2 Nuovi prodotti 3 I numeri dell`H2O 4 Terra e Acqua 6 La
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In caso di mancato recapito restituire al CPO di Messina - If undelivered please return to CPO Messina (italy) - En caso de no entrega por favor devuelva al CPO Messina - DISTRIBUZIONE GRATUITA - FREE DISTRIBUTION - DISTRIBUCIÕN GRATUITA Anno IV - Maggio/Luglio 2006 n. 10 - Trimestrale di informazione suil mondo dell’irrigazione - Reg. Tribunale di Patti n. 90/2003 - IV Year - May/July 2006 n. 10 Irrigation quarterly review - Reg. Court of Patti n.90/2003 - Año IV - Mayo/Julio 2006 n.10 - Trimestral informativa del mundo del riego - Registro tribunal de Patti no. 90/2003 Ce la farà il Bioetanolo a spuntarla finalmente sul petrolio dopo un conflitto che dura ormai da più di mezzo secolo? E’ da questa domanda, forse un po’ ironica agli occhi di chi la legge, ma senza dubbio non inconcepibile, che si prospetterebbero le basi di partenza per un ragionamento comune e costruttivo. L’uso di carburanti di origine vegetale, in particolare di etanolo, risale ai primi del ‘900 quando il pioniere dell’automobile Henry Ford ne promosse l’utilizzo. Nel 1938 gli impianti del Kansas ne producevano già 18 milioni di galloni l’anno. Ma il tutto scemò quando, alla fine della seconda guerra mondiale, il business del petrolio per la fame di ricchezza dei grandi della terra iniziava a prendere piede parallelamente ad un rapido e progressivo, nonché drammatico danno all’ambiente. Ed è proprio dalla controversa questione ambientale che il governo americano sta cercando oggi di riproporre il bioetanolo come nuova strategia economica, tentando di spostare il tiro dei grandi investitori attraverso interessantissime agevolazioni fiscali e federali, e distogliendoli, così facendo, dal giro d’affari dell’oro nero. Questo diventerebbe, e noi ce lo auguriamo, la fortuna di numerosi agricoltori nel mondo che, attraverso la produzione in larga scala delle materie prime base per il bioetanolo, come i cereali, la canna da zucchero, la bietola, innescherebbero un circuito economico finalmente “verde”, in favore di un’energia sostenibile e rinnovabile a tutela dell’ambiente. Stefano Rizzo Will Bioethanol finally manage to beat petroleum after a fight that has lasted more than half a century? And this is the question, which may seem a little ironic but certainly not unimaginable to the reader, that is being put forward as the basis for a common and constructive reasoning. The use of fuel of vegetable origin, ethanol in particular, dates back to the early twentieth century when the automobile pioneer, Henry Ford, promoted its use. In 1938 the Kansas plants were already producing 18 million gallons a year. But it all fizzled out when, at the end of the second world war, the oil business, because of the fame of wealth of the powers of the world, started to gain ground, side by side with rapid and progressive, as well as dramatic, damage to the environment.. And it is precisely due to the controversial environmental question that the American Government is now trying to propose ethanol again, as a new economic strategy, using very attractive tax and federal benefits to try to shift the aim of big investors and divert them from the volume of business of black gold. This is expected to become, and we hope it does, the fortune of many farmers all over the world: through large-scale production of the basic raw materials for bioethanol, such as cereals, sugar cane, beet, it is finally expected to trigger off a “green” economic circuit, favouring sustainable and renewable energy and protecting the environment. ¿Llegará el Bioetanol a ganar por fin al petróleo tras un conflicto que dura desde hace más de medio siglo? Es a partir de esta pregunta, quizás un poco irónica para quien la lee, pero sin duda no inconcebible, que se plantearían las bases para una reflexión común y constructiva. El uso de carburantes de origen vegetal, en particular de etanol, remonta a comienzos del ‘900, cuando el pionero del automóvil Henry Ford impulsó su utilización. En 1938 las instalaciones de Kansas ya producían 18 millones de galones al año. Pero todo disminuyó cuando, al final de la segunda guerra mundial, por el hambre de riqueza de los grandes de la tierra, el business del petróleo empezó a afirmarse paralelamente a un rápido, progresivo y dramático daño del ambiente. Es justo por la controvertida cuestión ambiental que el gobierno americano hoy está tratando de volver a proponer el bioetanol como nueva estrategia económica, intentando desviar el interés de los grandes inversores a través de beneficios fiscales y federales interesantísimos, apartándoles, así, del giro de negocios del oro negro. Esto se convertiría, y lo esperamos, en la buena suerte de numerosos agricultores en el mundo que, a través de la producción a gran escala de las materias primas de base para el bioetanol, como los cereales, la caña de azúcar, la remolacha, provocarían un circuito económico finalmente “verde”, en favor de una energía sostenible y renovable en defensa del ambiente. Stefano Rizzo Stefano Rizzo PADOVA (14/16 SETTEMBRE) Intervista Azienda Osas Interview Osas farm Entrevista Empresa agraria Osas pag. 8 2 Nuovi prodotti New products / Nuevos productos 3 I numeri dell’H2O numbers H2O/los numeros del H2O 4 Terra e Acqua soil and water / tierra y aqua 6 La subirrigazione Subsurface / El riego enterrado 8 Intervista interview / entrevista 10 Irrigo kit Irrigo kit / Irrigo kit NUOVI PRODOTTI new products nuevos productos STAZIONE DI FILTRAGGIO CON FILTRI AUTOMATICI. Frutto dell’avanzata ricerca del reparto R&D della Irritec è il nuovo Rotofilter Automatic, che si presenta nel mercato dei sistemi di filtraggio come la giusta soluzione alle varie esigenze e applicazioni per il settore dell’irrigazione e dell’industria. Il Rotofilter Automatic è stato progettato per combinare, attraverso l’utilizzo di materiali di elevata qualità ed un accurato studio delle problematiche riscontrate, straordinarie doti di filtraggio alla capacità di risparmiare notevolmente acqua. Versatilità e ottimizzazione della capacità di filtraggio rendono il Rotofilter Automatic unico nella sua serie e apprezzabile quanto più venga utilizzato in batterie di filtri. L’alto tasso tecnologico concentrato nel gioiello italiano per il filtraggio, permette al Rotofilter Automatic di compiere in automatico le operazioni di pulizia, senza l’intervento umano, a tutto vantaggio di una riduzione sia del tempo necessario alla pulizia del filtro, sia del tempo necessario alla campagna di irrigazione che, a differenza dei sistemi manuali, non deve essere interrotta durante i cicli di controlavaggio. Il sistema ad elica, di ultima generazione, fa di questo prodotto la sua forza permettendo, a differenza dei normali filtri, di tenere lontano lo sporco dalla parete filtrante, riducendo considerevolmente la frequenza degli intervalli di controlavaggio. Interfacciato ad un sistema elettronico, il Rotofilter Automatic è in grado di riconoscere l’accumulo di particelle solide e prevenire l’intasamento del filtro, innescando in automatico l’autolavaggio secondo le più svariate combinazioni di modi e di tempi che è possibile programmare mediante il sistema di controllo, e a secondo le varie situazioni che si possono presentare sul campo. La gamma è composta da batterie di filtri in grado di smaltire diverse portate (disponibili in moduli che vanno da 20 m³/h a 420 m³/h, con possibilità di accoppiamento in diverse combinazioni) e tipologie di mesh (80 – 120 – 155) che consentono di adattarsi meglio ad ogni tipo di condizione, anche a quelle più difficili, dove è massima la concentrazione di particelle solide inorganiche, rendendo più sicuro ed efficiente l’impianto d’irrigazione. La perfetta sinergia e qualità dei componenti utilizzati permette al Rotofilter Automatic di essere compatibile con qualsiasi tipo di stazione di filtraggio, offrendo prestazioni elevate con la garanzia di resistenza nel tempo. FILTERING STATION WITH AUTOMATIC FILTERS. The result of advanced research by Iritec’s R&D department is the new Rotofilter Automatic, appearing on the filtering systems market as the right solution to the different needs and applications of the irrigation and industrial sectors. Rotofilter Automatic is designed, with high quality material and a careful study of the problems identified, to combine extraordinary filtering capacities with the ability to save a great deal of water. Versatility and optimisation of the filtering capacity make Rotofilter Automatic unique in its series and even more useful when used in sets of filters. The high technological content of this Italian filtering jewel enables Rotofilter Automatic to carry out cleaning operations automatically, without human action, with the advantage of reducing both the time needed for cleaning the filter and the time needed for the irrigation campaign, which, unlike with manual systems, does not have to be interrupted during the backwashing cycles. This product’s strongpoint is its last-generation propeller system because, unlike ordinary filters, this makes it possible to keep the dirt away from the filtering surface, thus greatly reducing the frequency of backwashing intervals. Interfaced with an electronic system, Rotofilter Automatic can recognise the accumulation of solid particles and prevent clogging of the filter, automatically starting selfwashing according to the most varied combinations of ways and times, which can be programmed by the control system, and to suit the different situations that may be encountered in the field. The range consists of two sets of filters capable of handling various flow rates (available in modules ranging from 20 m³/h to 420 m³/h, which can be put together in various combinations) and mesh types (80 – 120 – 155) that enable better adaptation to any kind of condition, even the most difficult, where there is maximum concentration of inorganic solid particles, thus making the irrigation plant safer and more efficient. The perfect synergy and quality of the parts used make Rotofilter Automatic compatible with any type of filtering station, providing high performance and a guarantee that it will last a long time. ESTACIÓN DE FILTRADO CON FILTROS AUTOMÁTICOS. El fruto de la investigación más avanzada del departamento R&D de la firma Irritec es el nuevo Rotofilter Automatic, que se presenta en el mercado de los sistemas de filtrado como la solución adecuada a las diferentes necesidades y aplicaciones para el sector del riego y de la industria. El Rotofilter Automatic ha sido concebido para combinar, gracias al uso de materiales de alta calidad y a un estudio esmerado de las problemáticas encontradas, una extraordinaria capacidad de filtración con la peculiaridad de ahorrar una considerable cantidad de agua. Su versatilidad y la optimización de la capacidad de filtración vuelven el Rotofilter Automatic único en su serie y tanto más apreciable cuanto más se utilice en baterías de filtros. El alto nivel tecnológico concentrado en esta joya italiana para el filtrado permite al Rotofilter Automatic efectuar automáticamente las operaciones de limpieza, sin alguna intervención humana, con la gran ventaja de una reducción del tiempo necesario para la limpieza del filtro y ahorro del tiempo necesario al riego que, a diferencia de los sistemas manuales, no tiene que ser interrumpido durante los ciclos de contralavado. El sistema con hélice, de última generación, es la fuerza de este producto ya que, a diferencia de los filtros normales, permite mantener la suciedad lejos de la pared filtrante, reduciendo considerablemente la frecuencia de los intervalos de contralavado. Conectado con interfaz a un sistema electrónico, el Rotofilter Automatic es capaz de reconocer la acumulación de partículas sólidas y prevenir la obstrucción del filtro, provocando en automático el autolavado según las más diferentes combinaciones de modos y tiempos que es posible programar por medio del sistema de control, y según las diferentes situaciones que se pueden presentar en la práctica. La gama se compone de unas baterías de filtros aptos a descargar diferentes caudales (disponibles en módulos que van de 20 m³/h a 420 m³/h, con posibilidad de acoplarlos en diferentes combinaciones) y tipologías de mesh (80 – 120 – 155) que permiten una mejor adaptación a todo tipo de condiciones, incluso las más difíciles donde la concentración de partículas sólidas es máxima, haciendo más segura y eficiente la instalación de riego. La perfecta sinergia y calidad de los componentes utilizados permiten que el Rotofilter Automatic sea compatible con cualquier tipo de estación de filtrado, ofreciendo prestaciones elevadas con la garantía de resistir en el tiempo. MINIDOS PROFESSIONAL Se è vero che la scelta di un buon dosatore potrebbe far nascere vari dubbi all’utente che si troverebbe di fronte ad un mercato composto da molteplici aziende concorrenti, questo sicuramente non accadrebbe di fronte al nuovo MiniDos Professional di Dosmatic, che già a colpo d’occhio da prova di essere l’ennesimo gioiello per la fertirrigazione della casa statunitense, togliendo ogni speranza ai suoi concorrenti. Il MiniDos è un dosatore proporzionale idraulico di nuova generazione messo a punto dal reparto tecnico Dosmatic per rispondere efficacemente a tutte le esigenze di dosaggio. Riduzione della perdita di carico, precisione ed omogeneità nel dosaggio proporzionale ed un aumento considerevole della compatibilità chimica sono solo alcune prerogative che rendono il MiniDos Professional unico della sua serie. La gamma è composta da 4 modelli differenti per dosaggio con l’intento di offrire la giusta soluzione ad ogni tipo di utilizzo. Anche il design non è stato trascurato, che esprime doti di compattezza non indifferenti, apprezzate tanto più quanto il campo d’applicazione si fa più stretto e limitato. 25 anni di esperienza e Know-how, usando tecnologia all’avanguardia, materiali di elevata qualità e design ricercato dicono tutto di Dosmatic, che ancora una volta con il MiniDos Professional ha dimostrato di essere leader indiscussa del suo settore. MINIDOS PROFESSIONAL If it is true that, faced with a market where so many firms are competing, a user may find it hard to select a good injector but this not the case when it comes to Dosmatic’s new MiniDos Professional, which, as you can see at a glance, is the latest fertigation treasure made by the US firm, and leaves no hopes for the competition. MiniDos is a new generation water-driven proportional injector designed by the Dosmatic engineering department to meet all needs effectively. Its reduced load weight, precision, uniform proportional injection and much higher chemical compatibility are just some of the features that make MiniDos Professional unique in its category. The range includes 4 different injection models to provide the right solution for every type of use. Design was not neglected either and its compactness is highly appreciated, particularly when the field of application becomes narrower and limited. Twenty-five years of experience and know-how, using advanced technology, high quality material and elegant design say everything that needs to be said about Dosmatic, which has once again, with MiniDos Professional, proved itself to be the undisputed leader in its sector. MINIDOS PROFESSIONAL Si es verdad que la elección de un buen dosificador puede crear dudas en el usuario que se encuentre en un mercado constituido por múltiples empresas concurrentes, ciertamente esto no puede ocurrir con el nuevo MiniDos Professional de Dosmatic, que ya a la primera ojeada se presenta como la enésima joya para la fertirrigación de la casa estadounidense, quitando cualquier atractivo a sus concurrentes. El MiniDos es un dosificador proporcional hidráulico de nueva generación creado por el departamento técnico de Dosmatic para responder eficazmente a todas las necesidades de dosificación. Reducción de la perta de presión, precisión y homogeneidad en la dosificación proporcional, además de un aumento importante de la compatibilidad química, son sólo algunas de las virtudes que hacen que el MiniDos Professional sea único en su categoría. La gama se compone de 4 modelos de diferentes dosificaciones, para ofrecer la solución adecuada a cada tipo de utilización. Ni siquiera ha sido descuidado el design, que presenta una buena compactibilidad, apreciada sobretodo cuando el campo de aplicación se hace más estrecho y limitado. 25 años de experiencia y know-how, utilizando tecnología de punta, materiales de alta calidad y design elegante, lo dicen todo sobre Dosmatic que, una vez más, con el MiniDos Professional ha demostrado ser el líder indiscutido de su sector. 2 2 I NUMERI los DELL’H números delO HO numbers of H2O 2 Alcune semplici norme A livello mondiale il consumo idrico destinato al settore agricolo è di circa il 70% sul consumo totale. Fino ad oggi il restante 30% destinato all’uso pubblico/potabile ed industriale ha rappresentato un limite solo in Ph.internet free quelle realtà mondiali definite forse con fin troppa leggerezza “terzo mondo” dove, la destinazione agricola della risorsa è altrettanto vitale quanto quella civile. Questo dell’acqua comincia ad essere un problema solo ora che il fenomeno della scarsità dell’approviggionamento idrico tocca realtà sino ad ora caratterizzate da grandi sprechi della risorsa; niente è importante se non di diretto interesse della “società del consumo”. In effetti delle soluzioni esistono (da parecchio tempo) e sono tutte possibili ed attuabili: • Aumentare il prezzo dell’acqua con tariffe proporzionate agli sprechi (educare alla tutela della risorsa) • Monitorare con maggiore fiscalità le reti private, regolarizzare i prelievi diretti dal sottosuolo, contenere l’abbassamento delle falde e il loro ine- A few simple rules The agricultural sector accounts for about 70% of the world’s total consumption of water. To date, the remaining 30% for public/drinking and industrial use only constituted a limitation in those parts of the world referred to, perhaps too lightly, as the “third world”, where the use of the resource is just as vital for agriculture as for civil purposes. Water is only starting to be a problem now that the scarcity of supplies has started affecting places where thus far the resource was recklessly wasted; nothing is important unless it affects the “consumer society” directly. In fact solutions do exist (and have existed for a long time) and they are all possible and feasible: •Increasing the price of water with charges in proportion to wastage (educating people to take care of the resource) •Stricter monitoring of private systems, regulating direct extraction from the subsoil, limiting the reduction of water tables and their inexorable pollution. •Promoting and encouraging high-efficiency irrigation techniques (drip, underground drip, arid farming) •Promoting and encouraging droughtresistant crops, especially in areas threatened with desertification (almost all the areas of the planet’s old temperate zone) •Promoting the building and use of artificial water reserves: small dams, hill lakes, basins and small ponds •Constantly controlling the channels of irrigation unions, to limit losses due to leaks, dripping or unauthorised connections •Using urban effluents and every form of silage as well as promoting herbal purification cells and industrial purification systems •Promoting refresher training for farmers •Last, but certainly not least: limiting emissions and limiting the overheating of the earth. Nothing that is not feasible, all obvious enough to be understood even by a quite careless ear, even environmental rhetoric. However, or unfortunately, the implementation of these simple programmatic steps has never been considered. We are there obliged to take emergency measures because we lacked the ability to prevent the harm, just as millions of people on our planet will lack water resources in the years to come. Giuseppe Giardina Agronomic Organization of Siplast S.p.A. email:[email protected] Ph.internet free sorabile inquinamento. • Incentivare e favorire le tecniche irrigue ad alta efficienza (goccia, goccia interrata, aridocultura). • Incentivare e favorire le colture resistenti al secco, specialmente nelle zone con una imminente desertificazione (quasi tutte le aree della vecchia zona temperata del pianeta). • Incentivare la costrizione e l’utilizzo di riserve idriche artificiali: piccole dighe, laghetti collinari, bacini e piccoli polmoni. • Operare continui controlli sulle condotte dei comizi irrigui per contenere le perdite per falle, gocciolamenti o allacci abusivi. • Utilizzare gli scarichi urbani ed il refluo in ogni sua forma, incentivando anche celle di fitodepurazionee sistemi di depurazione industriali. • Incentivare l’aggiornamento professionale degli agricoltori. • In ultimo ma non meno importante degli altri: limitare le emissioni e contenere il surriscaldamento della terra. Niente di inattuabile, tutto così scontato da poter essere inteso, da un orecchio poco attento, per- sino retorica ambientale. Invece o purtroppo, l’attuazzione di questi semplici punti programmatici non è mai stata presa in considerazione. Pertanto siamo costretti a riparare perchè la nostra capacità di prevenire il danno è venuta meno come la futura risorsa idrica verrà meno nei prossimi anni a qualche milione di persone in più sul pianeta. Giuseppe Giardina Organizzazione agronomica Siplast S.p.A. email:[email protected] Ph.internet free Algunas simples normas A nivel mundial el consumo hídrico asignado al sector agrícola es alrededor del 70% de su consumo total. Hasta hoy el restante 30% destinado al uso público/potable e industrial ha representado un límite sólo en aquellas realidades mundiales llamadas quizás con demasiada ligereza “tercer mundo”, donde la asignación agrícola del recurso es igualmente vital que aquella civil. Este del agua, empieza a ser un problema sólo ahora que el fenómeno de la escasez de abastecimiento hídrico toca realidades hasta ahora caracterizadas por grandes despilfarros del recurso; nada es importante si no interesa directamente la “sociedad del consumo”. En efecto, algunas soluciones ya existen (desde hace mucho tiempo) y todas son posibles y realizables: •Aumentar el precio del agua con tarifas proporcionadas a los despilfarros (educar a la tutela del recurso) •Monitorizar con mayor atención las redes privadas, regularizar las tomas directas del subsuelo, contener el descenso del nivel de las capas acuíferas y su inexorable contaminación •Promover y favorecer las técnicas de regadío de alta eficiencia (goteo, goteo enterrado, cultivo de secano). •Promover y favorecer los cultivos resistentes a la sequía, sobretodo en las zonas con desertificación inminente (casi todas las áreas de la antigua zona templada del planeta) •Promover la costrucción y la utilización de reservas hídricas artificiales: pequeños diques, pequeños lagos en las colinas, pantanos y pequeñas reservas •Efectuar controles continuos de los conductos de las tierras de regadío para limitar las pérdidas por fallas, goteras o acometidas abusivas •Utilizar los desagües urbanos y todo tipo de aguas residuales, incentivando también las celdas de fitodepuración y los sistemas de depuración industriales. •Promover la puesta al día profesional de los agricultores •Por último, pero no menos importante: limitar las emisiones y contener el sobrecalentamiento de la tierra. Nada que no se pueda realizar, todas cosas tan evidentes que podrían ser consideradas simple retórica ambiental por personas poco atentas. Al contrario, o desafortunadamente, la realización de estos simples puntos programáticos nunca ha sido tomada en consideración. Por eso estamos obligados a remediar, porque nuestra capacidad de prevenir el daño ha fallado, así como el recurso hídrico fallará en los próximos años a unos miliones más de personas en el planeta. Giuseppe Giardina Organización agronómica Siplast S.p.A. email:[email protected] 3 TERRA E ACQUA soil and water tierra y aqua Tecnica di coltivazione della fragola e tecnica irrigua in Sicilia La fragola, introdotta agli inizi del ventesimo secolo nella Ducea dell'ammiraglio Nelson su l’Etna, è stata coltivata inizialmente in pien’aria su modeste superfici della Sicilia orientale (Siracusa e Catania), ma si è diffusa intorno agli anni settanta soprattutto lungo la fascia costiera occidentale dell’isola e principalmente a Marsala e Mazara del Vallo. La prima importante innovazione che ha contribuito all’espansione della fragolicoltura in Sicilia è stata l’introduzione di alcune varietà californiane: Aliso, Sequoia, Douglas, Chandler, ecc. A partire dagli anni ‘95 si è imposta la varietà brevidiurna Tudla, per spiccata precocità di maturazione, elevata produttività, buona pezzatura dei frutti di colore rosso brillante e buone caratteristiche gustative. Oggi è la varietà più diffusa, ricopre oltre il 90% della superficie investita a fragola. La zona di maggiore espansione della coltura si contraddistingue per condizioni climatiche ottimali, la temperatura all’interno degli apprestamenti protettivi non scende mai al disotto di 4 °C e la luminosità è elevata anche in inverno con disponibilità di acqua di discreta qualità, per l’ele- © Irritec - Siplast vata professionalità degli operatori e per l’efficiente organizzazione commerciale. L’esito positivo della coltura di fragola in Sicilia è imputabile alla precocità con cui le produzioni arrivano sui mercati italiani: la raccolta inizia normalmente in inverno con la coltura biennale per continuare con le colture annuali effettuate con piante fresche – cime radicate – e poi con quelle frigoconservate. Tecnica colturale La coltivazione è ormai standar- dizzata e viene praticata su suolo pacciamato con PE nero e baulato con prode alte 30 cm, per consentire alle piante un maggiore sviluppo ed un migliore arieggiamento dell’apparato radicale. L’impianto viene preceduto generalmente da un ammendamento con 60-100 t/ha di vinacce esauste da distilleria e dalla fumigazione del suolo. La disinfestazione del terreno con bromuro di metile è divenuta pratica normale per evitare i problemi legati all'insorgenza di fitopatie terricole partico- larmente frequenti con la monocoltura. La messa al bando di questo fumigante a partire dal 2005 ha intensificato la ricerca di metodi alternativi sostenibili ed ecocompatibili. Attualmente tra le alternative chimiche al bromuro di metile, la miscela di cloropicrina + 1.3 dicloropropene in drip fumigation ha dato i migliori risultati. Tra i metodi fisici, la solarizzazione del terreno risulta in Sicilia di semplice attuazione, effettuandosi nei mesi estivi più caldi tra due cicli colturali, di minore impatto ambientale, talvolta anche preferibile alla fumigazione con BM per numerosi aspetti: produzione e pezzatura dei frutti uguali o superiori; riduzione dei costi; controllo di patogeni e malerbe prolungato nel tempo, tempestività di piantagione post-solarizzazione. Per la fragola è possibile diversificare l'epoca d'impianto in funzione della tipologia del materiale di propagazione: con le piante frigoconservate il trapianto viene effettuato ad agosto mentre con materiale vegetante con pane di terra (cime radicate) e a radice nuda (piante fresche) l'impianto viene posticipato rispettivamente a settembre e ad ottobre. Le pian- Strawberry-growing techniques and irrigation techniques in Sicily The strawberry was introduced into “Admiral Nelson’s Duchea”, on Mount Etna, at the beginning of the twentieth century and at first was grown in the open air in small areas of eastern Sicily (Syracuse and Catania), but around the seventies it spread mainly along the western coastal belt of the island and especially to Marsala and Mazara del Vallo. The first important innovation that contributed to the expansion of strawberrygrowing in Sicily was the introduction of some Californian varieties: Aliso, Sequoia, Douglas, Chandler, etc. Starting around 1995 the Tudla short-day variety became popular because of its very early ripening, high productivity and good-sized bright red fruit with good flavour characteristics. Today it is the most common variety, covering over 90% of the area planted with strawberries. The area where growing has expanded most is noted for optimal climate conditions where the temperature inside the shelters never falls below 4 °C, luminosity is high even in winter and quite good quality water is available, for the high professional skills of the operators and for the efficient marketing organisation. The success of strawberry growing in Sicily can be attributed to the early arrival of the product on Italian markets: harvesting usually starts in winter with the biennial crop, continues with annual crops from fresh plants – plug plants - and then with frigoplants. Cultivation technique Cultivation is now standardised and is done on soil mulched with black PE and plou- 4 ghed with edges 30 cm high, to allow the plants more development and better aeration of the root system. Planting is usually preceded by correcting the soil with 60-100 t/ha of spent distillery pomace and fumigating it. Disinfestation of the soil with methyl bromide used to be a routine practice to avoid problems related to the occurrence of terrestrial plant diseases, particularly frequent with single-crop farming. The banning of this fumigant as from 2005 intensified the search for alternative, sustainable and ecologically compatible methods. At the moment, of the chemical alternatives to methyl bromide, the one that gave the best results was a mixture of chloropicrin + 1.3 dichloropropene in drip fumigation.. Of the physical methods, the simplest one to implement in Sicily is solarization of the soil, which is done during the hottest summer months between two crop cycles, with less environmental impact; it is sometimes even preferable to fumigation with MB from various points of view: crop and fruit the same size or larger; lower costs; long-lasting control of pathogens and weeds, prompt post-solarisation planting. The planting season for strawberries can be diversified depending on the type of propagation material: frigoplants are transplanted in August, while with living material and its ball of earth (plug plants) and with bare roots (fresh plants) planting is delayed to September and October respectively. Fresh plants give an early crop (harvesting 30 days earlier than frigoplants) and a more regular fruit size during the whole harvest period. The delay in planting compared to frigoplants per- mits a saving in water for irrigation and less work for removing runners and defoliation, with consequent reduction in the costs of the strawberry garden. Planting is done in double rows 100 cm apart, with 40 cm between rows and the plants in the row spaced at 28 and 20 cm, for refrigerated and vegetative plants respectively, and paths about 35 cm wide. Multiple tunnels are used for forcing, consisting of galvanised metal arches with spans varying from 4.5 to 5.0 wide, eaves 0.7-1.0 high and 2.2-2.4 m at the crown, total width about 70 m, covered with plastic film not attached at the eaves, to permit opening at the side in order to give better aeration than single tunnels and, consequently, better thermal conditions. In Sicily irrigation is one of the cultivation techniques most rationalised in recent years, thanks to the introduction of microflooding systems, which have replaced the old method of irrigation by flowing (in furrows) or by sprinkling, which caused phenomena of rotting and fungus diseases (Botrytis), affecting the quality of the fruit. The system uses dripping wings with pressure-compensating distributors 20-30 cm apart, which last for several cycles and make it possible to do fertigation, with a consequent increase in the crop per plant and better quality fruit. Microflooding irrigation is particularly suited for the crop: the strawberry has a superficial root system, with little suction ability, and it therefore needs a constant level of humidity in the soil. Recent studies have shown that the arrangement of two parallel dripping wings, at the right and left of the row, operated alternately, permits a more uniform development of the root system, a better supply of water and nutrients to the plants and has positive effects on the productivity of the crop and the quality of the fruit. The introduction of the microflooding irrigation method has made it possible to use fertigation, administering water- soluble fertilisers during the periods of most intense root absorption, with nutrient proportions favouring nitrogen during the development and bud-differentiation phase, phosphorus and potassium during the reproduction and fruit development phase. At present, in the areas where strawberry-growing is most common, the quantities used for rational fertilisation are 300 kg of N, 270 kg of P2O5 and 340 K2O for a crop on 35-40 t/ha. In soils with too much calcium and at the times of most utilisation of the plant, at the end of the summer and the restart of vegetation, iron chelate (6-8 g/m2) is given. Sicilian strawberry growing is less penalised by the crisis affecting the whole agricultural sector and it achieves considerable productive and economic approval thanks to the specialisation of the crop environment, the professional qualifications achieved by local operators and up to date cultivation techniques and varieties. Dott.Agr.Filippo Vetrano, Dott.ssa Agr. Alessandra Moncada Department of Environmental and Territorial Agronomy – Horticulture and Floriculture Section – University of Palermo TERRA E ACQUA soil and water tierra y aqua te fresche forniscono una produzione precoce (anticipo dell'epoca di raccolta di circa 30 giorni rispetto alle piante frigo) ed una pezzatura del frutto più regolare durante tutto il periodo di raccolta. Il ritardo di piantagione rispetto alle frigoconservate consente una riduzione di acqua per l'irrigazione ed una diminuzione del lavoro di asportazione degli stoloni e di defogliazione con conseguente riduzione dei costi del fragoleto. La piantagione viene effettuata su file binate distanti 100 cm con interfila di 40 cm e piante sulla fila a 28 e 20 cm, rispettivamente con piante frigoconservate e vegetanti, e vialetti di circa 35 cm. Per la forzatura vengono utilizzati tunnel multipli, realizzati con archi metallici zincati con campate di larghezza variabile da 4.5 a 5.0 m, altezza in gronda 0.7-1.0 m ed Ph.internet free Ph.internet free al colmo 2.2-2.4 m, con larghezza totale di circa 70 m, con copertura con film plastico non fissato in gronda, per consentire l’apertura laterale al fine di assicurare una migliore aerazione rispetto ai tunnel singoli e, di conseguenza, migliori condizioni termiche. In Sicilia l'irrigazione è tra le tecniche colturali quella che è stata maggiormente razionalizzata negli ultimi anni, grazie all'introduzione di impianti di erogazione a microportata che hanno sostituito i vecchi metodi di irrigazione per scorrimento (a solchi) o per aspersione, responsabili di fenomeni di marcescenza e malattie fungine (Botrytis) con peggioramenti qualitativi dei frutti. Si tratta di ali goc- ciolanti con erogatori autocompensanti distanziati tra loro 20-30 cm che si mantengono integri per più cicli colturali e che consentono l’utilizzazione della fertirrigazione con conseguente aumento della produzione a pianta e della qualità dei frutti. L’irrigazione a microportata risulta particolarmente indicata per la coltura: la fragola ha un apparato radicale superficiale, con scarsa capacità di suzione e necessita, pertanto di un costante livello di umidità del suolo. Recenti studi hanno dimostrato come la predisposizione di due ali gocciolanti parallele, a destra ed a sinistra della fila, azionate alternativamente, consentono un più uniforme sviluppo dell’apparato radicale, un migliore rifornimento idrico e nutrizionale delle piante con riflessi positivi sulla produttività della coltura e sulla qualità dei frutti. L’introduzione del metodo di irrigazione a microportata ha consentito l’utilizzo della fertirrigazio- ne con concimi idrosolubili somministrati nei periodi di più intenso assorbimento radicale, orientando i rapporti nutritivi a favore dell’azoto in fase di sviluppo e differenziazione gemmaria, a favore di fosforo e potassio in fase riproduttiva e di sviluppo del frutto. Attualmente nella zona di maggiore diffusione della fragola, per una razionale concimazione vengono somministrati 300 kg di N, 270 kg di P2O5 e 340 K2O per una produzione sui 35-40 t/ha. Nei terreni con eccesso di calcio e nei momenti di maggiore utilizzo della pianta, a fine estate ed inizio ripresa vegetativa, si somministra chelato di ferro (68 g/m2). La fragolicoltura siciliana è meno penalizzata dalla crisi che interessa l'intero settore agricolo e consegue apprezzabili consensi produttivi ed economici grazie alla vocazionalità dell'ambiente di coltivazione, alla qualificazione professionale raggiunta dagli operatori locali, al rinnovamento delle tecniche colturali e delle varietà. Dott. Agr. Filippo Vetrano, Dott.ssa Agr.Alessandra Moncada Dipartimento di Agronomia Ambientale e Territoriale - Sez. di Orticoltura e Floricoltura Università di Palermo Técnica de cultivo de la fresa y técnica de riego en Sicilia La fresa, introducida al comienzo del vigésimo siglo en la Ducea del almirante Nelson en el Etna, ha sido cultivada inicialmente al aire libre en modestas superficies de la Sicilia oriental (Siracusa y Catania) difundiéndose alrededor de los años setenta a lo largo de la región costera occidental de la isla y principalmente a Marsala y Mazara del Vallo. La primera novedad importante que ha contribuido a la expansión de la fresicultura en la región de Sicilia ha sido la introducción de algunas variedades californianas: Aliso, Sequoia, Douglas, Chandler, etc. A partir de los años ‘95 se ha impuesto la variedad de día corto Tudla, por su marcada precocidad de maduración, alta productividad, buen tamaño de los frutos de color rojo brillante y buenas características gustativas. Hoy es la variedad más difundida, presente en más del 90% de la superficie cultivada con fresas. La zona de mayor expansión del cultivo está caracterizada por unas condiciones climáticas optimales (la temperatura al interior de los aprontamientos protectores no desciende nunca bajo los 4° C y la luminosidad es elevada también en invierno con disponibilidad de agua de calidad discreta), por la elevada profesionalidad de los operadores y por la organización comercial eficiente. El resultado positivo del cultivo de fresas en Sicilia es imputable a la precocidad con la que las producciones llegan a los mercados italianos: la cosecha empieza normalmente en invierno con el cultivo bienal, para seguir con los cultivos anuales efectuados con plantas frescas – cimas radicadas – y después con aquellas frigoconservadas. Técnica de cultivo El cultivo ahora es estandarizado y se practica en un suelo cubierto con polietileno negro y alomado con unas orillas altas 30 cm, para permitir a las plantas un mayor desarrollo y un mejor aireación del aparato radical. La plantación es generalmente precedida por un abono con 60-100 t/ha de vinazas de destilería y por la fumigación del suelo. La desinfestación del suelo con bromuro de metilo se ha vuelto una práctica normal para evitar los problemas debidos a la manifestación de fitopatías terrícolas particularmente frecuentes con la monocultivo. La proscripción de este fumigante a partir del 2005 ha intensificado la búsqueda de métodos alternativos sostenibles y ecocompatibles. Al estado actual, entre las alternativas químicas al bromuro de metilo la mezcla de cloropicrina + 1.3 dicloropropeno en drip fumigation ha dado los resultados mejores. Entre los métodos físicos, la solarización del terreno resulta de simple realización en Sicilia, ya que se efectúa en los meses de verano más calientes entre dos ciclos de cultivo, es de menor impacto ambiental, a veces también preferible a la fumigación con BM por varias razones: producción y tamaño de los frutos iguales o superiores; reducción de los costes; control de agentes patógenos y malas hierbas prolongado en el tiempo, tempestividad de plantación después de la solarización. Para la fresa es posible diversificar la época de plantación en función de la tipología del material de propagación: con las plantas frigoconservadas el trasplante se efectúa en agosto, mientras que con el material vegetante con cepellón (cimas radicadas) y con raíz desnuda (plantas frescas) la plantación se pospone respectivamente en septiembre y en octubre. Las plantas frescas dan una producción precoz (con una antelación de la época de recogida de más o menos 30 días respecto a las plantas frigoconservadas) y un tama- ño del fruto más uniforme durante todo el periodo de cosecha. El retraso de plantación respecto a las frigoconservadas permite una reducción de agua para el regadío y una disminución del trabajo de extirpación de los estolones y de defoliación, con consiguiente reducción de los costes del fresal. La plantación se efectúa en filas pareadas distantes 100 cm, con interfila de 40 cm y plantas en la fila a 28 y 20 cm, respectivamente con plantas frigoconservadas y frescas, y caminos de unos 35 cm. Para el forzamiento se utilizan túneles múltiples, realizados con arcos metálicos galvanizados con luces de anchura variable de 4,5 a 5,0 m, altura en el goterón 0,7-1,0 m y en la cumbrera 2,2-2,4 m, con anchura total de unos 70 m, con cobertura de plástico no fijado en el vierteaguas, para permitir la apertura lateral al fin de asegurar una aireación mejor respecto a cada túnel y, por consiguiente, unas mejores condiciones térmicas. En Sicilia el riego es la técnica de cultivo más racionalizada en los últimos años, gracias a la introducción de instalaciones de suministro por microcaudal, que han substituido los antiguos métodos de riego por escurrimiento (surcos) o por aspersión, responsables de fenómenos de putrescencia y de enfermedades por hongos (Botrytis) con empeoramientos cualitativos de los frutos. Se trata de alas goteantes con válvulas de distribución autocompensantes alejadas entre ellas 20-30 cm, que se mantienen íntegras por varios ciclos de cultivo y que permiten el uso de la fertirrigación, con un consiguiente aumento de la producción por planta y de la calidad de los frutos. El riego por microcaudal es especialmente indicado para el cultivo: la fresa tiene un aparato radical superficial, con escasa capacidad de succión y necesita por lo tanto un nivel constante de humedad del suelo. Estudios recientes han demostrado que la predisposición de dos alas goteantes paralelas, a derecha y a izquierda de la fila, accionadas alternativamente, permiten un desarrollo más uniforme del aparato radical, un mejor suministro hídrico y nutricional de las plantas, con reflejos positivos sobre la productividad del cultivo y la calidad de los frutos. La introducción del método de riego por microcaudal ha permitido la utilización de la fertirrigación con abonos hidrosolubles suministrados en los periodos de absorción radical más intensa, orientando las relaciones nutritivas en favor del nitrógeno en la fase de desarrollo y diferenciación de las yemas, en favor de fósforo y potasio en la fase reproductiva y de desarrollo del fruto. Hoy en día, en la zona de mayor difusión de la fresa, para efectuar un abono racional se suministran 300 kg de N, 270 kg de P2O5 y 340 K2O por una producción de unas 35-40 t/ha. En los terrenos con exceso de calcio y en los momentos de mayor utilización de la planta, al final del verano y al comienzo de la reactivación vegetativa, se suministra hierro quelato (6-8 g/m2) La fresicultura siciliana es menos penalizada por la crisis que interesa todo el sector agrícola y obtiene apreciables asentimientos productivos y económicos gracias a la vocacionalidad del ambiente de cultivo, a la calificación profesional alcanzada por los operadores locales, a la renovación de las técnicas de cultivo y de las variedades. Dott.Agr. Filippo Vetrano, Dott.ssa Agr. Alessandra Moncada Departamento de Agronomía Ambiental y Territorial - Sec. de Horticultura y Floricultura Universidad de Palermo 5 TERRA E ACQUA soil and water tierra y aqua Inerbimento in viticoltura: gestione del suolo e delle risorse idriche In viticoltura la tecnica colturale del terreno assume un ruolo molto importante sia per i cambiamenti che induce al livello pedologico sia sugli equilibri vegeto-produttivi della pianta. L’inerbimento artificiale rappresenta una tecnica di conduzione del suolo innovativa e raffinata in grado di equilibrare l’interazione vitigno-clima-terreno in una viticoltura moderna. In questo settore negli ultimi decenni la tecnica di gestione del suolo ha subito grandi tra- © bonzara.com sformazioni: tradizionalmente si ricorreva alle lavorazioni per eliminare le erbe infestanti e gestire le risorse idriche di sola origi- ne meteorica oggi, grazie ad una maggiore attenzione rivolta agli aspetti ambientali si è sviluppata la tecnica dell’inerbimento controllato che con una diversa conduzione del suolo, ha conferito a tale pratica un ruolo importante nella gestione del “sistema” vigneto. I vantaggi apportati dall’inerbimento sono molteplici: riduzione o totale scomparsa dei fenomeni erosivi nelle zone collinari, miglioramento delle caratteristiche fisiche del suolo (porosità), aumento del contenuto di sostanza organica nel terreno, miglioramento dell’attività microbica e della fertilità microbiologica del suolo, aumento della portanza e facilitazione del passaggio delle macchine operatrici. Inoltre, diverse direttive comunitarie annoverano l’inerbimento tra le pratiche da adottare in una gestione a basso impatto ambientale. Agli inizi il prato permanente era composto soltanto da essenze spontanee oppure di specie utilizzate in foraggicoltura mentre, successivamente si è fatto ricorso a miscugli caratterizzate da difficoltà di gestione. Attualmente si preferisce utilizzare specie in purezza preferibilmente graminacee che garantiscono un’ottimale copertura, durata, una forte aggressività nei confronti delle erbe infestanti e una bassa competizione con la vite. A seconda della modalità di gestione l’inerbimento può essere temporaneo o permanente. Il primo è utilizzato negli ambienti con una scarsa disponibilità idrica (circa 350 mm di pluviometria annuale) distribuita principalmente nei mesi autunnali e invernali. In questo caso l’inerbimento è utilizzato principalmente per ridurre il fenomeno erosivo ed aumentare il contenuto di sostanza organica. Allo scopo si può utilizzare una specie annuale a rapido © bonzara.com Green sowing in viticulture: management of the soil and of water resources Soil management technique is very important in viticulture both because of the changes it causes at the pedological level and its effect on the plant’s vegetoproductive balance. Artificial green sowing is an innovative and perfected soil-management technique capable of balancing the vine-climate-soil interaction in modern viticulture. During the last few decades soil management has undergone great transformations in this sector: traditionally tilling was done to eliminate weeds and manage water resources of meteoric origin only but today, because more attention is being paid to environmental aspects, the technique of controlled grreen sowing has been developed, which, with a different method of managing the soil, has given that practice an important role in the management of the Ph.internet free 6 vineyard “system”. Green sowing has many advantages: reduction or complete disappearance of erosion in hilly areas, improvement of the soil’s physical characteristics (porosity), increase in the soil’s content of organic substances, improvement of the microbic activity and microbiological fertility of the soil, increase in bearing capacity and facilitation of the passage of the machinery. What is more, several Community directives list green sowing among the practices to adopt in management with low environmental impact. At first, the permanent sward only consisted of spontaneous species or of forage crops while subsequently resource was had to mixtures that were difficult to manage. At present the preference is to use a pure species preferably grass, which guarantees optimum coverage, duration, great aggressiveness against weeds and low competition with the vines. Depending on how it is managed, green sowing can be temporary or permanent. The former is used in places where there is little water available (about 350 mm of annual rainfall), mostly during the autumn and winter months. In this case green sowing is mainly done to reduce erosion and increase the content of organic substan- ces. A fast-settling annual species can be used for this purpose. On the other hand, permanent green sowing is done in areas where the annual rainfall exceeds 700 – 800 mm. In this case it needs to be cut several times a year and this increases the availability of the organic substance and creates natural mulch. In view of the competition between the grassy sward and the vines for the use of the water resource, green sowing is usually not advised in areas with low water availability, typical of the Mediterranean area. In vineyards situated in that area the management of permanent green sowing between the rows calls for the adoption of a micro-sprinkling irrigation method which, for obvious plant protection reasons, is not suitable. In practically all cases irrigation is done by a fixed drop-system using dripping wings tied to the row’s first support line. Several experiments have shown that the use of underground irrigation with the dripping wings buried in the centre between the rows can ensure maintenance of green sowing even in vineyards located on hills and drip watered. Naturally, in this case the watering times also need to be adjusted to suit the requirements of the artificial sward concentrated between the rows while weeding is done along the row. The correct choice of the flood rate of the dripper and its spacing according to the hydrological characteristics of the land guarantee optimum hourly rainfall for both vines and grassland, considering that, normally, with underground irrigation there are no losses through evaporation. Dott. Agr. Salvatore Scicchitano Agronomic Organization of Siplast S.p.A. e-mail: [email protected] TERRA E ACQUA soil and water tierra y aqua insediamento. Al contrario l’inerbimento permanente è utilizzato nelle zone dove la pluviometria annuale supera i 700 – 800 mm. In questo caso bisogna effettuare più volte all’anno lo sfalcio che va ad aumentare la disponibilità nerbimento è comunemente sconsigliato nelle zone caratterizzate da bassa disponibilità idrica tipica dell’area mediterranea. Nei vigneti situati in tale area, la gestione dell’inerbimento permanente nell’interfila richiede l’adozione del metodo © bonzara.com della sostanza organica e a costruire una pacciamatura naturale. Considerando la competizione tra cotico erboso e vite circa l’utilizzo della risorsa idrica, l’i- irriguo a microaspersione non adatto per ovvi motivi fitosanitari. Nella quasi totalità dei casi l’irrigazione viene effettuata con impianto fisso a goccia median- te ali gocciolanti legate al primo filo di sostegno del filare. Diverse esperienze hanno dimostrato che il ricorso alla subirrigazione con le ali gocciolanti interrate al centro dell’interfila possono garantire il mantenimento dell’inerbimento anche nei vigneti situati in collina e irrigati a goccia. Naturalmente in questo caso bisogna modulare il turno irriguo anche in funzione delle esigenze del prato artificiale concentrato nell’interfila mentre lungo il filare viene praticato il diserbo. La corretta scelta della portata del gocciolatore e la sua interdistanza in funzione delle caratteristiche idrologiche del terreno garantisce un’ottimale pluviometria oraria sia per la vite che per il prato considerando che, normalmente, con la subirrigazione non si hanno perdite per evaporazione. Dott. Agr. Salvatore Scicchitano Agronomic Organization of Siplast S.p.A. e-mail: [email protected] © bonzara.com El enherbado en viticultura: gestión del suelo y de los recursos hídricos En viticultura la técnica de cultivo del terreno desempeña un papel muy importante por los cambios que induce a nivel pedológico y por su influencia en los equilibrios vegeto-productivos de la planta. El enherbado artificial es una técnica de laboreo del suelo innovadora y refinada, capaz de equilibrar la interacción entre el clima, el suelo y la cepa en una viticultura moderna. En este sector la técnica de gestión del suelo ha experimentado grandes transformaciones en las últimas décadas: tradicionalmente se recurría a los laboreos para eliminar las hierbas infestantes y gestionar los recursos hídricos de solo origen meteórico; hoy, gracias a una mayor atención dedicada a los aspectos ambientales, se ha desarrollado la técnica del enherbado controlado, la cual, con un manejo diferente del suelo, ha atribuido a esa práctica un papel importante en la gestión del “sistema” viña. Las ventajas aportadas por el enherbado son múltiples: reducción o desaparición total de los fenómenos erosivos en las zonas de colinas, mejora de las características físicas del suelo (porosidad), aumento del contenido de sustancia orgánica en el terreno, mejora de la actividad microbiana y de la fertilidad microbiológica del suelo, aumento de la capacidad de carga y facilidad de paso de las máquinas operadoras. Además, varias disposiciones comunitarias incluyen el enherbado entre las prácticas a adoptar en una gestión de bajo impacto ambiental. En un principio el prado permanente era compuesto sólo por hierbas espontáneas o por especies utilizadas en culturas de forraje, mientras que sucesivamente han sido usadas mezclas caracterizadas por la dificultad de su gestión. Hoy en día, se prefiere utilizar especies puras, preferiblemente gramíneas, que garantizan un recubrimiento optimal, duradero, una fuerte agresividad respecto a las hierbas infestantes y una baja competencia con la vid. Según el modo de gestión, el enherbado puede ser temporáneo o permanente. El primero es utilizado en los ambientes con escasa disponibilidad hídrica (alrededor de 350 mm de pluviometría anual) distribuida principalmente en los meses autumnales e invernales. En este caso el enherbado se usa sobre todo para reducir el fenómeno erosivo y aumentar el contenido de sustancia orgánica. Para este objetivo se puede utilizar una especie anual de asentamiento rápido. Al contrario, el enherbado permanente se utiliza en zonas en las que la pluviometría anual supera los 700 – 800 mm. En este caso hay que efectuar más veces al año la siega, que aumenta la disponibilidad de la sustancia orgánica y construye una cobertura natural. Considerando la competencia entre la cobertura vegetal y la vid con respecto al uso del recurso hídrico, el enherbado es comúnmente desaconsejado en las zonas caracterizadas por una baja disponibilidad Ph.internet free hídrica, típica del área mediterránea. En las viñas situadas en tal área, la gestión del enherbado permanente entre hileras pide la adopción del método de riego por microaspersión, inadecuado por obvias razones fitosanitarias. En la casi totalidad de los casos el riego es efectuado con instalación fija por goteo por medio de alas goteantes atadas al primer hilo de sostén de la hilera. Diferentes experiencias han demostrado que el uso de sub-riego con alas goteantes enterradas en el centro de la inter-fila puede garantizar el mantenimiento del enherbado también en las viñas situadas en colinas y regadas por goteo. Naturalmente en este caso hay que modular el turno de riego también en función de las exigencias del prado artificial concentrado en la inter-fila mientras que a lo largo de la hilera se practica la desyerba. La elección adecuada del caudal del goteo y su inter-distancia en función de las características hidrológicas del suelo garantiza una pluviometría horaria optimal tanto para la vid como para el prado, considerando que, normalmente, con el sub-riego no hay pérdidas por evaporación. Dott. Agr. Salvatore Scicchitano Agronomic Organization of Siplast S.p.A. e-mail: [email protected] 7 INTERVISTA entrevista interview INTERVISTA (pesche precoci nel Metaponto) Forse non tutti sanno che anche in un panorama agricolo come quello italiano, caratterizzato da un’eccessiva frantumazione aziendale, esistono realtà agricole molto grandi, che non hanno nulla da invidiare alle vaste distese agricole d’oltreoceano, dalle dimensioni divenute ormai proverbiali. Oggi facciamo visita alla Cooperativa Agricola OSAS, in compagnia di uno dei principali esponenti, nonché socio della cooperativa, il Sig. Renato Papasergio che ci aiuterà a capire gli aspetti più importanti legati alle colture praticate, al territorio, al sistema d’irrigazione adottato ed ovviamente alla produttività di una delle aziende agricole più importanti d’Italia in ambito ortofrutticolo. 1)Ci potrebbe raccontare una breve storia di OSAS, come nasce e cosa tratta? Osas è una cooperativa agricola costituita nel 1962 da 14 soci diventati oggi 107 (fra cui una cooperativa di circa 275 agrumicoltori), uniti tutti dallo straordinario ed inequivocabile impegno, che è quello di produrre e commercializzare prodotti ortofrutticoli e agrumicoli. 2)Dov’è ubicata l’azienda agricola Osas? La società cooperativa Agricola OSAS ha sede nel comune di Castrovillari (CS) e si estende su una fascia larga 20 km nell’entroterra della costa ionica, nel Nord Est del territorio calabrese, tra Cassano allo Ionio, Castrovillari e Corigliano Calabro. 3)Di cosa si occupa al suo interno? Oltre ad essere uno dei soci di OSAS, sigla ormai abbandonata da tempo che stava per Ortofrutticola Spezzano Albanese Scalo, sono il responsabile dell’uff. tecnico e del reparto agronomico. 4) Di quanti ettari di terreno dispone Osas e da quanti uomini è composta? L’azienda agricola OSAS si estende su un territorio di 2.976 ettari totali, dove lavorano complessivamente 9 agronomi, 4 periti agrari, 20 esperti ortofrutticoli, 20 impiegati e 600 operai stagionali; inoltre la cooperativa si avvale del supporto di alcuni docenti universitari, per la lotta integrata e per la fertilizzazione. 5) Quali tipi di colture vengono portate avanti oltre al pesco? Oltre alla principale attività della cooperativa che è la coltura del pesco appunto, per la quale abbiamo impegnato 1600 Ha per la produzione di nettarine, pesche e percoche da industria, abbiamo 1250 Ha destinate all’agrumicoltura, suddivisi nella produzione di clementine e arance. Inoltre sebbene non rappresentino la nostra coltura principale, disponiamo di 130 Ha per la produzione di uva da tavola e altra frutta come albicocche, susine, pere e kiwi. 6) La zona nella quale operate è molto famosa per essere particolarmente vocata per la peschicoltura, quali sono i principali motivi? Il territorio localizzato in una pianura circondata dall’appennino Calabrese sicuramente offre notevoli vantaggi climatici per le differenti colture da noi condotte, che godono in questo modo di temperatura, pluviometria e terreni freschi e fertili prevalentemente alluvionali adatti e necessari alla precocità della frutta. 7)Con le varietà di frutta coltivate a maturazione scalare riuscite a coprire tutto il periodo estivo tenendo il passo del Ph.internet free vostro mercato? Riusciamo a coprire tranquillamente con le nettarine, le pesche e le percoche, le 3 varietà di pesche da noi trattate, tutto il periodo che va dal 20 Maggio al 15 Settembre, tenendo ampiamente il passo della concorrenza soprattutto spagnola, dell’Emilia Romagna e del Metapontino. 8)Quali sono gli aspetti colturali da privilegiare per garantire un prodotto di qualità capace di competere con quello della concorrenza estera? Secondo me, si deve privile- Interview (early peaches in the Metaponto area) It may not be well known that, even on a very fragmented agricultural scene like the Italian one, there are also very big farms, in no way second to those on the other side of the ocean, and their sizes are now proverbial. Today we are visiting the Cooperativa Agricola OSAS, accompanied by Mr. Renato Papasergio, one of its principal representatives and a member of the cooperative, who will help us to understand the most important aspects of the crops grown, the land, the irrigations system used and, obviously, the productivity of one of Italy’s leading farms in the fruit and vegetable sector. 1)Could you give us a short history of OSAS, how it started and what it does? Osas is an agricultural cooperative, formed in 1962 by 14 members, now 107 (including a cooperative of about 275 citrus-fruit growers), all united with the special and clear purpose of producing and marketing fruit and vegetable products and citrus fruits. 2)Where is the Osas farm located? The headquarters of the OSAS agricultural cooperative is in the municipality of Castrovillari (CS) and it covers a 20 km wide belt behind the Ionian coastline, in the north-eastern Calabrian area, between Cassano and the Ionian Sea, Castrovillari and Corigliano Calabro. 3)What is your job in the cooperative? In addition to being one of the members of OSAS, a logo no longer in use that stood for Ortofrutticola Spezzano Albanese Scalo, I am in charge of the technical office and the agronomy department. 4) How many hectares of land does Osas have and how many people? The OSAS farm covers a total of 2,976 hectares, with 9 agronomists, 4 agricultural experts, 20 fruit-and-vegetable experts, 20 clerical emplo- 8 yees and 600 seasonal workers; the cooperative also makes use of the assistance of some university lecturers for integrated pest management and for fertilisation. 5) Apart from peaches, what types of crop are grown? Apart from the cooperative’s main occupation, which is the peach, for which we use 1600 ha for growing nectarines, peaches and industrial peachcots, 1250 ha are used for growing citrus fruits, clementines and oranges. Also, even though it is not our main crop, we use 130 ha for growing table grapes and other fruits, such as apricots, plums, pears and kiwis. 6) The area where you wok is very famous for being particularly suited for peach growing; what are the main reasons? The area, located on a plain surrounded by the Calabrian Apennines, certainly offers great climatic advantages for the various crops grown by us, because they have the advantage of temperature, rainfall and cool, fertile, mainly alluvial land, just right and necessary for early fruit. 7)With the variety of fruits grown, ripening at different times, are you able to cover the whole summer period and keep pace with your market? We have no problem covering the whole period between 20 May and 15 September with nectarines, peaches and peachcots, the 3 varieties of peach that we grow, keeping up fully with the competition, which is mainly from Spain, Emilia Romagna and the Metaponto area. 8)What are the farming aspects that need to be concentrated on to guarantee a product able to compete with foreign competition? In my opinion, preference should be given to a growing system like the transverse Y, which permits optimum exploitation of solar radiation and green sowing between the rows, in order to maintain the ideal microclimate and improve the fertility of the soil. 9)What methods do you use for watering your crops, taking into account the soil and climate characteristics and the problems related to the area where you work? For years now we have been doing localised drip irrigation using single and double wings, with online and coextruded emitters and no underground irrigation. Of course all this would not work without a suitable automation system: several units control all the areas of the plot, automatically managing the different irrigation cycles, established by volumetric injection, a method shown by experience to be far better than the old-fashioned timed irrigation. 10)How is the Osas Company organised with regard to supplying-members and how are the most suitable cultivation techniques for the members selected and made known? The firm’s organisational structure is expressed in an organisational chart that might seem complex but in fact makes the running of the firm more efficient, making it possible to monitor the various vegetable-and-fruit and citrus crops. The technical service, composed of 20 farm superintendents for the fruit-and-vegetable sector, coordinated by the agronomist Francesco Guarini, meets every week to discuss all the problems related to nutrition and to integrated production tests, in order to decide on the types of fertilisation to be used and, finally, fix the harvesting times. The citrus sector is run in the same way, controlled by 5 farm superintendents coordinated by the agronomist Salvatore Maurello. 11) In your opinion, what influence does a good irrigation system have on the end product and what benefits are obtained by using a drip irrigation system? We are becoming increasingly aware that fruit cannot be successfully grown without a good irri- gation system, and obviously I mean a drip one. The way irrigation is done becomes very important and decisive. Above all, irrigation must be moderate and continuous to meet the needs of the crop and prevent losses by percolation into the deeper layers along with the fertilisers distributed. On our farm, in addition to being careful about the many aspects of irrigation, we also pay great attention to proper fertilising; leaf analyses are systematically done in order to decide on the quantity of nutrients, such as nitrogen, potassium, phosphorus and other trace elements, needed by the various types of plant. 12) What, in your opinion, is the most important thing to keep under control in a fertigation system? I think it is the volume of water, although it is difficult to judge because of the many elements involved. 13) On the basis of the experience with the transverse “Y” system acquired over the years, how do you feel about it, do you plan to continue in this way? Although adopting the transverse “Y” system means that high productivity must absolutely be generated, in order to offset the increasingly heavy cost of labour, it is the best solution for us. Stefano Rizzo Marketing Dept. Siplast S.p.A. email:[email protected] INTERVISTA entrevista interview giare un sistema di allevamento come l’ipsilon trasversale che consente un ottimale sfruttamento della radiazione solare e l’inerbimento nell’interfila, al fine di mantenere l’ideale microclima e migliorare la fertilità del terreno. 9)Quali sono i metodi che utilizzate per irrigare le vostre coltivazioni, tenendo presente le caratteristiche pedo climatiche e le problematiche legate al territorio nel quale operate? Ormai da anni, noi pratichiamo irrigazione localizzata goccia a goccia eseguita con ala gocciolante singola e doppia, con gocciola- Ph.internet free tori online e coestrusi, senza intervenire con la subirrigazione. Il tutto ovviamente non potrebbe funzionare senza il ricorso ad un adeguato impianto d’automazione: diverse centraline controllano tutte le zone dell’appezzamento, gestendo automaticamente i vari cicli irrigui, stabiliti per apporto volumetrico, metodo che, per esperienza, ritengo di gran lunga superiore alla superata irrigazione a tempo. 10)Come è organizzata la società Osas in merito ai rapporti con i soci conferitori e come vengono scelte e divulgate le tecniche colturali più adeguate per i soci? La struttura organizzativa dell’azienda si articola in un’organigramma che potrebbe dare l’impressione di essere complesso, ma che invece rende più efficace la conduzione dell’azienda, consentendo di migliorare il monitoraggio delle varie colture ortofrutticole e agrumarie. Il servizio tecnico, composto da 20 capi coltivatori per il settore ortofrutticolo, coordinati dall’agronomo Francesco Guarino, ogni settimana si riunisce per discutere di tutte le problematiche che riguardano la nutrizione, le prove di produzione integrata, al fine di decidere sulle forme di concimazione da adottare, arrivando, infine, a stabilire i tempi di raccolta. Allo stesso modo viene portato avanti il settore agrumario che viene controllato da 5 capi coltivatori coordinati invece dall’agronomo Salvatore Maurello. 11)Quanto incide, secondo Lei, un buon sistema d’irrigazione sul prodotto finale e quali sono i benefici ricavati dall’utilizzo del sistema d’irrigazione a goccia? Ci rendiamo sempre più conto che senza un buon sistema d’irrigazione ed intendo ovviamente a goccia, non si può in modo assoluto portare avanti nessuna frutticoltura. L’irrigazione diviene molto importante e determinante nella modalità con cui si effettua. Va eseguita, innanzitutto, moderatamente e in maniera costante per rispettare le esigenze della coltura ed evitare perdite per percolazione negli strati profondi insieme ai concimi distribuiti. Nella nostra azienda oltre ad aver cura delle molteplici pratiche legate all’irrigazione, prestiamo molta attenzione anche ad eseguire una corretta concimazione; inol- tre vengono sistematicamente effettuate analisi fogliari per stabilire esattamente le quantità di elementi nutritivi quali azoto, potassio, fosforo e altri microelementi, di cui hanno bisogno le varie tipologie di pianta. 12)Qual è, secondo Lei, l’aspetto più importante da tenere maggiormente sotto controllo in un sistema di fertirrigazione? Secondo me il volume d’acqua, anche se è difficile da giudicare per i molteplici elementi che concorrono. 13) In base all’esperienza maturata negli anni con l’adozione del sistema d’allevamento a “Y” trasversale, come vi trovate, intendete continuare su questa strada? L’adozione del sistema d’allevamento a “Y” trasversale, anche se deve necessariamente generare un’ elevata produttività per sopperire al sempre più gravoso costo della mano d’opera, rappresenta per noi la migliore soluzione. Stefano Rizzo Resp. Marketing Siplast S.p.A. email:[email protected] ENTREVISTA (melocotones precoces en Metaponto) Quizás no todos sepan que incluso en un panorama agrario como el italiano, caracterizado por una excesiva subdivisión de las empresas, existen realidades agrícolas muy grandes que no tienen nada que envidiar a las grandes superficies agrarias de allende el océano, de dimensiones ya proverbiales. Hoy visitamos la Cooperativa Agrícola OSAS en compañía de uno de sus principales exponentes y además socio de la cooperativa, don Renato Papasergio, que nos ayudará a comprender los aspectos más importantes relativos a los cultivos practicados, al territorio, al sistema de riego adoptado y, evidentemente, a la productividad de una de las explotaciones agrícolas más importantes de Italia en el ámbito hortofrutícola. 1)¿Nos podría contar una breve historia de OSAS: cómo nace y qué trata? Osas es una cooperativa agrícola constituida en 1962 por 14 socios, que hoy se han vuelto 107 (entre los cuales una cooperativa de unos 275 citricultores), todos unidos por el mismo e inequívoco objetivo: producir y comercializar productos hortofrutícolas y citrícolas. 2)¿Dónde se sitúa la cooperativa agrícola Osas? La sociedad cooperativa agrícola OSAS tiene su sede en el ayuntamiento de Castrovillari (CS) y se extiende en una franja de 20 km de anchura al interior de la costa jónica, en el noreste del territorio calabrés, entre Cassano allo Ionio, Castrovillari y Corigliano Calabro. 3)¿De qué se ocupa Ud. en Osas? Además de ser uno de los socios de OSAS, sigla abandonada desde hace tiempo y que significaba “Ortofrutticola Spezzano Albanese Scalo”, soy el responsable del sector técnico y del departamento agronómico. 4) ¿De cuántas hectáreas de tierra dispone Osas y cuántas personas cuenta? La sociedad agrícola OSAS se extiende por un territorio de 2.976 hectáreas totales, donde tra- bajan en conjunto 9 agrónomos, 4 peritos agrónomos, 20 expertos hortofrutícolas, 20 empleados y 600 temporeros; además, para la lucha integrada y la fertilización la cooperativa se vale del soporte de algunos docentes universitarios . 5) ¿Qué tipos de cultivos se llevan adelante además del melocotonero? Además de la actividad principal de la cooperativa, que es precisamente el cultivo del melocotonero, por la cual hemos utilizado 1600 Ha para la producción de nectarinas, melocotones y “percoches” de industria, tenemos 1250 Ha dedicadas a la citricultura y repartidas entre la producción de clementinas y naranjas. Aunque no representen nuestro cultivo principal, también disponemos de 130 Ha para la producción de uva de mesa y otra fruta, como albaricoques, ciruelas, peras y kiwis. 6) La zona en la que Uds. actúan es muy famosa por su particular vocación hacia el cultivo de melocotoneros, ¿cuáles son los motivos principales? El territorio localizado en una llanura rodeada por el Apenino Calabrés ofrece, es cierto, grandes ventajas climáticas para nuestros diferentes cultivos que, de esta forma, gozan de una buena temperatura, pluviometría y terrenos frescos y fértiles predominantemente aluviales, aptos y necesarios a la precocidad de la fruta. 7)Con las variedades de fruta cultivadas con maduración escalonada, ¿ logran Uds. cubrir todo el periodo veraniego sin perder el paso del mercado? Con las nectarinas, los melocotones y las “percoches”, las 3 variedades de melocotones que producimos, logramos cubrir todo el periodo que va del 20 de Mayo hasta el 15 de Septiembre, manteniéndonos ampliamente al paso de la competencia, sobretodo aquella española, de Emilia Romagna y del Metapontino. 8)¿Cuáles aspectos culturales hay que privilegiar para garantizar un producto de cali- dad pero capaz de luchar con la competencia exterior? En mi opinión, hay que privilegiar un sistema de poda como aquella en “Y” transversal, que permite aprovechar al máximo la radiación solar y el enherbado en la entrefila, al fin de mantener el microclima ideal y mejorar la fertilidad del suelo. 9)¿Cuáles métodos utilizan Uds. para regar sus cultivos, considerando las condiciones pedoclimáticas y las problemáticas relacionadas con el territorio en que trabajan ? Desde hace años ya, practicamos el riego gota a gota localizado, efectuado con ala goteante simple y doble, con goteadores lineales y coextruidos, sin utilizar la subirrigación. Es obvio que todo esto no podría funcionar sin un sistema de automación adecuado: varias centrales controlan todas las zonas de la parcela, gestionando automáticamente los diferentes ciclos de riego establecidos por aportación volumétrica, método que, por experiencia, considero muy superior al riego a tiempo, ya superado. 10)¿Cómo está organizada la sociedad Osas relativamente a las relaciones con los socios contribuyentes y cómo eligen y divulgan Uds. las técnicas de cultivo más adecuadas para los socios? La organización de la sociedad se articula en un organigrama que podría parecer complejo pero, al contrario, vuelve más eficaz la gestión de la empresa, permitiendo mejorar el monitoreo de los diferentes cultivos hortofrutícolas y citrícolas. El servicio técnico, formado por 20 jefes agricultores para el sector hortofrutícola y coordinados por el agrónomo Francesco Guarino, se reúne cada semana para hablar de todas las problemáticas que atañen la nutrición, las pruebas de producción integrada (con el objetivo de decidir qué tipos de fertilización adoptar), llegando por fin a establecer los tiempos de recolección. El sector citrícola está organizado de la misma manera, siendo controlado por 5 jefes agricultores coordinados por otro agrónomo: Salvatore Maurello. 11)¿Cuánto incide, en su opinión, un buen sistema de riego en el producto final y cuáles son los provechos conseguidos con el uso del sistema de riego por goteo? Nos damos cuenta cada día más que sin un buen sistema de riego, obviamente por goteo, no se puede en absoluto llevar adelante ninguna fruticultura. El riego se vuelve muy importante y determinante según el modo en el que se efectúa. Ante todo hay que efectuarlo moderadamente y de manera constante para respetare las exigencias del cultivo y evitar pérdidas por percolación en las capas profundas con los abonos distribuidos. En nuestra empresa, además de curar las múltiples prácticas relacionadas con el riego, prestamos mucha atención al efectuar un abonado correcto; también se efectúan exámenes foliares para establecer con exactitud las cantidades de elementos nutritivos (como el nitrógeno, el potasio, el fósforo y otros microelementos) necesitados por los diferentes tipos de plantas. 12)¿Cuál es, para Ud., el aspecto más importante que hay que controlar en un sistema de fertirrigación? Para mi, es el volumen de agua, aunque es difícil juzgar por causa de los múltiples elementos en juego. 13) En base a la experiencia madurada en los años después de la elección del sistema de poda en “Y” transversal, ¿cómo lo encuentran Uds., piensan seguir con él? La elección del sistema de poda en “Y” transversal, aunque tenga que generar necesariamente un alta productividad para sufragar el coste siempre más gravoso de la mano de obra, para nosotros representa la solución mejor. Stefano Rizzo Marketing Dept. Siplast S.p.A. email:[email protected] 9 IN SPAGNA en spagna in spagna Irrigazione in Zambia con il Kit IrriGo. Ph.Siplast S.p.a. Seguendo il programma di Irritec & Siplast per la promozione di sistemi d’irrigazione per i piccoli produttori agricoli, le due aziende hanno visitato lo Zambia lo scorso Settembre e hanno offerto l’installazione di un Kit IrriGo. Lo Zambia dipende dall’agricoltura per avere un’abbondanza di cibo, che ancora manca in questo paese. Tuttavia il settore dell’agricoltura è migliorato, ed ha ancora bisogno di attrezzature per continuare. Nel recente passato la devastante siccità ha colpito la produzione nelle maggiori zone agricole del paese. Il paese può solo contare sulla pioggia per l’irrigazione delle colture; comunque, il 40 % delle risorse d’acqua del paese provengono dalla parte sud dell’Africa. Lo scopo degli agricoltori perciò sarebbe quello di utilizzare le risorse idriche per fornire tutto l’anno la produzione agricola per il cibo, l’export e le colture industriali. Per raggiungere il piano, si presterebbe un fondo ai piccoli produttori agricoli per comprare l’attrezzatura base per l’irrigazione come pompe a pedale a goccia o piccoli spruzzatori e serbatoi per l’acqua. Le donne giocano un ruolo chiave in agricoltura e nello sviluppo rurale. Ci sono esempi significativi del contributo femminile per l’eliminazione della fame, contribuendo allo sviluppo economico, politico e sociale del paese. Irrirtec & Siplast hanno visitato uno dei gruppi di donne, una comunità piccola di coltivatrici che ha preso parte al Programma Speciale Nazionale per la sicurezza del cibo. Il responsabile donna del Ministero dell’Agricoltura è anche una coltivatrice che ha organizzato un incontro con altre 20 donne per la presentazione e l’addestramento della nuova tecnologia mirata alla microirrigazione. Lo scopo dell’incontro è imparare facendo, e questo è quello che gli agricoltori insegnano. Sotto il calore del sole loro hanno installato uno dei Kit IrriGo per l’irrigazione dei vegetali in collaborazione con la PLAN NGO (Organizzazione non governativa) e l’azienda locale Aquagro. I risultati sono stati ottimi. I pomodori sono cresciuti e hanno dato abbastanza frutti per soddisfare il bisogno delle famiglie e anche un extra per la vendita, che ha procurato un piccolo utile. Le persone sono molto contente da questi prodotti e aspettano di riceverli utilizzando i fondi esistenti dell’NGO. I piccoli produttori agricoli hanno capito che bisogna irrigare durante i mesi secchi, quindi pian piano hanno adottato i sistemi d’irrigazione. Il kit IrriGo è una soluzione ideale e molto economica. Aiutare alcuni gruppi è un impegno per entrambe le aziende, maggiormente nelle aree rurali dove il reperimento delle risorse come l’acqua, il terreno, gli attrezzi rudimentali e l’abilità è difficile. Stella Cabeli Area manager Siplast S.p.A. email:[email protected] Small scale irrigation in Zambia with irrigo kit Under the Irritec & Siplast program promoting advanced irrigation systems for small scale farming, the two companies visited Zambia, last September, and offered to install one IrriGo kit. Zambia depends on agriculture for food abundance that is not yet there. Although the agriculture sector has improved, it still needs the tools to continue. The recent past devastating drought has affected production in the main agricultural zones of the country. The country relies on rain fed farming; however, the water resources of the country use 40 % of the southern part of Africa’s water. The farmers would therefore like to utilize the enormous water resources to supply all year round agricultural production for food, export, and industrial crops. To achieve the plan, a fund would be loaned to small farmers to buy basic irrigation tools and equipment such as treadle pump drips or small sprinklers Ph.Siplast S.p.a. and watering tanks. Women are playing a key role in agriculture and rural development. There are powerful examples of women’s valuable con- 10 tributions towards eliminating hunger and contributing to economic, political and social advancement. Irritec & Siplast visited one of the women’ groups that is self, organized the meeting with about 20 women for the presentation of the new drip technology and training. The most important issue is learning by doing and that’s the way they have been showing the farmers. Under the beating sun they installed one of the Irrigo kits for irrigating vegetables in collaboration with PLAN NGO (Non Governmental Organization) and the local company AQUAGRO Ltd. The results were great. The tomatoes grew and gave enough fruits for the families’ needs and some extra for selling and having a small income. The people are very much exited about these products and expect to receive them from the existing funds through NGOs. The small farmers realized that they need irrigation during the dry months and slowly have adopted the irrigation systems. The IrriGo kit is an ideal and very economical solution. Helping such groups, mainly in poor rural areas where access to resources like water, land, basic tools and skills is a challenge, is a total commitment for both companies. a small farming community and is part of the National Special Program for Food Security. The responsible woman from the Ministry of Agriculture, also a farmer her- Stella Cabeli Area manager Siplast S.p.A. email:[email protected] IN SPAGNA en spagna in spagna Riego en Zambia con el Kit IrriGo. Siguiendo con el programa promocional de Irritec & Siplast para los sistemas de riego utilizados por los pequeños productores agrícolas, las dos empresas han visitado Zambia en el mes de Septiembre 2005, ofreciendo la instalación de un Kit IrriGo. Zambia depende de la agricultura para obtener alimentos, que todavía no son suficientes en este país. El sector agrícola ha mejorado pero todavía necesita medios para continuar. En el pasado reciente, las sequías han golpeado las producciones en las mayores zonas agrícolas del país. El país cuenta solo con la lluvia para regar las plantaciones, de todas formas, el 40% del agua utilizada por el país proviene de la parte sur de Africa. Por lo tanto el objetivo de los agricultores sería el de utilizar los recursos hídricos disponibles, para afrontar las necesidades anuales, en cuanto a producción agrícola (alimentos), las exportaciones y la agricultura industrial. Para alcanzar dicho objetivo, existirían préstamos para los pequeños productores quienes podrán comprar los equipos básicos para riego, como bombas a pedal, goteros, aspersores, tanques de agua. Le donne giocano un ruolo chiave in agricoltura e nello sviluppo rurale. Las mujeres juegan un papel clave en la agricultura y desarrollo rural. Existen ejemplos significativos del aporte femenino para eliminar el hambre, ayudando el desarrollo económico, político y social del país. Irrites & Siplast han visitado uno de los borando con PLAN NGO (Organización no gubernativa) y la empresa local Aquagro. Los resultados fueron óptimos. Los tomates han crecido dando suficientes frutos como para satisfacer las necesidades familiares y un extra para vender, generando una pequeña utilidad. Las personas están muy contentas de estos productos y esperan recibirlos utilizando los fondos del NGO. Los pequeños productores agrícolas han entendido que es necesario irrigar durante los mese secos, por lo tanto poco a poco han adoptado los sistemas de riego. El kit IrriGo es una solución ideal y muy económica. Ayudar algunos grupos es el compromiso de las dos empresas, mayormente en las áreas rurales donde la presencia de agua, terreno, instrumentos y habilidad son escasos. Ph.Siplast S.p.a. grupos de mujeres, una comunidad pequeña de agricultoras quienes forman parte del programa Especial Nacional para la seguridad de los alimentos. La responsable del Ministerio de la Agricultura es una cultivadora que ha organizado un encuentro con otras 20 mujeres para la presentación y formación de la nueva tecnología orientada a la micro irrigación. El objetivo del encuentro es el de aprender haciendo, y esto es lo que los agricultores enseñan. Bajo el calor del sol, han instalado un de lo kits IrriGo para el riego en hortalizas cola- Stella Cabeli Area manager Siplast S.p.A. email:[email protected] Siberline S.A. Poligono Industrial El Pilero, Manzana 5, Parcelas 6 y 7, 41410 CARMONA (Sevilla) Tlf. +34 954 19 60 08 - Fax: +39 954 19 61 30 - www.siberline.com - [email protected] 11 eventi 2006 SETTEMBRE - September - Septiembre FLORMART 14/16 - Padova, (ITALY) OTTOBRE - October - Octubre LFL Algerie 29/31 - Algeri, (ALGERIE) NOVEMBRE - November - Noviembre IRRIGATION SHOW 5/7 - San Antonio, (TEXAS) OFFICIAL SPONSOR IRRITEC ITA75 Con un 5° posto nella tappa di Cala Galera e ad una tappa dalla conclusione nelle acque difficili di Torbole, meta ambita degli amanti della vela sul Lago di Garda, IRRITEC mantiene il comando della classifica generale della Volvo Cup 2006 a pari merito con la barca Gardesana Dumbo di Giovanni di Biase, che proprio nell’ultimo atto di Torbole si troverà a giocare in casa. Disgrazia o fortuna, questo ancora non lo sappiamo! Del resto anche la classe maggiore dell’America’s cup ha visto un’imbarcazione svizzera nelle acque neozelandesi vincere l’ambito trofeo. Comunque bandendo la retorica, quello che conta veramente, come in genere nello sport, è la grinta e la voglia di vincere con la quale IRRITEC è giunta in questa fase finale, che a dire il vero, conoscendo i membri dell’equipaggio, non desta stupore. Ad ogni modo anche altre certezze faranno da presupposto per una meritata vittoria: un 1° posto nella prima tappa della Volvo Cup di Alassio, un 13° posto di tutto rispetto nel Campionato europeo per non dire del 5° posto, di cui abbiamo già parlato, di Cala Galera. Quindi che dire in più! L’unica cosa che manca è un caloroso inboccallupo da parte di tutti noi sostenitori. …FORZA IRRITEC!… OFFICIAL SPONSOR IRRITEC ITA75 www.irrinet.it Editore/Publisher/Director: Pubblivol - Dir. Responsabile/Director/Director: Massimo Reale - Direttore del progetto/Project director/director del proyecto: Mauro Giuffrè - Direttore Esecutivo/Executive Director/Director Ejecutivo: Giancarlo Radicchi - Capo Redattore/Chief Editor/Jefe Redactor/: Giuseppe Giardina - Redazione/Editing/Redacción: Salvatore Scicchitano - Stella Cabeli - Andrea Palazzo - Stefano Rizzo - Giuseppe Giardina - Impaginazione Grafica/Graphic design/Compaginación grafica/Segreteria Redazionale/Editorial Office/Secretaría Redacional/Pubblicità/Pubblicity/Publicidad: Davision srl, Via Industriale - 98070 Capri Leone, Fraz. Rocca (ME) Italia - Tel.+390941921006 Fax. +390941920811 - www.davision.it With 5th place in the Cala Galera and just one stage from the finish in the difficult waters of Torbole, the goal of sailing enthusiasts on Lake Garda, IRRITEC is still in the lead in the general classification of the Volvo Cup 2006 on a level with the Gardesana Dumbo boat of Giovanni di Biase, who is on his home ground during the Torbole last lap. Bad luck or good luck, we don’t know that yet! What is more, even the highest class in the America’s cup saw a Swiss craft winning the trophy in New Zealand waters. However, rhetoric apart, what really count, as is nearly always the case in sport, are the pluck and the will to win that have brought IRRITEC to this last phase and, to tell the truth, knowing the members of the crew, that is not surprising. In any case, there are other grounds for hoping for a well-deserved victory: a first place in the first stage of the Volvo Cup in Alassio, a respectable 13th in the European Championships, not to mention the abovementioned 5th place in Cala Galera. What more can we say! The only other thing we supporters can do is wish them the best of luck. …COME ON IRRITEC!… PATROCINADOR OFICIAL IRRITEC ITA75 Con un 5° puesto en la etapa de Cala Galera y una etapa antes de la conclusión en las aguas difíciles de Torbole, meta ansiada por los amantes de la vela en el Lago de Garda, IRRITEC se mantiene en el primer lugar de la clasificación general de la Volvo Cup 2006 en igualdad de méritos con el velero Dumbo de Giovanni di Biase, que justo en el último acto de Torbole jugará en casa. ¿Suerte o desgracia? Todavía no lo sabemos. Además la clase mayor de la America’s Cup también ha visto una embarcación suiza ganar el ansiado trofeo en aguas neozelandeses. Abandonando la retórica, lo que realmente importa, como en cualquier deporte, son la determinación y la gana de ganar con las que IRRITEC ha llegado a esta fase final: conociendo a los miembros de la tripulación, no nos sorprende. De todas formas, también hay otras certezas que presuponen una victoria merecida: un 1er puesto en la primera etapa de la Volvo Cup de Alassio, un considerable 13° puesto en el Campeonato europeo, por no hablar del 5° puesto, ya citado, de Cala Galera. Así que... ¿Qué más decir? La sola cosa que falta es un caluroso deseo de buena suerte por parte de todos nosotros los partidarios. ¡FUERZA IRRITEC! Stefano Rizzo