal Portogallo,
tutti accomunati dall’unico desiderio di preparare pastori secondo il
cuore di Dio e che “odorino di pecora”. La settimana si presenta
intensa ed anche un po’ faticosa, ma ricca di stimoli con relatori che
hanno fatto esperienza sul campo e maestri che allo studio uniscono
un appassionato amore alla Chiesa. Le giornate di studio si dividono
in due parti: al mattino relazioni e al pomeriggi workshop. Questa
prima giornata dopo il saluto di S. E. Mons. J. C. Patron Wong
Segretario della Congregazione per il Clero, da poco nominato dal
Papa per i Seminari, S. E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di Ferrara, ha
presentato il contesto dell’antropologia moderna contemporanea
sottolineando come la formazione umana del presbitero implica una
individuazione esatta del tema della umanità. L’antropologia moderna
contemporanea, di cui noi sopportiamo le estreme conseguenze, ci
ha abituato a considerare l’umanità come un dato che si
realizzerebbe pienamente secondo una dinamica istintuale o
secondo una progettualità psicologica ed ideologica, etico-politica.
Formazione umana significa riabituare l’uomo ad un incontro
obiettivo e spassionato con la propria umanità, “aver cura dell’uomo
nella sua umanità” come ricordava il Beato Giovanni Paolo II. Il
presbitero testimonia come solo Cristo rende possibile una
antropologia adeguata, che solo in Cristo l’uomo diventa
autenticamente se stesso. Nella relazione successiva S. E. Mons.
Andrea Mazzocato ha tracciato l’identikit delle qualità umane
fondamentali del presbitero: a partire da Gesù come riferimento
unico, il presbitero è uomo di relazioni (capacità di accoglienza,
ascolto, interesse per la persona); è uomo di comunione (pazienza,
equilibrio, libertà interiore, collaborazione); è uomo di governo (amore
per la comunità, formazione teologica, senso di responsabilità, forza
di vivere la solitudine). Nel pomeriggio Mons. Luigi Renna, Rettore
del Seminario regionale pugliese di Molfetta, si è soffermato sulla
virtù della prudenza come asse centrale delle virtù. Dopo una
dettagliata descrizione della prudenza da Aristotele a S. Tommaso ha
concluso che più che parlare di prudenza è bene parlare di un agire
prudente che determina il modo e i mezzi per raggiungere il fine
giusto, che precettiva, cioè è concreta e sollecita, è orientata al bene
della comunità, è legata alla vita di grazia, deriva dall’istruzione e
dall’esperienza. La giornata si è conclusa con un workshop in cui i
Rettori hanno condiviso le loro esperienze. I lavori continueranno per
l’intera settimana affrontando i delicati temi dell’affettività,
dell’educazione alla libertà e dello sviluppo della relazionalità. La
pioggia che ancora accompagna i lavori, cadendo con abbondanza
sulle vie di Roma ci fa intravedere un’ abbondante benedizione dal
cielo che come un fiume in piena siamo pronti a riversare nel cuore
dei nostri seminaristi perché il loro Sì sia fedele e generoso.
La seconda giornata
Le nuvole questa mattina hanno dovuto fare spazio al sole perché
quando si parla dell’amore tutto si illumina. Si apre infatti la seconda
giornata di studio con una relazione sull’amore a cui sono chiamati i
sacerdoti e i seminaristi. Perché amati noi amiamo, chi-amati
rispondiamo all’amore. S. E. Mons. F. Lambiasi, Vescovo di Rimini,
presidente della commissione CEI per il Clero, vita consacrata e
vocazioni, contestualizza il suo intervento sottolineando il passaggio
dal moderno a post-moderno con l’immagine di Prometeo e di
Narciso, dalla dea ragione alla dea emozione su cui oggi si misura
tutto fino ad arrivare al relativismo e all’individualismo per cui il
desiderio diventa diritto. Alla scuola di Gesù recuperiamo il significato
dell’amore con il volto di Dio padre misericordioso in cui l’amore
arriva fino a dare la vita. Ad amare si impara e il Seminario è anche
scuola dove si impara ad amare: la generosità, la gratuità, lo spirito di
sacrificio, e soprattutto la gioia diventano indice di una maturità
affettiva. Al Prof. Franco Poterzio, psichiatra dell’università degli studi
di Milano, è affidata la relazione “L’espressione celibataria
dell’affettività”. Anche se da un punto di vista fenomenologico il
celibato potrebbe venire analogato alla continenza, alla castità,
all’astinenza sessuale, alla rinuncia a contrarre matrimonio,
antropologicamente se ne diversifica in modo sostanziale, per cui
bisognerebbe parlare di scelta celibataria. L’antropologia di Giovanni
Paolo II ricorda come il corpo umano, a somiglianza di Dio, non è
soltanto fonte di fecondità, esso ha un carattere sponsale cioè esso
è comunione ed esprime amore. Il celibe non è un essere da solo,
ma con Dio e con l’altro che confluisce nella paternità/maternità. La
mattinata si conclude con la relazione del Prof. A. Malo “gli affetti
nella vita spirituale nelle relazioni con gli altri”. C’è un forte legame tra
amore e verità: ogni realtà è vera perché è intrinsecamente
configurata dall’amore e la verità dell’uomo è la donazione (nato
dall’amore e chiamato ad amare). Ciò che viene chiesto è la coerenza
di vita dei sacerdoti in grado di suscitare interrogativi, ciò è frutto
della maturità psichica e spirituale (libertà interiore, gratitudine) e cosi
l’affettività si pone al servizio della vocazione. I frutti sono poi la gioia,
convinzione ed entusiasmo, capace di creare uno spazio in cui è
possibile viere con speranza. Questo clima affascina e suscita il
desiderio
della condivisione, “contemplatio aliis tradere” (S.
Tommaso). Tre sono le condizioni perché gli affetti abbiano un ruolo
nella vita spirituale: purificazione del cuore, la trasformazione delle
passioni in energia al servizio della carità e la preghiera affettiva.
Importante infine l’amicizia nella vita sacerdotale. Quando il corpo sta
bene l’anima balla, cosi inizia il workshop pomeridiano, introdotto dal
Prof. W. Vial sull’importanza della salute fisica e psichica dei
candidati al sacerdozio. L’essere umano è unità delle dimensioni
fisica, psichica e spirituale, conoscere quindi lo stato di salute aiuta
nel discernimento, nel cammino formativo, nel lavoro pastorale e
nella crescita delle virtù. Dal confronto tra i partecipanti si conferma la
necessità ormai consolidata di un checkup medico all’inizio e
durante il cammino e una continua attenzione alle abitudini di salute
dallo sport, al riposo, all’alimentazione, alle ore del sonno. Un grande
compito è affidato agli educatori nell’accompagnare il cammino dei
seminaristi avendo attenzione a tutte le dimensioni della persona, il
lavoro in equipe e soprattutto la fiducia in Dio a cui tutto appartiene,
danno serenità al nostro ministero. La giornata si conclude in attesa
dell’udienza generale di mercoledì con Papa Francesco a cui tutti i
Rettori parteciperanno.
Don Stefano
by Stefano Rega
(http://www.ilvaticanese.it/author/stefano/)
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AGENZIA SIR
www.agensir.it
05/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=280040
Sacerdoti: Univ. S. Croce, in Corso Settimana Formatori Seminari.
70 Partecipanti
***Segue il testo in originale
---------------ANCHE IN:
-AGENZIA PARLAMENTARE:
http://www.agenparl.it/articoli/news/cronaca/20140205-chiesa-univ-santa-croce-al-via-settimana-di-studio-performatori-di-seminari
- 2/34 -
5/2/2014
SIR - Servizio Informazione Religiosa - Quotidiano
Mercoledì 05 Febbraio 2014
14:47 ­ SACERDOTI: UNIV. S.CROCE, IN CORSO SETTIMANA FORMATORI SEMINARI.
70 PARTECIPANTI
Circa 70 formatori di seminari ­ provenienti da paesi dell‘America Latina, dell‘Europa,
dell’Australia, con una presenza anche dalla Palestina ­ stanno prendendo parte da lunedì
scorso alla Settimana di studio “Formazione umana dei candidati al sacerdozio”, promossa
fino al 7 febbraio dal Centro di formazione sacerdotale della Pontificia Università della Santa
Croce. Monsignor Jorge Carlos Patrón Wong, segretario per i seminari della Congregazione
per il clero, ha evidenziato l‘interesse che da sempre il magistero ecclesiale riserva alla
formazione sacerdotale. Un‘autentica formazione, ha spiegato monsignor Luigi Negri,
arcivescovo di Ferrara­Comacchio, implica “un uso adeguato della ragione come tensione
della conoscenza della verità”. Parlando di affettività, "non si può intendere il celibato ­ ha
detto lo psichiatra Franco Poterzio (Università degli Studi di Milano) ­ se non si pensa al
corpo, quel corpo umano creato da Dio a Sua immagine e a Lui predisposto per
l‘Incarnazione". Monsignor Andrea B. Mazzocato, vescovo di Udine, ha fornito un "identikit
delle qualità umane fondamentali del presbitero", mentre Antonio Malo, docente della Santa
Croce, ha messo l‘accento su "gli affetti nella vita spirituale e nella relazione con gli altri". Tra
i temi dei prossimi giorni l‘"educazione alla libertà" e lo "sviluppo della relazionalità".
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Aurelia, 468 - 00165 Roma - tel. 06/6604841 - fax 06/6640337
http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=280040
1/1
VATICAN INSIDER
http://vaticaninsider.lastampa.it
05/02/2014
argomento
Attività interne
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/preti-sacerdotes-priests-31849/
Futuri preti, Luigi Negri:
“L’uomo è desiderio di verità, bellezza e giustizia”
***Segue il testo in originale
- 3/34 -
6/2/2014
Futuri preti, Luigi Negri: "L’uomo è desiderio di verità, bellezza e giustizia" - Vatican Insider
LINGUA: Italiano English Español
www.vaticaninsider.it
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5/02/2014 Futuri preti, Luigi Negri: "L’uomo è desiderio di verità,
bellezza e giustizia"
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Fino a venerdì la Settimana di Studio per Formatori di
Seminari promossa dalla Pontificia Università della Santa
Croce. Circa 70 i partecipanti
REDAZIONE
ROMA
Circa 70 formatori di seminari, provenienti da diversi contesti culturali
ed ecclesiali ­ sono rappresentati paesi dell'America Latina, dell'Europa,
dell’Australia e c'è una presenza dalla Palestina ­ stanno prendendo
parte a Roma da lunedì scorso alla Settimana di studio promossa dal
Centro di Formazione sacerdotale della Pontificia Università della Santa
Croce, in programma fino a venerdì 7 febbraio.
A inaugurare i lavori di questa terza edizione, dedicata al tema della
formazione umana dei candidati al sacerdozio, è stato l'arcivescovo
(©ANSA) NEO­SACERDOTI
Jorge Carlos Patrón Wong, segretario per i Seminari della
Congregazione per il Clero, che nel corso del suo intervento ha evidenziato l'interesse che da sempre il magistero
ecclesiale riserva alla formazione sacerdotale.
"Non si tratta di assumere semplicemente una consapevolezza o di attuare una rettifica di ciò che è base naturale
del sacerdote ­ ha affermato monsignor Patrón Wong ­ Mediante la sua formazione, dopo aver 'liberata' la propria
libertà, il candidato al sacerdozio deve essere capace di dare il proprio assenso a Dio che lo ha chiamato, nella
continua disponibilità a far operare in tutto il proprio essere, anima e corpo, la grazia sacramentale, la quale poi non
tarderà a realizzare in lui una piena e vera trasformazione, una configurazione a Cristo, da tutti visibile".
Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara­Comacchio, parlando del tema centrale della settimana ha ricordato che
"formazione umana significa riabituare l'uomo a un incontro obiettivo e spassionato con la propria umanità", tanto
che "uomo è desiderio di verità di bene, di bellezza e di giustizia". Un'autentica formazione implica, quindi, "il
riaprirsi del fascino dell'uso adeguato della ragione come tensione della conoscenza della verità in tutti i suoi aspetti"
e "la riscoperta della dimensione etica fondamentale come dimensione di autentica responsabilità".
Tra i temi finora affrontati, l'importanza della "formazione nelle virtù" e la "maturazione dell'affettività", con una
sessione dedicata espressamente anche al celibato sacerdotale. Proprio su quest'ultimo aspetto, lo psichiatra
Franco Poterzio, docente all'Università degli Studi di Milano, ha spiegato che "con il celibato il corpo umano assume
tutta la sua dignità di fronte all'uomo e di fronte a Dio". Infatti, "non si può intendere il celibato se non si pensa al
corpo, quel corpo umano creato da Dio a Sua immagine e a Lui predisposto per l'Incarnazione".
"Le parole che fenomenologicamente lo descrivono ­ ha aggiunto Poterzio ­ sono esplicite: il celibe non si sposa. Il
celibe non ha rapporti sessuali. Perché lo vuole. Perché lo sceglie. Perché trasferisce nel celibato tutta la carica
affettiva destinata a un consorte. La rivolge a Dio. E tramite Dio, al prossimo". In ciò bisogna tener conto, però,
dell'imprescindibilità di una "maturità affettiva" che "ingrandisce e si sviluppa soprattutto nel rapporto apostolico e
offre in questo ragioni di vita e significato all'esistenza umana del celibe, che, in virtù dell'affettiva spinta apostolica,
confluisce necessariamente in una specialissima paternità/maternità".
Dal canto suo, l'arcivescovo metropolita di Udine, monsignor Andrea B. Mazzocato ha fornito un "identikit delle
qualità umane fondamentali del presbitero", mentre Antonio Malo, docente della Santa Croce, ha messo l'accento su
"gli affetti nella vita spirituale e nella relazione con gli altri".
Tra le questioni che verranno affrontate nei prossimi due giorni dei lavori, l'"educazione alla libertà" (libertà interiore,
formazione della coscienza) con i Vescovi di Trapani e Pitigliano­Sovana­Orbetello, e lo "sviluppo della relazionalità"
(virtù sociali, contesto culturale, crescita della relazionalità) con l'arcivescovo di Altamura, monsignor Giovanni
Ricchiuti, e il rettore del Pontificio Seminario romano maggiore, monsignor Concetto Occhipinti.
In questo contesto, a partire dal 20 febbraio 2014 e fino al 15 gennaio 2015, il Centro di Formazione sacerdotale
avvierà anche un apposito master, che prevede due ore settimanali di lezioni per un totale di 44 ore articolate in due
semestri, rivolto a sacerdoti, prevalentemente studenti a Roma, che sono inviati dai rispettivi Vescovi per prepararsi
al compito di formatori nei seminari.
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1/2
AGENZIA ZENIT
www.zenit.org
08/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.zenit.org/it/articles/seminari-e-futuri-sacerdoti-la-sfida-della-formazione
Seminari e futuri sacerdoti: la sfida della formazione
***Segue il testo in originale
- 4/34 -
10/2/2014
Seminari e futuri sacerdoti: la sfida della formazione | ZENIT - Il mondo visto da Roma
Il mondo visto da Roma
http://www.zenit.org/it/articles/seminari-e-futuri-sacerdoti-la-sfida-della-formazione
Seminari e futuri sacerdoti: la sfida della formazione
La formazione umana al centro della Settimana di studio per
formatori di seminari
Roma, 08 Febbraio 2014 (Zenit.org) Laura Guadalupi | 143 hits
Si è conclusa venerdì 7 febbraio la terza edizione della Settimana di studio per formatori di seminari
svoltasi presso la Pontificia Università della Santa Croce e promossa dal Centro di Formazione Sacerdotale
del medesimo ateneo. Il tema della “Formazione umana dei candidati al sacerdozio” è stato al centro della
Settimana di studio, che ha visto la partecipazione di circa settanta formatori provenienti da contesti culturali
ed ecclesiali dall'America Latina all’Australia, passando per Europa e Palestina.
La formazione umana, in riferimento alla missione sacerdotale, costituisce "la piattaforma e il fondamento
sul quale edificare l'edificio della formazione intellettuale, spirituale e pastorale" del presbitero, che dovrà
presentarsi "con un bagaglio di virtù umane che lo rendano degno della stima degli altri". È quanto si legge
al n. 93 del Direttorio per il ministero e la vita dei presbiteri pubblicato nel febbraio del 2013 dalla
Congregazione per il Clero ed è intorno a questo punto che sono ruotati gli interventi dei relatori e i
contributi dei partecipanti, coinvolti attivamente in workshop pomeridiani.
Giovanni Paolo II affermava che “senza un’opportuna formazione umana l’intera formazione sacerdotale
sarebbe priva del suo necessario fondamento”, mentre Benedetto XVI ricordava che il presbitero, “scelto fra
gli uomini, […] resta uno di essi ed è chiamato a servirli donando loro la vita di Dio”.
Nell’incontro con i Seminaristi, i Novizi e le Novizie del luglio scorso, Papa Francesco ha parlato di quattro
“pilastri fondamentali” su cui edificare la vocazione: formazione spirituale, ossia la vita spirituale; vita
intellettuale; vita apostolica; vita comunitaria. Quattro sono stati anche i temi portanti della Settimana di
studio, ovvero: formazione nelle virtù; maturazione dell'affettività; educazione alla libertà; sviluppo della
relazionalità.
L'Arcivescovo Jorge Carlos Patrón Wong, Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero, ha
inaugurato i lavori. Nel corso del suo intervento ha affermato che “mediante la sua formazione, dopo aver
'liberata' la propria libertà, il candidato al sacerdozio deve essere capace di dare il proprio assenso a Dio che
lo ha chiamato, nella continua disponibilità a far operare in tutto il proprio essere, anima e corpo, la grazia
sacramentale, la quale poi non tarderà a realizzare in lui una piena e vera trasformazione, una
configurazione a Cristo, da tutti visibile".
Secondo uno dei conferenzieri, l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Mons. Luigi Negri, "formazione
umana significa riabituare l'uomo ad un incontro obiettivo e spassionato con la propria umanità", tanto che
"uomo è desiderio di verità di bene, di bellezza e di giustizia".
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10/2/2014
Seminari e futuri sacerdoti: la sfida della formazione | ZENIT - Il mondo visto da Roma
Sempre in qualità di relatori hanno partecipato, inoltre, i Vescovi di Trapani e Pitigliano-Sovana-Orbetello,
l'Arcivescovo di Altamura, Mons. Giovanni Ricchiuti, e il Rettore del Pontificio Seminario Romano
Maggiore, Mons. Concetto Occhipinti.
Nell’ambito della giornata dedicata alla “maturazione dell’affettività” si è parlato anche di celibato
sacerdotale con lo psichiatra Franco Poterzio, docente all'Università degli Studi di Milano. “Con il celibato”,
ha spiegato il professore, “il corpo umano assume tutta la sua dignità di fronte all'uomo e di fronte a Dio".
Infatti, "non si può intendere il celibato se non si pensa al corpo, quel corpo umano creato da Dio a Sua
immagine e a Lui predisposto per l'Incarnazione".
(08 Febbraio 2014) © Innovative Media Inc.
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ALETEIA
www.aleteia.org
10/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.aleteia.org/es/religion/noticias/la-formacion-humana-de-los-seminaristas-tema-de-estudio-en-roma
-5774248320696320
La formacion humana de los seminaristas, tema de estudio en Roma
***Segue il testo in originale
- 5/34 -
La formación humana de los seminaristas, tema de
estudio en Roma
La primera misión del seminarista es ser hombre, después cristiano y después
sacerdote
10.02.2014
Aleteia
Setenta sacerdotes de diferentes diócesis del mundo participaron en la III Semana de Estudios
para Formadores de Seminarios que finalizó hoy, 7 de febrero. Con el tema “La formación humana
de los candidatos al sacerdocio”, el encuentro tocó cuestiones prácticas enfrentadas en los
actuales seminarios diocesanos y fue realizada en la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en
Roma, Italia.
Según el padre Philip Goyret, del Centro de Formación Sacerdotal de la Pontificia Universidad de
la Santa Cruz, la formación humana del candidato al sacerdocio es un tema que aún necesita ser
mejorado. “La primera misión (del candidato) es ser hombre, después cristiano y después
sacerdote. El sacerdote no es sólo espíritu”, explica.
Para el rector del Seminario Diocesano de Luziana (GO), el padre Joâo Paulo Silva, éste es un
proceso que se extiende más allá del periodo de estudios. De acuerdo con él, la formación humana
deber ser contemplada en todas las fases de la vida del sacerdote y el seminario es el lugar donde
se despierta esa conciencia.
“Ese es un trabajo de crecimiento y maduración para toda la vida. Pero la gente también espera
que el seminario sea un tiempo fuerte de maduración en esas virtudes humanas mínimas. Y, de
una forma mínima, para que el futuro sacerdote y el sacerdote, desde el momento de su
ordenación, pueda hacer frente con tranquilidad a las cuestiones que él tendrá que debatir y
encontrar a lo largo de su vida sacerdotal”, dice.
Los formadores del seminario pasaron por institutos donde ampliaron los temas de formación de
las virtudes, maduración afectiva y expresión de celibato de la afectividad. El encuentro forma
parte de una programación que contempla, además, la formación intelectual, espiritual y pastoral.
sources: Aleteia
http://www.aleteia.org/es/religion/noticias/la-formacion-humana-de-los-seminaristas-tema-de-estudio-en-roma-5774248320696320
GAUDIUM PRESS
es.gaudiumpress.org
13/02/2014
argomento
Attività interne
http://es.gaudiumpress.org/content/55796-Seminario-en-Roma-sobre-la-comunicacion-de-la-Iglesia--una-fuerzacreativa-capaz-de-cambiar-el-mundo
Seminario en Roma sobre la comunicación de la Iglesia:
una fuerza creativa capaz de cambiar el mundo
***Segue il testo in originale
---------------ANCHE IN:
- PCCS/INTERMIRIFICA:
http://www.pccs.va/index.php/en/news2/attualita/item/2119-institutional-communicators-from-the-world-gather-in-romefrom-28-to-30-april-cardinals-expected-are-dolan-barbarin-and-joaquin-navarro-valls
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13/2/2014
Seminario en Roma sobre la comunicación de la Iglesia: una fuerza
creativa capaz de cambiar el mundo
Roma (Miércoles, 12­02­2014, Gaudium Press) Con el título de "Comunicación de la Iglesia: estrategias creativas para
promover un cambio cultural", la Pontificia Universidad de la Santa Cruz, en Roma, abordará en un Seminario Profesional los
desafíos de los comunicadores de la Iglesia en la actualidad . El programa contará con relatores de gran nivel como el Card.
Philippe Barbarin, Arzobispo de Lyon, Francia y el Card. Timothy Dolan, Arzobispo de Nueva York. "El Evangelio, cuando se
encarna en los estilos de vida, las ideas y la cultura", recuerda la presentación oficial de la iniciativa, "posee una fuerza creativa
capaz de cambiar el mundo".
El Seminario Profesional comenzará el día 28 de abril de 2014, un día después
de la Canonización del Beato Juan Pablo II y culminará el día 30 de abril. Los
participantes profundizarán en temas como los retos culturales para los
comunicadores de la Iglesia (a cargo del Card. Dolan), la familia como
oportunidad comunicativa (relatoría del Card. Barbarin) y la argumentación
pública en casos de malentendidos y provocaciones (tema dirigido por el Dr.
Austen Ivereigh, de la organización Catholic Voices, de Reino Unido). También
asistirán a la Audiencia General del Papa Francisco el día miércoles y visitarán
la Sala de Prensa de la Santa Sede.
Estas y otras actividades y temáticas impartidas por reconocidos expertos están
dirigidas a aprovechar el gran potencial de comunicación de la Iglesia Católica.
"El mensaje cristiano es esencialmente positivo; esta positividad es una fuerza
Foto: Pontificia Universidad de la Santa Cruz. performativa de la sociedad, la cultura y el hombre", recordó en diálogo con
Zenit el Prof. Daniel Arasa, presidente del comité organizador del Seminario. "No en vano, dice el Evangelio que los cristianos
son 'la sal de la tierra'".
"El papel de los comunicadores institucionales es el de promover y fortalecer la comunicación de todos para poner en marcha
un proceso de cambio cultural que sea duradero y penetrante", agregó el Prof. Arasa. "No es suficiente hablar de la fe, sino que
debemos aprender a presentar su belleza y encontrar nuevos recursos que sean atractivos y capaces de hablar al corazón del
hombre actual".
Además de la formación, los cerca de 300 inscritos provenientes de gran
variedad de países podrán conformar redes de trabajo que enriquecerán su
labor al servicio de la Iglesia. La Canonización del Beato Juan Pablo II también
atrae a Roma a peregrinos de todo el mundo, entre quienes se encuentran
muchos comunicadores al servicio de la Iglesia. Para el Prof. Arasa, esto
representa "una experiencia de la catolicidad y de la comunicación de la fe de la
que se aprende mucho".
El presidente del comité organizador expresó cómo la actualidad del tema del
seminario es evidenciada en el Mensaje del Papa Francisco para la 48ª Jornada
Mundial de las Comunicaciones Sociales. En este documento el Santo Padre
afirma que "la revolución de los medios de comunicación y de la información
constituye un desafío grande y apasionante que requiere energías renovadas y
una imaginación nueva para transmitir a los demás la belleza de Dios". Por este Foto: Pontificia Universidad de la Santa Cruz.
motivo destaca el compromiso de los líderes de la Iglesia en atender "la
formación de personas capaces de gestionar la comunicación de las instituciones de la Iglesia con la profesionalidad y, al
mismo tiempo, con un sentido de pertenencia a la Iglesia y con coherencia de vida cristiana".
La información completa sobre el Seminario Profesional se encuentra en la página web de la Universidad Pontificia de la Santa
Cruz.
Con información de Pontificia Universidad de la Santa Cruz y Zenit.
Contenido publicado en es.gaudiumpress.org, en el enlace http://es.gaudiumpress.org/content/55796­Seminario­en­Roma­sobre­la­comunicacion­de­la­Iglesia­­una­fuerza­creativa­
capaz­de­cambiar­el­mundo. Se autoriza su publicación desde que cite la fuente. http://es.gaudiumpress.org/content/55796-Seminario-en-Roma-sobre-la-comunicacion-de-la-Iglesia--una-fuerza-creativa-capaz-de-cambiar-el-mundo
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ROME REPORTS
www.romereports.com
15/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.romereports.com/pg155797-university-of-the-holy-cross-prepares-international-seminar-on-churchcommunication-en
University of the Holy Cross prepares international
seminar on Church Communication
***Segue il testo in originale
---------------ANCHE IN:
- Inglese:
http://www.romereports.com/pg155799-universidad-pontificia-de-la-santa-cruz-prepara-encuentro-internacional-sobrecomunicacion-de-la-igl-es
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University of the Holy Cross prepares international seminar o...
http://www.romereports.com/pg155797-university-of-the-holy...
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From Cloistered Nuns to an
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February 14, 2014. The
Benedictines of Mary a ...
Pope Francis meets with
thousands of engaged couples
on Valentine's Day
February 14, 2014. Loving ...
STUDY SHOWS NEW, SURPRISING SIDE OF CATHOLIC TV STATIONS IN LATIN AMERICA
University of the Holy Cross prepares
international seminar on Church
Communication
2014-02-15
The election of Pope Francis has changed the way the Church presents Herself
to the world. The Pope likes to be among the people and his messages are quite
direct.
L
ATEST NEWS
#Pope
Pope's Schedule
February 17, 2014. During this week, Pope
Francis will meet with the Council of
Cardinals on Monday, Tuesday and
Wednesday, after the General Audience. On
Thursday and Friday, he will meet with all of
the cardinals for an Extraordinary Consitory.
The sessions will take place at the New
Synod Hall, from 9:30-12:30PM, and from
4:30-7PM. On Saturday morning, the Pope
will lead the ceremony for the creation of 19
new cardinals; while on Sunday, he will
celebrate Mass with them.
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#Pope
Pope's Schedule
February 14, 2014. Pope Francis received
today the visit 'ad limina' of the Czech
MOST POPULAR
Today
Week
DANIEL ARASA
Pontifical University of the Holy Cross
"The communication of this Pope is characterized by spontaneity, creativity and
positivity. I think these are three elements that are really characteristics of our
seminar.”
The conference is titled "Church Communication: Creative Strategies for
Promoting Culture Change.” The three day conference will begin April 28th, a day
after John XXIII and John Paul II are canonized.
From round tables to discussions, the conference will have a bit of everything. Guest
speakers include big names in Church communication.
DANIEL ARASA
Pontifical University of the Holy Cross
"The opening session will be given by American Cardinal Dolan, the Archbishop of
New York. He will talk abut the challenges faced by those involved in Church
communications. The closing session will be done by Joaquín Navarro-Valls, former
director of the Vatican's Press Office who worked very closely with John Paul II.”
Month
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1 di 2
The Pontifical University of the Holy Cross is getting ready for an international
seminar that delves into Church communication. It's a way for those who work in the
field to understand what tools they can use to better communicate their message.
Out of all the challenges found in Church communication nowadays, Spanish
professor and journalist Daniel Arasa thinks one stands out: The challenge of
finding a new and appropriate language to transmit the Christian message in a
modern world.
20/02/14 14.22
ROMA SOCIALE
romasociale.com
19/02/2014
argomento
Attività interne
http://romasociale.com/media-da-universita-santa-croce-convegno-su-chiesa-e-comunicazione/
Media: Da Università Santa Croce Convengo su Chiesa e Comunicazione
***Segue il testo in originale
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20/2/2014
UNIVERSITA' SANTA CROCE: CONVEGNO CHIESA E POLITICARoma Sociale
giovedì , 20 febbraio 2014
Redazione
Contatti
LEGGI L’EDITORIALE
MEDIA: DA UNIVERSITA’ SANTA CROCE CONVEGNO SU CHIESA E
COMUNICAZIONE
19/02/2014
Disabilità
Fragilità Sociale
Giovani
Immigrazione
Salute
Le Avventure del Dottor Marino
Editoriali
Omicidio Gianicolo: No polemica politica, ma
rispetto per la famiglia del ragazzo ucciso
LE AVVENTURE DEL DOTTOR MARINO
Oltre 300 comunicatori impegnati a vario titolo negli Uffici di diverse istituzioni ecclesiali del mondo sono
attesi a Roma dal 28 al 30 aprile – a ridosso delle canonizzazioni dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II -, per partecipare al IX Seminario professionale promosso come di consueto dalla Facoltà di
Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce.
Il tema di questa edizione, Strategie creative per un cambio culturale, si sposa bene con le parole con cui
Papa Francesco conclude il Messaggio della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “La
rivoluzione dei mezzi di comunicazione e dell’informazione è una grande e appassionante sfida, che
richiede energie fresche e un’immaginazione nuova per trasmettere agli altri la bellezza di Dio”.
Le avventure del dottor Marino: Episodio 3
IN EVIDENZA
Uno degli obiettivi principali del Seminario, infatti, è quello di conoscere progetti concreti di
comunicazione creativa in altri luoghi del mondo, oltre a rappresentare un’opportunità per condividere
esperienze professionali sulla comunicazione della Chiesa e del no profit.
La concomitanza con l’evento della canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, vedrà
riuniti a Roma in quei giorni moltissimi comunicatori della Chiesa, e ciò rappresenterà di per sé
un’esperienza di cattolicità e di comunicazione della fede, e farà del Seminario un’occasione intensa e
ricca di spunti da condividere.
La scelta del tema di quest’anno tiene anche conto dei cambiamenti sociali e culturali in corso e della
necessità di fornire, in tema di fede e spiritualità, risposte che siano convincenti.
A questo riguardo, il Prof. Daniel Arasa, vice Decano della Facoltà di Comunicazione e presidente del
comitato organizzatore del Seminario, ha spiegato: “Non basta parlare di fede, ma occorre saperne
presentare la bellezza e trovare risorse nuove che siano attraenti e sappiano parlare al cuore dell’uomo
contemporaneo. E in tutto ciò Papa Francesco ci sta dando esempio di come farlo”.
Ad aprire i lavori – lunedì 28 aprile – sarà il Cardinale Arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, che
affronterà il tema “Sfide culturali per i comunicatori della Chiesa”. Attesa anche la partecipazione
dell’Arcivescovo di Lyon, Philippe Barbarin, su “La famiglia come opportunità comunicativa, e della Prof.ssa
Helen Alvaré, della George Mason University, che dedicherà il suo intervento agli impatti comunicativi della
teoria del gender.
Sono inoltre previste due sessioni pratiche, una con i responsabili di comunicazione di grandi Diocesi e
Conferenze Episcopali e l’altra con alcuni “vaticanisti” che faranno il punto sullo stile comunicativo di Papa
Francesco ad un anno dalla sua elezione.
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Roma Sociale
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C’è molta attesa anche per l’intervento conclusivo – mercoledì 30 aprile – di Joaquín Navarro-Valls, per
molti anni direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che parlerà su “Santità e comunicazione: la figura
di San Giovanni Paolo II”.
Programma dettagliato del Seminario:
www.pusc.it/csi/ucc2014/programma
Plug-in sociale di Facebook
Procedura di accredito per i giornalisti:
http://romasociale.com/media-da-universita-santa-croce-convegno-su-chiesa-e-comunicazione/
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UCSI
www.ucsi.it
20/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.ucsi.it/index.php/le-istituzioni/4680-chiesa-comunicatori-istituzionali-da-tutto-il-mondo-a-roma-dal-28-al-30aprile.html
Chiesa: Comunicatori Istituzionali da Tutto il Mondo a Roma dal 28 al 30 Aprile
***Segue il testo in originale
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20/2/2014
CHI SIAMO
Unione Cattolica Stampa Italiana - CHIESA: COMUNICATORI ISTITUZIONALI DA TUTTO IL MONDO A ROMA DAL 28 AL 30 APRILE.
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QUOTIDIANO ONLINE ­ GIOVEDI, 20 FEBBRAIO 2014
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CHIESA: COMUNICATORI ISTITUZIONALI DA
TUTTO IL MONDO A ROMA DAL 28 AL 30
APRILE.
Categoria principale: Notizie nazionali
EURONET MEDIA, PUBBLICHE
RELAZIONI, SBARCA IN ITALIA
ASSOCOM, LA SECONDA CAMPAGNA
PER LA "BUONA COMUNICAZIONE"
Pubblicato Giovedì, 20 Febbraio 2014 07:05
AREA RISERVATA
Oltre 300 comunicatori impegnati a vario titolo negli Uffici di diverse
istituzioni ecclesiali del mondo sono attesi a Roma dal 28 al 30 aprile ­ a
ridosso delle canonizzazioni dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II ­,
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per partecipare al IX Seminario professionale promosso come di consueto
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dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della
Santa Croce. Il tema di questa edizione, Strategie creative per un cambio
culturale, si sposa bene con le parole con cui Papa Francesco conclude il
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Messaggio della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "La rivoluzione dei mezzi di
comunicazione e dell'informazione è una grande e appassionante sfida, che richiede energie fresche e
un'immaginazione nuova per trasmettere agli altri la bellezza di Dio". Uno degli obiettivi principali del Seminario,
infatti, è quello di conoscere progetti concreti di comunicazione creativa in altri luoghi del mondo, oltre a
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rappresentare un'opportunità per condividere esperienze professionali sulla comunicazione della Chiesa e del no
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profit. La concomitanza con l'evento della canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, vedrà
riuniti a Roma in quei giorni moltissimi comunicatori della Chiesa, e ciò rappresenterà di per sé un'esperienza di
cattolicità e di comunicazione della fede, e farà del Seminario un'occasione intensa e ricca di spunti da
condividere.
La scelta del tema di quest'anno tiene anche conto dei cambiamenti sociali e culturali in corso e della necessità di
fornire, in tema di fede e spiritualità, risposte che siano convincenti.A questo riguardo, il Prof. Daniel Arasa, vice
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Decano della Facoltà di Comunicazione e presidente del comitato organizzatore del Seminario, ha spiegato: "Non
basta parlare di fede, ma occorre saperne presentare la bellezza e trovare risorse nuove che siano attraenti e
sappiano parlare al cuore dell'uomo contemporaneo. E in tutto ciò Papa Francesco ci sta dando esempio di come
farlo".
Ad aprire i lavori ­sarà il Cardinale Arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, che affronterà il tema
"Sfide culturali per i comunicatori della Chiesa". Attesa anche la partecipazione dell'Arcivescovo di Lyon,
Philippe Barbarin, su "La famiglia come opportunità comunicativa, e della Prof.ssa Helen Alvaré, della
George Mason University, che dedicherà il suo intervento agli impatti comunicativi della teoria del gender.
Sono inoltre previste due sessioni pratiche, una con i responsabili di comunicazione di grandi Diocesi e
Conferenze Episcopali e l'altra con alcuni "vaticanisti" che faranno il punto sullo stile comunicativo di Papa
Francesco ad un anno dalla sua elezione. C'è molta attesa anche per l'intervento conclusivo di Joaquín
Navarro­Valls, per molti anni direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che parlerà su "Santità e
comunicazione: la figura di San Giovanni Paolo II". (PCCS.VA)
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Redazione: via Aurelia 796, 00165 Roma, tel. 0668802874, fax 0645449621, [email protected]
In attesa di autorizzazione
http://www.ucsi.it/index.php/le-istituzioni/4680-chiesa-comunicatori-istituzionali-da-tutto-il-mondo-a-roma-dal-28-al-30-aprile.html
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AGENZIA PARLAMENTARE
http://www.agenparl.it
21/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.agenparl.it/articoli/news/economia/20140221-roma-universita-santa-croce-25-02-self-empowerment-ework-life-balance/stampa
Roma: Universita’ Santa Croce,
25/02 “Self Empowerment e Work-Life Balance”
***Segue il testo in originale
- 10/34 -
26/2/2014
ROMA: UNIVERSITA' SANTA CROCE, 25/02 "SELF EMPOWERMENT E WORK-LIFE BALANCE" - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'infor…
Venerdì 21 Febbraio 2014 14:25
ROMA: UNIVERSITA' SANTA CROCE, 25/02 "SELF EMPOWERMENT E
WORK­LIFE BALANCE"
Scritto da com/mgl
(AGENPARL) - Roma, 21 feb - Come possono i dipendenti contribuire nel tempo all’impresa comune,
nonostante i cambiamenti psicologici, relazionali e fisici che necessariamente caratterizzano la vita di
ognuno? È la domanda alla quale vuole rispondere il workshop Self empowerment e work life balance
organizzato dalla Fondazione Marco Vigorelli in programma martedì 25 febbraio 2014, alle 14.30 nell’aula
301 della Pontificia Università della Santa Croce. L'evento programmato nell'ambito del Convegno
“Personal flourishing in Organizations”, organizzato dalla Facoltà di Filosofia della Pontificia Università della
Santa Croce, in partnership con MCE Research Centre, conta tra i suoi relatori manager di lungo corso
come Paola Aruta di Procter & Gamble, Paola Fanelli di BNL-Gruppo BNP Paribas, Maria Rosa Rocco di The
Coachingroup e Laura Tucci di Mercedes-Benz Italia. Agli interventi dei relatori, coordinati da Marina
Mocciaro della Fondazione Marco Vigorelli, seguirà un dibattito. La proposta di un dibattito sugli interventi
specifici di work-life balance attualmente in essere nelle aziende che prendono parte all’incontro, mette a
fuoco l’incidenza di percorsi innovativi di affiancamento del personale (coaching, mentoring, etc.)
nell’ottica di uno sviluppo del potenziale relazionale, oltre che professionale, dei dipendenti. E, soprattutto,
sprona alla valutazione di eventuali cambiamenti individuali – ottenuti proprio mediante percorsi innovativi
di affiancamento – che possano essere alla base di trasformazioni ambientali. Di fronte alle sfide crescenti
alle quali le organizzazioni economiche sono sottoposte, la Fondazione Marco Vigorelli intitolata al Senior
Partner di Accenture scomparso nel 2002, si occupa da una decina d’anni di promuovere e sostenere il
pensiero di un manager, imprenditore, aziendalista e consulente che ha contribuito all’affermazione di
tante imprese economiche in Italia e in Europa. Di Marco Vigorelli, la Fondazione oggi porta avanti
soprattutto l’interesse a sottolineare il ruolo della persona e dell’ambiente culturale all’interno del contesto
aziendale per valutare e determinare il successo delle imprese nel tempo. In tema di cultura della
conciliazione tra lavoro e vita privata l’Italia ha ancora molta strada da percorrere. L’instabilità e l’elevata
dinamicità dei contesti lavorativi richiedono un impegno ai dipendenti sempre crescente, sia in termini di
quantità di lavoro che di coinvolgimento emotivo e cognitivo. Per questo si avverte sempre più la difficoltà
di gestire il proprio tempo, avendo cura di non sacrificare al lavoro gli impegni personali e la vita familiare.
In risposta a questo panorama le aziende di eccellenza stanno cercando di sviluppare una varietà di
sistemi, programmi e percorsi di management per creare un ambiente professionale diverso che tenga di
più in considerazione le relazioni, tanto professionali, quanto familiari. La sfida da accogliere è quella di
incentivare studi sui comportamenti organizzativi che rendano sostenibile nel tempo relazioni sempre più
responsabili e caratterizzate da affidamenti reciproci, in cui è rilevante per le imprese saper riconoscere le
condizioni particolari e identificare le migliori soluzioni con versatilità e secondo dinamiche che prevedano
la relazione con il dipendente e l’ascolto delle sue esigenze.
http://www.agenparl.it/articoli/news/economia/20140221-roma-universita-santa-croce-25-02-self-empowerment-e-work-life-balance/stampa
1/2
PRISMA NEWS
www.prismanews.net
25/02/2014
argomento
Attività interne
http://www.prismanews.net/mondo/chiesa-cattolica-a-comunicazione-papa-francesco-suggerisce-come-cambiare.html
Chiesa cattolica & comunicazione:
Papa Francesco suggerisce come cambiare
***Segue il testo in originale
- 11/34 -
25/2/2014
Chiesa cattolica & comunicazione: Papa Francesco suggerisce come cambiare | Mondo
02
25
2014
Last update 10:42:49 AM GMT
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Headlines: Usb, 14 Marzo a Roma contro ogni Spending Review
25
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Chiesa cattolica & comunicazione: Papa
Francesco suggerisce come cambiare
SABATO 22 FEBBRAIO 2014 11:17 PRISMANEWS
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A ridosso delle canonizzazioni dei Beati Giovanni
XXIII e Giovanni Paolo II, Roma ospiterà dal 28
al 30 aprile un meeting nel quale oltre 300
comunicatori si dedicheranno a proporre strategie di
cambiamento.
Alcuni colleghi vaticanisti faranno inoltre il punto
sullo stile comunicativo di Papa Francesco a un
anno dalla sua elezione.
La macchina organizzativa sta procedendo a ritmi sostenuti per quella che sarà l’edizione n. 9 del
‘Seminario professionale’ promosso come di consueto dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale
della Pontificia Università della Santa Croce. Il tema 2014 ‘Strategie creative per un cambio
culturale’ si sposa bene con le parole usate dal Santo Padre per la prossima Giornata Mondiale
delle Comunicazioni Sociali: "La rivoluzione dei mezzi di comunicazione e dell’informazione è una
grande e appassionante sfida, che richiede energie fresche e un’immaginazione nuova per
trasmettere agli altri la bellezza di Dio".
Uno degli obiettivi principali del Seminario, va detto, è quello di conoscere progetti concreti di
comunicazione creativa in altri luoghi del mondo, oltre a rappresentare un’opportunità per
condividere esperienze professionali sulla comunicazione della Chiesa e del no profit. La scelta del
tema di quest'anno tiene anche conto dei cambiamenti sociali e culturali in corso e della necessità
di fornire, in tema di fede e spiritualità, risposte che siano convincenti.
Il fatto e’, come spiega il prof. Daniel Arasa vice Decano della Facoltà di Comunicazione e
presidente del comitato organizzatore del Seminario, che oggi non basta più parlare di fede, “Ma
occorre trovare risorse nuove che siano attraenti e sappiano parlare al cuore dell'uomo. In questo
Papa Francesco ci sta dando esempio di come farlo".
Ad aprire i lavori ­ lunedì 28 aprile ­ sarà il Cardinale Arcivescovo di New York, Timothy Michael
Dolan, che affronterà il tema ‘Sfide culturali per i comunicatori della Chiesa’. Dagli U.S.A. attesa
anche la prof. Helen Alvaré, della George Mason University, che dedicherà il suo intervento agli
impatti comunicativi della teoria del gender. Previste poi due sessioni pratiche, una con i
responsabili di comunicazione di grandi Diocesi e Conferenze Episcopali e l'altra con alcuni
vaticanisti che analizzeranno lo stile comunicativo del Papa.
In programma anche l'intervento, previsto per mercoledì 30, di Joaquín Navarro­Valls, già
direttore della Sala Stampa della Santa Sede e oggi docente al Campus Bio­Medico di Roma, che
parlerà su ‘Santità e comunicazione: la figura di San Giovanni Paolo II’.
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candidato­sindaco di
Reggio Calabria?
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Attività interne
http://www.zenit.org/it/articles/il-fiorire-della-persona-nelle-organizzazioni
Il fiorire della persona nelle organizzazioni
***Segue il testo in originale
- 12/34 -
27/02/2014
28/2/2014
Il fiorire della persona nelle organizzazioni | ZENIT - Il mondo visto da Roma
Il mondo visto da Roma
http://www.zenit.org/it/articles/il-fiorire-della-persona-nelle-organizzazioni
Il fiorire della persona nelle organizzazioni
Concluso il 25 febbraio il Convegno Internazionale della Facoltà di
Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce
Roma, 27 Febbraio 2014 (Zenit.org) Redazione | 60 hits
In cosa consiste lo “Human Flourishing”? Cosa permette ad un essere umano di fiorire, crescere e
svilupparsi? È possibile fiorire all’interno di un’azienda e come tale? Queste le domande poste nel corso del
XXI Convegno Internazionale della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce,
tenutosi in collaborazione con il Centro di Ricerca Markets, Culture and Ethics. Il convegno: "Personal
Flourishing in Organizations", svoltosi il 24-25 febbraio 2014, ha visto coinvolti filosofi e uomini d’affari
nella ricerca di una concreta e teoretica solida base del tema.
Ha aperto il Convegno il prof. Luis Manuel Calleja della IESE Business School, il quale ha tenuto una
lezione dal titolo: "Etica istituzionale: Condizione per lo sviluppo personale". "Essere un bravo
professionista significa essere etico", così ha dichiarato Calleja. Come la maggior parte delle persone cresce
attraverso il proprio rendimento effettivo nel lavoro, così nelle istituzioni sono necessarie strutture buone e
flessibili che cerchino di favorire la crescita personale di tutti i loro membri.
La prof.ssa Federica Bergamino della Pontificia Università della Santa Croce ha illustrato una modalità per
favorire questa crescita nella sua spiegazione del "Coaching: Natura e Fondazione Antropologica", nella
quale ha delineato i criteri ed i principi del coaching, le sue radici psicologiche e i fondamenti antropologici.
La prof.ssa Bergamino ha spiegato che il coaching è una disciplina incentrata sul come aiutare la persona a
raggiungere i propri obiettivi in modo efficace e rapido, evitando l'arte dell’auto-sabotaggio.
Il prof. Manuel Guillen della Universidad de Valencia, nel suo discorso dal titolo: "Giustificazione delle
migliori teorie motivazionali umane per il fiorire della persona nelle organizzazioni”, ha invece raggruppato
i contemporanei modelli motivazionali e ha dimostrato che questi fattori stimolanti possono essere compresi
attraverso le distinzioni aristoteliche di beni utili, piacevoli e morali con l'aggiunta di quei beni spirituali
introdotti dalla venuta di Cristo.
Nel secondo giorno del Convegno, il prof. Juan Andres Mercado della Santa Croce e Vice-Direttore del
Centro di Ricerca Markets , Culture and Ethics ha tenuto un discorso dal titolo: "Vita riuscita classica o
sviluppo personale odierno?". Negli ultimi decenni, ha spiegato, il dialogo si è incentrato tra la psicologia e
le tesi etiche di Platone e Aristotele, e in questo dialogo la domanda fondamentale della felicità si interfaccia
con la domanda che l'individuo si pone di fronte alla vita: "Che tipo di persona voglio essere?". La base
della riflessione etica è quindi la chiarezza di intenti rispetto a quale tipo di vita condurre e a come orientare i
propri desideri in questa direzione.
Il prof. Brian Engelland della Catholic University of America della Facoltà di Economia e Commercio ha
poi presentato una lezione sul "Teambuilding, Virtù e Personal Flourishing", sottolineando sia l' importanza
della fiducia, del capitale umano e del capitale sociale, sia l'esercizio delle virtù cardinali nel team-building.
http://www.zenit.org/it/articles/il-fiorire-della-persona-nelle-organizzazioni
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28/2/2014
Il fiorire della persona nelle organizzazioni | ZENIT - Il mondo visto da Roma
Il Prof. Robert A. Gahl della Pontificia Università della Santa Croce ha concluso con una relazione dal
titolo: "Tempo, storia, autocomprensione corporativa e successo personale". Ha sottolineato che
l'integrazione di diverse discipline come la psicologia, la teoria manageriale, la neuroscienza e l’etica
narrativa, può consentire una migliore comprensione e il perseguimento dello Human Flourishing. Questa
integrazione consente la valutazione del rapporto "tra la propria storia di vita e le sue componenti temporali
nel perseguimento degli obiettivi aziendali strategici".
Ogni giornata si è conclusa con alcuni workshops sulle varie tematiche, con dei papers forniti dai filosofi e
dai professori delle business school provenienti da diversi paesi, e con un dibattito sullo Human Flourishing
e le modalità della sua continua realizzazione concreta. Lo Human Flourishing, e i partecipanti sono
d’accordo, è possibile, ma richiede l'impegno di tutti e di ciascuno di noi.
(27 Febbraio 2014) © Innovative Media Inc.
http://www.zenit.org/it/articles/il-fiorire-della-persona-nelle-organizzazioni
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UCSI
www.ucsi.it
01/02/2014
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.ucsi.it/index.php/la-professione/4567-cultura-e-societ%C3%A0-premio-de-carli,-introdotta-la-categoriagiovani-per-gli-under-30.html
Cultura e Societa`: Premio de Carli,
Introdotta la Categoria “Giovani” per gli Under 30
***Segue il testo in originale
----------------ANCHE IN:
- ODG MARCHE:
http://www.odg.marche.it/default.cfm?fusebox=notizia&IdNews=2140&descr=Concorsi%20e%20Premi
- 13/34 -
3/2/2014
Unione Cattolica Stampa Italiana - CULTURA E SOCIETÀ: PREMIO DE CARLI, INTRODOTTA LA CATEGORIA "GIOVANI" PER GLI UNDER 30
CULTURA E SOCIETÀ: PREMIO DE CARLI, INTRODOTTA LA CATEGORIA
"GIOVANI" PER GLI UNDER 30
Categoria principale: Notizie nazionali
Categoria: La professione
Pubblicato Sabato, 01 Febbraio 2014 07:44
Al via la seconda edizione del Premio dedicato alla memoria di Giuseppe De
Carli, vaticanista fondatore e responsabile della struttura Rai Vaticano, bandito
dall’associazione culturale “Giuseppe De Carli - Per l'informazione religiosa".
Destinatari: tutti i giornalisti che operano in quel particolare settore della
comunicazione che è l’informazione religiosa. Compresi i “Giovani” che alla
data del 31 dicembre 2013 non abbiano superato i 30 anni, ai quali da
quest’anno è riservata un’apposita categoria. L’obiettivo del riconoscimento,
spiegano gli organizzatori, è quello di sempre: «Stimolare un giornalismo serio e
professionale, animato da forte motivazione, entusiasmo, chiarezza e soprattutto
verità». Sottolineando l'importanza «di un’adeguata formazione e del rispetto della
deontologia professionale come elementi imprescindibili per un’informazione
seria ed efficace». A detta dei responsabili dell’associazione De Carli, passa da qui, per l’intera categoria dei giornalisti,
la possibilità di «riconquistare quella credibilità spesso compromessa da atteggiamenti connotati dalla ricerca dello
scoop a tutti i costi, dal sensazionalismo e dalla scarsa libertà individuale». La prima edizione del Premio è stata vinta, lo
scorso anno, dal giornalista Rai Lucio Brunelli per lo speciale del Tg2 Dossier “Benedetto XVI, ritratto inedito”. Anche
quest’anno, della giuria che assegnerà il Premio per le due sezioni fanno parte docenti universitari, giornalisti, operatori
della comunicazione, religiosi e persone che hanno lavorato a stretto contatto con Giuseppe De Carli. Il riconoscimento
andrà a uno o più operatori dell'informazione che, nel corso dell'ultimo anno, si siano distinti per qualità e professionalità
dei loro articoli o servizi apparsi su testate nazionali, internazionali o locali della carta stampata, on-line, di radio e
televisione, aventi come tema "L'informazione religiosa nei suoi molteplici aspetti". Possono partecipare al Premio i
servizi prodotti dall'1 aprile 2013 al 31 marzo 2014. L'iniziativa gode del sostegno e della collaborazione della facoltà
di Comunicazione sociale della Pontificia Università della Santa Croce, della Pontificia Facoltà Teologica “San
Bonaventura" Seraphicum e del Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza, con il contributo
della Fondazione Cariplo. È inoltre patrocinata, tra gli altri, da Regione Lazio, Ordine dei Giornalisti, Federazione
nazionale stampa italiana, Ucsi e Rai Vaticano.
La data ultima per la consegna del materiale è il 30 giugno 2014. La domanda di partecipazione deve essere inoltrata
attraverso le pagine web dell'associazione, alla sezione “Premio GDC”. Ogni altra informazione può essere richiesta via
mail all'indirizzo [email protected]. (PREMIODECARLI)
Direttore responsabile: Franco Maresca ­ Editore: Ucsi, Presidente Andrea Melodia
Sede Legale: via in Lucina 16/a, 00186 Roma, tel. 0645508876 ­ PI 01949761009 ­ CF 08056910584
Redazione: via Aurelia 796, 00165 Roma, tel. 0668802874, fax 0645449621, [email protected]
In attesa di autorizzazione
http://www.ucsi.it/index.php/la-professione/4567-cultura-e-societ%C3%A0-premio-de-carli,-introdotta-la-categoria-giovani-per-gli-under-30.html?tmpl=compo…
1/1
KHOU
www.khou.com
02/02/2014
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.khou.com/community/Houstonians-join-pilgrimage-to-The-Holy-Land-led-by-Dr-Scott-Hahn-243101641.
html
Dr. Scott Hahn leads Houstonians and
others on a pilgrimage to The Holy Land
***Segue il testo in originale
- 14/34 -
Dr. Scott Hahn leads Houstonians and others on a pilgrimage ...
http://www.khou.com/community/Houstonians-join-pilgrimag...
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Dr. Scott Hahn leads Houstonians and
others on a pilgrimage to The Holy Land
Dr. Scot Hahn lectures pilgrims in The Holy Land along the Jordan River.
by Christine Di Stadio / KHOU.com
khou.com
Posted on February 2, 2014 at 10:22 PM
Updated Monday, Feb 3 at 4:49 PM
HOUSTON – Dr. Scott Hahn and his wife Kimberly led over a dozen
Houstonians, who were among 200 pilgrims from around the world, on a 10-day
pilgrimage to The Holy Land, a trip organized by Milanka Lachman, president of
206 Tours in New York. I was glad to be part of this experience.
This was a rare once-in-a-lifetime opportunity to travel along with
internationally respected theologian Dr. Hahn, to the land where Jesus walked
1 di 10
25/02/14 14.30
Dr. Scott Hahn leads Houstonians and others on a pilgrimage ...
http://www.khou.com/community/Houstonians-join-pilgrimag...
and to visit the Holiest Churches in the world.
Photos: Holy Land Pilgrimage Part I
Photos: Holy Land Pilgrimage Part II
Photos: Holy Land Pilgrimage Part III
Photos: Holy Land Pilgrimage Part V
Dr. Hahn is a professor of Theology and Scripture at the Franciscan University
of Steubenville, Ohio and has authored over forty books, including best-selling
titles like “Rome Sweet Home,” “The Lamb’s Supper,” “Hail Holy Queen” and
many more. He is an exceptionally popular speaker and teacher around the
world and in 2012, was awarded the Fr. Michael Scanlan Chair of Biblical
Theology and the New Evangelization at the Franciscan University of
Steubenville, where he has taught since 1990. He is the founder and President of
the St. Paul Center for Biblical Theology and in 2005, was awarded the Pope
Benedict XVI Chair of Biblical Theology and Liturgical Proclamation at St.
Vincent Seminary.
My Holy Land Experience
The Holy Land pilgrimage with Dr. Hahn and his wife took place January 4-14,
2014 and included several Spiritual Directors including Fr. Robert Ketcham,
Chaplain of Saint John the Baptist High School in West Islip; Fr. Sebastian
Kajko from Bradford, England; Fr. Luke Fletcher, member of the Community of
Franciscan Friars of the Renewal, Bronx and host of a YouTube series called
“The Faith Side,”; and Fr. Peter Purpura, Priest of the Diocese of Brooklyn,
currently pursuing a doctorate in canon law at the Pontifical University of the
Holy Cross in Rome.
If you missed this Holy Land pilgrimage, Dr. Hahn is leading other pilgrimages
in 2014 including Guadalupe and Mexico City, a visit to the Shrines in
Italy, and Fatima, Spain and Lourdes.
2 di 10
25/02/14 14.30
AGENZIA ASSOCIATED PRESS
www.ap.org/
04/02/2014
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=271634357
Vatican Surveys Find Catholics
Reject Sex Rules
***Segue il testo in originale
----------------ANCHE IN:
- SOUTH CHINA MORNING:
http://www.scmp.com/news/world/article/1421237/vatican-surveys-find-catholics-reject-religious-sex-rules
- 15/34 -
10/2/2014
Vatican Surveys Find Catholics Reject Sex Rules : NPR
Vatican Surveys Find Catholics Reject Sex
Rules
by THE ASSOCIATED PRESS
February 04, 2014
7:52 PM
VATICAN CITY (AP) — New surveys commissioned by the Vatican
show that the vast majority of Catholics in Germany and Switzerland
reject church teaching on contraception, sexual morality, gay unions
and divorce, findings remarkable both in their similarity and in the
fact that they were even publicized.
The Vatican took the unusual step of commissioning the surveys
ahead of a major meeting of bishops that Pope Francis has called
for October to discuss family issues. The poll was sent last year to
every national conference of bishops with a request to share it
widely among Catholic institutions, parishes and individuals.
This week, German and Swiss bishops reported the results: The
church's core teachings on sexual morals, birth control,
homosexuality, marriage and divorce were rejected as unrealistic
and outdated by the vast majority of Catholics, who nevertheless
said they were active in parish life and considered their faith vitally
important.
Also surprising was the eagerness with which the bishops
publicized the results. The German bishops' conference released
them simultaneously in German, Italian and English on their
website, and the Swiss held a press conference.
The German church has been at the forefront of pushing boundaries
on core church teachings concerning divorced and remarried
Catholics, an issue Francis has said greatly pains him. It is expected
to feature prominently in the October meeting.
The German bishops' survey made clear: "The church's statements
on premarital sexual relations, on homosexuality, on those divorced
and remarried and on birth control ... are virtually never accepted, or
are expressly rejected in the vast majority of cases."
The Swiss bishops went further, saying the church's very mission
was being threatened by its insistence on such directives. It's an
issue Francis himself has weighed in on, decrying the church's
"obsession" with small-minded rules.
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=271634357
1/3
10/2/2014
Vatican Surveys Find Catholics Reject Sex Rules : NPR
By contrast, U.S. dioceses haven't reported the results of their
surveys in any detail. Baltimore Archbishop William Lori wrote in a
recent diocesan article that more than 4,000 people had responded
to his survey, but provided scant information on what they said. He
wrote that "the majority of Catholics who responded said they strive
to practice their faith, but acknowledged the struggles and confusion
they face in doing so."
The archdiocese of Philadelphia, meanwhile, said it was following
Vatican guidelines by not publishing the findings at all.
But if independent studies are any indication, American Catholics
are likely to agree with their European counterparts at least on the
issue of contraception. A 2013 survey by the Pew Research Center
found that three-quarters of U.S. Catholics think the church should
permit members to use birth control.
Church teaching holds that marriage is an indissoluble union
between a man and woman. The Vatican opposes artificial
contraception and considers homosexual acts to be "intrinsically
disordered."
The surveys found that German and Swiss Catholics rejected such
teachings as out of step with their personal lives. Gay marriage is
increasingly accepted, unmarried couples are increasingly the norm
and the ban on artificial contraception is deemed not only unrealistic
but "blatantly immoral" concerning the use of condoms to fight HIV.
Church teaching also holds that Catholics who don't have their first
marriage annulled, or declared null and void by a church tribunal,
before remarrying cannot receive Communion because they are
essentially living in sin and committing adultery. Such annulments
are often impossible to get or can take years to process, a problem
that has left generations of Catholics feeling shunned.
Last year, the German diocese of Freiburg issued a set of guidelines
explaining how such remarried Catholics could get around the rule.
It said if certain criteria are met — if the spouses were trying to live
according to the faith and acted with laudable motivation — they
could receive Communion and other sacraments of the church.
The Vatican immediately shot down the initiative, with the Vatican's
German doctrinal czar insisting there is no way around the rule.
Despite the survey findings, moral theologians warned that church
doctrine isn't about to change.
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=271634357
2/3
10/2/2014
Vatican Surveys Find Catholics Reject Sex Rules : NPR
"The surveys indicate what Francis already knew and the reason
why he has chosen the family for the focus of his reform," said the
Rev. Robert Gahl, a moral theologian at Rome's Pontifical Holy
Cross University.
He said the church relies on marriage and strong families to raise
children in the faith. "The surveys show that the church must do
much more to foster appreciation for the fidelity of such
unconditional and life-giving love when society sees personal
relationships in the fleeting terms of utility and gratification," he said.
___
Rachel Zoll contributed from New York
___
Follow Nicole Winfield at www.twitter.com/nwinfield
©2014 NPR
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=271634357
3/3
ACEPRENSA
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e/o professori
http://www.aceprensa.com/articles/la-unidad-de-la-persona/
La unidad de la persona
***Segue il testo in originale
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05/02/2014
5/2/2014
Aceprensa | La unidad de la persona
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La unidad de la persona
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Aproximación interdisciplinar desde la filosofía y la neurociencia
JOSÉ IGNACIO MURILLO
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5.FEB.2014
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CIENCIA FILOSOFÍA
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Una versión de esta reseña se publicó en el servicio impreso 11/14
Autores: J.A. Lombo , José
Manuel Giménez Amaya
Eunsa. Pamplona (2013). 141 págs. 11 €. La pujanza de la neurociencia durante los últimos años parece
haber transformado el discurso sobre el hombre. A menudo
se nos presentan los resultados de la neurobiología como si
fueran el único método correcto para explicar la conducta
humana, en clara competencia con otras aproximaciones, que
habrían quedado obsoletas. Pero, frente a esta pretendida
suficiencia de algunos planteamientos, que provienen tanto
de filósofos como de científicos y divulgadores, queda la
sensación de que la imagen que se arroja sobre lo que somos
resulta pobre y sesgada y que se presentan como irrelevantes
o problemáticas experiencias y convicciones básicas sobre
nosotros mismos, como la existencia de la identidad personal
o la libertad. ¿Es realmente inevitable esta situación? ¿Son
incompatibles y excluyentes los métodos de la ciencia y los
que intenta desarrollar una filosofía en continuidad con el
sentido común?
Esta es la pregunta a la que este libro intenta responder. Y lo
hace, en primer lugar, de un modo práctico. La obra es fruto
de la docencia conjunta de un profesor de antropología
filosófica y uno de neurociencia desarrollada en la Universidad
de la Santa Cruz de Roma. Su objetivo es, como el título
subraya, llevar a cabo un estudio del hombre que integre los
conocimientos neurobiológicos dentro de una visión filosófica
rigurosa y completa, que respete la unidad de la persona y
permita considerarlos como aspectos de ella. A lo largo de sus
páginas se pasa revista al conocimiento sensible, las
emociones y la conducta. También se concede especial
atención a la comprensión de las enfermedades mentales y se
plantea el problema de la libertad humana.
“Somos la Generación Matrimonio”
La cuestión del aborto sigue viva en
Estados Unidos
Suits. La clave del éxito
La nueva intolerancia
Los flamboyanes de Thika
Las Bellas Extranjeras
NW London
Las buenas personas
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Se trata de un interesante caso de colaboración
interdisciplinar que no se limita a agregar a los conocimientos
filosóficos los científicos, sino en el que cada uno de los
interlocutores intenta hacerse cargo del punto de vista del
otro y tenerlo en cuenta en sus explicaciones. El
planteamiento filosófico se apoya ante todo en la tradición
aristotélico-tomista y es una prueba de que el diálogo de esta
con la neurociencia es posible y fecundo.
El escrito tiene una finalidad introductoria y, por su brevedad,
deja muchos temas solo planteados o esbozados, pero sirve
para iniciarse en el estudio del hombre evitando la molesta
sensación de que se tiene que elegir entre la ciencia y la
filosofía. Los autores anuncian que dedicarán una
investigación posterior al estudio de los hábitos. Esperemos
que su trabajo continúe y sirva de ejemplo y estímulo para
otros.
http://www.aceprensa.com/articles/la-unidad-de-la-persona/
1/2
AICA
www.aica.org
05/02/2014
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.aica.org/10503-la-eucaristia-eje-de-catequesis-durante-una-audiencia-general-bajo.html
La Eucaristía, eje de la catequesis durante una
audiencia general bajo la lluvia
***Segue il testo in originale
- 17/34 -
6/2/2014
AICA :: La Eucaristía, eje de la catequesis durante una audiencia general bajo la lluvia
Juev es 6 F eb 2014 | 08:59
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La Eucaristía, eje de la catequesis durante una
audiencia general bajo la lluvia
« V olv er
Miercoles 5 Feb 2014 | 08:12 am
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Ciudad de Vaticano (AICA): El papa Francisco centró hoy
la catequesis en la Eucaristía, al recordar que ésta es “el
corazón de la iniciación cristiana y fuente de la vida de la
Iglesia”. La lluviosa mañana no desanimó a miles de
fieles y peregrinos que desde muy temprano llegaron a la
Plaza de San Pedro para participar en la audiencia
general. ¨Que no haya un sólo niño que deje de hacer la
primera comunión¨, pidió el pontífice. Asimismo, exhortó
a participar de la misa dominical, para rezar y comulgar.
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El papa Francisco centró hoy la catequesis en la Eucaristía, al recordar que ésta es “el
corazón de la iniciación cristiana y fuente de la vida de la Iglesia”. "Con la Eucaristía pregustamos el
Cielo"
La lluviosa mañana no desanimó a miles de fieles y peregrinos que desde muy temprano
llegaron a la Plaza de San Pedro para participar en la audiencia general. Este miércoles, luego de atravesar en papamóvil los diversos sectores de la explanada
para saludar y bendecir a los presentes, Francisco empezó su catequesis, dedicada a la
Eucaristía, “memorial de la Pascua del Señor, en el que Cristo se hace misteriosamente
presente y nosotros podemos participar en su pasión, muerte y resurrección”. “Así, la Eucaristía nos configura de modo único y profundo con Jesús, renovando nuestro
corazón, nuestra existencia y nuestra relación con Él y con los hermanos, y nos hace
pregustar la comunión con el Padre en el banquete del Reino de los cielos”, subrayó. El Santo Padre dirigió nuevamente un pensamiento especial a tantas personas, hermanos
y hermanas, que sufren las consecuencias de tanta lluvia en las zonas italianas de
Toscana y de Roma, alentando a la cercanía con solidaridad y amor. Luego explicó que,
debido precisamente a la lluvia, los enfermos se encontraban reunidos en el Aula Pablo VI,
desde donde podían seguir la audiencia a través de una pantalla, y que antes de llegar a la
Plaza de San Pedro había pasado a saludarlos. Eucaristía, agradecimiento y comunión. También en sus saludos a los peregrinos
provenientes de países de otras lenguas, el Obispo de Roma alentó a la participación
activa en la liturgia y a la acción de gracias al Señor por el don de la Eucaristía, apreciando
todo su valor y riqueza. Haciendo hincapié en que cada paso de nuestra peregrinación y todo camino auténtico de
fe, de comunión y de testimonio brota del Sacramento de la Eucaristía, el Papa reiteró que
nunca será suficiente nuestra gratitud al Señor por el don de sí mismo. Anterior 1 2 3 4 5 6 ... Siguiente »
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El Pa pa : "La v er da d exige f idelida d, per o
c r ec e siem pr e en la c a r ida d"
Y exhortando a crecer cada vez más en el amor y en la adoración de la Eucaristía, para
que este Sacramento pueda seguir plasmando las comunidades en la caridad y en la
comunión según el corazón del Padre, Francisco reiteró que Jesús nos habla en el Misterio
de la Eucaristía y cada vez nos recuerda que seguirlo quiere decir salir de nosotros
mismos y hacer de nuestra vida un don a Él y a los hermanos. Entre los peregrinos polacos, el Papa saludó de corazón a los Obispos representantes de
la Conferencia Episcopal de Polonia en visita ad limina apostolorum. A estos queridos
hermanos les pidió que lleven su saludo a los sacerdotes, a los religiosos y a las religiosas,
así como a los fieles laicos y a todo el pueblo polaco. Asegurando sus oraciones, Francisco
volvió a pedir que se rece por él y por su misión petrina. http://www.aica.org/10503-la-eucaristia-eje-de-catequesis-durante-una-audiencia-general-bajo.html
1/3
6/2/2014
AICA :: La Eucaristía, eje de la catequesis durante una audiencia general bajo la lluvia
Después de dar su cordial bienvenida también a los Obispos que participan en el
encuentro promovido por la Comunidad de San Egidio y a los sacerdotes que están
desarrollando una semana de estudio sobre la formación humana de los candidatos al
sacerdocio, organizada por la Pontificia Universidad de la Santa Cruz, el Santo Padre
deseó que su visita a la tumba de Pedro sea ocasión propicia para un renovado
compromiso misionero en el anuncio del Evangelio, en especial hacia los últimos y los
pobres. A todos deseó que este encuentro fortalezca la fe, haga crecer la esperanza e
impulse la caridad. » Sitios de interés
Antes del rezo y bendición final, dirigiendo un pensamiento especial a los jóvenes, a los
enfermos y a los recién casados, el Papa recordó que esta audiencia general coincidía con
la memoria de Santa Águeda, virgen y mártir. Deseando que su virtud heroica impulse en
los queridos jóvenes ­ en particular en los alumnos de la Escuelas de la Congregación de
San Juan Bautista ­ poder comprender la importancia de la pureza y de la virginidad. Que
ayude a los queridos enfermos a aceptar la cruz en unión espiritual con el corazón de
Cristo y que aliente a los queridos recién casados a comprender el papel de la mujer en la
vida familiar.+ http://www.youtube.com/watch?v=x8rm13oILrk
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Cattofobia all’Onu. Perchè
***Segue il testo in originale
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05/02/2014
6/2/2014
Cattofobia all'Onu. Perché.
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Marco Tosatti
indoona
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05/02/2014
Cattofobia all'Onu. Perché. Il rapporto che il Comitato dell’Onu ha
scagliato contro il Vaticano pone
immediatamente la domanda: che cosa
sta dando fastidio a uno dei motori
principali del politically correct
mondiale?
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MARCO TOSATTI
Il rapporto che il Comitato dell’Onu ha scagliato contro
Scopri i nostri giornalisti su
il Vaticano pone immediatamente la domanda: che cosa
sta dando fastidio a uno dei motori principali del
politically correct mondiale? La commissione è guidata
Susana Villaàn da Susana Villarán, sindaco di Lima, che si dichiara cattolica ma contrasta un giorno sì e l’altro pure con vescovi del
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suo Paese e in particolare con il cardinale arcivescovo di Lima mons. Juan Luis Cipriani; attivista delle nozze fra
omosessuali, dell’ideologia di genere e dell’aborto attacca costantemente la Chiesa per la sua posizione in questi
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campi. Se gli altri esperti hanno un background analogo, si capiscono alcune incredibili manchevolezze del rapporto,
e soprattutto la sua violenza. Forse non a caso il Comitato dice di voler difendere gli adolescenti e i bambini gay,
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lesbiche, bisessuali e trans gender, e incita la Chiesa a seguire la dichiarazione “progressista” rilasciata da Papa
Francesco nel luglio 2013. Gli abusi sui minori sono un problema drammatico, e nella Chiesa – anche se le percentuali dicono che i preti non
sono più abusatori di rabbini e iman –lo sono ancora di più. Ma dire che il Vaticano – che da oltre quindici anni con Giovanni Paolo II e Ratzinger ha scatenato una battaglia di
pulizia su questo tema – non ha fatto niente o è complice, è ignoranza o malafede. Giustamente dice l’arcivescovo
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Tomasi: “Sembra che il rapporto sia stato preparato prima della riunione del Comitato in cui il Vaticano ha dato
+ 2010
risposte dettagliate su vari punti che non sono state riportate nel documento conclusivo, o sembrano non essere state
+ 2009
prese in considerazione”. + 2008
E ha ragione Austen Ivereigh, cordinatore di Catholic Voices, un gruppo di laici, quando dice che il documento “è una
+ 2007
dimostrazione choccante di ignoranza e arroganza”. Ma probabilmente è anche qualche cosa d’altro. Danno fastidio le sia pur non urlate, anzi sommesse ma ferme prese
di posizione di Francesco su famiglia, aborto, fine vita e sul resto. Ed allora ancora una volta – come nel passato – si
cerca di dimostrare che la Chiesa, corrotta e complice, non può avere la statura morale per difendere la morale. La Stampa Shop
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Leonardo
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E naturalmente quando si parla di bambini e di abusi tutti si scandalizzano. Ma negli abusi commessi nella Chiesa
c’è una particolarità, che la differenzia dal panorama standard degli abusi. Come rilevava il prof. Davide Cito,
docente alla Pontificia Università della Santa Croce, su circa 400 casi di abusi che giungono ogni anno a Roma il 90
per cento riguarda come vittime giovani maschi (non bambini…) fra i sedici e i diciotto anni. Abusi sempre, è ovvio,
ma diversi dalla pedofilia. Commessi da sacerdoti con tendenze omosessuali. E – se non ricordo male un dato fornito
da Massimo Introvigne – l’80 per cento dei sacerdoti Usa condannati per abusi di minori avevano tendenze
omosessuali. Una decisione della Santa Sede prevedeva all’inizio del 2000 screening psicologici per gli aspiranti ai
seminari, e prevedeva l’esclusione di coloro che avessero tendenze omosessuali. Le associazioni di categoria
elevarono proteste di discriminazione. Chissà che cosa ne direbbe il Comitato dell’Onu…Nel documento, fra i
"principi generali" (B) ci sono alcune richieste sulla "non discriminazione": "Pur notando positivamente
l'affermazione fatta dal Papa a luglio 2013, il comitato è preoccupato sulle dichiarazioni fatte nel passato dalla Santa
Sede sulla omosessualità", si legge in un passaggio. http://www.lastampa.it/2014/02/05/blogs/san-pietro-e-dintorni/cattofobia-allonu-perch-de2MX2yg7wtuClHv3Og3zH/pagina.html
1/2
RADIO VATICANA
www.radiovaticana.org
05/02/2014
argomento
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http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/05/la_solidariet%C3%A0_del_papa_agli_alluvionati_in_italia/it1-770405
Udienza di Papa Francesco
^^*Segue il testo in originale
- 19/34 -
5/2/2014
La solidarietà del Papa agli alluvionati in Italia
05 febbraio 2014 a l t r e l i n g u e Home
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Home > Udienze ed Angelus > notizia del 2014-02-05 11:19:27 La solidarietà del Papa agli alluvionati in Italia
Durante i saluti rivolti dal Papa ai fedeli italiani presenti all'udienza generale, il Papa ha rivolto un pensiero a quanti sono
stati colpiti dal maltempo in questi giorni:
“Rivolgo anche un pensiero speciale a tante persone, fratelli e sorelle nostre, che soffrono la conseguenza di tanta pioggia
nella zona della Toscana e qui a Roma. Preghiamo tutti e vi siamo vicini con il nostro sforzo, con la nostra solidarietà e con il
nostro amore". Questi gli altri saluti ai fedeli italiani:
"Sono lieto di accogliere i Vescovi che prendono parte al Convegno, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, e i sacerdoti che
stanno svolgendo la settimana di studio sulla formazione umana dei candidati al sacerdozio, organizzata dalla Pontificia Università della Santa Croce. Per voi auspico che
la visita al sepolcro di Pietro sia occasione propizia per un rinnovato impegno missionario nell’annuncio del Vangelo, particolarmente verso gli ultimi e i poveri. Saluto i
fedeli della Parrocchia San Pasquale Baylon di Portici; i militari della Brigata Sassari e l’Associazione Romana degli Albergatori. A tutti auguro che questo incontro rafforzi
la fede, accresca la speranza e stimoli la carità”.
"Un pensiero speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Gli ammalati oggi per la pioggia sono radunati nell’Aula (Paolo VI) e ho potuto salutarli prima di
arrivare qui. E loro seguono l’udienza davanti allo schermo".
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ALL AFRICA
allafrica.com
07/02/2014
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http://allafrica.com/stories/201402102165.html
Africa: Cardinal Njue Appointed Member of the Pontifical Council for the Laity
***Segue il testo in originale
- 20/34 -
allAfrica.com: Africa: Cardinal Njue Appointed Member of t...
http://allafrica.com/stories/201402102165.html
Catholic Information Service for Africa (Nairobi)
Africa: Cardinal Njue Appointed Member of the Pontifical Council for the Laity
7 FEBRUARY 2014
Vatican City — John Cardinal Njue, the archbishop of Nairobi has been appointed by Pope Francis as a member of the Pontifical Council for the Laity. Other members
include Cardinal Christoph Schonborn, archbishop of Vienna, Austria; Cardinal Angelo Scola, archbishop of Milan, Italy; Cardinal Reinhardt Marx, archbishop of Munich
and Friesling, Federal Republic of Germany; Cardinal Willem Jacobus Eijk, archbishop of Utrecht, Netherlands; Cardinal Luis Antonio G Tagle, archbishop of Manila,
Philippines; Cardinal Joao Braz de Aviz, prefect of the Congregation for the Institutes of Consecrated Life and the Societies of Apostolic Life;
Archbishop Charles Joseph Chaput of Philadelphia, USA; Archbishop Orani Joao Tempesta of Sao Sebastiao do Rio de Janeiro, Brazil; Dr Yago De La Cierva, Spain,
lecturer in Crisis Management and Communication at the Faculty of Social Institutional Communication of the Pontifical University of the Holy Cross in Rome; Dr Irene
Egle Laumenskaite, lecturer at the Centre for Religious Studies and Research at the University of Vilnius, Lithuania among others.
The Pontifical Council for the Laity is a dicastety of the Roman Curia that assists the Holy Father in the exercise of his supreme office for the good and the service of the
universal Church and the particular Churches, as regards the promotion and coordination of the lay apostolate and, in general, the Christian life of lay people. Its
ministerial character becomes clear if it is seen from the standpoint indicated by the Second Vatican Council. "In exercising his supreme, full and immediate authority
over the universal Church the Roman Pontiff employs the various departments of the Roman Curia, which act in his name and by his authority for the good of the
Churches and in the service of the sacred pastors."
The Council, therefore, is one of the instruments assisting the universal Pastor of the Church in the field of competence he assigns to each one. They render this
assistance directly, in obedience and readiness to serve, so that the mission entrusted by Christ to Peter and his successors may be carried out in the most effective
manner possible.
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25/02/14 14.33
RELIGION CONFIDENCIAL
www.religionconfidencial.
com
07/02/2014
argomento
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e/o professori
http://www.religionconfidencial.com/cronica_de_roma/Yago-Cierva-Pontificio-Consejo-Laicos_0_2213178673.html
Yago de la Cierva: nuevo miembro del Pontificio
Consejo para los Laicos
***Segue il testo in orginale
- 21/34 -
10/2/2014
Yago de la Cierva: nuevo miembro del Pontificio Consejo para los Laicos
Lunes 10/02/2014. Actualizado 01:00h
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Mercedes De La Torre
07/02/2014
1
Yago de la Cierva: nuevo miembro del Pontificio
Consejo para los Laicos
El Papa Francisco ha nombrado miembro del Pontificio Consejo para los
Laicos (PCL) al español Santiago de la Cierva, conocido familiarmente
como Yago de la Cierva, quien fue director ejecutivo de la de la Jornada
Mundial de la Juventud (JMJ) Madrid 2011.
En este espacio, subrayaré sólo algunos aspectos del “perfil” del recién nombrado miembro
del PCL -que es el dicasterio vaticano que, entre otras tareas, lleva a cabo toda la
organización de las Jornadas Mundiales de la Juventud (JMJ)- así como también compartir
con sencillez un par de ocasiones en las que he coincidido con él.
MÁS LEÍDAS
MÁS COMENTADAS
1.- El Abad de Montserrat, financiado por la
Generalitat
En primer lugar quisiera destacar que Yago es muy emprendedor. Hace algunos años en
Roma participó, junto a un grupo de personas, en la creación de la Agencia de noticias
ROME Reports que realiza servicios diarios en inglés y español, además de producir
diversos documentarios y fue su primer director. Ahí lo conocí por primera vez hace ocho
años y tuve la oportunidad de aprender mucho de él sobre comunicación de la Iglesia y
televisión.
Por otro lado, el nuevo miembro español del PCL es un experto en comunicación
institucional de la Iglesia que se ha especializado en ‘comunicación de crisis’, materia de la
cual ha escrito un libro -que ha sido y es consultado todavía por numerosos comunicadores
institucionales y diversos eclesiásticos. En este ámbito pude también aprender de él a
través del método de estudio del caso durante un curso impartido en la Pontificia
Universidad de la Santa Cruz, institución de la que sigue siendo profesor.
2.- Rouco Varela y Reig Pla se unen a las voces
que pedirán al papa que venga a España en la
visita Ad Limina
3.- Qué está haciendo la Santa Sede contra la
pederastia
4.- Perdió su vida para permitir que su hija
naciera
5.- El Nuncio, una veintena de obispos
acompañan en su ordenación episcopal al
nuevo Obispo auxiliar de Santiago
TRIBUNAS
RAMIRO PELLITERO
Diálogo y testimonio en
el mundo digital
Por otro lado y para concluir quería resaltar que la Oficina de Prensa de la Santa Sede
informó, junto al anuncio oficial del nombramiento de Yago, la confirmación del presidente
y el secretario del PCL, el cardenal Stanisław Rylko y monseñor Josef Clemens
respectivamente. Esta noticia se ha dado a conocer también el mismo día de la publicación
del mensaje de la Jornada Mundial de la Juventud 2014 que se llevará a cabo en
Roma el próximo domingo de ramos, 13 de abril.
@mercedesdelat
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JOSE FRANCISCO SERRANO
El acoso al cardenal
Rouco
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1 comentario
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| Descendente
ERNESTO JULIÁ
La Iglesia del futuro
#1
fernando
08.02.2014 ­ 18:15H
Tambien yo conozco a Yago, y doy fe de su gran categoria, profesional y
http://www.religionconfidencial.com/cronica_de_roma/Yago-Cierva-Pontificio-Consejo-Laicos_0_2213178673.html
1/2
LA VANGUARDIA
http://www.lavanguardia.es
09/02/2014
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http://www.lavanguardia.com/vida/20140209/54400973779/cumple-ano-renuncia-papa-benedicto-xvi.html
Se cumple un ano de la renuncia del papa Benedicto XVI
***Segue il testo in originale
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17/2/2014
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Se cumple un año de la renuncia del papa Benedicto XVI
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Domingo, 16 de febrero 2014
Vida
Artículo de
Se cumple un año de la renuncia del papa Benedicto XVI
Francisco, con su gran popularidad, se arriesga a crear falsas expectativas | Bergoglio se beneficia de un estereotipo positivo; Ratzinger
sufrió hostilidad | Los gestos osados y el estilo pueden llevar a creer, por error, en cambios doctrinales
Vida | 09/02/2014 ­ 01:00h | Última actualización: 09/02/2014 ­ 01:24h
Francisco y Benedicto XVI se abrazan a la llegada del primero a Castel Gandolfo. AFP
EUSEBIO VAL | CIUDAD DEL VATICANO
Corresponsal
Este martes se cumplirá un año de la sacudida tectónica que significó, en la Iglesia católica, la renuncia de Benedicto XVI. La
perspectiva del tiempo y los acontecimientos dejan claro que la dimisión y la posterior llegada a la silla de Pedro de Jorge Mario
Bergoglio, el primer papa latinoamericano, con su empuje de cambio y renovación, son parte de un mismo proceso, una mezcla
de ruptura y continuidad en la que no es fácil distinguir los confines de una y de la otra.
Funcionarios con muchos años de experiencia en la Santa Sede y veteranos vaticanistas aún están bastante perplejos por lo
ocurrido, por esa extraordinaria transición de Joseph Ratzinger, el severo teólogo que, como dice el profesor Diego Contreras,
de la Universidad Pontificia de la Santa Cruz, ha pasado "de infalible a invisible". No se entiende el fenómeno Bergoglio sin el
gesto sin precedentes de Ratzinger.
La primavera vaticana ha cambiado el paradigma. En la prensa mundial ­sin apenas excepciones­ se ha impuesto un
estereotipo positivo. Todo lo que Francisco hace y dice suele acogerse de modo positivo. Es casi el reverso de la medalla de
Benedicto XVI. El papa alemán hubo de afrontar, desde el principio, una actitud crítica, incluso muy hostil. Sus largos años al
frente de la Congregación para la Doctrina de la Fe, como guardián de las esencias y vigilante de la disciplina, habían construido
de él una imagen de severidad, casi de intolerancia. Era el rottweiler vaticano. Le costó mucho cambiar esa percepción.
Cualquier error reforzaba el estereotipo negativo.
El problema de Francisco es el opuesto. Lo han llenado de tantas alabanzas, que han dibujado en torno a su persona a un
superhéroe moderno que corre el riesgo de no satisfacer las expectativas exageradas que ha generado. Bergoglio es también
una consecuencia de la falta de líderes políticos internacionales de talla, del descrédito profundo de los dirigentes en muchos
ámbitos, desde las finanzas hasta el deporte.
En conversaciones privadas con miembros de la curia se percibe cierta inquietud ante el peligro de que Francisco sea
malinterpretado, de que sus osados cambios de estilo y sus gestos induzcan a pensar que habrá cambios doctrinales de calado.
Es un hecho, sin embargo, que el papa argentino, venido "del fin del mundo" ­como dijo el día en que lo eligieron­, ha traído
consigo, a Roma, una libertad inaudi­ ta. Francisco ha sabido no quedar prisionero de los hábitos y las formalidades seculares.
Ha sido capaz de afirmar su propia libertad en algunos detalles como su decisión de no vivir en el apartamento del palacio
Apostólico sino en la Casa de Santa Marta, Alojarse con carácter permanente en esa especie de hotel le permite multiplicar sus
contactos con personas diversas. Está menos aislado y le ayuda a tomar las decisiones con mayor conocimiento de la realidad.
Francisco, que vivió en Argentina momentos sociales y políticos muy complicados, se desenvuelve bien en entornos
turbulentos. Forma parte de su experiencia vital. Es bastante rápido en las decisiones y reduce al mínimo los formalismos. El
portavoz de la Santa Sede, Federico Lombardi, no mantiene con el Papa encuentros periódicos prefijados sino que ambos
http://www.lavanguardia.com/vida/20140209/54400973779/cumple-ano-renuncia-papa-benedicto-xvi.html
1/4
17/2/2014
Se cumple un año de la renuncia del papa Benedicto XVI
despachan en los periodos libres entre las audiencias. Aclaran las cosas en pocos minutos, de pie. Esa forma de proceder
hubiera sido impensable con Benedicto XVI.
Sería equivocado, no obstante, pensar que no ha habido continuidad. La misma idea, que pareció revolucionaria, de constituir un
grupo asesor de ocho cardenales de todo el mundo ­el llamado G­8 vaticano­ surgió ya de Ratzinger, aunque no llegó a aplicarla.
El papa alemán también inició la operación de limpieza y transparencia en el escándalo de la pederastia y en la gestión
financiera en la Santa Sede. En esta última, Francisco ha introducido la fiscalización externa, contratando a varias de las
principales empresas auditoras internacionales.
En la firme oposición a las guerras, Francisco sigue fielmente la línea de sus predecesores, pero mientras Juan Pablo II no
logró parar las dos invasiones de Iraq (en 1991 y 2003), el actual papa sí obtuvo un gran éxito diplomático al contribuir a frenar
el ataque a Siria, en otoño pasado.
Uno de los aspectos más interesantes del pontificado de Francisco ­y ahí sí hay un elemento rompedor respecto a Benedicto
XVI­ será la influencia a largo plazo que tendrá en América Latina. Entre los consejeros del Papa se da por descontado que la
Iglesia católica latinoamericana se sentirá más fuerte, con más autoridad moral, para intervenir en los debates políticos y
sociales en sus países. Ya no tendrán detrás una Roma lejana sino un pontífice de la región, con ideas claras y un lenguaje muy
comprensible. Bergoglio es un gran abanderado de la integración continental, que para él es "la patria grande". Piensa que
ninguna otra región del mundo cuenta con tantos factores de unidad, y que vale la pena aprovecharlos al máximo.
En el terreno estrictamente religioso, hay quien piensa que puede producirse un proceso de reflujo de las comunidades
evangélicas que en los últimos decenios se han extendido con fuerza en la región. Aunque Francisco abomina del concepto de
proselitismo y tampoco le gusta demasiado la idea de "nueva evangelización" que lanzó Benedicto XVI, sí es posible que su
figura ayude a la Iglesia católica a recuperar fieles que habían huido en masa a otras iglesias cristianas o a sectas evangélicas.
"Hay que saber acompañarles de nuevo a casa", dijo recientemente, sobre esas personas, un alto cargo vaticano con
responsabilidades para Latinoamérica.
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sercat75
8 días atrás
La Iglesia Cristiana perdía cada vez más adeptos.En una operación de Marketing sin casi precedentes pusieron al bueno de Francisco. En Buenos Aires en una visita que he
hecho recientemente no tienen tan buena imagen del Papa Francisco. ¿Teatro?
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ARN
Responder
8 días atrás
@sercat75 Es muy arriesgado decir que esa elección fue una operación de Márketing, tal como se eligen los papas, su elección raya el milagro, pero no creo que
los electores pensaran en el márketing, sino más bien en emprender un camino.
Me gusta
user_17544898
Responder
8 días atrás
desde hace unos dias asistimos a un ataque de grupos coservadores de la iglesia a Francisco, Rouco, opus y compania, la linea q espanta a los humildes de corazon.
Me gusta
Alvarezdecastro
Responder
8 días atrás
Los Papas nuca me interesaron demasiado y los que me han interesado han sido asesinados como Pablo 1° y Francisco va camino de lo mismo. Raciger se lo vio venir y
hizo mutis por el foro
Me gusta
badajoz
Responder
8 días atrás
Os imagináis si los señores de esta foto abrazandose con afecto, fuesen Zapatero y Rajoy seguro que le cogería del cuello por a ver hundido a España.
http://www.lavanguardia.com/vida/20140209/54400973779/cumple-ano-renuncia-papa-benedicto-xvi.html
2/4
AVVENIRE
www.avvenire.it
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/nomine-pontificio-consiglio-laici.aspx
Le nomine al Pontificio Consiglio per i Liaci
***Segue il testo in originale
- 23/34 -
10/02/2014
10/2/2014
Le nomine al Pontificio Consiglio per i Laici | Chiesa | www.avvenire.it
Chiesa
6 febbraio 2014
Santa Sede
Le nomine al Pontificio Consiglio per i Laici
Il Papa ha adottato i seguenti provvedimenti nel Pontificio
Consiglio per i Laici: ­ ha confermato Presidente il cardinale Stanisław RYŁKO; ­ ha confermato Segretario monsignor Josef CLEMENS;
ha nominato membri i cardinali: Christoph SCHÖNBORN,
arcivescovo di Vienna; Angelo SCOLA , arcivescovo di Milano;
John NJUE, arcivescovo di Nairobi (Kenya); Reinhard MARX,
arcivescovo di Monaco e Freising (Germania); Willem Jacobus
EIJK, arcivescovo di Utrecht (Paesi Bassi); Luis Antonio G.
TAGLE, arcivescovo di Manila (Filippine); João Braz de AVIZ,
prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le
società di vita apostolica; i monsignori: Charles Joseph CHAPUT, arcivescovo di
Philadelphia (Stati Uniti; Orani João TEMPESTA, O. Cist.,
arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile); i
signori: Yago DE LA CIERVA (Spagna), docente di Gestione e
comunicazione di crisi presso la facoltà di Comunicazione
sociale istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce
in Roma; Irene EGLE LAUMENSKAITE, docente del Centro studi
e ricerca religiosa presso l'Università di Vilnius
(Lituania); Fabrice HADJADJ, direttore dell'Institut européen
d'études anthropologiques philanthropos di Friburgo (Svizzera);
Jocelyne KHOUEIRY, fondatrice delle Associazioni La
Libanaise­Femme du 31 mai e Oui à la vie (Libano); Franco
MIANO, presidente nazionale dell'Azione Cattolica
Italiana; Geneviève Amélie Mathilde SANZE (Repubblica
Centroafricana), rappresentante per l'Africa del Segretariato
internazionale per l'economia di comunione.
­ ha nominato Consultori i monsignori: Alberto TAVEIRA
CORRÊA, arcivescovo di Belém do Pará (Brasile); Filippo
SANTORO, arcivescovo di Taranto; Anders ARBORELIUS,
O.C.D., vescovo di Stoccolma (Svezia); Dominique REY,
vescovo di Fréjus­Tolone (Francia); Christoph HEGGE, vescovo
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/nomine-pontificio-consiglio-laici.aspx
1/2
10/2/2014
Le nomine al Pontificio Consiglio per i Laici | Chiesa | www.avvenire.it
tit. di Sicilibba, ausiliare di Münster (Germania); il sacerdote
Arturo CATTANEO, professore presso la facoltà di Diritto
canonico S. Pio X di Venezia; padre fra Hans STAPEL, O.F.M.,
fondatore e presidente dell'Associazione internazionale di fedeli
Famiglia della Speranza (Brasile); i signori: Alejandra KEEN
VON WUTHENAU, superiora generale della Fraternità mariana
della riconciliazione (Perù); Laurent LANDETE, moderatore della
Communauté de l'Emmanuel (Francia); Mimmo MUOLO,
giornalista del quotidiano Avvenire; Marguerite A. PEETERS
(Stati Uniti), Direttrice dell'Institute for Intercultural Dialogue
Dynamics (Belgio); Silvia RECCHI, docente di Diritto canonico
presso l'Università Cattolica dell'Africa Centrale a Yaoundé
(Camerun); Maite URIBE BILBAO (El Salvador), direttrice
generale dell'Istituzione Teresiana.
© riproduzione riservata
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/nomine-pontificio-consiglio-laici.aspx
2/2
VATICAN INSIDER
http://vaticaninsider.lastampa.it
10/02/2014
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Citazioni Università
e/o professori
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/chiesa-church-iglesia-internet-31972/
“La Chiesa raggiunga le persone ovunque, anche online”
***Segue il testo in originale
- 24/34 -
LINGUA: Italiano English Español
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:: mercoledì 12 febbraio 2014
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LE ALTRE NEWS
10/02/2014 “La Chiesa raggiunga le persone ovunque, anche online”
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Ad aprile il “Seminario sugli Uffici di Comunicazione della
Chiesa” della Pontificia Università Santa Croce. Robinson,
docente di “Marketing”: manifestare Cristo sul web
GIUSEPPE BRIENZA
ROMA
«I modi in cui poter manifestare Cristo online attraverso una
comunicazione caritatevole sono tanti quanti i milioni di scambi che
avvengono ogni giorno in rete. Portiamo il pane vivo di Emmaus nelle
autostrade, nelle stradine laterali e negli avamposti della frontiera
digitale, privilegiando la presenza rispetto al semplice passaggio».
È quanto afferma Brett Robinson, docente di “Marketing” al “Mendoza
College of Business” dell’università di Notre Dame (Indiana) nel
commento pubblicato mercoledì scorso su “L’Osservatore Romano” al
LA CHIESA RIFLETTE SUL WEB (DA PONTIFICIA
primo messaggio per le comunicazioni sociali di Papa Francesco
UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE)
(“Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”,
messaggio per la 48a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali”, 24 gennaio 2014).
Secondo l’esperto statunitense, autore fra l’altro del libro “Appletopia, la tecnologia dei media e l’immaginazione
religiosa di Steve Jobs” (“Baylor University Press”, Waco 2013, pp. 159), l’invito del pontefice a portare il Vangelo
nelle “strade” include anche quelle digitali. Ciò, infatti, appare perfettamente «coerente con la sua preoccupazione di
raggiungere le persone ovunque si trovino. Spesso oggi ciò significa i confini virtuali dell’ambiente digitale. Il
messaggio del Santo Padre è incentrato sulla prospettiva dell’incontro autentico in una cultura digitale. Papa
Francesco ricorre all’ormai consueta immagine dell’autostrada, paragone spesso fatto da quanti considerano la rete
come una “superstrada dell’informazione”» (Brett T. Robinson, “Vita autentica anche online”, in “L’Osservatore
Romano”, 5 febbraio 2014, p. 5).
E vero che nella sua riproposizione dell’analogia con l’autostrada, il Papa ammonisce anche circa lo svuotamento
delle relazioni che si sta verificando nell’attuale mondo virtuale ma, questo, come sostengono più commentatori, non
significa il venir meno dell’impegno, da parte della Chiesa e, in particolare dei laici, di saper passare con efficacia e
velocità lungo le attuali molteplici strade digitali. È la direzione nella quale si sta muovendo, fra le altre, la Facoltà di
“Comunicazione Sociale Istituzionale” della “Pontificia Università della Santa Croce” (Pusc), un cui prestigioso docente,
lo spagnolo Yago De La Cierva, esperto in “Gestione e Comunicazione”, è stato appena nominato da Bergoglio nel
“Pontificio Consiglio per i Laici”, alla cui guida è riconfermato il cardinal Stanisław Ryłko (cfr.“Il cardinale Rylko
confermato presidente del Pontificio Consiglio per i Laici”, in “Zenit”, 6 febbraio 2014).
Già programmato, presso la Pusc, è appunto il “IX Seminario professionale sugli Uffici di Comunicazione della
Chiesa”, dal titolo “Comunicazione della Chiesa: strategie creative per un cambiamento culturale ” (Roma, 28­30 aprile
2014), che ha come scopo «offrire esperienze positive e criteri per comunicare in modo creativo la fede nella
sfera pubblica». Una comunicazione che, oggi, trova proprio nella “Media Information Technology” (Mit) una via
privilegiata. Come scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali,
infatti, «La rivoluzione dei mezzi di comunicazione e dell’informazione è una grande e appassionante sfida, che richiede
energie fresche e un’immaginazione nuova per trasmettere agli altri la bellezza di Dio».
La Facoltà di “Comunicazione Sociale Istituzionale” della Pusc, istituita fin dal 1996, si propone appunto di formare e
perfezionare professionisti in grado di operare nell’ambito della comunicazione presso tutti i tipi di istituzioni e
organizzazioni ecclesiali. La “Pontificia Università della Santa Croce”, che nasce dal desiderio di San Josemaría
Escrivá (1902­1975) di promuovere a Roma un centro superiore di studi ecclesiastici al servizio di tutta la Chiesa, è
aperta nel 1984 per opera del suo successore nella guida dell’Opus Dei, monsignor Álvaro del Portillo (1914­1994),
che sarà beatificato a Madrid, sua città natale, il 27 settembre 2014. Con il convinto appoggio di Papa Giovanni
Paolo II, il sacerdote spagnolo ha reso questa istituzione, grazie anche al supporto ricevuto dalle facoltà
ecclesiastiche dell’Università di Navarra, un centro di studi al quale ricorrono numerosi vescovi di tutto il mondo, che
inviano continuamente a Roma sacerdoti, operatori pastorali e seminaristi delle rispettive Diocesi con l’obiettivo di
fornire loro una profonda formazione scientifica e spirituale.
Per informazioni sul “IX Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa”, il cui programma è
consultabile online, si può scrivere o contattare la Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università
della Santa Croce (piazza Sant’Apollinare 49, 00186 Roma, Tel. +39/06­681­641, [email protected]).
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"Tra il porto e l'orizzonte": a Genova il XIII Convegno
Cei per la pastorale giovanile
RECENSIONI
Quei martiri sconosciuti di Farneta
ACIPRENSA
www.aciprensa.com
20/02/2014
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.aciprensa.com/noticias/papa-francisco-nombra-nuevo-obispo-para-brasil-78377/
Papa Francisco nombra nuevo obispo para Brasil
***Segue il testo in originale
- 25/34 -
20/2/2014
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Papa Francisco nombra nuevo obispo para Brasil
aciprensa.com /noticias/papa­francisco­nombra­nuevo­obispo­para­brasil­78377/
Mons. Marcony Vinicius Ferreira. Foto: Ardidiócesis de Brasilia
VATICANO, 20 Feb. 14 / 02:13 am (ACI/EWTN Noticias).­ El Papa Francisco nombró este miércoles un nuevo Obispo para
Brasil, se trata de Mons. Marcony Vinicius Ferreira, quien asumirá como Obispo auxiliar de la Arquidiócesis de Brasilia.
El obispo electo nació en 1964 en Brasilia (Brasil) y fue ordenado sacerdote en 1988. Cuenta con una especialización en
Teología Litúrgica por el Pontificio Ateneo San Anselmo y por el Instituto de Teología Litúrgica de la Universidad de la Santa
Cruz.
En su ministerio sacerdotal ha sido, entre otros, párroco, coordinador arzobispal de pastoral, miembro del consejo de
presbíteros y de consultores, vicario general, secretario general y coordinador del grupo de Liturgia del XVI Congreso
Eucarístico Nacional realizado en 2010.
Además ha sido coordinador de la comisión arzobispal de Liturgia; responsable de formación litúrgica y doctrinal de los
ministros extraordinarios de la eucaristía; profesor en los dos seminarios mayores de la Archidiócesis y en el curso superior
de Teología para laicos. Actualmente es Vicario General de la Archidiócesis de Brasilia.
http://www.printfriendly.com/print?url=http%3A%2F%2Fwww.aciprensa.com%2Fnoticias%2Fpapa-francisco-nombra-nuevo-obispo-para-brasil-78377%2F%2…
1/1
IL FATTO QUOTIDIANO
www.ilfattoquotidiano.it
argomento
Citazioni Università
e/o professori
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201402/140228politi.pdf
Tutti i contabili dell’Opus Dei
***Segue il testo in originale
- 26/34 -
28/02/2014
Tutti i contabili dell'Opus Dei
di Marco Politi
in “il Fatto Quotidiano” del 28 febbraio 2014
Nei gialli è sempre buona regola cercare la donna o il profumo dei soldi. Nel caso della rivoluzione
di Bergoglio vale la pena di guardare anche dove sta l’Opus Dei. E non si sarà sorpresi a scoprire
che gli opusdeini, teologicamente e culturalmente così lontani dalla visione di papa Francesco, sono
però riusciti a collocarsi al centro degli organismi di controllo economico. Quegli strumenti con i
quali il pontefice argentino vuole portare pulizia nel sottobosco affaristico-prelatizio vaticano,
denunciato a suo tempo da mons. Viganò (le cui proteste i lettori del Fatto lessero in anteprima nel
2012) e in messaggi riservati anche dall’ex presidente dello Ior Gotti Tedeschi.
I NUOVI ORGANISMI creati da papa Francesco, pochi giorni fa, il Consiglio per l’Economia e il
Segretariato per l’Economia, sono frutto della “Commissione per la riforma economicoamministrativa della Santa Sede”, il cui segretario è mons. Lucio Angel Vallejo Balda: spagnolo e
membro dell’Opus Dei, il quale già prima dell’avvento di Francesco era arrivato a occupare la
posizione di segretario della Prefettura per gli Affari economici in Vaticano.
Il Consiglio per l’Economia – composto da otto vescovi e cardinali e sette professionisti laici – ha
l’incarico di “sorvegliare la gestione economica e di vigilare sulle strutture e sulle attività
amministrative e finanziarie” dei dicasteri della Curia, dello Stato Città del Vaticano e degli enti
collegati alla Santa Sede. Un ruolo nevralgico, che papa Francesco ha affidato al cardinale
australiano George Pell, attuale arcivescovo di Sidney (posizione che abbandonerà), confidando
nella sua cultura anglosassone estremamente attenta e severa nell’uso del denaro del denaro
pubblico o comunitario. Il Segretariato, che risponde direttamente al pontefice, deve attuare il
controllo economico sugli enti vaticani e soprattutto determinare gli indirizzi per quanto riguarda la
politica degli acquisti (e si presume anche degli appalti) in Vaticano: fonte primaria di inghippi e
traffici sin dalla nascita del nuovo stato vaticano nel 1929.
Insomma i nuovi organismi saranno la “torre di controllo” di tutti i flussi finanziari che riguardano
la gestione degli enti della Santa Sede. È opinione comune, che quando saranno pronti gli statuti del
Consiglio e della Segreteria e si passerà alle nomine mons. Vallejo Balda occuperà un ruolo di
rilievo, questione che preoccupa i settori della Curia che non vedono di buon occhio un eccessivo
potere dell’Opus.
A DIFFERENZA di Comunione e liberazione – uscita ammaccata dal passaggio da un pontificato
all’altro e che anzi ha contribuito per i suoi intrecci con il regime berlusconiano a danneggiare la
candidatura del cardinale Scola nel conclave dell’anno scorso – l’Opus Dei si è dimostrata una
sorta di araba fenice. Era forte con Giovanni Paolo II, era ideologicamente molto vicina alla linea
teologica ratzingeriana, si è silenziosamente allineata al nuovo pontefice dopo il 13 marzo 2013.
Anzi in un’intervista al Corriere della Sera il prelato dell’Opus Dei mons. Echevarria ha tenuto a
sottolineare di avere accolto l’elezione di Francesco con “profonda gioia” e di averlo incluso nella
sua “preghiera a Sant’Ignazio di Loyola… un santo molto apprezzato dal fondatore dell’Opus Dei”.
Omaggi a parte, un altro esponente dell’Opus Dei è inserito nella commissione di indagine sullo Ior,
che sta studiando il profilo che dovrà assumere l’Istituto per le opere di religione. Si tratta di mons.
Juan Ignacio Arrieta Ochoa, un profondo conoscitore di diritto canonico ed esperto di “Diritto
dell’organizzazione della Chiesa cattolica ecclesiastica”, già docente presso l’università (opusdeina)
Santa Croce.
CON QUESTE personalità l’Opus è veramente ben piazzata nei gangli finanziari vaticani. Si può
aggiungere che un altro prelato opusdeino, l’argentino Carlos Maria Nannei, procuratore dell’Opus
presso la Santa Sede, è in rapporti di amicizia con il pontefice. Va detto, peraltro, che papa
Francesco è allergico alle lobby di qualsiasi tipo, specie quelle ecclesiastiche, e quindi non intende
avere rapporti privilegiati con nessun gruppo in particolare. Semmai la sua politica è inclusiva: cioè
il suo obiettivo è di coinvolgere tutte le tendenze presenti nel mondo cattolico nel cantiere di
riforma della Curia e della Chiesa nel suo complesso. Basti pensare che il cardinale Pell, nominato a
capo del nuovo Consiglio per l’Economia (e membro del “consiglio della corona” di otto cardinali),
è un autentico conservatore.
AGENZIA ZENIT
www.zenit.org
12/02/2014
argomento
Interviste
http://www.zenit.org/es/articles/no-es-suficiente-hablar-de-la-fe-debemos-aprender-a-presentar-su-belleza
'No es suficiente hablar de la fe, debemos aprender a
presentar su belleza'
***Segue il testo in originale
----------------ANCHE IN:
- Italiano:
http://www.zenit.org/it/articles/comunicare-oggi-la-chiesa-prendiamo-esempio-da-papa-francesco
- 27/34 -
17/2/2014
'No es suficiente hablar de la fe, debemos aprender a presentar su belleza' | ZENIT - El mundo visto desde Roma
El mundo visto desde Roma
http://www.zenit.org/es/articles/no-es-suficiente-hablar-de-la-fe-debemos-aprender-a-presentar-su-belleza
'No es suficiente hablar de la fe, debemos aprender a
presentar su belleza'
Entrevista al profesor Daniel Arasa, presidente del comité
organizador del Seminario 'Comunicación de la Iglesia: estrategias creativas para
un cambio cultural'
Roma, 12 de febrero de 2014 (Zenit.org) Rocío Lancho García | 520 hits
"Comunicación de la Iglesia: estrategias creativas para un cambio cultural" es el título del 9 º Seminario
Profesional de Oficinas de Comunicación de la Iglesia organizado por la Facultad de Comunicación
Institucional de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz y que tendrá lugar en Roma, del 28 al 30 abril de
2014.
El Seminario contará con la participación de unas 300 personas, la gran mayoría profesionales que trabajan
en diversas funciones en oficinas de comunicación de instituciones eclesiales de todo el mundo.
Para conocer más sobre el Congreso, ZENIT ha entrevistado al profesor Daniel Arasa, vicedecano de la
Facultad de Comunicación Institucional y presidente del comité organizador del Seminario. Comunicación
de la Iglesia: estrategias creativas para promover un cambio cultural.
¿En qué medida una buena comunicación en la Iglesia puede ayudar a promover este cambio
cultural?
--Daniel Arasa: La experiencia diaria nos enseña que no es suficiente comunicar para hacerse entender, sino
que hay que hacerlo bien y de una manera profesional. La Iglesia, desde este punto de vista, tiene un gran
potencial pues el Evangelio, cuando se encarna en los estilos de vida, en las ideas y en la cultura, posee una
fuerza creativa capaz de cambiar el mundo. No debemos olvidar que cada creyente es un "comunicador" de
la fe.
El papel de los comunicadores institucionales es el de promover y fortalecer la comunicación de todos para
poner en marcha un proceso de cambio cultural que sea duradero y penetrante. Se puede recordar aquí el
hecho de que el mensaje cristiano es esencialmente positivo; esta positividad es una fuerza performativa de
la sociedad, la cultura y el hombre. No en vano, dice el Evangelio, que los cristianos son "la sal de la tierra".
¿Cuál es el principal objetivo de este Seminario?
-- Daniel Arasa: Uno de los principales objetivos es conocer proyectos concretos de comunicación creativa
realizados en otros lugares en el mundo. El seminario profesional es una oportunidad para compartir
experiencias profesionales sobre la comunicación de las organizaciones de la Iglesia y de las organizaciones
sin afán de lucro; es una oportunidad para el intercambio de ideas y para poner de relieve la experiencia
positiva de otros en la transmisión de la fe. Es, por tanto, una oportunidad de networking, para establecer
http://www.zenit.org/es/articles/no-es-suficiente-hablar-de-la-fe-debemos-aprender-a-presentar-su-belleza
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17/2/2014
'No es suficiente hablar de la fe, debemos aprender a presentar su belleza' | ZENIT - El mundo visto desde Roma
contactos, única. Tenga en cuenta, además, que el seminario de este año se iniciará al día siguiente de la
canonización del beato Juan Pablo II y el beato Juan XXIII y, por lo tanto , muchos comunicadores de la
Iglesia estarán en Roma y también tendrán la oportunidad de asistir a la audiencia con el Padre Santo.
Esto es en sí mismo una experiencia de la catolicidad y de la comunicación de la fe de la que se aprende
mucho. Con los años, el seminario se ha convertido en un punto de referencia para los comunicadores de la
Iglesia, no sólo para los responsables de comunicación de las diócesis y conferencias episcopales de todo el
mundo, sino también para los operadores de comunicaciones en organizaciones sin ánimo de lucro tales
como, por ejemplo, universidades, hospitales, organizaciones no gubernamentales, además de expertos y
asesores de comunicación corporativa.
¿Por qué eligieron esta tema para el Seminario?
--Daniel Arasa: Tenemos que aceptar el hecho de que hay un cambio social y cultural en acto y hay una
necesidad de dar respuestas que sean convincentes. No es suficiente hablar de la fe, sino que debemos
aprender a presentar su belleza y encontrar nuevos recursos que sean atractivos y capaces de hablar al
corazón del hombre actual. El papa Francisco nos está dando un ejemplo de cómo hacerlo.
¿Qué desafíos enfrenta hoy en día la comunicación en la Iglesia?
--Daniel Arasa: Le respondo con las palabras del papa Francisco en su Mensaje para la 48ª Jornada Mundial
de las Comunicaciones Sociales (2014), "La comunicación al servicio de una auténtica cultura del
encuentro ". Allí se lee que "la revolución de los medios de comunicación y de la información constituye un
desafío grande y apasionante que requiere energías renovadas y una imaginación nueva para transmitir a los
demás la belleza de Dios". Aceptar este reto significa también ser capaz de utilizar un nuevo lenguaje, que
sea adecuado para comunicar en la cultura digital. Un lenguaje, añado, que debe ser positivo. La fe, como
nos ha recordado el papa emérito Benedicto XVI, no es una colección de negaciones, sino una afirmación,
un sí convencido, bello y profundo. Estos desafíos son una invitación a los líderes de la Iglesia en todos los
ámbitos (local, nacional e internacional) para invertir en la formación de personas capaces de gestionar la
comunicación de las instituciones de la Iglesia con la profesionalidad y, al mismo tiempo, con un sentido de
pertenencia a la Iglesia y con coherencia de vida cristiana.
¿Cree que el modelo de comunicación que estamos viendo con el papa Francisco puede ayudar a
nivel de conferencias episcopales, diócesis o instituciones religiosas?
--Daniel Arasa: Ciertamente. Este Papa es un verdadero creativo, no porque esté cambiando algo de la
doctrina de la Iglesia, como algunos pensaron en un principio, sino porque se está transformando la visión
que muchos tenían sobre ella. En este sentido, el modelo de comunicación encarnada por el papa es un
vehículo precioso en las manos de las instituciones de la Iglesia para superar la distancia y crear la confianza
y estima necesarias que proceden de compartir la verdad, que llama en primera persona a través del ejemplo.
El seminario profesional incluye varias sesiones que servirán para comprender mejor el estilo de
comunicación del papa Francisco como, por ejemplo, un encuentro con el padre Federico Lombardi,
director de la Oficina de Prensa de la Santa Sede , o la sesión con un grupo de vaticanistas para conocer su
experiencia sobre el efecto Francisco. Además, la participación en la audiencia general del miércoles 30 de
abril será una oportunidad para expresar nuestro afecto por un Papa que está dando la vida por sus hijos.
¿Cuáles serán los temas más importantes abordados en el seminario?
--Daniel Arasa: Los temas serán muchos. Está prevista un encuentro con los responsables de comunicación
de grandes diócesis (Nueva York e Lyon) y conferencias episcopales (Italia e Inglaterra y Gales), y un
testimonio acerca de la campaña en oposición a las leyes en favor del denominado matrimonio homosexual"
en Inglaterra. Contaremos con una conferencia del cardenal de Lyon, Philippe Barbarin, titulada "La familia
como una oportunidad comunicativa". Estamos convencidos de que presentar, de una manera creativa, la
belleza de la verdadera familia, de aquella que en medio de las dificultades vive el amor al prójimo, el
servicio incondicional y la dedicación a los demás, es el mejor servicio que los comunicadores pueden hacer
no sólo para la Iglesia sino a la sociedad en su conjunto. Sin embargo , hacer hincapié en lo positivo, no
significa olvidar los peligros inherentes a las teorías contemporáneas del género o del feminismo radical; sin
faltar al respeto a los que piensan diferente, estos temas serán abordados por Helen Alvaré, profesora de la
George Mason University y durante mucho tiempo colaborador de la conferencia episcopal
estadounidense.
http://www.zenit.org/es/articles/no-es-suficiente-hablar-de-la-fe-debemos-aprender-a-presentar-su-belleza
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17/2/2014
'No es suficiente hablar de la fe, debemos aprender a presentar su belleza' | ZENIT - El mundo visto desde Roma
También se abordará la cuestión de la emergencia educación con dos expertos del mundo editorial católico:
Mathew Bunson, representante de la editorial norteamericana Our Sunday Visitor, ha sido editor del
Almanaque Católico, una especie de enciclopedia sobre la Iglesia; y Cristoph Wimmer, responsable de los
medios impresos de una gran diócesis alemana, Munich. Ambos afrontarán el papel que los medios de
comunicación católica juegan en la formación de las conciencias de los fieles, que suelen recibir las noticias
sobre la Iglesia a través de los medios comerciales, a menudo en modo distorsionado y descontextualizado.
Además, tendremos el honor de contar, en la sesión de clausura del seminario, con el testimonio de Joaquín
Navarro-Valls, director de la Oficina de Prensa de la Santa Sede durante tantos años con Juan Pablo II. Para
aquellos que lo deseen, el programa y toda la información sobre el seminario es accesible online:
http://www.pusc.it/csi/ucc2014 (inscripciones abiertas hasta el 31 de marzo de 2014). Habrá ponentes de
distintos países del mundo,
¿Hay muchas diferencias en la forma de comunicar la Iglesia de unos países a otros?
--Daniel Arasa: Está claro que cada cultura tiene su propio estilo de comunicación y un enfoque único en la
forma de relacionarse con los demás, pero la grandeza de la Iglesia reside precisamente en esto: en ser capaz
de recoger la riqueza cultural y los matices de los diferentes pueblos para expresar mejor el mensaje de
salvación que ella propone. Las diferentes formas de comunicación de la Iglesia, después de todo, son una
riqueza y un recurso para todos. Católico quiere decir universal, en la mente y en el corazón y, por tanto, ser
capaz de transmitir un mensaje capaz de interpelar a todos los hombres. Con este seminario tratamos de
contribuir con nuestro granito de arena. Por su experiencia en seminarios anteriores, en la que encuentran
con gente de todo el mundo que se dedica a comunicación en la Iglesia.
¿Aún le queda mucho a la Iglesia por trabajar respecto a la comunicación?
--Daniel Arasa: Se ha hecho mucho y aún queda mucho por hacer. Uno de los objetivos del Seminario
profesional es precisamente dar la oportunidad de reflexionar, de encontrarse y de conocer y contar los
éxitos (o fracasos) de quienes trabajan en la comunicación de la Iglesia desde una posición institucional. Es
a través de esta experiencia compartida que nace o crece el deseo de mejorar y adquirir aún una mayor
profesionalidad para esta tarea tan delicada. En este sentido, la Facultad de Comunicación Institucional de
nuestra Universidad también ha creado cursos para periodistas que cubren la información religiosa bajo el
nombre de "The Church Up Close (La Iglesia desde cerca)". Recientemente hemos realizado un curso para
periodistas de lengua española y en septiembre de 2014 tendremos otro para periodistas de lengua inglesa.
(12 de febrero de 2014) © Innovative Media Inc.
http://www.zenit.org/es/articles/no-es-suficiente-hablar-de-la-fe-debemos-aprender-a-presentar-su-belleza
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ALETEIA
www.aleteia.org
21/02/2014
argomento
Interviste
http://www.aleteia.org/it/societa/interviste/sei-troppo-mammone-il-tuo-matrimonio-puo-essere-dichiarato-nullo
-5046073122881536
Sei troppo mammone? Il tuo matrimonio può essere dichiarato nullo
***Segue il testo in originale
--------------ANCHE IN
- Spagnolo: http://www.aleteia.org/es/estilo-de-vida/entrevistas/tienes-demasiada-mamitis-tu-matrimonio-podria-sernulo-5899941209702400
- 28/34 -
Sei troppo mammone? Il tuo matrimonio può essere
dichiarato nullo
La dipendenza patologica dal genitore è segno di mancanza della libertà,
condizione necessaria della validità di ogni matrimonio
21.02.2014
Emanuele D'Onofrio
ALETEIA
Per un figlio mammone, la moglie è solo un sostituto della madre. Intendiamoci, la cosa vale anche
nel caso di una figlia, anche se in Italia è il primo esempio quello più frequente. E quel legame
patologico può essere, a termine di Diritto Canonico, giusta causa per dichiarare nullo un
matrimonio. La sottolineatura arriva da monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale del Tribunale
ecclesiastico ligure, che ne ha parlato durante l’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Anche il
cardinale Angelo Bagnasco, moderatore del Tribunale in qualità di arcivescovo di Genova e
presidente della Cei, ha approfondito il concetto, sviluppando il concetto di dipendenza e,
soprattutto, mostrando che la Chiesa è tutt’altro che favorevole a un genere di legame tra
genitore e figlio che, se non maturato con lo sviluppo dell’individuo, diventa dannoso. Soprattutto
lo diventa per la coppia che quel figlio va a formare. Ne ha parlato ad Aleteia, Hector Franceschi
ordinario di Diritto Matrimoniale Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce, di cui
è anche Vice Rettore, e giudice del Tribunale di Prima Istanza del Vicariato di Roma.
Come giudica l’enunciazione che arriva dal Tribunale ecclesiastico ligure?
Franceschi: Dobbiamo innanzitutto chiederci se quest’affermazione introduca una novità, nel
sostenere che il mammismo può rendere nullo un matrimonio. Io direi di no. Come giudice, infatti,
in più di un’occasione ho avuto a che fare con cause di nullità nelle quali, pur senza parlare
esplicitamente di “mammismo”, era in questione l’incapacità psichica: in quei casi, tramite anche la
perizia di uno psichiatra o di uno psicologo, emergeva spesso non che c’era semplicemente una
dipendenza troppo forte dalla madre, ma che quel mammismo patologico costituiva un vero e
proprio disturbo di personalità. Spesso queste sono situazioni che gli psichiatri attribuiscono ad
un periodo che risale alla prima adolescenza. In molti di questi casi quella dipendenza è quella che
fa nascere un cosiddetto disturbo dipendente di personalità, e quindi una dipendenza psicologica
dal padre o dalla madre. Nelle cause che io ho avuto tra le mani, almeno qui in Italia, è più
frequente la dipendenza patologica del figlio verso sua madre. Forse la causa è una madre troppo
possessiva che crea una personalità molto insicura, un ragazzo sempre in ricerca dell’approvazione
della madre e che non riesce a prendere una decisione liberamente. Questa è una situazione che si
vede già al momento del matrimonio, ci sono segni visibili di quella dipendenza patologica. Spesso
poi esplode chiaramente quando comincia quella gara tra la povera sposa e la madre di lui. In quei
casi alle volte quello che ho riscontrato era un’ingerenza indebita che porta al fallimento
dell’unione, perché la stessa madre o il figlio che non vuole staccare il cordone ombelicale che lo
lega a lei, non hanno saputo gestire quel problema. Altre volte invece si tratta di una vera e propria
patologia, che rende la persona incapace di assumere la condizione coniugale nei suoi elementi
essenziali, e che cerca nella moglie un sostituto della madre. Nella gara tra figlia e madre, del resto,
quasi sempre vince la madre che ha l’esperienza dalla sua.
Com’è strutturato una processo di nullità del matrimonio?
Franceschi: Di solito, non sempre, quando si vede una possibile causa di nullità, il coniuge che
vorrebbe sapere se il suo matrimonio era nullo si rivolge al tribunale regionale. In Italia per le
cause matrimoniali, anziché averne uno in ogni diocesi, è stato costituito un tribunale in ogni
regione. Questo è quello che si definisce “il livello di domanda”, nel quale la persona espone
brevemente i fatti e i motivi per i quali chiede che venga dichiarata la nullità del matrimonio. Non
potrà mai chiederlo “per mammismo”, chiaramente, perché questo termine non indica una causa di
nullità; questa può essere solo giuridica, e allora potrebbe essere “per incapacità di assumere gli
obblighi essenziali di matrimonio”, per una “causa psichica”, ad esempio. Allora il tribunale studia,
sente le parti, i testimoni. In questa fase chiede anche la perizia di un esperto che faccia diverse
visite al presunto incapace, con dei test diagnostici, e poi dà un suo parere tecnico sull’esistenza di
una patologia psichica, se è precedente al matrimonio, in quale modo ha intaccato la libertà della
persona, ecc. I giudici che in Italia sono sempre tre, formano un collegio che decide se consta la
nullità o non consta. Di seguito si deve andare necessariamente alla seconda istanza, cioè ad un
tribunale superiore, che dovrà confermare o no la sentenza di prima istanza. Perché la sentenza sia
“esecutiva”, perché il matrimonio sia effettivamente nullo e i coniugi si possano risposare, ci vuole
la seconda istanza che confermi la prima. Solo quando non la conferma si va alla terza istanza, che
è la Rota Romana.
Tra i compiti del tribunale c’è anche quello di attivarsi per cercare soluzioni che scongiurino
l’annullamento del matrimonio?
Franceschi: Sì, certo. Lo steso codice di Diritto Canonico stabilisce che prima di iniziare la causa il
giudice deve valutare se sia possibile la riconciliazione o la convalidazione o sanazione (rimedi
giuridici) di un matrimonio nullo. Io penso che sia sempre un bene, per la Chiesa e per le persone,
fare tutto il possibile per salvare un matrimonio. Alle volte si vede che c’è un problema di
comunicazione grave tra loro due, per l’ingerenza della madre, ecc. Allora è importante avere un
buon consultorio familiare, indirizzare la coppia ad uno psicologo o a un consulente familiare
perché possa essere aiutata a superare quello che rende difficile il dialogo coniugale. Questo è
sempre un bene, il Tribunale dovrebbe farlo sempre. È vero che a volte non si fa, dipende però
molto dai Paesi.
Questa norma mostra come la Chiesa spinga perché le persone costruiscano dei rapporti sani
con la propria famiglia d’origine, non è così?
Franceschi: Infatti. Per quanto riguarda la libertà dei contraenti un dato che mi sembra molto
interessante e che non è noto è che sin dai primi secoli la Chiesa è stata la prima a difendere la
libertà dei contraenti. Ad esempio, con il condannare perfino con pene gravi le influenze esterne
che privano di questa libertà, come quei genitori che obbligano i figli a sposare una determinata
persona. Questo capitava regolarmente fino a pochi secoli fa, ma ci sono culture nelle quali sono
ancora i genitori a decidere chi debba sposare il proprio figlio o la propria figlia. La Chiesa ha
sempre difeso la libertà del consenso, che è insostituibile. Il diritto della Chiesa dice che il
consenso non può essere supplito da nessuna potestà umana: né dalla Chiesa, né dai genitori, né
dal gruppo culturale. È la scelta più personale che c’è, io direi una scelta vocazionale vera e propria,
quella di donare se stessi per creare quella nuova comunità che è il matrimonio. Per questo ci
vuole quella libertà minima. Se non si verifica questa libertà minima, allora per la Chiesa non c’è
mai stato matrimonio.
Quand è che non esiste questa condizione della libertà minima?
Franceschi: Posso fare due esempi. Il primo è quello del timore grave, di qualcuno che è obbligato
contro la sua volontà a dare il consenso, sotto minaccia; il secondo caso è quello dell’incapacità.
Una persona che per un’anomalia psichica non ha la sufficiente libertà, non può essere se stessa
mentre prende la decisione, ma è trascinata da un condizionamento patologico, o da una
dipendenza patologica; se viene accertato dalla psicologo, allora questo fa dire alla Chiesa che non
c’è stato matrimonio. E poi la Chiesa incoraggia molto, e lo dice chiaramente tanto nel Magistero
quanto nello stesso Codice del Diritto Canonico, l’obbligo grave dei genitori nell’educazione non
soltanto religiosa, ma morale ed umana dei figli. Promuove e tenta di trovare delle soluzioni ai
problemi pratici, quelli che si leggono sui giornali, i ragazzi che sono senza lavoro, che non si
possono rendere indipendenti, ecc. Questo è diverso dal mammismo. Creare delle condizioni
sociali giuste: educare adeguatamente, nel senso che oggi – questo lo vedo anche dal lavoro
pastorale che svolgo – i giovani vogliono avere tutto sotto controllo prima di sposarsi. E poi
pongono l’accento sulla festa, il viaggio, e si è perso che il centro di tutto è l’impegno, il donare se
stessi, mentre tutto il resto è la cornice.
Quali sono le cause più frequenti per iniziare una causa di nullità del matrimonio in Italia?
Franceschi: Per una dichiarazione di nullità – perché ricordiamo sempre che non si tratta di
annullare qualcosa che era valido, ma di dichiarare che quel matrimonio non è mai stato un
matrimonio, cioè non era valido fin dall’inizio – le cause più frequenti penso siano da una parte
quella che si chiama l’esclusione o la simulazione, cioè una persona che si sposa con la volontà
positiva ad esempio di non avere figli. Allora il problema è nel fatto che questa persona sta
escludendo qualcosa che è nell’essenza del matrimonio: ad esempio, l’esclusione della fedeltà. La
“simulazione” è una delle cause di nullità più frequenti, anche per la mancanza di formazione che
troviamo oggi in molti giovani, che arrivano al matrimonio per una formazione che delle volte è
persino ostile al matrimonio, alla famiglia, alla fedeltà, ecc. Si sposano con una volontà
chiaramente chiusa per qualcosa che è l’essenza del matrimonio. E l’altra causa che io vedo nei
tribunali è proprio la cosiddetta incapacità psichica: ci sono sempre più cause su questo. Un tema
su cui i pontefici – Giovanni Paolo II, Benedetto XVI – sono tornati molte volte nei famosi discorsi
alla Rota Romana, tentando di arginare alcune interpretazioni un po’ troppo larghe, perché a volte
è bastato accennare alla presenza di un problema psicologico per definire qualcuno “incapace”.
Non può essere così. L’incapacità psichica toglie la discrezione minima, o rende incapace di
assumere qualcosa che è l’essenza del matrimonio. Nessuno può dare quello che non ha: se una
persona non può disporre di se stesso, allora non può darsi ad un’unione.
sources: ALETEIA
http://www.aleteia.org/it/societa/interviste/sei-troppo-mammone-il-tuo-matrimonio-puo-essere-dichiarato-nullo-5046073122881536
PALABRA
www.revistapalabra.com
argomento
Professori come
autori
Mandar es obedecer . . .
***Segue il testo in originale
- 29/34 -
01/02/2014
ALETEIA
www.aleteia.org
10/02/2014
argomento
Professori come
autori
http://www.aleteia.org/en/religion/article/a-storms-brewing-in-germany-over-divorce-5250255868133376
A Storm's Brewing in Germany Over Divorce
***Segue il testo in originale
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A Storm's Brewing in Germany Over Divorce - Aleteia
http://www.aleteia.org/en/religion/article/a-storms-brewing-in...
A Storm's Brewing in Germany Over Divorce
Can't the Church make exceptions for some divorced and remarried Catholics?
10.02.2014
Russell Shaw
When Jesus said, “What therefore God has joined together, let no man put asunder” (Mt. 19:6),
presumably he meant it. Certainly the Catholic Church believes he did, and that conviction is the
basis for its solemn teaching that sacramental marriages are indissoluble.
But isn’t there such a thing as “Catholic divorce” — annulment, that is? Evidently not, since
annulment — a declaration of nullity by an ecclesiastical court — isn’t the dissolution of a marriage
but a judgment that in a particular case no sacramental marriage existed. (One common reason is
that one or both parties didn’t truly intend to enter into a sacramental marriage as the Church
understands it.)
There are, of course, many variations on the theme of the divorced Catholic without an annulment
who marries again. Some of these people were the responsible parties in the breakup of their first
marriages and aren’t troubled about violating the Church’s teaching now.
But others were the injured parties. It’s natural to feel sympathy for those in this second category,
who, having entered into a new union without an annulment, find themselves in a state of
estrangement from the Church that includes being cut off from receiving communion (unless they
separate from their second partners or forgo marital intimacy).
Now a well-intentioned, but not necessarily wise, proposal by some German bishops for handling
this pastoral problem is causing serious concern among those who fear further erosion of the
indissolubility of marriage as a likely result. At the plenary assembly of their episcopal conference
next month, the bishops of Germany will consider a set of guidelines allowing divorced and
remarried Catholics to be readmitted to the sacraments in “justified individual cases.” The
guidelines are expected to pass. Already one German diocese, the Archdiocese of Freiburg, has
drafted, and apparently adopted, guidelines of its own.
This is hardly a bolt from the blue. Prominent figures in the German hierarchy have been arguing
for something like this at least since 1993. Up to now the response from Rome has been no.
Indeed, as early as 1981, in an apostolic exhortation on marriage and the family, Pope John Paul II
reaffirmed the Church’s practice — which, he noted, is “based on Sacred Scripture” — of not giving
communion to the divorced and remarried. John Paul cited the potential for “error and confusion
regarding … indissolubility” as a secondary reason for this stand.
1 di 2
The argument was repeated last October in the pages of L’Osservatore Romano, the Vatican
25/02/14 14.35
A Storm's
Brewing by
in Germany
Over Divorce - Aleteia
http://www.aleteia.org/en/religion/article/a-storms-brewing-in...
newspaper,
Cardinal-designate
Gerhard Müller, the German
prefect of the Congregation for the
Doctrine of the Faith. Publication of the article, he noted, was approved by Pope Francis.
Archbishop Robert Zollitsch, Apostolic Administrator of Freiburg and President of the German
bishops’ conference, brushed off the CDF prefect’s remarks. The Germans, it appears, are
determined to proceed, no matter what.
This haste seems strange considering that an extraordinary assembly of the world Synod of
Bishops next October and an ordinary Synod assembly a year later — both of them convened by
the Pope — will focus on marriage and family. The pastoral problem of the divorced and remarried
is certain to come up for discussion in this eminently collegial context.
Not only that, but for two days before the February 22 consistory at which Pope Francis will
bestow 19 men with a red hat, the College of Cardinals will meet and discuss the subject of
marriage. That would be a good time for someone to point out that although some adjustments in
the annulment process are no doubt possible, it’s crucial to avoid the undermining of
indissolubility.
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Russell Shaw is the author or coauthor of 21 books and numerous articles, columns, and reviews. He is a
member of the faculty of the Pontifical University of the Holy Cross in Rome, and former Secretary for
Public Affairs of the United States Conference of Catholic Bishops.
http://www.aleteia.org/en/religion/article/a-storms-brewing-in-germany-over-divorce-5250255868133376
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25/02/14 14.35
AVVENIRE
www.avvenire.it
argomento
Professori come
autori
Accademia per la Vita, sentinella dell’umano
*Segue il testo in originale
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20/02/2014
20 febbraio 2014
Pagina 15
Avvenire
Santa Sede
«Accademia per la vita, sentinella dell' umano»
Incoraggio quanti compongono l' assemblea
plenaria della Pontificia Accademia della vita
(Pav), nel ventennale della sua fondazione, e li
incoraggio a proseguire nella loro preziosa
opera a servizio del Vangelo della vita». Il
saluto del Papa ieri mattina nel corso dell'
udienza generale in piazza San Pietro ha
accolto i partecipanti all' incontro mondiale dei
membri dell' istituzione creata l' 11 febbraio
«I1994 da Giovanni Paolo II, con il motu
proprio Vitae mysterium. Una presenza che si
è rivelata indispensabile negli anni in cui è
esplosa la «questione bioetica» in tutta la sua
complessità, come nota il cancelliere dell'
Accademia, don Renzo Pegoraro.
Quali sono stati gli ambiti in cui l'
Accademia ha dato il maggior contributo
in questi anni?
La Pav si è dedicata alle sfide della biologia e
della medicina nei confronti della vita umana,
con attività di riflessione e studio su argomenti
quali l' embrione umano, il suo statuto e la sua
tutela, la genetica, il fine vita e le cellule
staminali, cercando di promuovere una cultura
della vita e una responsabilità di credenti e
non credenti sulla dignità della persona. La missione dell' Accademia è stata perseguita attraverso
gruppi di studio, l' assemblea annuale, convegni specifici e pubblicazioni dedicate.
Qual è il bilancio di questi vent' anni?
La Pav ha accompagnato le riflessioni e le difficoltà legate ai problemi della bioetica e le responsabilità
verso la vita umana con un lavoro positivo e utile, guardando alle nuove sfide e necessità che stanno
emergendo. Un pensiero riconoscente va a Giovanni Paolo II e un vivo ringraziamento ai presidenti che
si sono succeduti, a tutti i responsabili e collaboratori dell' ufficio centrale e, soprattutto, ai membri che
ne hanno fatto parte in questi anni.
I nodi bioetici non sembrano sciogliersi, anzi. Quali sono le tematiche più urgenti, e quali
progetti porta avanti l' Accademia?
La bioetica si è molto evoluta in questi anni, con alcune soluzioni anche giuridiche non sempre
condivisibili, mentre altre questioni si affacciano e necessitano di studi e approfondimenti: penso alle
neuroscienze, allo human enhancement (il «potenziamento umano», ndr), a giustizia e solidarietà in
campo sanitario, o all' uso delle risorse. La Chiesa, anche attraverso l' Accademia, intende proseguire il
dialogo con la scienza e la tecnica per capire sempre meglio le questioni e proporre una riflessione
etica nella promozione dei valori coinvolti sul rispetto della vita umana. Talvolta si tratta anche di
stimolare la comunità scientifica a riprendere strade che sono state trascurate: è il caso dell' infertilità
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
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Avvenire
Santa Sede
umana, tema sul quale l' Accademia ha fornito una riflessione scientifica molto qualificata incoraggiando
studi per prevenire e curare molti casi di infertilità ed evitando che l' unica soluzione siano le tecniche di
riproduzione assistita.
Anche nel caso delle cellule staminali è stato promosso un approccio scientifico che punta all' efficacia
scientifica e all' eticità della procedura, grazie alla scoperta di Shinya Yamanaka delle cellule staminali
pluripotenti indotte. Sarà poi importante affrontare le questioni sociali, assistenziali ed etiche, per
superare quella che papa Francesco spesso definisce «cultura dello scarto», che tende a eliminare o
trascurare nascituri, disabili e gli anziani non autosufficienti.
Il tema dell' assemblea generale e del workshop di oggi e domani è «Invecchiamento e
disabilità »: va considerato un problema sociale, economico e medico tipicamente occidentale,
oppure richiede un nuovo studio antropologico, morale e spirituale?
È un tema sempre più urgente e ormai diffuso anche nei Paesi in via di sviluppo, perché l'
invecchiamento si accompagna sempre più a diverse forme di disabilità, con sfide sociali e assistenziali
ma anche di carattere etico e di civiltà nel suo complesso.
La cultura contemporanea evita anche solo di menzionare le parole «sofferenza » e «morte», e punta
sull' eutanasia.
Che riflessione offre l' Accademia sui temi del fine vita?
Cercheremo di inquadrare le questioni socio­ sanitarie ed evidenziare quali sono i valori antropologici e
morali che devono ispirare la vera risposta di cura e accompagnamento per il rispetto e la dignità di
ogni persona anziana, anche quando è disabile, aiutando a trovare un senso e una risposta ai rischi di
solitudine, sofferenza, abbandono e di «scarto». Sappiamo che occorre affrontare con realismo la
situazione, evitando di cadere in visioni efficientiste o nell' illusione di una giovinezza prolungata
oltremisura. Vediamo in azione anche il pericolo di considerare una vita non più degna di essere vissuta
perché ha perso prestanza o autonomia, arrivando a invocare il ricorso all' eutanasia o al suicidio
assistito. Occorre invece un nuovo impegno per tutelare e assistere ogni vita umana anche in queste
fasi di vulnerabilità, per garantire il rispetto e la giustizia verso tutti.
Cos' è il gruppo «Amici della Pav» («Pav friends for life»), attivo da circa un anno?
È un' iniziativa di sostegno alla missione dell' Accademia. Può farne parte chi lo desidera e ne condivide
l' impegno: basta registrarsi su www.academiavita.org, ormai i «friends for life» sono 3mila da tutto il
mondo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Valeria Ascheri
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
2
MERCATORNET
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argomento
Professori come
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http://www.mercatornet.com/articles/view/can_disney_cartoons_make_your_child_nicer
Can Disney make your child nicer?
***Segue il testo in originale
- 32/34 -
20/02/2014
ALETEIA
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autori
http://www.aleteia.org/en/society/article/gay-marriage-back-to-the-court-5882137764954112
Gay Marriage: Back to the Courts
***Segue il testo in originale
- 33/34 -
24/02/2014
Gay Marriage: Back to the Court - Aleteia
http://www.aleteia.org/en/society/article/gay-marriage-back-to...
Gay Marriage: Back to the Court
What this argument is really about.
24.02.2014
Russell Shaw
When the Supreme Court last June overturned a section of the Defense of Marriage Act saying
that in the eyes of the federal government, only man-woman unions count as marriages, the Court
claimed that it wasn’t questioning the authority of the states to bar same-sex marriage if they wish.
Thirty-three states now do.
Predictably, nonetheless, dozens of lawsuits in many parts of the country are currently underway
in an effort to hand gay marriage advocates what they’ve wanted all along — a Supreme Court
decision declaring that the Constitution gives same-sex couples a right to marry, overriding state
laws to the contrary.
One or more of these cases will reach the Supreme Court soon, perhaps as early as next year, and
will set the stage — or so the advocates hope — for such a ruling. Against this background, it’s more
important than ever to have a realistic understanding of what this argument is really all about.
Consider, then, these words of a federal judge named Robert J. Shelby in his opinion last December
striking down Utah’s refusal to recognize same-sex marriage: “The state’s current laws deny its gay
and lesbian citizens their fundamental right to marry and, in doing so, demean the dignity of these
same-sex couples for no rational reason.”
That’s the case for gay marriage in a nutshell. It makes sense if — and only if — you accept the
judge’s unstated assumption that unions which necessarily exclude goods and purposes that up to
now have been held to be at the heart of marriage are “marriages” just the same. The goods and
purposes in question are man-woman complementarity and openness to the begetting of children.
If ever there was a redefinition of marriage, it’s this. But so what? After all, doesn’t restricting
marriage to man-woman couples deny gays and lesbians the right to marry and thus, as Judge
Shelby says, demean their dignity?
No, it doesn’t. For one thing, since gay marriage is, in the opposed view, no marriage at all, the
choice to enter into such a union can’t be called an exercise of the right to marry. As for demeaning
gays and lesbians, same-sex couples are no more demeaned by telling them their radical
redefinition of marriage doesn’t satisfy rational criteria for marriage than I would be demeaned by
being told I can’t play second base for the Chicago Cubs.
At bottom, the gay marriage debate isn’t about whether a smallish number of people can enter into
1 di 2
25/02/14 14.25
unions that must be recognized as marriages despite their failure to satisfy rational criteria for
Gaymarriage.
Marriage: Back
to the what’s
Court - Aleteia
http://www.aleteia.org/en/society/article/gay-marriage-back-to...
Rather,
happening here is a conflict of world
views at a far deeper level.
One holds that the reality of marriage is a given of nature that can’t be changed by courts or
legislatures or public opinion polls. The other holds marriage to be a product of social convention,
subject to redefinition and re-configuration ad infinitum at the pleasure of those who have the
power. But if that’s how it is with marriage, someone might reasonably ask, what else? The answer,
as we already know from the experience of legalized abortion and the continuing pressure for
legalized euthanasia, extends to human life itself.
Come November, voters in Oregon may find two marriage-related initiatives on the ballot. One
declares approval for same-sex marriage; the other offers protection against being penalized to
people who refuse in conscience to cooperate with the new marriage regime. The first seems likely
to pass. The fate of the second is problematical. That’s the world we live in now.
Russell Shaw is the author or coauthor of 21 books and numerous articles, columns, and reviews. He is a
member of the faculty of the Pontifical University of the Holy Cross in Rome, and former Secretary for
BECOME A PARTNER
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)
Public Affairs of the United States Conference of Catholic Bishops.
http://www.aleteia.org/en/society/article/gay-marriage-back-to-the-court-5882137764954112
2 di 2
25/02/14 14.25
ACEPRENSA
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25/02/2014
argomento
Professori come
autori
www.aceprensa.com/articles/print/id/21449
¿Esiste un derecho de los ciudadanos a controlar sus datos en la red?
***Segue il testo in originale
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