Outdoor Mag_5 2013

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Outdoor Mag_5 2013
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio
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Anno 6 - Numero 5 / 2013
PARTENZA: 7 LUGLIO 2013 - 32 ATLETI DA 21 NAZIONI - 1.031 KM DA PERCORRERE
Anno 6 - Numero 5 / 2013
[email protected]
L’escursionismo rimane il settore più importante per il mercato outdoor a livello di praticanti
e vendite. L’Italia può essere definita ancora quasi “sedentaria” se paragonata ad altre nazioni.
Ma negli ultimi anni qualcosa si è mosso e crescono le iniziative. Anche perché il cosiddetto
“alpinismo orizzontale”, oltre a essere semplice, salutare e trasversale, rappresenta una preziosa
occasione di rilancio per tutta l’economia. Coinvolgendo turismo, enogastronomia e cultura.
Un paese che può
ripartire... camminando
PArTeNzA Il 7 lUGlIo
FOCUS TREKKING
• Britain on foot, walking Made in UK
• Le Dolomiti “fanno rete” anche d’estate
• News, eventi, iniziative, itinerari
• La Lombardia punta sulle montagne
• CAI, da 150 anni in cammino
• Bis di trekking internazionali: dall’Iran
all’Isola di Reunion con i nostri inviati
• Abbigliamento, accessori, calzature da
escursionismo, consigli per gli acquisti
DA PAGINA 24 A PAGINA 41
QUEST’ANNO IL VENTENNALE
PAGINe 14-15
Red Bull X-Alps,
LA GRANDE SFIDA
Da Salisburgo a Monaco, a piedi o in parapendio: 32 atleti e 1.031 km,
affrontando alcune delle cime e vallate più belle e impegnative delle Alpi.
OutDoor Show,
si guarda al futuro PAGINA 12
lA 1a eDIzIoNe IN DoPPIA cIfrA
DAL 17 AL 19 APRILE
Melloblocco,
10 e lode
L’UOmO REcORD
PAGINA 16
Simone
Origone:
oltre
ogni limite
Prowinter si conferma
lA 61esImA eDIzIoNe DAl 25 APrIle Al 5 mAGGIo
Nonostante la pioggia dei primi giorni
il raduno, quest’anno in versione “extra”,
ha mostrato ancora una volta il volto più
bello dell’arrampicata. Oltre 2.000 gli iscritti.
PAGINA 18
Tra genziane
d’oro e blu
Tra simboli consolidati e nuovi, il Trento
Film Festival ha messo in scena ben 121
opere. Dai documentari ai lungometraggi
e corti. Con numeri di grande rilievo.
PAGINA 20
PAGINA 22
4
Numero 5 / 2013
EDITORIALE
di Benedetto Sironi
La fine del sogno.
O no?
L’abbiamo appresa esattamente nel giorno di chiusura
di questo numero. Una notizia che ha di diritto “scalzato”
l’argomento al quale volevo dedicare in precedenza l’editoriale
(alcune “noiose” considerazioni sull’importanza della concorrenza,
per le quali forse vi rimanderò al prossimo mese).
Stiamo parlando dell’arrampicata e del suo “sogno” olimpico.
Un sogno per molto tempo agognato e alimentato, che tuttavia
si è infranto mercoledì 29 maggio a San Pietroburgo. Giorno in cui
l’Esecutivo del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) ha ridotto
ulteriormente la short list delle discipline in lizza per entrare
nel programma dei Giochi 2020, selezionando gli ultimi 3 sport
candidati: baseball, squash e lotta. La decisione definitiva sullo
sport prescelto verrà presa in occasione della 125esima sessione
del Cio a Buenos Aires dal 7 al 10 settembre. Dalla precedente
short list di 8 discipline sono così state escluse karate, pattinaggio
a rotelle, wakeboard, wushu (conosciuto in occidente anche come
Kungfu) e per l’appunto arrampicata sportiva.
“Sebbene non siamo riusciti a farcela, sappiamo che dobbiamo
continuare nella nostra scalata come abbiamo fatto finora”,
ha dichiarato il presidente IFSC Marco Scolaris. “Siamo tuttora
convinti che l’arrampicata sportiva sarebbe un perfetto
completamento del programma olimpico. Non smetteremo
di trasmettere i nostri valori e il nostro stile di vita alle giovani
generazioni e di creare nuove opportunità di mercato nel settore
outdoor, che è già vastissimo e in costante crescita”, continua
Scolaris. “La nostra missione resta quella di proporre sempre
nuovi eventi in tutto il mondo con i migliori atleti internazionali.
E per questo sappiamo di poter contare su tanti giovani dinamici
e sui numerosi professionisti della nostra disciplina”.
Il segretario generale Debbie Gawrych ha poi aggiunto:
“Nonostante la decisione di oggi, continueremo a lavorare
giorno dopo giorno per il nostro futuro. Il climbing è già diffuso
in moltissimi Paesi e può essere praticato ovunque. È uno sport
molto popolare fra i giovani ed è sempre un grande spettacolo
da osservare sia dal vivo che in televisione”.
Come avevamo anticipato anche nel numero 3 di Outdoor
Magazine, l’arrampicata non era certamente tra gli sport favoriti,
ma aveva anche alcuni punti forti, come l’essere oggettivamente
diverso rispetto a tutti gli altri in corsa per entrare alle Olimpiadi
e avere impianti che costano relativamente poco, oltre
a essere in una fase di forte crescita. Oggi può contare su circa
25 milioni di praticanti regolari, 3.000 persone che ogni giorno
arrampicano per la prima volta, 39% praticanti Under 18, 38%
di donne praticanti (contro il 31% in media), 81 Paesi membri
della Federazione Internazionale e un numero crescente di sale
d’arrampicata che aprono in tutto il mondo (solamente a Londra
e Parigi si contano rispettivamente 300 e 350 pareti indoor).
Numeri questi che non sono stati sufficienti a far pendere
l’ago della bilancia verso il “nostro” beneamato sport. Ma che
tuttavia devono rappresentare un motivo di soddisfazione per la
community mondiale del climbing e un ottimo punto di partenza
per guardare con ottimismo e buone prospettive al futuro.
Anche per questo non parlerei tanto di sogno finito, negato
o infranto. Intanto continuare a sognare non costa niente
e non è detto che non si possa puntare nei prossimi anni a una
candidatura olimpica ancora più forte. Inoltre non c’è motivo
di rattristarsi troppo per una notizia che era in parte prevedibile
e che di certo non impedirà al climbing di continuare a essere
una delle discipline sportive più belle, dinamiche e promettenti
non solo del mondo outdoor ma anche dell’intero panorama
sportivo. Con o senza cinque cerchi sopra la testa.
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Chiuso in redazione il 29 maggio 2013
pRImO pIAnO
nUOVE ApERTURE
Patagonia crea un fondo
per le start up ecocompatibili
Nuovo dipartimento di sviluppo
prodotto ad Åre, Svezia per Dynafit
“Utilizzare il business per ispirare e implementare soluzioni
per la crisi ambientale”: questo è uno dei capisaldi del “manifesto” aziendale stilato da Patagonia e dal suo fondatore Yvon
Chouinard. Per questo motivo da 30 anni l’1% delle vendite viene donato a organizzazioni ambientaliste e sempre per questo
motivo è nata la Sustainable Apparel Coalition, un’organizzazione
di imprese che ha sviluppato un indice di performance socio-ambientale per sostenere le operazioni di produzione e di scelta dei
materiali lungo questa direzione. Nel 2012 Patagonia è diventata una delle prime Imprese Benefiche (B Corp) della California,
mentre da quest’anno è stato istituito il programma “$20 Million
and Change”, un fondo internazionale per sovvenzionare start up
responsabili che condividano gli stessi valori del marchio e siano
orientate al concreto miglioramento della crisi ambientale. “Insieme alla promozione di questo capitale abbiamo riorganizzato
Patagonia e le altre attività imprenditoriali all’interno di una nuova società finanziaria di controllo denominata Patagonia Works”
ha spiegato Yvon Chouinard. “Rose Marcario, che ha lavorato in
qualità di COO e CFO di Patagonia (abbigliamento), assumerà il
nuovo ruolo di presidente e CEO di Patagonia Works. Rose è stata
un elemento chiave per la triplicazione dei profitti della nostra
azienda. Ora vogliamo applicare il suo acume nel business e il suo
acuto senso di responsabilità a livello socio-ambientale a nuove
imprese innovative in cinque aree chiave: abbigliamento, certo,
ma anche alimenti, acqua, energia e rifiuti. Casey Sheahan continuerà a rivestire il ruolo di presidente e CEO di Patagonia, Inc.
per il segmento di produzione di capi di abbigliamento, il nucleo
di Patagonia Works”.
Il marchio outdoor di base a Monaco sta
istituendo un centro sviluppo in Svezia. Con
il Dynafit Development Centre di Åre il brand
sarà così presente in maniera strutturale in
8 Paesi in tutto il mondo. L’operazione strategica nella regione è il frutto di una cooperazione con Peak Innovation e con
il Swedish Winter Sports Research Centre di Åre, uno dei più
importanti al mondo nella ricerca ambientale delle ski area,
e creerà delle opportunità e sinergie importanti nello sviluppo del business. “Realizziamo i nostri prodotti nelle vicinanze
degli utenti e negli ambienti in grado di provvedere le migliori
condizioni per il profilo del nostro marchio”, ha spiegato Edwin
Lehner, direttore del R&D Dynafit. “Perciò il nuovo centro appare decisamente eccitante. Non vediamo l’ora di essere parte
dell’investimento aggressivo di Jämtland nella ricerca e nello
sviluppo del nostro business nello sci”.
[email protected]
Boldrini, NST, Montane e Arco
Resoling: poker di marchi per Serico
A partire da quest’anno la società Serico è diventata agente
e distributore esclusivo per l’Italia del marchio Montane. La decisione di stringere una partnership con il marchio inglese da
parte del distributore italiano è stata presa dopo un’accurata
selezione, tesa a valutare qualità dei materiali utilizzati (come
eVent, Polartec e Pertex) e delle imbottiture (piuma d’oca di
elevatissima qualità e Primaloft), design dei capi, servizio offerto ai commercianti, profondità della gamma, rapporto qualità/
prezzo e innovazione di prodotto. Una certa attenzione è stata
rivolta anche al rispetto per l’ambiente, rispetto al quale Montane ha sottoscritto l’impegno a utilizzare esclusivamente piuma proveniente da animali morti
e allevati per scopi alimentari. La
politica di distribuzione mirerà a
lavorare con un numero limitato
di esercizi commerciali di elevata
qualità, in grado di presentare nel modo migliore le caratteristiche tecniche dei prodotti e offrire un servizio adeguato ai clienti. Il brand Montane è specializzato nell’abbigliamento tecnico
leggero e traspirante per alpinismo, corsa e ciclismo. Fondato
più di 19 anni fa, è distribuito in oltre 30 Paesi. L’azienda Serico, con sede ad Arco, è costituita da professionisti del settore
dell’outdoor e commercializza anche i marchi Andrea Boldrini
(scarpette da arrampicata), NST (prodotti per la manutenzione,
la performance e l’igiene nello sport) e Arco Resoling (centro
di risuolatura).
Serico srl - [email protected] - www.serico.biz
www.facebook.com/sericosrl
Il negozio Nardelli Sport si rifà il look
Il punto vendita di Mezzolombardo (TN) Nardelli Sport ha
letteralmente cambiato pelle, realizzando una struttura in
cui fosse evidente il DNA outdoor e il legame con il territorio. Il progetto, realizzato dallo studio di architettura Weber
+ Winterle, ha trovato perciò concretizzazione e ispirazione
dalle montagne e dagli elementi naturali a cui è legata la stessa
attività commerciale e definisce
il landmark che segna l’ingresso alla città. Votato alla cura dei
particolari quando si parla di abbigliamento e attrezzature per
lo sport, il negozio lascia trasparire la propria impostazione già
dalla sua “casa”, accogliente,
dinamica e dalla personalità
decisamente riconoscibile. La
struttura crea un elemento simbolico capace di delineare spazialmente l’entrata al centro abitato, evidenziando al contempo
il carattere commerciale di un edificio destinato alla vendita
di articoli per gli sport outdoor. Le soluzioni formali e la finitura richiamano infatti la morfologia del contesto alpino.
Un totale di 250 mq di facciate e 1.000 mq di rivestimento
in rete hanno “vestito” il nuovo Nardelli Sport. (Credits foto:
Günter Richard Wett).
Deuter inaugura la nuova sede
di Gersthofen in Germania
Il marchio tedesco Deuter, specializzato in zaini e sacchi
letto, ha recentemente inaugurato la nuova sede a Gersthofen, nei pressi di Augusta. Il sito presenta una superficie
totale di ben 20.000 mq. L’edificio
principale comprende 2.100 mq
di uffici e 100 mq dedicati al negozio aziendale. Il magazzino invece occupa circa 7.200 mq e può
ospitare i 3 milioni di prodotti che
Deuter vende ogni anno: 2,1 milioni di zaini, 100.000 sacchi letto
e 800.000 accessori. Di questi 1
milione è venduto solo in Germania. La costruzione ha richiesto un anno e mezzo per il completamento ed è costata
15 milioni di euro.
Firmata Diemme la linea calzature di mauro Corona
Corona (Mauro) non smette di stupire e si lancia in un nuovo progetto
che certo non poteva sfuggire alle attente penne di Outdoor Magazine. Ecco infatti la sua linea di calzature personalizzata: i modelli MC1
e MC1 Mid sono stati creati in collaborazione con il calzaturificio Diemme di Oné di
Fonte e disegnati sulla base delle specifiche richieste dello scrittore. Le caratteristiche dei prodotti
sono state pensate perché possano essere utilizzati dalle persone che vogliono accostarsi al mondo della montagna in un modo che sia semplice, graduale e divertente. La morbidezza dei materiali
con cui sono fabbricati assicurano un comfort immediato e il design permette una calzata precisa
e facile. Grazie al loro look (che in verità ricorda quello di altri modelli presenti sul mercato) si prestano anche a un utilizzo quotidiano in contesti più urban. Nativo di Basselga di Piné (TN), dagli anni
’70 a oggi Corona ha pubblicato diciassette libri. Le sue storie sono fortemente ispirate a un contesto antico quasi del tutto scomparso come quello della Valle del Vajont. Corona è un personaggio
unico, sempre legato a quell’ambiente autoctono e quasi del tutto dimenticato che lo ha segnato in
maniera indelebile; spesso animato da un impulso attivistico condito da un non necessariamente
celato tono polemico, è anche noto scultore e appassionato frequentatore della montagna. Ha scalato numerose vette nazionali ed estere, aprendo oltre 300 vie di scalata nelle Dolomiti d’Oltrepiave.
www.maurocoronascarpe.it
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Numero 5 / 2013
sOLIDARIETà
La SIA sostiene le famiglie
colpite dall’uragano Sandy
SnowSports Industries America (SIA) ha
scelto di impegnarsi a sostegno delle famiglie che lo scorso ottobre hanno visto da vicino il passaggio dell’uragano Sandy e che
ancora oggi sono costrette ad affrontarne le
conseguenze. A maggio, in occasione di due
incontri, “Winter in May” e “All In” Skateboard Event, l’associazione ha distribuito capi
di abbigliamento invernali alle comunità del
Far Rockaways Library e della Queen Library
for Teens di New York. Supportata anche da
Kids in Distressed Situations (K.I.D.S.) stanziata
proprio a New York City, ha così potuto aiutare centinaia di bambini attraverso le offerte
presentate da 69 donatori per un valore di oltre 100.000 dollari. Oltre 5.000 libbre di capi
erano state raccolte in occasione del SIA Snow
Show 2013 che si è tenuto lo scorso gennaio.
“Raccogliere prodotti di abbigliamento è stato
un bel modo per le aziende di questo settore
di utilizzare le loro importanti risorse al fine
di aiutare tutti questi bambini”, ha dichiarato Tom McGann, presidente e ceo di Spyder,
fra coloro che sono in prima linea in questo
progetto. “Non è mai abbastanza presto per
prepararsi all’arrivo del freddo” ha aggiunto
Chris Blake, presidente di K.I.D.S.. “Soprattutto
quando si tratta di famiglie che hanno perso
tutto. Proprio ora che si sta tentando di ricostruire, vogliamo anche offrire loro la possibilità di non doversi preoccupare dell’arrivo del
prossimo inverno”.
“Quattro passi per Cavezzo”,
l’impegno di Rock Master
Rock Master Festival ha promosso un’iniziativa benefica a favore del comune emiliano di
Cavezzo (MO), distrutto dal sisma dello scorso
29 maggio: “Quattro passi per Cavezzo”. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con
l’Istituto Comprensivo del Comune di Arco e
prevede nella giornata di sabato 7 settembre lo
svolgimento di una passeggiata a scopo benefico. L’iniziativa nasce dall’esigenza di coinvolgere nella manifestazione Rock Master Festival
anche il pubblico non direttamente interessato
al mondo dell’arrampicata sportiva: da qui l’idea
di proporre una manifestazione coinvolgente e
allo stesso tempo utile. La quota di partecipazione (5 euro) darà diritto al ritiro di una t-shirt dedicata all’evento e il ricavato sarà devoluto alla
costruzione della palestra a Cavezzo. La partenza, prevista dal Rockmaster Village, seguirà un
itinerario prevalentemente cittadino: passando
da piazza S. Giuseppe si salirà nell’Olivaia per
ridiscendere nel borgo mediovale di via Stranforio, tornando al Village attraverso via Vergolano,
piazza Tre Novembre e via Segantini. Il progetto
affianca altre due iniziative sul territorio. La prima, promossa dall’Istituto Comprensivo di Arco,
vede coinvolti i Plessi di scuola Primaria di Romarzollo e di Bolognano, in gemellaggio con la
Direzione Didattica Statale di Cavezzo. Nei giorni
15 e 16 maggio è prevista una visita ad Arco
di due classi della scuola primaria di Cavezzo,
per restituire la visita che i ragazzi di Arco hanno
fatto nel modenese qualche mese fa. La seconda iniziativa è portata avanti dal Comitato Pro
Cavezzo di Rovereto e vede coinvolte tutte le
Associazioni del Volontariato della Val Lagarina
in una raccolta fondi per la ricostruzione di una
palestra nel comune di Cavezzo.
www.rockmasterfestival.com
InIZIATIVE
CAMP al museo per i 150 anni del CAI con l’arte di Cordero
L’eccellenza manifatturiera incontra l’arte.
Si intitola “Monviso” la scultura moderna realizzata da Riccardo Cordero ed
esposta all’interno della mostra
inaugurata lo scorso 25 maggio
a Torino per celebrare i 150 anni
dalla nascita del CAI (vedi anche
articolo a pagina 32). Per realizzarla sono occorsi oltre 700
pezzi di piccozze, ramponi e attrezzi: tutti esclusivamente marcati CAMP. La mostra è curata da
Aldo Audisio, Alessandro Pastore e Marco Ribetti, e resterà
aperta fino al 3 novembre. Fra
i tanti protagonisti della storia
del club alpino dunque, anche
il brand di Premana. Tra le imprese degne di
nota si possono ricordare infatti quelle firmate
da Renato Casarotto e da Simone Moro, così
come la recente prima ascensione del Kako
Peak da parte di Martin Riegler, vincitore del
premio “Paolo Consiglio” del
Club Alpino Accademico Italiano. L’autore dell’opera ha dato
vita a una struttura in cui lame
di piccozze, teste di martelli,
aste di collegamento di ramponi, fibbie di imbracature e
moltissimi altri frammenti sono
uniti per dar vita a un complesso in grado di suscitare meraviglia in chi la osserva. CAMP
ha aderito in prima persona
alla realizzazione del progetto
dell’artista piemontese e si è
detta orgogliosa di aver potuto
collaborare con uno degli esponenti di spicco
dell’arte italiana, le cui sculture sono esposte
anche negli Stati Uniti e in Cina.
The North Face Explore Fund: anche l’Italia tra i vincitori
Sono 13 le organizzazioni no profit che grazie
all’iniziativa The North Face Fund potranno realizzare i propri progetti per avvicinare i giovani
al mondo outdoor. Provenienti da tutta Europa,
dall’Italia al Regno Unito, fino alla Francia alla
Polonia e ai Paesi Bassi, le proposte selezionate riceveranno un finanziamento di 2.500 euro.
“Per più di quarant’anni The
North Face si è impegnata
per far appassionare il pubblico a questo mondo tramite atleti, spedizioni ed eventi”, ha commentato Eric Pansier, vp
marketing EMEA. “Due anni fa abbiamo lanciato
il programma Explore Fund, che si è concentrato
sui giovanissimi per creare una nuova generazione di esploratori. Da allora questo progetto
è diventato una pietra miliare del nostro impegno a lungo termine nell’ispirare le persone
ad avvicinarsi alla vita all’aria aperta. Siamo
lieti di poter dare il nostro supporto a 13 nuovi progetti che aiuteranno i ragazzi a scoprire il
grande parco giochi della natura”. Tra i vincitori
anche la scuola di arrampicata di Montebelluna dell’Associazione Sportiva Orizzonti Verticali,
i cui ragazzi partecipano
a numerose gare del circuito italiano FASI. Questi
potranno ora partecipare a
giornate dedicate al canyoning, alle vie ferrate, o all’arrampicata in falesia.
In particolare l’uscita alla falesia dei Laghetti di
Frassenè Agordino, in provincia di Belluno, sarà
aperta ai ragazzi diversamente abili provenienti
dal servizio Ceod di Agordo. Le uscite saranno
seguite dalla Guida Alpina Evaristo Rizzotto.
www.explorefund.eu
I climber dell’associazione IWDR a Bressanone con IMS
Voleva davvero salire in alto e alla fine ha
dimostrato che è sempre possibile superare i
propri limiti. Linda nel 2004 ha dovuto subire
un intervento a causa di un tumore cerebrale.
In seguito a una lunga riabilitazione e dopo
essere stata accompagnata in un centro di arrampicata dalla sua fisioterapista, nonostante
sia costretta su una sedia a rotelle, ha scoperto la passione per questo sport. Oggi è in grado di scalare fino al 5° grado di difficoltà e il
suo motto che l’ha accompagnata in questi ultimi anni di pratica è diventato anche il nome
di un’associazione per persone come lei: “Ich
will da rauf – IWDR”. Ossia: “Io voglio
salire lassù”. Lo scorso 25 maggio
Linda e altri 30 membri insieme alle
proprie famiglie hanno visitato Bressanone in seguito al progetto di aiuto
“Arrampicare per persone con e senza handicap”. L’iniziativa è stata sostenuta dall’International Mountain
Summit e dalla marca premium di
mele Kiku che da quattro anni supportano l’associazione. Il presidente
di questa, Manfred Bauer, è raccontato: “L’accoglienza a Bressanone,
ma soprattutto della palestra Vertikale sono state
uniche. L’arrampicata è uno
sport salutare soprattutto
per bambini, che siano portatori di handicap o no”. Fra
i testimonial che partecipano alle iniziative di IWDR, si
segnalano anche i fratelli
Thomas e Alexander Huber
e la campionessa mondiale
di arrampicata su ghiaccio
Angelika Rainer.
Transcivetta Karpos,
nasce il “Trofeo Famiglia”
Tra le diverse novità
dell’edizione 2013,
la gara di marcia in
montagna a coppie,
in scena il 21 luglio sul
tradizionale
percorso
da Listolade ai Piani di
Pezzè (23 chilometri
per 1950 metri di dislivello), ne propone una di
sicura originalità. Si tratta
di una gara nella gara che premierà i nuclei
familiari. Le formazioni composte da marito e
moglie, fratelli, oppure da padre (o madre) e
figlio (o figlia). Un motivo di interesse in più,
dunque, per una manifestazione che da sempre abbina all’agonismo il piacere di fare sport
insieme agli altri, compagni di un’avventura
che unisce fatica, gusto per la sfida, piacere di
correre in un ambiente come pochi al mondo,
quello delle Dolomiti. L’iniziativa, denominata
“Trofeo Famiglia”, è promossa dall’organizzazione di Transcivetta Karpos in sinergia con Radio
Più, l’emittente agordina che in questo 2013
festeggia i 30 anni dalla fondazione e che, fin
dal 1983, è legata a filo doppio con gli eventi
sportivi del territorio. Anche per il prossimo 21
luglio è prevista una “copertura” importante con
collegamenti in diretta, interviste pre e post gara
che potranno essere seguite anche in streaming
collegandosi al sito www.radiopiu.it. A essere
premiate saranno le prime coppie delle categorie maschile, femminile e mista. Da sottolineare come a fine maggio si sia superata quota
400 iscrizioni. Il limite massimo è stato fissato
a quota 1000. Nella foto sopra la t-shirt ufficiale
dell’edizione 2013.
www.transcivetta.it
Il Gore-Tex Experience Tour
mette in palio l’IMS
Sono stati oltre 7.000 i partecipanti all’International Mountain Summit 2012, provenienti da nove Paesi diversi. È il più grande
evento dedicato agli sport di montagna,
un’occasione di scambio e di incontro tra gli
appassionati e i professionisti di settore. In
programma quest’anno a Bressanone in Alto
Adige dal 17 al 22 ottobre prossimi, conterà
fra i suoi protagonisti anche il fortunato vincitore del progetto Gore-Tex Experience Tour.
L’iniziativa promossa dal brand specializzato nella produzione e sviluppo
di laminati isolanti è rivolta a tutti
gli amanti del mondo outdoor
desiderosi di condividere la
propria esperienza con il
resto della community.
Chiunque sia interessato
a partecipare al concorso
può candidarsi attraverso il sito
internet di riferimento, dove dovrà presentare il racconto di quella
che è la propria esperienza outdoor e
in cosa si differenzia, oltre a spiegare il motivo
per cui desidera presentare il proprio progetto
in occasione dell’IMS. Il vincitore finale avrà
la possibilità di esporre tale progetto al pubblico il 18 ottobre. Inoltre gli verrà offerto un
pernottamento di due notti per due persone a
Bressanone e l’ingresso gratuito al convegno
internazionale.
www.experience-tour.com
Numero 5 / 2013
7
pEOpLE
Il volo record di Rozov
dalla cima dell’Everest
Inov 8 alle Skyrunner World Series
con il suo team di atleti
Nel 2009 il suo volo dentro un vulcano attivo nell’isola di Kamchatka e un salto dalla cima
dell’Ulvetana nell’Antartico fecero notizia in
tutto il mondo. Nel 2012 realizzò il record del
mondo lanciandosi da un’altitudine di 6.420 mt
dal picco dello Shiving nell’Himalaya. Lo scorso 5 maggio, dopo quattro anni di preparativi
lo specialista di sport estremi Valery Rozov ha
compiuto una nuova impresa. Per portare a termine il base jump più alto di sempre a 7.220
mt sul livello del mare, il quarantottenne russo
è salito sulla cima più alta del pianeta (esattamente sessant’anni dopo la storica
ascesa di Edmund
Hilary e Tensing
Norgay). Ad accompagnarlo nella
scalata c’era anche
il suo team, inclusi
quattro sherpa e
una troupe di fotografi e cineoperatori. Il volo dalla
parete nord della
montagna è stato maggiormente
difficoltoso nelle
fasi iniziali, a causa dell’aria molto rarefatta,
della temperatura a -18°C e dei venti contrari.
Dopo essersi stabilizzato, Rozov è passato alla
caduta libera: un minuto circa alla velocità di
200 km/h prima di atterrare sul ghiacciaio Rongbuk a un’altitudine di 5.950 mt. “Solo quando
sono tornato a casa ho capito quanto lo sforzo
fisico e psicologico sia stato intenso per me” ha
raccontato il recordman appena tornato nella
sua casa di Mosca. “Quando guardi le immagini
del salto realizzi che ci è voluto più tempo del
previsto per passare dalla fase di caduta a quella di volo”.
Le Skyrunner World Series si sono ufficialmente aperte lo scorso mese di marzo con la Transvulcania Ultramarathon e proseguono con gare
in tutti e tre i circuiti di specialità: Sky, Ultra e Vertical. Fra le novità più attese di questa stagione
si segnala la participazione del primo Skyrunning
Team di Inov 8. Il brand inglese per questo 2013
sta puntando davvero in alto e ha introdotto sul
mercato nuove soluzioni per il segmento footwear oltre a una speciale linea apparel. Ora presenta il suo team atleti,
composto da skyrunner provenienti da Usa, Australia, Germania, Regno
Unito, Francia e Spagna, fra i quali si evidenzia la presenza delle stelle Joe
Grant, Brendan Davies, Alex Nichols e Shona Stephenson. A guidare la
squadra è la skyrunner Natalie White, sport & marketing manager, che ha
spiegato: “Saremo presenti ai grandi appuntamenti dello skyrunning e a
molti altri eventi internazionali. Inov 8 è molto orgogliosa di questo gruppo e saremo ben felici di correre con i nostri ragazzi per tutto l’anno 2013”.
nUOVI pROgETTI
New Tendencies al TFF
Una delle tante nuove proposte del Trento
Film Festival 2013 (per un report completo vedi articolo a pagina 22) è stata rappresentata dall’edizione zero del “New
Tendencies Project”, ideato e sviluppato
dalla giovane realtà trentina Pillow Lab,
laboratorio specializzato nella creazione e
comunicazione di contenuti creativi legati
al mondo outdoor. L’obiettivo era quello di
creare per la prima volta un filone logico
che indicasse le opere rappresentanti le
nuove tendenze nel mondo outdoor presenti all’interno della ricca programmazione del Festival. A livello pratico, per questa prima edizione, sono state selezionate
8 pellicole (Au Board du vide, Fine Line,
Honnold 3.0, La Dura Dura, North of the
sun, Patabang, The Art of flight 3D, Wild
One), 5 libri (Better Bouldering, Correre o
Morire, Gioco d’Equilibrio, Mountain Bike,
Powder Guide), 1 serata/incontro (con
Adam Ondra e Manolo) e un evento (Street Boulder by Block and Wall, foto sotto).
Tutti questi appuntamenti sono stati evidenziati da un apposito segno di riconoscimento (NT-Logo) in grado di guidare
l’utente del Festival interessato a questo
tipo di tematiche. Questa prima edizione
ha registrato il sold out di tutte le iniziative
proposte, facile prevedere che il progetto
sarà destinato ad ampliarsi.
Brendan
Davies
Umberto Martini confermato presidente
del Club Alpino Italiano
Nella mattinata del 26 maggio, in occasione
dell’Assemblea del CAI, Umberto Martini è stato
riconfermato alla presidenza. I delegati del Sodalizio, riuniti alla sede dell’Unione Industriali di
Torino, hanno perciò deciso di continuare sulla
strada intrapresa dal direttivo, tanto che anche il
vicepresidente Ettore Borsetti è stato confermato. La giornata si era aperta con l’approvazione
da parte dell’Assemblea della relazione morale
presentata da Umberto Martini: “Per 150 anni il CAI è stato dentro la società italiana, evolvendosi di pari passo con essa, sempre nel segno della
montagna”, ha dichiarato il presidente. “Ora si impone un cambiamento
radicale che, pur mantenendo fede ai nostri valori fondanti, ci consenta di
traghettare lo spirito della montagna nella realtà costituita dalla modernità
mediatica in modo tale da coinvolgere anche i giovani. Uniti dobbiamo
edificare il CAI di domani che permetterà di celebrare i prossimi anniversari
con la stessa fierezza e soddisfazione con la quale lo celebriamo qui oggi”.
8
Numero 5 / 2013
pARTnERshIp
Columbia con BASF per la promozione del progetto Agricoltour
Il marchio Columbia ha finalizzato una collaborazione con
la nota azienda chimica BASF in qualità di partner tecnico
per il progetto Agricoltour. Tale progetto, partito nel mese
di maggio, consiste in un viaggio itinerante con il quale,
mediante un camper, il team BASF si sposterà sul territorio
nazionale per organizzare prove dimostrative, visitare fiere
locali e aziende agricole rilevanti, per raccogliere le storie e
le esperienze dei professionisti dell’agricoltura. BASF mette
a disposizione i frutti della propria innovazione alle aziende agricole italiane attraverso agrofarmaci che consentono di avere campi coltivati più sani e redditizi nel rispetto
delle persone, della loro salute e dell’ambiente. Diventa
fondamentale la figura dell’agricoltore e il suo ruolo pri-
mario nel dar forma al futuro.
Partendo da questo obiettivo
è stata sviluppata una campagna di comunicazione che
recita “L’Agricoltore: il più
grande lavoro sulla Terra”. Columbia, coerentemente con il
proprio spirito votato all’azione e alla vita all’aria aperta,
rappresenta il partner ideale
per consentire allo staff dell’azienda di affrontare questa
avventura itinerante grazie alle performance e al comfort
offerti dall’abbigliamento e dalle calzature del brand.
Salewa in collaborazione con 55DSL per la giacca Fassa
Questa stagione estiva si arricchisce di un nuovo
prodotto frutto dell’incontro di due aziende. Il brand
55DSL ha infatti inaugurato una collaborazione con
Salewa per la realizzazione di un capo simbolo dei
2 marchi: la giacca Fassa. L’esperienza e conoscenza
da parte di Salewa nei tessuti altamente funzionali
si è così amalgamata con il sapore pop e street di
55DSL, generando un’interessante reinterpretazione
del classico modello di giacca da trekking. La Fassa
jacket è disponibile in un acceso blu elettrico con accenti di neon giallo, cappuccio in polycotton jersey
grigio e doppio cordino loop sulla parte interna del
colletto per una comoda regolazione. Perfettamente
in sintonia con il tema Sound of Summer sviluppato
da 55DSL per l’estate, si completa di una
tasca per lettore mp3 sulla manica
sinistra, inserto riflettente tagliato
a laser, polsini con rifinitura il Lycra e logo in evidenza. La giacca
può vantare importanti proprietà termiche e di assorbimento
dell’umidità, rivelandosi quindi
perfetta per attività outdoor
estive. Disponibile in selezionati punti vendita Salewa e
55DSL, oltre che sui rispettivi
shop on line. Prezzo consigliato al pubblico: 150 euro.
Ferrino e Spidi insieme per un Expedition Kit rivolto ai motociclisti
Expedition rappresenta la serie di prodotti più
strutturati, tecnologici e avanzati delle collezioni Spidi, azienda italiana specializzata nel
motociclismo. Con l’obiettivo di sviluppare una
linea specificatamente ideata per affrontare al
meglio la vita all’aria aperta nel dopo moto,
Spidi ha deciso di lanciare un Expedition Kit
in collaborazione con il brand outdoor Ferrino. La linea, comprensiva di tenda, saccoletto
e materassino, è studiata ad hoc per i bikers
più autentici e più outdoor. Peculiarità che li
accomuna, tutti i tre elementi possono essere
uniti l’un l’altro grazie ad apposite fibbie che
trasformano il Kit in un unico bagaglio da installare sulla moto. Ciò assicura un’eccezionale
praticità e velocità nel prepararsi al turismo.
gARmIn nEWs
La Expedition tent è una tenda a tre posti e pesa
2,5 kg. Realizzata con doppio tetto in poliestere alluminato termoisolante e interno in
cotone/nylon termoisolante, presenta un’ampia tasca impermeabile appositamente ideata
per riporre all’esterno della tenda l’equipaggiamento tecnico da moto: giacche, casco e
stivali. La Expedition Sleeping Bag (in foto)
invece è realizzata in poliestere e cotone con
imbottitura in H.T.F Thermal Fiber Performance da 200gr/m2. Infine il materassino Expedition Sleeping Pad, autogonfiabile e in tessuto
Poliestere 190T accoppiato con resina espansa, grazie allo spessore di 3,5 cm assicura comodità e un corretto isolamento termico dal
suolo.
www.garmin.com
Inaugurata una nuova
collaborazione con il WWF
Sponsor tecnico di La Sportiva
Gore-Tex Mountain Running Cup
La sede italiana di Garmin ha siglato una partnership con WWF Italia. Il WWF è riconosciuto come
l’entità di riferimento per competenza e autorevolezza
e il suo approccio, scientifico e concreto, si focalizza
su temi di interesse globale, come la salvaguardia del
Mediterraneo, delle Alpi, la riduzione dell’impronta di
CO2 e delle emissioni responsabili dei cambiamenti
climatici. Valori che Garmin condivide pienamente perché il “territorio”
e la sua scoperta sono alla base del
concetto di navigazione satellitare
che l’azienda rappresenta. A partire
da maggio sarà quindi disponibile sul
mercato italiano il GPS portatile eTrex
20 personalizzato da Garmin Italia con
il Panda gigante, noto logo dell’associazione ambientale. Numerosi contenuti cartografici al suo interno, primi fra
tutti i POI delle Oasi italiane del WWF e delle 20 fattorie
dell’associazione. “La vicinanza tra noi e il WWF è una
cosa naturale: entrambi ci occupiamo di territorio e di
divulgazione della consapevolezza del valore che tutti
noi possediamo”, ha dichiarato Maria Aprile, marcom
manager di Garmin Italia, “ed è per questa ragione
che abbiamo deciso, primi in Europa, di sostenere le
attività del WWF nell’ambito delle nostre azioni CSR”.
Tale progetto sarà supportato da una campagna istituzionale di Garmin sulle testate specializzate outdoor
e sui più importanti e noti social network. L’azienda
inoltre sarà presente durante eventi come la giornata
delle Oasi del WWF.
“Durante una gara di skyrunning la conoscenza di alcune informazioni diventa essenziale: sapere la quota a cui ci si trova e quanti metri di
dislivello si devono ancora superare può essere
decisivo ai fini del risultato finale”, spiega Maria
Aprile, marcom manager di Garmin Italia, “ed è
per questo che ai polsi di numerosi atleti troviamo sempre più nostri prodotti, come Forerunner
o Fenix, perché i runner sanno che un dato preciso e affidabile può essere il miglior compagno
di gare o allenamenti”. La tecnologia satellitare
rappresenta oramai un valido, se non indispensabile, aiuto per gli ultratrailer che si avventurano su tracciati di montagna, dove il dislivello
affrontato e la capacità di orientamento contano
tanto quanto il chilometraggio complessivo. È per
questo motivo che Garmin Italia ha scelto di affiancarsi alle competizioni italiane della seconda
edizione della La Sportiva Gore-Tex Mountain
Running Cup 2013, il circuito composto dalle migliori gare skyrunning e trail internazionali. La
partnership con Garmin prevede la pubblicazione
delle tracce GPS dei percorsi di gara, consultabili
e scaricabili sul proprio navigatore satellitare da
Garmin Connect. Garmin sarà presente a 5 tappe,
fra cui la prima già andata in scena il 25 maggio
con il Trail Del Monte Soglio. Ai primi 10 classificati delle classifiche maschile e femminile del
circuito l’azienda consegnerà un navigatore satellitare della linea Nüvi 52 LM, best seller del
segmento automotive.
Numero 5 / 2013
RUbRICA IOg - L’AppUnTAmEnTO mEnsILE COn LE nOVITà FIRmATE ITALIAn OUTDOOR gROUp
www.italianoutdoorgroup.it
Italian Outdoor all’estero 2013, 2nd step a Friedrichshafen
Giornalisti internazionali in visita agli stand degli associati IOG ad OutDoor 2012. L’iniziativa verrà riproposta anche nelle prossime edizioni
Il progetto “Italian Outdoor all’estero”
ha esordito con successo nel 2012 e fin
da subito si è proposto di supportare e
offrire occasioni di visibilità e network
internazionale alle aziende italiane associate
a IOG. Sfruttando in particolare i momenti
più strategici, come le fiere, in Europa ma
non solo. Dopo una corposa presenza a Ispo
2013, il prossimo appuntamento è a OutDoor
Friedrichshafen, dove IOG sarà protagonista
in molteplici occasioni. Obiettivo: un
messaggio chiaro e condiviso, attraverso
il quale le aziende IOG si presentino unite
per comunicare un’immagine forte verso
l’esterno, che valorizzi i marchi e i loro nuovi
prodotti. Per questo le attività proposte per
l’edizione 2013 del progetto Italian Outdoor
all’estero a Friedrichshafen sono:
1. IOg mAgAZInE
• Sarà realizzato sul modello delle
precedenti due edizioni (vedi le due
copertine sopra).
3. IOg-bREAKFAsT
• Data: venerdì 12 luglio dalle ore 9 alle ore 11.
• Luogo: da definire.
• Un momento di incontro con accesso
unicamente su invito rivolto alla stampa
internazionale, nel quale gli associati aderenti
avranno la possibilità di mostrare e illustrare
uno o due loro prodotti di punta ai giornalisti,
cui sarà offerta una colazione italiana.
• Ogni azienda aderente avrà a disposizione
2 pagine dove presentare il marchio e 1 o 2
prodotti di eccellenza con testo e immagini.
• Verrà distribuito alle entrate principali della
fiera, presso gli stand degli associati e nelle
due press room.
2. ATTIVITà VERsO I mEDIA
• Attività di PR rivolte a media tedeschi e
internazionali, al trade e al consumatore.
• Comunicazione dell’iniziativa su Outdoor
Magazine e su blog specializzati.
• Redazionali dell’iniziativa su riviste estere.
4. nEgOZIAnTI
• In collaborazione con la fiera saranno
invitati i negozianti italiani e gli verrà data la
possibilità di partecipare all’IOG-Breakfast.
5. OUTDOOR mOVIE nIghT
• In occasione dell’Outdoor Movie Night
verrà proiettato il film “North of the sun”,
vincitore del premio speciale Spirito Outdoor
al Trento Film Festival 2013, apprezzata
iniziativa alla sua seconda edizione della
quale abbiamo parlato nello scorso numero
della Rubrica IOG.
Frame del film “North of the sun”, vincitore del premio
speciale Spirito Outdoor al Trento Film Festival 2013
9
10
Numero 5 / 2013
sALVA COn nOmE
Divertimento e impegno
per Valbrenta Slacklife
Il Monte Grappa, oltre che luogo simbolo
dell’alpinismo e in generale dello sport di montagna, è recentemente diventato anche oggetto di un progetto di ingegneria che ne altererà
definitivamente il territorio. Si tratta della costruzione di un traforo lungo 12 chilometri, che
consentirà l’apertura della nuova autostrada
Valsugana. Nonostante la decisione sia ormai
inderogabile, l’Associazione Sportiva Arcieri
della Slack (la cui sede ufficiale è locata per
Millet Climbing Challenge ad Arco e Riva del Garda
L’evento si preannuncia davvero promettente e per tanti appassionati di arrampicata
sarà l’occasione di mettere alla prova la propria abilità in un contesto che è considerato
uno dei paradisi mondiali di questa disciplina. Riva del Garda e Arco sono infatti due
località di eccellenza per chi pratica questa
disciplina. Giusto a titolo di esempio basti citare che è proprio in quest’ultima città che
si tengono i Campionati Italiani Giovanili di
Arrampicata Sportiva (che si chiuderanno nel
week end dal 31 maggio al 2 giugno) o il
Rock Master. Il 28 e il 29 giugno prossimo
sarà invece la volta della prima edizione del
Millet Garda Climbing Challenge. Due giornate all’insegna del divertimento, dello sport
e dello spettacolo. Nel primo dei due giorni
della manifestazione, il team di Guide Alpine Mountime, capitanato dall’atleta Millet
Alessandro Beber, sarà a disposizione dei
partecipanti che si incontreranno all’interno
del Rock Master Stadium di Arco. Sessioni di
climbing in tutta sicurezza dunque, ma anche musica, filmati ed esibizioni di slacklining a fare da contorno, senza dimenticare
che tutti potranno testare sul campo alcuni
prodotti della collezione MIllet. Dal mattino
della seconda giornata, la manifestazione si
trasferirà a Riva del Garda. Qui coloro che si
saranno iscritti al Deep Water Solo potranno
sfidarsi sulla falesia Serenella, con partenza
a filo d’acqua.
www.mountime.com
I campionati mondiali slackline organizzati da Gibbon
l’appunto sul Grappa) ha scelto di farsi carico di
un importante impegno di propaganda e sensibilizzazione a questo tema. In data domenica
16 giugno ha infatti programmato il Meeting
ValBrenta Slacklife 2013. L’evento sarà un’occasione per promuovere la consapevolezza nelle
persone circa quanto sta accadendo in questa
regione così come in generale in altri contesti
del nostro Paese. Sarà una giornata di mobilitazione popolare e l’attività di slackline sarà il filo
conduttore della manifestazione. Attorno a una
tenda Yurta montata per l’occasione sarà possibile cimentarsi in diverse prove di equilibrio o
di overtone. Grazie anche all’organizzazione di
Radio Gamma 5 verrà allestito un palco dove
tutti i partecipanti potranno salire per prendere
parte attiva in prima persona all’iniziativa. Sarà
inoltre presente anche un’area espositiva con i
prodotti tipici locali, una zona informativa, uno
spazio giochi per bambini e un punto ristoro.
notraforograppa.wordpress.com
RICOnOsCImEnTI
FWF premia Odlo,
Mammut e Schöffel
Tre sono le aziende del settore outdoor che
hanno ricevuto lo speciale riconoscimento
Best Practice Award assegnato da FWF - Fair
Wear Foundation. L’organizzazione non profit
ha infatti premiato Odlo, Mammut e Schöffel
per l’impegno e le importanti risorse profuse
al fine di cooperare e di offrire eccellenti risultati nel campo della conduzione di impresa. I tre brand si sono
distinti per le qualità
che hanno saputo dimostrare cercando di
migliorare le condizioni
di lavoro all’interno delle rispettive fabbriche
ma anche tra i partner
di manifattura della loro
filiera. Lo scorso anno le
tre aziende sono state
sottoposte a un programma di verifica al fine
di attualizzare nel miglior modo possibile il
protocollo operativo della FWF e rendere più
efficiente la propria filiera. I vincitori degli
award della fondazione vengono selezionati
ogni dodici mesi in occasione dell’assemblea
annuale generale e quelli di quest’anno sono
stati indicati come un modello da seguire in
questo settore.
In seguito alla sempre più crescente popolarità della disciplina, il marchio Gibbon Slacklines
presenterà da protagonista l’edizione 2013 del World Slackline Federation Championships nel
corso dei GoPro Mountain Games di Vail, in Colorado. I mondiali andranno in scena nei giorni 8 e 9 giugno. Insieme alla competizione,
si terranno anche demo, esibizioni e verrà offerta la possibilità di
provare la fettuccia. Il giorno precedente alla gara
Gibbon proporrà anche una Slackline Jam, che
vedrà impegnati 16 atleti sfidarsi uno contro
l’altro per ottenere punti ai fini del ranking
mondiale. I GoPro Mountain Games
verranno inoltre trasmessi in differita
su NBC Sports il 23 giugno, il 2 e il 9
luglio. Un’opportunità unica per introdurre la slackline a un range decisamente
vasto di pubblico.
Red Bull Airlines: a Napoli
un innovativo evento slack
Sarà una vera e propria festa a inviti, un evento esclusivo a cui Red Bull partecipa in prima
linea. Sabato 15 giugno sono attesi a Napoli i
migliori interpreti al mondo di slacklining che si
sfideranno in occasione di un contest unico nel
suo genere. La location partenopea prescelta per
la grande sfida è quella di via Santa Lucia, uno
dei quartieri più rappresentativi della città
e più in generale delle
tradizioni locali del nostro Paese. Questo perché la competizione si
svolgerà fra i panni
stesi dei palazzi locali.
Due differenti altezze
di slackline, a 1,5 e a
6 metri, sono previste
per il confronto, che
unirà esercizi di freestyle ed evoluzioni senza
che i concorrenti siano assicurati da alcuna corda
di gara (come solitamente accade nelle gare che
si svolgono a grandi altezze). Al Red Bull Airlines
sarà possibile assistere alle prove acrobatiche ad
alto tasso adrenalinico di numerosi specialisti
provenienti da tutta Europa e dalle Americhe.
Portacolori del nostro Paese sarà il diciannovenne altoatesino Lukas Huber. Supportano la competizione in qualità di partner anche Elephant
Slacklines, Salewa e ASUS.
www.redbull.com
Il 2° Gran Prix Fizan Trophy
2013 sul Monte Grappa
Il Nordic Walking in Tour fa tappa sul Monte
Grappa con la seconda edizione del Gran Prix
Fizan Trophy. In programma il 9 giugno, la
competizione porterà i concorrenti ad attraversare 570 metri di dislivello positivo lungo i
20,5 km della mezza maratona che comprendono un anello che si apre e si chiude a Lepre
(1.200 mt) e che arriverà a toccare la cima
del monte a 1.770 mt. Il percorso si stende
su un altopiano che si affaccia sul panorama
offerto dalle Dolomiti bellunesi a nord e dalla laguna di Venezia a sud, dai colli Iberici e
dai colli Euganei. Dopo il superamento del primo ristoro
situato presso malga Moda,
una salita di 5 km lungo
una mulattiera della Prima
Guerra Mondiale e un ultimo tratto lungo il sentiero
80 porteranno i partecipanti fino all’ossario. Da questa
parte, il ritorno passerà dapprima
attraverso Seren del Grappa e poi al monte
Asolone. Per chi volesse partecipare attraverso un format più accessibile, è prevista anche
una più tranquilla escursione di 8,3 km. In
questo modo sarà possibile scoprire gli scorci
più suggestivi del posto che si aprono su un
tracciato pensato davvero per tutti. L’altitudine minima è di 1.200 mt alla partenza, la
massima di 1.320 mt (dislivello positivo 120
mt). Al termine del trofeo, prima delle premiazioni, per tutti è previsto un pasta party
finale. Ai partecipanti di entrambe le gare
verranno consegnati anche un berretto e un
moschettone FIzan. Inoltre, il main sponsor
dell’evento darà occasione, all’atto della preiscrizione, di acquistare uno zaino della più
recente collezione al prezzo vantaggioso di
22 euro.
Numero 5 / 2013
11
EDITORIA
Trail running, Mtb e ski alp: Anche Dario Ricci di Radio24 con
Dynafit al Dachstein Triple Daniele Nardi “In vetta al mondo”
Vertical Life presenta una guida
per la falesie di Arco e dintorni
Mountain bike, alpine running e sci alpinismo: tre discipline per un triathlon che si
corre dal Planet Planai di Schladming fino
alla stazione a monte della funivia del Dachstein. Sabato 8 giugno è in programma
la terza edizione dell’evento supportato da
Dynafit. La novità di quest’anno è rappresentata dalla possibilità di partecipare anche in
staffetta con gruppi di tre atleti, uno per ogni
disciplina. Molti sono gli
italiani che si attendono
per l’occasione e, come
già accaduto in passato
all’interno di un simile
contesto offerto dalla Oetzi Alpin Marathon, è certa la
partecipazione di un team di
giornalisti nostrani che gareggeranno nella prova a staffetta e di uno che si misurerà
con i 27 km complessivi della
prova singola. Tra gli atleti di spicco sono attesi la campionessa spagnola di sci alpinismo
e trail running Mirela Mirò e il ventitreenne
Marc Pinsach, al via con il pettorale numero
1, che nel 2012 ha segnato il tempo record di
2h 30’ 36’’. La direzione della manifestazione
è affidata a Karl Posch, esperto organizzatore
che gestisce anche il circuito Austria Skitour
Cup. Partner del Dachstein Triple sono ThermoCool e la birra
analcolica Erdinger. Al termine si festeggerà con un pasta
party in quota e a tutti verrà
consegnata la maglia Dachstein Triple 2013 della nuova
collezione Dynafit.
Una importante carriera nel mondo dell’alpinismo, nel corso della quale vissuto
imprese significative e tali da essere ricordate e raccontate a un numeroso pubblico.
Daniele Nardi è salito per cinque volte sopra quota 8.000 metri, salendo l’Everest, la
cima di mezzo dello Shisha Pangma, il Nanga Parbat e il Broad Peak. Traguardi che lo
hanno portato “In vetta al mondo” come recita per l’appunto il titolo del libro da lui
scritto in collaborazione con il giornalista Dario Ricci, voce quotidiana delle rubriche
sportive di Radio 24. Il testo è pubblicato da Infinito Edizioni ed è stato presentato
ufficialmente nel corso di due incontri in cui Daniele ha incontrato numerosi appassionati desiderosi di conoscere il celebre alpinista. Il primo si è tenuto lo scorso 29
maggio alla Libreria Touring Club Italiano, in corso Italia a Milano. Il secondo è stato
programmato per il giorno successivo all’interno del Salewa Store di Corso Garibaldi,
sempre a Milano. Dalla testimonianza dell’autore emergono le fasi più importanti che
hanno caratterizzato la sua vita. Nato a Sezze in provincia di Latina e dunque in contesto di pianura, ha tuttavia maturato ben presto quell’amore per la montagna che lo
ha portato a diventare il primo alpinista al mondo ad aver conquistato nell’inverno
2013 lo sperone Mummery del Nanga Parbat. Tra i momenti degni di nota, anche la
vittoria del premio Paolo Consiglio del CAI.
La Mecca dell’arrampicata europea ora dispone di un nuovo
strumento per la sua fruizione. Si tratta della guida “Best
of Arco”, che raccoglie le 70 migliori falesie nei dintorni di Arco,
Trento e Rovereto, della Valle del
Sarca e delle Valli Giudicarie. Oltre
agli elenchi delle vie attualizzati,
questo volume di 352 pagine rappresenta le vie disegnate direttamente su foto a colori. Le immagini
rivelano molto sulla qualità della
roccia e il percorso è riconoscibile
chiaramente. Le istruzioni messe
a punto graficamente ne fanno un
compagno fedele, perfetto per una
vacanza ad Arco all’insegna dell’arrampicata. La guida costa
28.90 euro ed è disponibile nelle librerie e su Amazon.
www.danielenardi.org
guide.vertical-life.info
Inquadra il Qr per il video
di presentazione del Dachstein Triple
Il primo test event B2B
per la bike in Italia
Un evento trade interamente dedicato alle
aziende e ai negozianti tecnici del mercato
italiano per il settore di mountain bike e bici
da corsa. Il Bike Shop Test è un’iniziativa nata
per promuovere l’attività in questo segmento
e offre ai dealer la possibilità di testare in anteprima e di persona le novità prodotto della
collezione 2014, partecipando inoltre a una
serie di incontri, workshop e seminari formativi dove interverranno gli operatori specializzati. L’evento si svolgerà in tre giornate programmate a settembre e collocate a opportuna
distanza dalle principali fiere internazionali
estive come Ispo Bike a Monaco (25–28 luglio),
Euro Bike Show a Friedrichshafen (28–31 agosto) e ExpoBici a Padova (21–23 settembre). Il
raduno si terrà dal
14 al 16 settembre, nella location
trentina di Daolasa–Commezzadura in Val di Sole,
già sede dell’Uci
Mountain Bike
World Cup dal
2008. Conference
center e press room, ampie aree espositive indoor e outdoor, parcheggi e trasporti pubblici:
tutte le principali strutture solitamente riservate allo svolgimento del campionato mondiale saranno a disposizione dei partecipanti. In
particolare verranno disegnati alcuni specifici
percorsi sia su strada sia off road, mentre grazie agli impianti di risalita locali sarà possibile anche effettuare alcuni itinerari freeride e
downhill. È possibile iscriversi attraverso il sito
di riferimento e a 100 punti vendita selezionati verrà offerto un pacchetto hotel gratuito
con trattamento di pensione completa per due
persone. Per tutti gli altri sono comunque disponibili tariffe convenzionate per alloggio e
utilizzo dello skipass.
www.bikeshoptest.it
12
Numero 5 / 2013
Salva con nome
Dall’11 al 14 luglio saranno presentate
le novità della prossima estate 2014
OutDoor Show,
a Friedrichshafen
si guarda al futuro
Il salone specializzato festeggia il suo 20esimo anniversario e si prepara a un’edizione importante, con tante conferme
e qualche novità, come il ritorno dello sport acquatico. Saranno presenti oltre 900 espositori provenienti da 39 Paesi.
A cura di
SIMONE BERTI
Mancano poco meno di 2 mesi all’appuntamento fieristico di Friedrichshafen e il lago di
Costanza si prepara ad accogliere il meglio del
mercato europeo outdoor. I saloni della fiera
di Friedrichshafen nelle ultime 2 decadi hanno
visto crescere gli sport di montagna in maniera vertiginosa e quest’anno festeggiano proprio i 20 anni dalla prima edizione. Nel 1994
l’OutDoor Show fece il suo esordio con 231
espositori e circa 5.500 visitatori, ma era rivolto principalmente al mercato tedesco. Di edizione in edizione l’importanza dell’evento è
cresciuta fino al trasferimento dell’area espositiva e all’internazionalizzazione. In occasione
della ventesima, che si terrà dall’11 al 14 luglio, gli espositori saranno oltre 900, compresi
i global player, provenienti da ben 39 Paesi.
“In tempi in cui i modelli commerciali, le abitudini dei consumatori e il clima economico si
trasformano, l’OutDoor si presenta come un
importante evento sotto diversi aspetti”, ha
raccontato Mark Held, direttore dell’European
Outdoor Group (EOG). “La fiera rappresenta la
piattaforma ideale per i prodotti più recenti,
per le nuove idee del settore e per le iniziative
di marketing, e aiuta sia espositori sia visita-
tori a prepararsi per le sfide del futuro. L’atmosfera dell’OutDoor è, a mio parere, veramente
unica e offre a tutti i partecipanti, sia le piccole
aziende sia quelle internazionali, delle opportunità fantastiche”.
SpAzI E NOvITà
“Siamo molto fieri della partecipazione del
mondo dell’outdoor a Friedrichshafen e cerchiamo di creare un forte forum che abbia
delle caratteristiche create su misura. Il settore dell’outdoor, comparto fondamentale del
commercio specializzato di articoli sportivi,
riceve tutta la nostra attenzione”, afferma il
direttore della fiera Klaus Wellmann. La superficie espositiva a disposizione sarà di 85.000
mq. All’interno, oltre ovviamente agli stand
più o meno grandi delle singole aziende presenti, sarà disponibile la consueta area riservata alle tende da campeggio (A1, A2 e area
esterna), con una panoramica dei modelli più
attuali: circa 10.000 mq con più di 700 allestimenti. Negli spazi esterni invece sarà possibile
assistere a gare sportive ed esibizioni, grazie
alla Gore Trail Running Parcours, alle pareti di
arrampicata, alle slackline e alle waterline,
senza dimenticare il parco avventura sospeso.
Dopo diversi anni di assenza faranno inoltre
nuovamente parte del programma gli sport
acquatici, canoe in particolare. “Siamo lieti di
poter ricevere a bordo gli specialisti del settore
quali Wavecrest, Mega-Sports-Robson, Blue +
White, Kober + Moll e Prijon, che si presenteranno all’OutDoor 2013 su una superficie
espositiva in comune. Il nostro lago fieristico
è a disposizione degli ospiti per i collaudi”, ha
annunciato il responsabile del progetto Stefan
Reisinger.
20° ANNIvERSARIO
La 20esima edizione dell’evento non offrirà
solo le nuove proposte della prossima estate,
ma sarà anche l’occasione per poter dare uno
sguardo ai due decenni di storia dell’OutDoor
Show. Infatti verrà allestita una vasta esposizione speciale nel piano superiore del Foyer
Ost che mostrerà lo sviluppo dei prodotti nel
corso degli ultimi vent’anni, mentre nell’ambito dell’OutDoor Fashion Show verranno presentati diversi capi di abbigliamento cult del
passato. “Questo anniversario è un momento
importante sia per il Salone sia per il settore
dell’outdoor nel suo insieme. Nella storia della
kermesse abbiamo assistito a tanti cambiamenti e si può dire che il nostro settore si sia
sviluppato bene nel tempo”, ha affermato il
presidente EOG, David Udberg. “Sebbene in
questi tempi economicamente difficili tutti ri-
I nUmERI DI OUTDOOR 2012
907
espositori
39
Paesi rappresentati
20
aziende italiane
220
67%
anteprime presentate
85.000 mq
superficie espositiva
1.019
rappresentanti media da 28 Paesi
dall’estero
86%
21.730
visitatori
ha giudicato la fiera importante o molto
importante
43%
ha giudicato il settore outdoor in crescita
39%
ha giudicato il settore outdoor stabile
85%
intende tornare nel 2013
volgano lo sguardo al futuro, dovremmo concederci anche un attimo di riflessione e festeggiare il successo di OutDoor degli ultimi anni.
Come europei possiamo essere orgogliosi di
quei quattro giorni di luglio, in cui la regione
del Lago di Costanza si trasforma in una capitale dell’outdoor e possiamo dare il benvenuto
a operatori commerciali, produttori e giornalisti provenienti da tutto il mondo”.
OUTDOOR INDUSTRy AwARD 2013,
IL mARChIO DI QUALITà
Anche l’OutDoor Industry Award, con cui saranno premiate le innovazioni di prodotto che
avranno superato con successo i test, ha raggiunto nel corso degli anni un livello di certificazione qualitativa notevole. Fino al 6 giugno
si potranno ancora inviare i prodotti nelle categorie abbigliamento/caschi/calzature, zaini/
bagagli, equipaggiamento da alpinismo, equipaggiamento da campeggio, sacchi a pelo, accessori, innovazioni di materiali nonché prodotti
ad alto standard ecologico e di sostenibilità.
I migliori saranno premiati giovedì 11 luglio
alla fiera specializzata. Confermatissimo anche
il premio Outdoor Celebrity of the Year 2013,
conferito a chi si è particolarmente distinto nel
campo dell’outdoor.
www.outdoor-show.com
14
Numero 5 / 2013
Salva con nome
Parte il 7 luglio la settima edizione
di una delle corse più dure al mondo
Red Bull X-Alps, tra Ali e pieDi
Da Salisburgo a Monaco, a piedi o in parapendio: 1.031 km di percorso lungo la catena alpina, affrontando
alcune delle cime e delle vallate più belle e impegnative d’Europa. A 10 anni dal suo esordio la competizione
è ancora più dura dell’ultimo appuntamento (nel 2011) e presenta al via 32 atleti provenienti da 21 Paesi.
A cura di
SIMONE BERTI
Più di 1.000 km in volo e a piedi lungo tutto
l’arco alpino: un percorso a dir poco estenuante per quella che è considerata come una della
gare alpine più dure e avventurose al mondo.
Stiamo parlando del Red Bull X-Alps, giunto
alla 7a edizione a 10 anni dall’esordio, in partenza il 7 luglio da Salisburgo. Il tracciato, che
si snoda lungo le Alpi fino ad arrivare al Principato di Monaco, richiede resistenza e abilità
di volo in parapendio assolutamente elevate,
nonché quel pizzico di follia in grado di andare oltre le difficoltà più impervie e pericolose.
L’edizione 2011 è stata vinta da Christian Maurer (SVI) in 11 giorni, 4 ore e 22 minuti.
“Il Red Bull X-Alps è l’ultima
vera avventura in parapendio
e la più grande sfida al mondo.
È un evento emozionante e
agguerrito, che non ha eguali
MIke küng, TeAM AUT2
Garmisch-Partenkirchen e sulla vetta dello
Zugspitze (2.962 m), la montagna più alta
della Germania. Il percorso interseca quindi
un sentiero verso le Alpi Meridionali che, attraversando il villaggio di Solda nella regione
dell’Ortler, prosegue verso ovest fino a Interlaken in Svizzera: una delle tappe più lunghe
finale di Monaco. “È un percorso elettrizzante, che metterà alla prova gli atleti fino allo
stremo delle forze”, ha commentato Hannes
Arch, ideatore del Red Bull X-Alps. “L’itinerario
è più lungo degli scorsi anni e richiede abilità
tattica e un’incredibile resistenza fisica. Inoltre siamo emozionati all’idea di ritornare in
Germania dopo la prima edizione del 2009”.
UN EvENTO “INTERATTIvO”
Notevoli anche i numeri che un evento del
genere è in grado di generare in termini di
coinvolgimento e interazione del pubblico e
dei media. Sul sito ufficiale grazie al servizio
3D live tracking sarà possibile seguire in tempo reale gli spostamenti di ogni singolo atleta
secondo per secondo. Inoltre alla fine di ogni
giornata saranno disponibili un articolo rias-
IL FORmAT
Ogni singolo chilometro di gara deve essere percorso a piedi o in parapendio. Ciascun
atleta può essere supportato da un massimo
di due elementi, dato che non sono ammessi
interventi di assistenza tecnica o esterna. Gli
atleti sono inoltre obbligati a fermarsi dalle
22:30 alle 05:00. In occasione dell’edizione
2013 tuttavia, l’organizzazione ha introdotto
una sorprendente novità che promette di alzare l’asticella dell’adrenalina di tutti i partecipanti: il “Night Pass” permetterà infatti a ciascuno di avanzare a piedi per un’intera notte.
Noi di Outdoor Magazine, assieme a Deejay
Tv e Planetmoutain.com, siamo media partner dell’evento.
IL pERCORSO
Il tracciato preparato dagli organizzatori per
quest’anno vedrà 32 atleti provenienti da 21
paesi sfidarsi tra i sentieri che si snodano da
un capo all’altro delle Alpi. Con una distanza complessiva in linea d’aria di 1.031 km, il
percorso è circa 200 km più lungo rispetto al
2011 e vedrà gli atleti affrontare i terreni più
impegnativi e inospitali delle Alpi. Come nelle edizioni precedenti, la gara prenderà il via
da Salisburgo, in Austria. Da lì gli atleti dovranno proseguire a piedi in direzione sud-est
verso il massiccio del Dachstein (2.995 mt)
per fare poi rotta verso ovest, attraversando
la regione turistica del parco nazionale Hohe
Tauern, verso la vetta del Wildkogel (2.224
mt). I primi ostacoli tosti saranno proposti
dall’insidioso spazio aereo di Innsbruck e dal
tortuoso attraversamento della valle Karwendel, attraverso cui si giunge nella località di
in programma e contrassegnata da un itinerario davvero impervio. A quel punto non resta
che dirigersi a sud, oltrepassando l’Oberland
Bernese e salendo fino al Cervino (4.478 mt),
uno dei momenti più scenografici dell’intero
tragitto. Per i partecipanti ancora in gara la
sfida si trasformerà in una vera e propria battaglia e il tour panoramico li porterà ad attraversare il dipartimento delle Alte Alpi e a
inerpicarsi sui pendii del Monte Bianco (4.810
mt), prima di inforcare la direzione sud verso
le Alpi Marittime e raggiungere poi la meta
suntivo della gara, foto e clip. Anche questo
ha contribuito ad una forte interazione con il
pubblico e portato a registrare numeri di grande rilievo sui media tradizionali e sul web. Per
l’edizione 2011 vi sono stati infatti 73 milioni
di contatti grazie alla carta stampata, 500 ore
di trasmissioni tv in 130 paesi, 2 milioni di
visitatori unici sul sito, 8,5 milioni di post visti
su Facebook e 22 milioni di visualizzazioni su
Youtube.
www.redbullxalps.com
I TURnpOInTs
pARTEnZA: salisburgo (Austria)
1. Gaisberg 1.287 mt
2. Dachstein 2.995 mt
3. Wildkogel, 2.224 mt
4. Zugspitze / Garmisch-Partenkirchen 2.962 mt
5. Ortles / Solda 1.906 mt
6. Interlaken 568 mt
7. Cervino 4.478 mt
8. Monte Bianco 4.810 mt
9. Saint Hilaire 995 mt
10. Peille 600 mt
TRAgUARDO: principato di monaco
“Il Red Bull X-Alps è una gara che spinge al limite mente, corpo e spirito. È una
complessa sfida strategica, mentre il corpo e l’anima vengono messi alla prova fino
all’ultimo. Per me sarà anche la seconda volta che vi prendo parte. Mi sono allenato
duramente e non vedo l’ora di essere schierato sulla linea di partenza
Numero 5 / 2013
PAUl gUschlBAUeR, BRonzo nel 2011
Sopra e nella pagina a fianco alcune immagini delle passate edizioni dell’evento
ECCO LA pREsEnTAZIOnE DEI 3 ATLETI ITALIAnI pROnTI AL VIA DEL RED bULL X-ALps
AAROn DUROgATI - TEAm ITA1
Meranese di 26 anni, è uno dei più giovani
atleti in questa specialità. Durante l’inverno è maestro di sci nonchè accanito skitourer, d’estate fa l’istruttore e il collaudatore di parapendio.
Quando e perché hai iniziato a praticare
il parapendio?
Nel 2001, quando avevo 15 anni. Ho iniziato
perché mio padre volava ed era il mio sogno già da quando avevo 6 anni, età in cui
sono salito in tandem (su un parapendio
biposto) per la prima volta.
Pratichi parapendio a livello competitivo?
Indica posizioni in classifica ed eventi.
Ho preso parte alla PWC (Paragliding
World Cup) nel 2009 e nel 2010 sono stato
pETER gEbhARD - TEAm ITA2
Peter Gebhard è stato protagonista di un
brutto incidente in volo nel 2008. Atterrato
male, si è rotto due vertebre. Tornato alle
competizioni l’anno successivo, da allora
ha continuato a rappresentare la squadra
italiana. A luglio 2012 ha stabilito il record
di volo di 277 km in 9.5 ore attraverso l’Austria e le Alpi italiane.
Quando e perché hai iniziato a praticare
il parapendio?
Ho iniziato a fare parapendio nel 2002.
Volare è sempre stato il mio sogno fin da
bambino. Inizialmente ho cominciato con
il modellismo (aeroplanini radiocomandati) e finalmente, all’età di 17 anni, ho
cominciato a vivere il mio sogno in prima
persona.
Pratichi parapendio a livello competitivo?
AnDY FRÖTsChER- TEAm ITA3
Avendo preso parte a ogni gara sin dalla
sua prima edizione nel 2003, Andy Fröstcher è diventato una leggenda del Red
Bull X-Alps. Ha ottenuto il suo miglior risultato durante l’edizione 2005 quando è
arrivato 10°.
Quando e perché hai iniziato a praticare il
parapendio?
Ho iniziato a volare in parapendio nel
lontano 1993. Insieme a un amico mi sono
iscritto a un corso della durata di un weekend.
Partecipi a gare di parapendio? Elencaci
le classifiche e gli eventi a cui hai partecipato.
Ho cominciato a competere nelle prime
gare di parapendio nel 1995. Nel 2000 e nel
2011 ho vinto la Paragliding Südtirol Cup,
nel 2003 ho raggiunto il 12° posto nella prima Red Bull X-Alps. Poi ho ottenuto: 10°
per la prima volta nella squadra italiana
per i Campionati Europei. 4° posto ai PWC
di Korea nel 2009. 1° posto ai Pree PWC del
Portogallo del 2009. 1° posto ai Campionati
Coreani del 2009. 4° posto alla Finalissima Assoluta (Superfinal Overall) PWC del
2009. 7° posto nella classifica mondiale del
FAI del 2010. 1° posto con la squadra italiana al Campionato Europeo del 2010. 2° posto al FAI 2 trofeo Alatus del 2011, 1° posto
al trofeo Bosoni, 13° posto alla Finale dei
PWC del Messico del 2011. Ho vinto la mia
prima sfida ai PWC in Portogallo.
Quale sarà la tua strategia durante la
gara?
Cercare di volare il più possibile e prendere la decisione giusta al momento giusto.
In media, più di un terzo dei partecipanti
al Red Bull X-Alps non riesce a finire la
gara. Perché pensi di farcela?
Penso di essere bravo, ho esperienza nel
parapendio, soprattutto sulle Alpi, perché
vivo lì e volo in ogni occasione possibile.
Mi sto allenando duramente da più di due
anni per arrivare in perfetta forma.
Cosa ti spaventa di più dell’evento?
Non sono spaventato, provo rispetto ma
non ho paura.
Hai mai fatto qualcosa di questa portata
prima d’ora?
Ho preso parte alle competizioni PWC,
dove puoi imparare dall’esperienza degli
altri piloti. Ho provato il bivy flight per tre
giorni, in un tour di 180 km.
Indica posizioni in classifica ed eventi.
Membro della squadra nazionale italiana nel 2012. 2° posto nella Classifica Totale
Italiana del 2012. 4° posto nei Campionati
Italiani del 2012. 1° posto nella Lega Meduno 2012, 11° posto nella Macedonia Worldcup del 2012. 2° posto nei Campionati
Austriaci, 2° posto nella Classifica Totale
Italiana del 2011. 10° posto nella Coppa
mondiale della Corea del 2011. 8° posto
nella Classifica Totale Mondiale del 2010.
9° posto nella Coppa Italiana del 2010. 4°
posto nella Coppa Mondiale del Giappone
del 2010. 7° posto nella Coppa del Mondo
della Korea del 2009. Cross Country: 277
km FAI Triangle World Record (XContest)
nel 2010, 247 km andata e ritorno nel 2008.
Quale sarà la tua strategia durante la
gara?
La mia strategia è quella di arrivare perfettamente preparato, mentalmente e fisicamente. Durante la gara voglio essere in
grado di gestire ogni tipo di inconveniente
in modo da arrivare a Monaco. Non voglio
arrendermi.
In media, più di un terzo dei partecipanti
al Red Bull X-Alps non riesce a finire la
gara. Perché pensi di farcela?
Perché sono forte mentalmente e fisicamente e perché lo voglio davvero.
Cosa ti spaventa di più dell’evento?
Fallire per colpa di uno stupido errore.
Hai mai fatto qualcosa di questa portata
prima d’ora?
La Coppa Mondiale di Parapendio è stata molto importante per me, ma il Red Bull
X-Alpes è qualcosa di speciale. Penso che
sarà l’avventura della mia vita.
posto online Contest OCL Internazionale
(2004), 10° alla seconda Red Bull X-Alps
(2005), 7° alla OCL Italia e 25° nella classifica internazionale (2006), 14° alla terza
Red Bull X-Alps (2007), vincitore assoluto
FAI2 Trofeo Montegrappa e 2° posto al FAI2
“Raimund Wieser Cup” (2008). Sempre nel
2008 la 4a partecipazione Red Bull X-Alps
(12a posizione), cui ha seguito la 5a nel 2001
(14a posizione).
Quale sarà la tua strategia durante la gara?
Combattere per la conquista di ogni centimetro - sia a piedi sia in volo.
In media, oltre un terzo dei partecipanti del
Red Bull X-Alps non riesce a finire la gara.
Che cosa ti fa credere che tu ce la farai?
Io ho un obiettivo. Voglio volare dal Mont
Gros fino al porto di Monaco e lì atterrare sulla piattaforma galleggiante. Il mio
allenamento in vista del Red Bull X-Alps
2013 sarà ancora più duro, più intensivo
e mirato. Insieme alla mia squadra, voglio
trovare l’equilibrio ideale tra l’allenamento
pratico in parapendio e l’allenamento fisico,
in modo da riuscire a sfruttare in maniera
efficace il tempo a disposizione durante la
gara. Naturalmente, dalla tua devi avere
anche un bel po’ di fortuna! Le prime cinque
volte sono stato un po’ sfortunato.
Cos’è che ti spaventa di più della gara?
Durante il Red Bull X-Alps, ti ritrovi alle
più alte quote del territorio alpino per periodi davvero lunghi, soprattutto quando sei in
volo. Non è sempre facile ignorare la fatica
e la stanchezza fisica e mentale e rimanere
concentrati, che è fondamentale a causa
delle difficili condizioni. Spero di prendere
le giuste decisioni riguardo al procedere in
volo o a piedi e quindi tornare a casa sano
e salvo.
Hai già compiuto un’impresa simile?
Sì, cinque volte…
15
16
Numero 5 / 2013
Atleti
A tu per tu con il recordman
italiano di velocità sugli sci
pROFILO
simone Origone
Data di nascita: 8 novembre 1979
Luogo di nascita: Aosta
Residenza: Ayas (Ao)
I nUmERI DI ORIgOnE
5
Mondiali vinti (Cervinia 2005, Verbier
2007, Vars 2009, Verbier 2011, Vars 2013)
8 Coppe del Mondo vinte (2004, 2005,
2006, 2007, 2009, 2010, 2011, 2013)
30 Vittorie in Coppa
56 Podi complessivi in Coppa
Simone Origone:
oltre ogni limite...
Lo sci velocità vanta una solida tradizione in termini di popolarità fra gli amanti del brivido
(la prima corsa ufficiale venne disputata nel 1931), ma fatica a trovare una propria
dimensione all’interno della Federazione internazionale. Il nostro connazionale è l’elemento
di spicco nonché campione assoluto della disciplina e vanta un palmares incredibile.
A cura di
ANDREA FACChINETTI
E non si lascia nulla al caso, perché ogni
insignificante (all’apparenza) particolare può
valere o meno un record del mondo. Per questo motivo da qualche anno la posizione e i
materiali utilizzati dal campione valdostano
sono oggetto di scrupolosi studi presso la
galleria del vento di Pininfarina, necessari
soprattutto a correggere la postura e la posizione sugli sci. Come nel 2006, quando Simone compì l’impresa di toccare il record del
mondo di 251,400 km/h sul pendio magico
di Les Arcs, che meglio si adatta a un tentativo di questo tipo con il suo 35% di pendenza
2
Categorie per la Coppa del mondo:
Speed One (propotipi) e Downhill
(materiale diIl serie)
recordman dello sci velocità
251,400 km/h - Record delSimone
mondoOrigone
di Simone Origone
136,00 km/h - il primo record
del mondo realizzato da Leo Gasperl
nel 1931 a St. Moritz
3 Piste omologate in Italia di sci velocità:
San Domenico, Cervinia, Bielmonte
15 Praticanti in Italia a livello agonistico,
fra i quali una donna
1931 Anno della prima gara
di chilometro lanciato
lo sci velocità esordì ad Albertville 1992 come
sport dimostrativo, non si andò oltre, perchè il
CIO lo bocciò considerandolo eccessivamente
pericoloso.
Otto titoli in Coppa del Mondo, cinque medaglie d’oro mondiali, il record del mondo assoluto con 251,400 km/h e il proprio nome
legato indissolubilmente allo sci velocità (ex
km lanciato). Simone Origone ha archiviato
da pochi giorni una nuova stagione ricca di
soddisfazioni e trionfi, ancora una volta concentrata in tre mesi intensi di appuntamenti
in cui le emozioni e il susseguirsi delle gare
hanno fatto vivere tutto d’un fiato i protagonisti del circuito.
Lo sci velocità è il frutto di un insieme di
componenti a elevato contenuto tecnico/tecnologico: attrezzi da 240 cm di lunghezza con
smorzamento delle vibrazioni, casco anatomico e aerodinamico che fa sembrare un alieno, tuta rivestita in polipropilene per ridurre
l’attrito imposto dall’aria (oltre mezz’ora di
orologio per essere vestita) e scarponi aerodinamici con adeguata inclinazione. Il tutto
per sottoporre il corpo umano a un’accelerazione pari a quella di un pilota di Formula 1
(da 0 a 200 in meno di 6”), con la differenza
che nell’ex chilometro lanciato non c’è sotto
un motore e neppure le quattro ruote, ma si
deve andare al massimo per una ventina di
secondi fra partenza e decelerazione. Secondi che appaiono un’infinità a quell’andatura.
Tanto che il regolamento internazionale della Coppa del Mondo vieta più di due discese
giornaliere, per non affaticare cuore e fisico.
“Nel momento di massima velocità non si
vede niente, è come se ti trovassi davanti a
un muro”, racconta Simone. “Si vivono sensazioni incredibili, senti solo il rumore dell’aria
e trattenere il respiro è automatico perché rimani schiacciato e compresso”.
LA DIsCIpLInA
media, una neve diritta e liscia. Ancor oggi
quel limite è imbattuto, resistente pure a un
massiccio attacco intentato nelle scorse settimane nella francese Vars, altra pista mito
della disciplina, dove Simone ha battuto l’agguerrita concorrenza ma non sé stesso, arrivando a un pur fantastico 248,174 km/h, non
sufficiente a riscrivere la storia per appena 3
km/h. “Le temperature si sono mantenute
abbastanza basse e la neve non si è riscaldata
a sufficienza”, ha spiegato. “Ma non è ancora
finita perché ci riproveremo l’anno prossimo”.
Per questa stagione Simone si è “accontentato” di avere riportato la Coppa del Mondo in
Italia dopo un anno di astinenza e di essersi
aggiudicato la medaglia d’oro ai Mondiali disputati a Vars, un titolo che detiene ininterrottamente dal 2005. Perché non esiste sci
velocità senza famiglia Origone, visto che in
casa c’è anche il fratello Ivan, più giovane di
otto anni ma vincitore della Coppa nel 2008
e numerose volte il suo più acerrimo rivale in
pista. Se Zeno Colò, Alessandro Casse e Steve
McKinney hanno contribuito nel corso degli
anni a far conoscere il chilometro lanciato alle
platee, il valdostano ha dato una nuova dimensione a una specialità che fatica a trovare
una sua collocazione internazionale. Una volta sfumata l’opportunità di diventare specialità olimpica all’inizio degli anni ’90, quando
Una considerazione che Origone contesta,
anche se è vero che per ogni centimetro in più
che si affronta, aumenta il rischio di incidenti.
In occasione di uno dei suoi innumerevoli successi nel Mondiale, cadde in fase di decelerazione a poco meno di 200 km/h, sfondando
le protezioni a fondo pista e finendo la propria
corsa in un bosco con un braccio fratturato. “Ma
il nostro non è uno sport pericoloso”, si affretta
a precisare Simone. Del resto non si potrebbe
sentire nulla di diverso da una guida alpina
come lui, nata e cresciuta a pane e montagna.
Nel settembre 2007 è salito e disceso per venti
vette oltre i 4.000 mt tra il Monte Rosa e il
Cervino in 17 ore e 40 minuti. E l’anno successivo ha provato lo stesso percorso in bicicletta, rinunciando al tentativo a metà percorso
soltanto per un infortunio a un ginocchio. Di
questo passo è facile capire quanto sia stato
più facile incassare il forzato addio all’amata
discesa libera (fu congedato dall’Esercito per
un malore) quando si stavano per aprirgli le
porte della Coppa del Mondo, per inventarsi
qualcosa di nuovo. Il sogno tarpato di diventare un campione dello sci alpino si è trasformato in una lunga lista di desideri con il comune
denominatore della montagna che via via si
sono realizzati. “Quale sarà il prossimo obiettivo? Toccare i 255 km/h, e magari ripeterlo
con gli sci sul tetto di una Ferrari”. Conoscendo
la testardaggine del personaggio, uno dei due
obiettivi probabilmente si materializzerà…
18
Numero 5 / 2013
eventi
Dal 26 aprile al 5 maggio in Val Masino,
la prima edizione in doppia cifra
Da sinistra: la cerimonia di chiusura del Melloblocco 2013 (ph. claudio Piscina). Antonio Rossi e Silvia Parente arrampicano al Sasso Remenno (ph. Klaus Dell’orto). Infine il lancio delle lanterne cinesi (ph. Klaus Dell’orto)
Melloblocco, 10 e lode
Christian
Aristizabal Serna
su “Maschio
dominante”
(ph. claudio
Piscina)
10 giorni, più di 2.000 iscritti, tanta roccia ed eventi a corollario. Nonostante
la pioggia dei primi giorni il raduno di sassisti ha colpito di nuovo, mostrando
ancora una volta il volto più bello dell’arrampicata e della Val di Mello.
A cura di
SIMONE BERTI
Ci ha provato, per almeno 6 giorni e con una
certa continuità. Eppure a vedere climber giovani e meno giovani sfidarla continuamente
sui massi della Val Masino e della Val di Mello
deve averla in fondo scoraggiata. Tant’è vero
che poi si è tirata in disparte (più o meno) e
la luce del sole ha potuto mostrare tutta la
bellezza di questo “parco boulder”, oramai
icona dell’arrampicata mondiale, e la carica
dei 2.000 e più iscritti al Melloblocco. Che,
come già ampiamente raccontato negli scorsi
numeri, quest’anno festeggiava i 10 anni con
un’edizione speciale lunga 10 giorni. La nuova esperienza, a detta di molti, è stata sicuramente bella e intensa: giorno dopo giorno
erano sempre di più gli appassionati presenti
in valle, quasi “invasati” dallo spirito del raduno e dalla bellezza del luogo. Fino all’ultimo
giorno, all’ultima sera: non s’erano mai visti
così tanti melloblocchisti impegnati sui boulder o a divertirsi nel corso della festa conclusiva, ballando sotto le stelle sulle note dei Circo
Abusivo. E non sono mancate, come sempre,
le proposte e le iniziative alternative, a partire
da “Arrampicare senza Limiti”.
Enrico Baistrocchi
su “Maschio
dominante”
(ph. Klaus
Dell’orto)
I bLOCChI INNANzITUTTO - Trattandosi di raduno è chiaro come il focus principale siano
i blocchi, in particolar modo i 10 per la gara,
allestiti come sempre dal ragno Simone Pe-
deferri con il prezioso supporto del Collegio
delle Guide Alpine della Lombardia, che per
l’occasione avevano ricoperto alcuni boulder
di gara per renderli accessibili anche in caso
di pioggia. Sorprese e imprese non sono mancate, con diversi volti sconosciuti che hanno
risaltato in mezzo a tanti riconosciuti campioni nazionali e internazionali del boulder. Ma
facciamo un po’ di nomi: tra le donne ha vinto
Barbara Zangler, essendo riuscita a chiudere
9 blocchi su 10, seguita dalla nostra Jenny
Lavarda, ferma a 7. Dietro di loro, con 6 blocchi completati, ecco la francese Caroline Ciavaldini e la russa Yulia Abramchuk. In campo
maschile il migliore è risultato essere Stefano
Ghisolfi, giovane e grande promessa nostrana sponsorizzata Cassin, che ha raggiunto 8
top su 10. Un grande affolamento invece si
è consumato nelle retrovie: Enrico Baistrocchi, Gabriele Moroni, Silvio Reffo, il lituano
Kipras Baltrunas, il britannico James Pearson
e il francese Enzo Oddo ne hanno chiusi 6, il
colombiano Christian Aristizabal Serna, Michele Caminati, Riccardo Caprasecca, Giulio
Bertola, il bulgaro Ivaylo Radkov Fazata, Marcello Bombardi e Matteo Sera invece si sono
fermati a 5.
NON SOLO ROCCIA - A chi magari poteva storcere il naso per i 10 giorni, ritenendoli forse
eccessivi, l’organizzazione ha risposto con un
programma di eventi più ricco e bello che mai.
L’inaugurazione stessa del raduno, avvenuta
sabato 27 aprile, ha colpito i già numerosi appassionati giunti in valle, che hanno assistito
alla presentazione del libro del Melloblocco e
alla liberazione in cielo di decine e decine di
lanterne cinesi, al ritmo della Kreole Gang. Il
tutto, come di consueto, al Centro Polifunzionale della Montagna di Filorera. Il volume presentato ripercorre tutto il cammino del raduno: colori, immagini (tante), parole scritte ed
emozioni restituiscono una memoria costruita
assieme dal 2004 a oggi. Difficile non sorridere guardando gli scatti dei bambini e dei
ragazzi presenti alle prime edizioni, diventati
ora protagonisti assoluti del Melloblocco. Nel
corso della serata del 30 aprile, dedicata interamente alla Valle, invece è stato proiettato il
film Patabang, firmato da Andrea Frigerio, che
racconta tutte le storie di arrampicata e fantasia che hanno reso famoso il granito della Val
di Mello. Di seguito è stato presentato “Mellomito”, la guida della Riserva naturale della
valle. Infine (ma le iniziative sono state molte
di più) le Guide Alpine del Collegio della Lombardia sono state a disposizione gratuita per
dei veri e propri “clinics” volti a far conoscere
l’arrampicata in Valle.
Anna Borella su
“Climb for life
woman”
(ph. claudio
Piscina)
GIORNO 8: ARRAmpICARE SENzA LImITI - Durante gli ultimi giorni la Val Masino ha accolto anche la bellissima iniziativa Arrampicare
senza limiti, promossa dalla Regione Lombardia, CIP, FASI, ERSAF, le associazioni Arrampicabile e Vetta. Per l’occasione gli atleti del paraclimbing Silvia Parente, Simone Salvagnin
e Giulia Poggioli, insieme al campione della
canoa Antonio Rossi, olimpionico e assessore
dello sport della Lombardia, e ad altri 70 giovani e giovanissimi non vedenti, ipovedenti
e diversamente abili, sono entrati a far parte del Melloblocco. Mescolati in mezzo agli
altri climber, hanno condiviso per due giorni
la roccia, i prati e le scalate. Il tempo di una
breve presentazione dell’iniziativa all’ombra
del Sasso Remenno, seguita dall’inaugurazione della targa sulla quale, attraverso il tatto, i
non vedenti hanno potuto “leggere” i tracciati
e le informazioni delle due vie (Senza limiti e Paraclimbing), e subito sono cominciati i
“giochi” sulla roccia. I primi a salire sono stati
proprio Antonio Rossi, che ha scalato bendato,
e Silvia Parente, campionessa del mondo di
arrampicata dei non vedenti e medaglia d’oro
olimpica a Torino 2006. A seguire è toccato ai
vari personaggi noti del paraclimbing, come
Giulia Poggioli e Simone Salvagnin, in compagnia di Barbara Zangerl e Pietro Dal Prà,
anche loro bendati. Aggiungere altro ai fatti
sarebbe solo retorica, ma è stato uno spettacolo per gli occhi e per il cuore.
Il Melloblocco si è concluso con l’affollata
cerimonia di chiusura nel giardino del Centro
Polifunzionale della montagna. Un doveroso
ringraziamento va all’Associazione Operatori
della Val Masino, all’ERSAF, al Collegio delle
Guide Alpine della Lombardia, a Simone Pedeferri e al suo instancabile team e alle aziende che hanno supportato l’evento: La Sportiva,
Montura, Cassin, E9, Grivel, The North Face,
Trangoworld, WildClimb, Black Diamond e
Sterling Rope. Rimane la promessa degli organizzatori agli oltre 2.000 iscritti di quest’anno: un sicuro arrivederci.
www.melloblocco.it
Da sinistra: sole e melloblocchisti in Val di Mello (ph. claudio Piscina). Silvio Reffo su “Toy Boy” (ph. claudio Piscina). Infine Melloblocco community allo scivolo (ph. Klaus Dell’orto)
20
Numero 5 / 2013
Fiere
Si è chiusa la 13a edizione del salone,
a Bolzano dal 17 al 19 aprile 2013
La collezione esposta
all’interno del laboratorio
della galleria del vento
del Politecnico
prowinter si conferma
La fiera internazionale del noleggio e dei servizi per gli sport invernali rimane appuntamento imprescindibile
per i servizi di noleggio e ha incontrato anche quest’anno l’apprezzamento di pubblico ed espositori.
A cura di
MONICA VIGANò
ALL’InTERnO DELLA pIATTAFORmA pROWInTER sKI TOURIng
Al termine di tre giorni completamente dedicati alle ultime novità del settore del noleggio e dei servizi per gli sport invernali, si è
chiusa con buoni risultati la 13esima edizione
di Prowinter. Non a caso infatti è stato raggiunto il record di spettatori, mentre è stato
registrato un alto gradimento da parte delle aziende presenti. “Prowinter ha superato
quest’anno quota 6.000 visitatori: si tratta di
un record nell’ambito delle edizioni in cui la
fiera non viene organizzata in abbinata con Alpitec”, ha commentato Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano. “La nostra è una fiera
ad alto profilo tecnico, per addetti del settore,
con un’offerta espositiva unica nel suo genere in Europa. Riteniamo che il nostro prodotto
sia stato definito in maniera molto precisa e
i nostri sforzi sono premiati dal fatto che gli
espositori ci scelgono ogni anno. Nonostante
la crisi che investe oggi l’economia nazionale,
questa fiera ha tenuto banco e il fatto di aver
raggiunto quest’anno il record di presenze è il
più bel riconoscimento per il lavoro svolto da
Fiera Bolzano e un premio per la formula di
questa manifestazione”. Di notevole interesse
si è rivelata la tavola rotonda “Sci alpinismo
quo vadis?”, all’interno della confermatissima
piattaforma Ski Touring.
Ski alp, tra presente e futuro: il sogno olimpico
AppREzzAmENTI
Dall’indagine condotta da Fiera Bolzano su
un campione di visitatori di Prowinter, il 63,8%
ha reputato la fiera nel complesso “buona”,
mentre il 28,3% la considera “molto buona”.
Il 42% degli intervistati si è dichiarato assiduo frequentatore della manifestazione nel
corso delle sue edizioni. Il 72% visita Prowinter per raccogliere informazioni su materiali,
prodotti e novità del settore, mentre il 23,4%
dei visitatori opera nel settore del noleggio e
della manutenzione di attrezzatura sportiva,
l’11,2% gestisce scuole di sci e snowboard,
il 18,1% rappresenta sci/snowboard club e il
16,3% il settore del commercio di articoli sportivi. Infine il 35% degli intervistati ha effettuato ordini durante la visita in fiera. Il 91% dei
visitatori ha detto che tornerà sicuramente il
prossimo anno.
I pARERI DELLE AzIENDE
Soddisfazione anche da parte delle 234
aziende espositrici, come ben evidenziato dalle parole di Christian Thaler, general manager
di Wintersteiger Italia: “Abbiamo mantenuto
invariato il nostro stand sia come dimensioni
sia come posizione. La fiera per noi è molto
importante proprio perché è l’unica specializzata nel noleggio e nei servizi per gli sport invernali. La situazione economica attuale obbliga tutti a ridurre i costi, ma una partecipazione
fieristica per un mercato di nicchia come questo in Italia vale sicuramente l’investimento”.
Decisamente contento anche Max Kumpfmüller, international sales manager di Hagan Ski:
“Siamo molto contenti di Prowinter perché
l’interesse d’acquisto dei visitatori specializzati
è stato molto alto. Questa fiera per il noleggio
e i servizi per gli sport invernali è un’ottima
piattaforma per uno specialista del settore che
desidera presentare le proprie novità. Per noi
Prowinter è il luogo giusto per presentarci
sul mercato italiano”.
La prossima edizione di Prowinter è in
programma dal 9 al 11 aprile 2014, abbinata con Alpitec, la fiera internazionale per la
tecnologia alpina e invernale.
www.fierabolzano.it/prowinter/
Tra i temi di rilievo affrontati nel corso di Prowinter, di grande importanza è stata ancora una volta
la piattaforma Ski Touring, al cui interno si è svolta la tavola rotonda promossa dall’International Ski
Mountaineering Federation (ISMF), partner istituzionale di Fiera Bolzano: “Sci alpinismo quo vadis?
Sponsor, brand, Olimpiadi, allenamenti… Esaltazione o distruzione dei valori dello sci alpinismo”.
Ne è emerso un quadro dinamico, relativo alla crescita della disciplina, all’interesse negli sponsor,
alla sicurezza e, soprattutto, alla possibilità di entrare a far parte del programma olimpico invernale.
Sono state diverse le persone riunite con un obiettivo: definire le basi per uno sviluppo futuro di una
disciplina in forte espansione, praticata da un numero sempre maggiore di sportivi e seguita da un
pubblico crescente di appassionati, chiamando in causa tematiche quali la sicurezza e le regole
delle aree sciabili, le sponsorizzazioni, la candidatura olimpica e le grandi classiche. I relatori presenti erano: Armando Mariotta e Rebecca Vernon (presidente e vice presidente della ISMF), Helmut
Sartori (direttore Funivie Val Senales), Manfred Reichegger e Matteo Eydallin (atleti della nazionale
italiana di sci alpinismo FISI), Maurizio Dalla Libera (presidente della CNSASA), Adriano Favre (presidente Grande Course), Oscar Angeloni (tecnico della nazionale italiana di sci alpinismo FISI). In
rappresentanza degli organizzatori sportivi: Marco Camandona (Tour du Rutor e rappresentante
della Grande Course) e Alessandro Mottinelli (Adamello Ski Raid e Grande Course).
Alle Olimpiadi?
Il processo di candidatura dell’ISMF alla Federazione Olimpica è stato presentato con entusiasmo
dal presidente federale Armando Mariotta: “La marcia verso le Olimpiadi è iniziata. Ci siamo impegnati molto e abbiamo preparato un dossier di candidatura con interessanti dati e informazioni riguardanti la nostra disciplina. A fine maggio, a San Pietroburgo, sapremo se la nostra diventerà una
Federazione olimpica”. Soddisfazione per il percorso intrapreso dalla Federazione è stata espressa
da tutti i relatori intervenuti, pur nella convinzione che un’eventuale investitura dello sci alpinismo
a disciplina olimpica, che potrebbe scattare con il 2022, non debba prescindere dall’importanza
delle grandi classiche, grazie alle quali il movimento è cresciuto nella sua componente agonistica.
“Lo sci alpinismo ha tutte le carte in regola per entrare a far parte delle Olimpiadi, perché rappresenta appieno tutti i valori che sono alla base dei Giochi”, ha spiegato il Colonnello Marco Mosso,
comandante del Centro sportivo Esercito. “Certo, bisognerà adattare i modelli di gara alle esigenze
di un grande evento mondiale, mantenendo in primo piano le grandi competizioni classiche che rappresentano la storia dello sci alpinismo”. “Qualcosa andrà inevitabilmente rivisto, ma l’Olimpiade
sarebbe un momento importante sia per gli atleti sia per i Centri sportivi militari”, ha aggiunto Oscar
Angeloni. “Naturalmente ci devono essere anche le grandi classiche, emblema dello sci alpinismo
vero, ma ritengo che Olimpiade e grandi classiche possano coesistere senza alcun problema, come
avviene, ad esempio, nello sci di fondo”.
22
Numero 5 / 2013
eventi
Dal 25 aprile al 5 maggio a Trento e dal 1° all’8 maggio
a Bolzano la 61esima edizione del Trento Film Festival
la Genziana d’oro va a...
I VInCITORI DEL 61° TREnTO FILm FEsTIVAL
gran premio Città di Trento - genziana d’oro
Daniel Dencik riceve la Genziana d’oro
Gran Premio Città di Trento per il suo
film “Expedition to the End of the World”
direttamente dalle mani del sindaco
di Trento Alessandro Andreatta
121 opere, tra documentari, corti e lungometraggi, e numeri da record,
perfino superiori all’edizione dei 60 anni. “Expedition to the End of the World”,
“Pura Vida” e “Le thé ou l’électricité” premiati con la Genziana d’oro.
A cura di
DANIELE DE NEGRI
Tra film (soprattutto), mostre, ospiti e
libri, si è chiusa una nuova edizione del
Trento Film Festival, quest’anno giunto
alla 61esima. Un appuntamento ricchissimo come non mai, che ha riscontrato
un successo notevole di pubblico, come
testimoniano i numeri veramente eccezionali e positivi. Anche più dell’edizione scorsa, quella dell’importante anniversario dei 60 anni di Festival. “Il 61°
Trento Film Festival si chiude con un bilancio ampiamente positivo di presenze
e affluenza di pubblico, grazie al ricco
programma che ha proposto dal 25
aprile a oggi”, ha dichiarato, a chiusura dell’evento, il presidente Roberto De
Martin, commentando l’ottimo riscontro
registrato nelle sale cinematografiche e
negli eventi più significativi. Il Festival
però non si è fermato: dopo gli approdi
alla vigilia a Norimberga e Addis Abeba, prima volta in terra africana, la kermesse ha iniziato un tour che si chiuderà ad aprile 2014 e la porterà a toccare
un centinaio di località italiane.
NUmERI DA STADIO - La sfida con l’edizione precedente non era affatto facile. I risultati conseguiti dal 60° Festival
erano già stati eccezionali e, per quanto
difficile, occorreva confermare e magari
migliorare l’ottimo risultato registrato
nel 2012. Cosa certamente non scontata, soprattutto se si valuta il quadro
sociale ed economico più difficile che
non ha risparmiato la stessa manifestazione, colpita dai tagli nelle sovvenzioni
sia degli enti sostenitori che dei priva-
Il film muto “Enis Aldjelis,
die Blume des Ostens”
di Ernst Marischka, proiettato
il primo giorno del Festival
ti. Eppure i numeri ufficiali, alla fine,
hanno ribaltato qualsiasi previsione
pessimistica, illustrando un segno “+”
ovunque. Gli spettatori al cinema ad
esempio si sono attestati attorno agli
11.700 (11.200 i biglietti staccati solo al
Multisala G. Modena), un numero notevole dovuto alla qualità e all’alto livello
delle 121 pellicole proposte. 5.700 invece sono stati gli spettatori presenti
alle serate evento e alle serate alpini-
totale di 4.275 fan che hanno interagito e seguito costantemente la pagina,
commentando e condividendo i contenuti quotidiani. Notevole il successo del
profilo Twitter, che ha visto crescere i
followers dai 707 del 2012 ai 1.305 a
conclusione dei giochi. Tante sono state anche le visualizzazioni ottenute sul
canale YouTube (64.252 totali), vera
conferma dell’importanza del Festival a
livello interattivo.
“Expedition to the End of the World”
di Daniel Dencik
Il racconto di un epico viaggio a bordo di una goletta tra
i ghiacci del nord est della Groenlandia di un gruppo di
scienziati e artisti.
genziana d’oro del Club Alpino Italiano
“Pura Vida”
di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina Ayestaran
La storia di un salvataggio impossibile da parte di alcuni
noti alpinisti che non esitano a esporsi a gravi pericoli
per portare soccorso a un alpinista spagnolo.
genziana d’oro della Città di bolzano
Pupi Avati, ospite del Festival,
premiato con la Genziana
dal presidente del TFF Roberto De Martin
stiche. MontagnaLibri ha riconfermato
il gradimento di una larghissima parte
di pubblico, registrando ben 24.000
persone a questa edizione, la 27esima,
cui se ne aggiungono 4.000 presenti ai
diversi appuntamenti letterari proposti da MontagnaLibri. Mentre il Parco
dei Mestieri, lo spazio del Trento Film
Festival riservato alle scuole e alle famiglie, ha goduto di
5.500 tra partecipanti (per lo più ragazzi)
e visitatori. Mancano
i dati sulle mostre,
solo perché alcune
sono ancora in corso. Ma anche qui la
sensazione è più che
positiva.
UN’EDIzIONE
pIù
“SOCIAL” - Rispetto
alla scorsa edizione sono 660 in più
i “mi piace” cliccati
sul canale Facebook
del Festival, per un
DALLA TURChIA CON AmORE - Sono
bastate due edizioni alla sezione “Destinazione...” per diventare un percorso dal profilo originale e riconosciuto
all’interno della variegata proposta
della kermesse. Dopo i progetti dedicati
a Finlandia (2011) e a Russia (2012),
quest’anno ci si è rivolti alla scoperta
della Turchia, in particolare verso i territori più interni, rurali e remoti, e i paesaggi montuosi dell’Anatolia. L’apertura ha coinciso con l’inaugurazione
dell’intero programma cinematografico
del Festival, venerdì 26 aprile: all’Auditorium Santa Chiara è stato proiettato
il film muto musicato dal vivo “Enis Aldjelis, die Blume des Ostens” di Ernst
Marischka, nel quale le immagini della
Istanbul di inizio ‘900 si sono unite alle
sonorità tradizionali contaminate con
il rock e l’elettronica della band turca
BaBa ZuLa. Dal giorno successivo l’appuntamento “Destinazione...” è stato
quotidiano, con altre 12 opere tra lungometraggi, corti e documentari.
www.trentofestival.it
“Le thé ou l’électricité”
di Jérôme Le Maire
Il racconto del disorientamento di una piccola comunità dell’Alto Atlante marocchino di fronte a un cambiamento epocale tanto desiderato quanto temuto, l’arrivo
dell’energia elettrica.
genziana d’argento
-“Libros y Nubes” di Pier Paolo Giarolo
-“The Observers” di Jaqueline Goss
-“The Hunter” di Marieka Walsh
premio speciale della giuria
“No hay lugar lejano” di Michelle Ibaven
premio speciale della giuria del sindacato nazionale
dei giornalisti cinematografici italiani
“The Hunter” di Danel Nettheim
24
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Iniziative
Focus sull’interessante campagna intrapresa
da associazioni e aziende britanniche
walking in the uk
A cura di
SIMONE BERTI
Condotto e gestito dalla britannica Outdoor Industries Association (OIA), Britain on
Foot è un’iniziativa nazionale a lungo termine che intende promuovere una più grande
partecipazione alle attività outdoor in Gran
Bretagna. Progetti e iniziative di stampo innovativo e ad alta ricettività rappresentano
l’impegno quotidiano della campagna condotta dai suoi numerosi partner, comprensivi di marchi outdoor, associazioni, club e realtà turistiche. Asolo, Berghaus, Bridgedale,
Camping and Caravanning Club, Cotswold,
Countryside, EOG, Gore-Tex, HF Holidays, HiTec, Icebreaker, La Sportiva, Merrell, Rohan,
Roster, Royal Robbins, Sherpa, Sprayway,
Vango e Virtual College sono alcune delle
aziende e associazioni che hanno creduto
nel progetto, raccogliendo soldi per il lancio
delle prime campagne promozionali. E che
ovviamente continuano a ricercare partner,
per allargare ancor di più il range di offerta
e fare veramente la differenza in UK.
ObIETTIvI
Gli obiettivi di Britain on Foot sono chiari:
incoraggiare il popolo britannico a essere
attivo all’aria aperta. In tutti i sensi. L’invito è quello di andare al lavoro a piedi,
praticare geocaching in famiglia, trail running, trekking e magari anche alpinismo o
climbing, per chi è più avventuroso. Il tutto
è partito da un’idea della OIA e della BMC
(British Mountaineering Council). In seguito, crescendo, sono state accolte altre associazioni come National Trust, Ramblers,
The Camping and Caravanning Club e Change 4 Life, solo per citarne alcune. Britain
on Foot in sostanza rappresenta un’unione
di idee e di promotori, messi insieme per
proporre e inculcare nel cuore del regno
britannico un’agenda di appuntamenti e
attività outdoor a beneficio di tutti. Punto
importante della campagna è segnato dai
benefici dell’essere “active outdoors”. E non
riguarda unicamente un fattore di salute del
corpo per chi pratica, ma implica riscontri
importanti anche a livello economico, siano
essi per il turismo come per l’industria outdoor. Il potenziale di impatto sulla salute
personale e sul wellness nazionale è assolutamente positivo.
pER LA SALUTE
Trekking, hiking, climbing, geocaching: praticare sport outdoor in
maniera costante e regolare, secondo studi medici, aiuta a mantenere il corpo giovane e attivo,
abbassa il rischio di malattie gravi
come il cancro e il diabete, e aiuta a
prevenire malattie cardiache e infarti
(fino al 25-30%), spesso cause di morti
premature. In generale tali attività accrescono il benessere mentale e fisico,
aiutando a mantenere il giusto peso e la
forma personale di ogni sportivo.
pER L’ECONOmIA
Come già specificato, i benefici delle
attività outdoor non riguardano esclusivamente il benessere fisico e la battaglia quotidiana contro “l’inattività
pandemica” che colpisce larga parte
della popolazione (e non si parla solo
di quella britannica). I riscontri positivi avvengono anche e soprattutto a livello economico. Incoraggiare le persone a praticare
sport aiuta a implementare il turismo locale,
creando nuove opportunità di lavoro relazionate all’outdoor e contribuendo così,
a livello generale, all’economia nazionale. In Gran Bretagna il turismo segna
una parte importante del settore
terziario nazionale: è infatti la
sesta industria più importante del Regno Unito, con un
fatturato di 115 miliardi
di sterline. Ed è evidente
l’importanza in questo
dell’outdoor, dato che,
tra le 6 cose “al top” da
fare in vacanza, gli sport
di montagna coprono ben
4 posizioni per il popolo anglosassone.
“pREDICATORI DELL’OUTDOOR”
Britain on Foot è la campagna, l’atto pratico è garantito dalle numerose iniziative e
progetti condotti dai partner. Gli strumenti
promozionali offerti sono diversi e comprendono modelli da utilizzare in brochure,
cataloghi e workbooks, supporti utili alla
promozione dei benefici dell’iniziativa verso il settore industriale e verso il pubblico.
Un’importanza vitale, e non potrebbe essere
altrimenti, ricoprono il web e i social net-
Nata sotto l’egida della OIA (Outdoor Industries
Association) e del BMC (British Mountaineering
Council), il progetto intende promuovere
le attività outdoor in Gran Bretagna facendo
leva sui benefici fisici ed economici. Sono già
numerosissime le realtà che hanno deciso
di supportare con iniziative ed eventi ad hoc.
E se ne parla anche in Italia…
work, ideali per raggiungere in maniera più rapida una vasta parte
di utenti. Vista anche la diversità dei numerosi partner aderenti, le iniziative condotte e
promosse sono estremamente
diversificate. Il brand Hi-Tec, ad
esempio, ha dedicato una larga
parte della propria strategia di
comunicazione di massa a Britain on Foot, ritenendolo fondamentale per il rafforzamento del
marchio e la conoscenza dei propri prodotti. Mentre l’associazione
Ramblers, dedita fin dal 1935 alla
protezione e alla cura dei territori
britannici dedicati all’escursionismo,
supporta la campagna grazie a diversi
grossi eventi nel 2013, tra i quali spiccano Get Walking Week e Big Welsh
Walk, iniziative che intendono essere
un’occasione per tutti di essere più attivi nella natura. Inutile dire che le attività dei partner sono talmente numerose che
non basterebbe questa rivista per raccontarle. Per saperne di più basta andare sul sito
(vedi a fondo pagina).
RISULTATI E pROSpETTIvE
Nel corso del biennio 2013-2015 la
campagna Britain on Foot prevede
di raggiungere un minimo di
100.000 nuovi praticanti outdoor. Con una precisazione:
non è necessario che diventino tutti alpinisti, provetti
climbers o trail runners
competitivi; basta andare
al lavoro a piedi una volta alla settimana, praticare
geocaching in famiglia, accompagnare i figli a scuola o
farsi qualche escursione facile
fuori città. Insomma, un invito che
vale veramente per tutti. Da quest’anno inoltre è attivo il sito, veicolo fondamentale di presentazione della
campagna e strumento utile per chi
cerca informazioni o vuole attivarsi
come azienda, associazione o altro.
La campagna vuole essere estremamente ambiziosa, ma non dispone
ancora di adeguate quantità di fondi.
Al momento infatti il sostegno prettamente
economico è dovuto principalmente ai mem-
bri della OIA e ai primi fondatori, che hanno
consentito di creare e sviluppare il concept
e di realizzare i primi strumenti. L’impegno
dunque, oltre che nella campagna stessa,
è rivolto anche alla raccolta di fondi e alle
sponsorship commerciali, in modo da sostenere con maggiori risorse quanto finora è già
stato compiuto.
ANChE L’ITALIA A pIEDI
Ispirato dal progetto Britain on Foot
dell’OIA, anche l’Italian Outdoor Group sta
valutando di proporre sul territorio italiano
un progetto di promozione del movimento
sportivo all’aria aperta, utile a diffondere
la cultura dell’outdoor. Al momento l’IOG è
al lavoro per costruire una rete di soggetti interessati sul territorio ed è in contatto
con realtà quali Federtrek e la Fondazione
Veronesi.
26
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Focus on
Dopo l’anno test e la versione invernale parte
l’offerta integrata di vacanza estiva dolomitica
le Dolomiti fanno
rete anche d’estate...
Dolomiti SuperSummer: 100 impianti di risalita, 10 aree dolomitiche e 3 province
coinvolte (Bolzano, Trento, Belluno), tutto all’interno delle montagne patrimonio
UNESCO. Tra le novità la card a punti per tutta la rete e l’applicazione per smartphone.
A cura di
BENEDETTO SIRONI
singole persone (non trasferibile) e consente al titolare di crearsi un proprio percorso,
secondo diverse discipline. Si tratta di una
comoda tessera a punti, che vengono scalati
di volta in volta all’accesso di ogni tornello
presente nei diversi comprensori. La card
trasferibile può essere caricata con 80 euro
(960 punti) e 140 euro (1.750 punti), quella
non trasferibile con 60 euro (720 punti) e
100 euro (1.250 punti). Per i junior è prevista una riduzione del 30% (42 e 70 euro). I
punti hanno validità fino al 20 ottobre 2013.
È possibile richiederla presso gli impianti di
risalita aderenti a Dolomiti SuperSummer.
L’applicazione invece ha uno scopo prettamente informativo, in quanto permette di
individuare le montagne, visualizzare tutti
gli impianti, verificare che siano aperti e vedere le loro caratteristiche tecniche.
Per gli amanti delle Dolomiti non può che
essere una buona notizia, foriera di possibilità molto variegate e interessanti per la
propria vacanza. Chi quest’anno sceglierà
infatti la montagna preferendola al mare
e deciderà di stazionare qualche settimana
nelle province di Bolzano, Trento e Belluno,
potrà godere dell’eccezionale proposta di
Dolomiti SuperSummer, versione estiva del
Dolomiti Superski. La scorsa estate ha svolto
la funzione di test e il successo raccolto non
poteva che causare la conferma della poderosa rete dolomitica comprensiva di 100
impianti di risalita e 10 aree dolomitiche,
per una vacanza outdoor a tutto tondo.
L’AREA
L’idea è quella di valorizzare la stessa sinergia tra i diversi comprensori che ha fatto
la fortuna del Dolomiti Superski. E la proposta ha incontrato il gradimento dei visitatori, come dimostra il buon esito dell’estate
pilota del 2012. Così, con la bella stagione, le rinomate piste e i percorsi sciistici
vengono trasformati in sentieri da scoprire
“con i piedi per terra”, a passo di walking
e hiking, oppure in sella alle due ruote. I
100 impianti nelle 10 zone dolomitiche per-
mettono infatti di vivere tour di ogni genere
nelle diverse aree, favorendo la conoscenza
della cultura di montagna e del territorio,
non solo attraverso sport e attività outdoor,
ma anche grazie a percorsi enogastronomici
e welness, con servizi dedicati ai bambini.
L’offerta Dolomiti SuperSummer in sostanza
presenta un notevole mix di sport e turismo in grado di soddisfare ogni variegato
desiderio degli ospiti. Ecco le 10 aree parte delle rete: Cortina d’Ampezzo, Arabba/
Marmolada, Plan de Corones, Dolomiti di
Sesto/Alta Pusteria, Alta Badia, Val di Fiemme/Obereggen, Val Gardena/Alpe di Siusi,
Trevalli, Val di Fassa/Carezza, Civetta.
LA CARD E L’App
Il lancio definitivo offrirà inoltre 2 novità
utili e interessanti. Stiamo parlando della
SuperSummer Card e dell’applicazione Dolomiti SuperSummer AR per iPhone e Google Play. Come per la versione invernale
Superski, la SuperSummer Card è disponibile per la famiglia (trasferibile) e per le
pERCORSI TEmATICI
L’offerta di Dolomiti SuperSummer implica un godimento a misura di utente e per
tale ragione le proposte sono estremamente varie e diversificate: arrampicata, bike,
slittovia, mountain bike, fun-bob, hiking &
trekking, nordic walking, percorsi per bambini, running, speed hiking, walking e zip
line, come anche proposte più wellness,
vedi percorsi kneipp, sauna & vasca botte.
Un discorso a parte meritano però gli Emotion tour, altra novità di quest’anno rispetto
alla stagione pilota: weekend o intere settimane vissute tra trekking, running o sulle
due ruote, grazie a percorsi tematici creati
ad hoc per gli sportivi in cerca di adrenalina, ma anche per le famiglie e i più piccoli.
Si va dai trekking in alta quota all’Alpe di
Siusi o nell’Alta Pusteria, giusto per citarne un paio, fino alle ruote panoramiche da
affrontare in bicicletta come in Val di Fassa e Cortina d’Ampezzo (ma sono molte di
più), per concludere con le proposte trail
running sulle Alte Vie 1 e 2 in Alta Badia.
Ma al di là dei tracciati tematici, le proposte
sono centinaia e si rivolgono a sportivi e
famiglie, con un quantitativo di percorsi da
affrontare a piedi o in bicicletta veramente
suggestivi e numerosi.
www.dolomitisupersummer.com
28
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / News
Un itinerario pieno di “gusto” nel parco nazionale dello stelvio
Cammina e Gusta è un’iniziativa giunta alla 5 edizione che
prevede un connubio tra i sapori tipici della Valfurva e gli scenari naturali del Parco Nazionale dello Stelvio. In scena il 23
giugno, l’evento propone un itinerario di 8 km adatto alle famiglie (può essere percorso anche tramite utilizzo di impianti di risalita) e ogni tappa offre possibilità d’incontro con le
prelibatezze valtellinesi, senza contare poi gli intrattenimenti
di vario genere. Ogni gruppo è accompagnato da una guida
e la sicurezza è garantita dalla presenza del Soccorso Alpino
di Valfurva. Il ritrovo è in piazza Magliavaca, a Santa Caterina, mentre la conclusione è a Ponte Vecchio. Gli stop previsti
sono alla Baita di Sel (1800 mt), Baite di Lorenzin (1935 mt),
Baita de Nasegn, centro La Fonte (1738 mt), rifugio Paradiso
(2000 mt), rifugio Palù (2102 mt), Cresta Sobretta, ovvero il
punto panoramico più alto (2750 mt), rifugio Sunny Valley
(2670 mt) e Baite di Plaghera (2080 mt). Le degustazioni,
visto l’alto numero di tappe, sono da leccarsi i baffi: muffins, rosumeda, yogurt fresco di montagna, salumi tipici e
Sciatt valtellinesi, vino valtellinese, ravioli di grano saraceno
ai funghi porcini, zuppa di menedéi, birra di alta montagna,
polenta concia con salmì di selvaggina, formaggio Furicc con
FOnDATIOn gRAnD pARADIs
www.grand-paradis.it
a
giroparchi nature Trail: un progetto
formativo per i più giovani
Ph Guerino Andreola
pere e miele, ecc. La quota di partecipazione è di 40 euro
per adulti e 25 euro per ragazzi fino a 16 anni. I bambini fino
a 7 anni partecipano gratuitamente se accompagnati da un
adulto pagante.
www.santacaterina.it
servizi interattivi e itinerari su misura per l’escursionismo valdostano
Itinerari e interattività, pacchetti turistici e tanti servizi: il trekking in Valle d’Aosta offre soluzioni per ogni tipo di esigenza e
per tutti i viaggiatori. Dalle strade della via Francigena al tour
del Mont Fallère, quest’area è ricca di attrazioni turistiche caratterizzate da cascate, laghi, animali selvatici e piante rare che
si incontrano attraversando parchi e riserve naturali, o camminando tra quelle che un tempo erano le riserve di caccia del
re. Oltre 5.000 km di sentieri, 74 rifugi e posti tappa, 71 bivacchi, 19 vie ferrate o attrezzate: sono questi alcuni dei numeri
dell’escursionismo di questa zona. Il trekking dei 10 laghi, ad
esempio, attraversa una zona ricca di laghi e specchi d’acqua,
compresa tra il Parco naturale del Mont Avic e il Parco nazionale
del Gran Paradiso. Sono tante le proposte pensate per chi vuole vivere una vera e propria esperienza educativa e formativa
grazie alla presenza di una guida naturalistica. Per chi vuole
tenersi aggiornato e muoversi in tutta sicurezza, il geonavigatore (geonavsct.partout.it/pub/geosentieri) è uno strumento
attraverso il quale è possibile scaricare la rete dei sentieri della
Valle d’Aosta su carta tecnica o ortofoto e di individuare i principali percorsi della regione. Proposte di escursioni, foto e notizie
sono invece accessibili per chi entra a far parte della community di Sentieri e trekking@VDA.
Camminando con Lizard tra la quindicesima “marcia dei Forti” e il nuovo tester team
31 km per le camminate più panoramiche,
con vista a Forte Serrada, Forte Sommo
Alto e Forte Cherle; 40 km per l’escursione
più in quota, che arriva fino a Monte Maggio, ex confine austro-ungarico, a 1.850 mt
di quota. Sempre a proposito delle ultime
novità riguardanti Lizard, si segnala un’importante iniziativa promossa dal brand che
sta cercando un team di consumatori italiani e stranieri per provare le novità delle
collezioni. Il nuovo tester team dell’azienda
verrà selezionato sulla base dei candidati
che si sono iscritti al sito di riferimento.
Nella sola prima settimana, la proposta
ha già registrato un notevole successo, con
l’iscrizione di oltre 200 aspiranti membri.
Nata sulla base di una collaborazione siglata a inizio anno con l’Azienda Promozione
Turismo di Folgaria, la “Marcia dei Forti”
è una manifestazione promossa da Lizard
per tutti gli appassionati di trekking che vogliono percorrere i luoghi principali di una
delle aree più suggestive del Trentino. Si
tratta di una marcia non competitiva, il cui
spirito principale è proprio quello di permettere ai suoi partecipanti di conoscere
da vicino i bellissimi scenari dell’altipiano.
In programma per la giornata di domenica
7 luglio, l’evento è giunto quest’anno alla
sua quindicesima edizione. In particolare l’organizzazione proporrà diversi tipi di
percorsi, con distanze adatte a chiunque
voglia iscriversi, qualunque sia la sua età
o il suo livello di preparazione fisica: 8 e
12 km per il formato più accessibile; 20 e
lizardfootwear.com/it-IT/lizard_testerit
Un’applicazione gratuita per viaggiare in Valmalenco
Tutti i sentieri e le vie da percorrere per viaggiare in Valmalenco e tante informazioni sui
luoghi che caratterizzano questa regione, le
sue tradizioni e le principali attrazioni turistiche. Valmalenco Sentieri è la nuova applicazione gratuita e scaricabile attraverso
lo Store di Apple che è stata pensata per
chi vuole visitare una delle aree più indicate
per l’escursionismo lento. Compatibile con
tutti gli strumenti iPhone e iPad, offre un
accesso rapido e semplice a contenuti utili. Sentieri e traversate in quota, sentieri di
versante o sentieri tematici, che vanno dai
glaciologici agli itinerari botanici, o ancora
sentieri di fondovalle: ogni itinerario è descritto dettagliatamente, con il resoconto di
lunghezze, dislivelli, tempi di percorrenza e
segnalazioni dei punti di interesse. Nella se-
zione montagna della app sono descritte anche le principali informazioni pratiche sulle
principali vette: numeri di telefono, periodi
di apertura, coordinate gps. Nella categoria
“eventi” è possibile scoprire le principali manifestazioni in ordine cronologico che
sono in programma nella Valmalenco, con
una breve descrizione e tutti i riferimenti
utili, mentre la funzione “mappa” permette
di arrivarci con precisione. Per finire, dalla
sezione “sentieri”, cliccando sulla ‘I’ nella
banda rossa in alto, si possono consultare le
informazioni turistiche, come la segnaletica,
i consigli per l’equipaggiamento, gli indirizzi
delle guide e dei servizi meteo, del CAI e del
soccorso alpino.
www.sondrioevalmalenco.it
Fondation Gran Paradis organizza, dall’1 al 5 luglio
2013, il Giraparchi Nature Trail, un trekking naturalistico rivolto a ragazzi residenti in Val d’Aosta fra
gli 11 e i 14 anni e dedicato alla conoscenza delle
aree protette e all’apprendimento della lingua inglese. L’iniziativa, che attraversa il Parco Nazionale
Gran Paradiso e il Parco Naturale Mont Avic, si pone
l’obiettivo di introdurre i giovani partecipanti alla ricca natura dei due parchi valdostani, accompagnati
da tre figure professionali madrelingua inglese: una
guida escursionistica, un insegnante di lingua e un
animatore. “L’azione, realizzata nell’ambito del progetto Giroparchi, è indirizzata alle comunità del Gran
Paradiso e del Mont Avic”, spiega il direttore della
Fondation Grand Paradis, Luisa Vuillermoz. “L’obiettivo è permettere che gli adolescenti acquisiscano
consapevolezza del vasto potenziale dei parchi,
nonché degli strumenti per veicolarlo nella lingua
più conosciuta, l’inglese. Il binomio di conoscenza e
competenza linguistica potrebbe divenire una risorsa
per il loro futuro, nel contesto di un’area votata al turismo sostenibile”. Il soggiorno è previsto presso i rifugi Barbustel, Dondena, Miserin e Sogno di Berdzé.
I temi trattati spaziano dalla lettura delle mappe alla
fauna dei parchi fino al mondo acquatico d’alta quota. L’itinerario si conclude al Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Cogne, dove i ragazzi
presenteranno a genitori, parenti e amici l’esperienza vissuta. I posti disponibili sono 25.
scatti in cammino, maratona di fotografia
naturalistica sul gran paradiso
Ph Alberto Ghizzi Panizza
L’Associazione Travel Photo Experience, in collaborazione con Fondation Grand Paradis, il comune
di Valsavarenche, Tracce Sottili e Photoxplorica, ha
organizzato Scatti in cammino, la 1a maratona di
fotografia naturalistica. L’evento, che si svolgerà il
20 e il 22 settembre a Valsavarenche, è rivolta a
fotografi dilettanti, amatori e professionisti, i quali
dovranno provare a cogliere e immortalare al meglio le bellezze naturali del Parco. La maratona si
articolerà in quattro aree tematiche per consentire
un’esplorazione a tutto tondo: dal paesaggio (diurno e notturno) alla fauna e all’avifauna, dalla flora
alla macrofotografia. La giuria, presieduta da Marco
Urso, fotografo naturalista con importanti riconoscimenti a livello internazionale, e composta dai
fotografi Stefano Graziano e Alberto Ghizzi Panizza, dal direttore di Fondation Grand Paradis Luisa
Vuillermoz e dalla responsabile della comunicazione multimediale della fondazione Arnela Pepelar,
selezionerà le tre migliori fotografie per ciascuna
delle quattro categorie proposte, decretando poi il
vincitore. Tra i premi in palio vi è un weekend nel
Parco Nazionale Gran Paradiso per due persone del
valore di 200 euro.
­Numero­5­/­2013
La seconda edizione del “Festival della Viandanza” di Monteriggioni
Hanno percorso 115 km per presentare il Festival della Viandanza, evento dedicato ai viaggiatori e agli escursionisti la
cui seconda edizione cade quest’anno nel weekend che
va dal 31 maggio al 2 giugno. Nella settimana precedente
all’apertura della manifestazione, un gruppo di camminatori si è messo in marcia da Radicofani per condividere con
altri compagni la “strada” che porta verso Monteriggioni,
sede della kermesse culturale. Attraverso la val d’Orcia, la
val d’Arbia e la montagnola senese, i protagonisti di questa
esperienza hanno visto da vicino alcuni dei luoghi simbolo
della regione Toscana. Le acque termali di Bagno Vignoni,
i vigneti del Brunello di Montalcino, gli antichi agglomerati
della Grancia di Cuna o la vista senese che si apre da Lucignano d’Arbia, il tragitto percorso è stato sostanzialmente
quello della via Francigena, strada percorsa nel medioevo dai pellegrini diretti a Roma dal Nord. “Come sempre
i nostri viaggi hanno una doppia valenza, di turismo e di
monitoraggio del territorio”, ha spiegato Alberto Conte, fondatore di itinerAria, esperto di progettazione e rilievo gps di
percorsi a piedi e in bicicletta. Una bella iniziativa dunque
ben impressa dello spirito che accompagna la celebrazione
dello stesso festival, perché “I viaggi sono i viaggiatori. Ciò
che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che noi siamo”. Non per niente è questa frase del poeta portoghese
Fernando Pessoa che introduce l’evento, per il quale sono
attesi fra gli altri anche l’attore Moni Ovadia, il disegnatore
Sergio Staino e il gruppo musicale dei Tetes de Bois.
www.viandanzafestival.it
Dalla Carinzia a Trieste, 43 soste lungo il cammino dell’Alpe Adria Trail
Dalle pendici del Grossglockner, il più alto monte austriaco, un cammino a tappe lungo circa 750 chilometri. Alpe
Adria Trail è un percorso che attraversa la natura delle
regioni della Carinzia, della Slovenia
e del Friuli. Sarà dal Parco Nazionale degli Alti Tauri ai piedi del ghiacciaio austriaco del Pasterze che gli
escursionisti potranno partire per
questa lunga vacanza in cammino.
Sono 43 in totale le soste previste,
per le quali si passeranno la cittadina medievale degli artisti Gmünd,
recentemente premiata con l’Eden
Award per l’impegno alla cultura, e i declivi della Millstätter Alpe. Da qui fino all’Alpe Gerlitzen, con vista sul lago
Ossiacher See, a Velden, sul lago Wörthersee, fino alla
Baumgartnerhöhe, a poca distanza dal lago Faaker See.
La prima tappa slovena è rappresentata da Kransjka Gora,
da cui si proseguirà lungo il parco dei Triglav nelle Alpi
Giulie. Le storiche località di Caporetto e Tolmino, la più agreste zona
di Goriška Brda, dove per tradizione da secoli si pratica la viticoltura,
porteranno i trekker fino ai confini
nazionali, verso il Carso. L’antica città di Cividale e le aree del Collìo e
di Cormons prima, Duino e Muggia
poi, saranno i luoghi toccati dal percorso dell’Alpe Adria Trail prima di
arrivare sul mare e finalmente sul golfo di Trieste.
www.carinzia.at
FoCUs sULL’AssoCIAzIone LIgURe MAngIA TRekkIng
www.mangiatrekking.it
Torniamo a parlare di questa bella e ormai affermata realtà. L’associazione Mangia
Trekking è sempre protagonista di iniziative e progetti legati all’escursionismo locale,
come puntualmente raccontato anche dalle sue numerose newsletter di aggiornamento.
Inaugurato il gemellaggio con Uniti per la Corniglia
Una bella e festosa giornata ha
suggellato il gemellaggio fra le
associazioni Mangia Trekking e
Uniti per la Corniglia. Il 22 aprile infatti le due realtà di sono
incontrate nell’antico borgo
marinaro di Corniglia nelle Cinque Terre, in seguito a un’escursione. I numerosi escursionisti
di Mangia Trekking sono partiti
la mattina presto da Manarola
sul mare per giungere solo nel
primo pomeriggio nel suggestivo borgo, dove sono stati
accolti dalla comunità locale.
Le due associazioni collaboreranno insieme per la valorizzazione e la promozione dei
propri territori, conducendo
iniziative di interesse comune.
Mangia Trekking ad esempio
ha facilitato la promozione dei
prodotti biologici e tipici della
Val di Vara presso le strutture
commerciali di Corniglia, oltre
che delle calzature e attrezzature degli sponsor Aku e Camp.
La sinergia si affinerà anche
nella partecipazione ai programmi escursionistici e nella
promozione di Corniglia attraverso i canali di comunicazione
Mangia Trekking, come il sito
o le strutture legate all’associazione.
Rinnovata per altri 3 anni la manutenzione e la segnaletica dell’isola Palmaria
Nella sede di Porto Venere è stata rinnovata la
Convenzione tra l’Ente Parco Naturale Regionale
di Porto Venere, rappresentato dal responsabile
Roberto Pomo (a sinistra), e l’associazione Mangia
Trekking, nella persona del presidente Comandante Giuliano Guerri (a destra). L’accordo assegna
nuovamente, per ulteriori 3 anni, la manutenzione della rete sentieristica dell’isola Palmaria
all’associazione. Tale sottoscrizione dimostra il
grande lavoro svolto da Mangia Trekking nella
promozione dell’escursionismo e la positiva esperienza maturata nel corso degli anni non poteva
che indurre l’Ente a confermare la collaborazione.
L’accordo siglato prevede la manutenzione dei
sentieri e, attraverso il naturale monitoraggio del
territorio, un’importante azione di prevenzione
antincendio, mentre saranno organizzate diverse
manifestazioni legate alla frequentazione e alla
fruizione turistico-sportiva di zone sensibili e di
particolare valore biologico-paesaggistico. Senza
dimenticare gli eventi finalizzati alla promozione
e alla valorizzazione delle risorse ambientali e
storico-culturali nell’area.
29
30
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Focus on
La serie di iniziative promosse e sostenute dalla Regione
in favore delle realtà turistiche montane
Da sinistra: screenshot del sito rifugi.lombardia.it, recentemente ristrutturato e aggiornato. Il rifugio Longoni (2.450 mt) affacciato sulla Valmalenco (dal sito rifugi.lombardia.it).
lombardia, parte dalle montagne
la promozione del territorio
Sostegno e aiuto alle località sciistiche e non tramite promozione integrata, progetti
strutturali e programmi formativi per i rifugi regionali. Il focus sulla situazione lombarda.
LE mOnTAgnE LOmbARDE
30
comprensori sciistici
A cura di
SIMONE BERTI
La regione lombarda è stata protagonista lo scorso anno e a inizio
2013 di una serie di incontri istituzionali con i protagonisti del settore
turistico promossi dall’ex assessore al commercio, turismo e servizi
di Regione Lombardia, Giovanni
Bozzetti. L’obiettivo, soprattutto in
vista dell’Expo 2015, era quello di
promuovere i pacchetti turistici che
valorizzano le eccellenze del territorio regionale: cultura in tutte le sue
declinazioni (arte, design, teatri,
biblioteche, musei), sport, bellezze
paesaggistiche (montagna, laghi,
terme), enogastronomia, eventi e
fiere, industria (tecnologia, ricerca
scientifica), turismo patriottico e turismo religioso. Non a caso, in occasione del Tavolo del Turismo, si era
deciso di ampliare lo spettro di realtà e soggetti coinvolti in grado di
contribuire in maniera importante a
una promozione del turismo condivisa tramite marketing territoriale.
Per questo sono state interpellate
le aziende dei trasporti (Trenord, FS,
Trenitalia, NTV, Sea, Atm), il sistema
fieristico, i musei e le biblioteche,
il sistema degli itinerari turistici
religiosi, il Touring Club Italiano,
ovviamente l’Expo 2015, Anci, Upl
e Camera della Moda. Tra le realtà
analizzate nella serie incontri un
ruolo di rilievo hanno certamente
avuto le località sciistiche e i rifugi
di montagna presenti nella regione
(senza dimenticare poi gli impianti
sportivi nelle stesse località montane e gli ostelli).
LE LOCALITà SCIISTIChE
La riunione con i rappresentanti
delle principali località sciistiche
è servita ad ascoltare richieste e
proposte utili a rilanciare il turismo
invernale sulle montagne lombar-
de. Un segmento penalizzato dalla
crisi economica e dalla competizione con territori vicini come la Valle
d’Aosta e il Trentino Alto Adige, che
oltretutto beneficiano dei vantaggi
economici derivanti dall’essere regioni a statuto speciale. Il punto di
sintesi riscontrato con i diversi attori delle località montane lombarde ha trovato la sua finalizzazione
nell’intervento della Regione a promuovere il turismo invernale, con
particolare riferimento allo scorso
periodo natalizio. Così l’assessorato
al commercio, turismo e servizi si è
attivato, in collaborazione con quello sport e giovani, per organizzare
una campagna promozionale che
valorizzasse l’ampia offerta turistica. In tal senso è stato realizzato
uno spot radiofonico destinato ad
alcune tra le più importanti emittenti locali, in aggiunta ai messaggi
pubblicitari presenti su quotidiani,
siti web e, grazie alla collaborazione con Federdistribuzione, nei centri della grande distribuzione della
Lombardia e delle regioni limitrofe.
Si è puntato sul tema della vicinanza delle mete alpine e sull’ottimo
rapporto qualità-prezzo dei soggiorni nelle località lombarde più
rinomate.
RIFUGI: RICChEzzA DI mONTAGNA
Un discorso a parte e certamente
più ampio meritano i rifugi, protagonisti di una serie di progetti mirati e posti in essere dalla regione.
Il territorio lombardo è per circa un
terzo costituito da montagne e i
punti di riferimento per chi le vive,
escursionisti o alpinisti, sono ovviamente gli oltre 160 rifugi che le costellano. Sono diverse le importanti
iniziative attraverso le quali Regione Lombardia investe sulla montagna, dedicate principalmente alla
riqualificazione e al rilancio dei rifugi. L’obiettivo è quello non solo di
tutelare questi preziosi tasselli turistici, supportandoli e valorizzandoli
attraverso interventi di riqualificazione delle strutture, innovazione
nelle comunicazioni, miglioramento e ottimizzazione della gestione
e modalità di erogazione dei servizi, andando così ad accrescerne
la competitività. L’Unità Organizzativa Impiantistica e Attività della
Montagna della Direzione Generale
Sport e Giovani è partita dalla mappatura dei rifugi montani attraverso
l’istituzione del Registro Regionale
dei Rifugi, che ha consentito di conoscere quante e quali strutture offrono questo tipo di servizio in alta
e media montagna e di stimolare
i loro gestori all’aggiornamento,
all’adeguamento normativo a una
maggiore attenzione alla qualità
dell’offerta. Dei 163 rifugi censiti,
gli alpinistici (ovvero quelli localizzati sopra i 1.000 mt) sono risultati
essere 107, gli escursionistici (posti
dai 700 ai 1.000 mt di altitudine)
56. A tutti questi era indirizzato il
bando da 3.500.000 di euro, nato
e creato allo scopo di riqualificarli
attraverso opere di manutenzione, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo, acquisto
e installazione di arredi fissi. Non
solo: il miglioramento dei servizi
offerti al cliente è condizione indispensabile per dare nuovo impulso
all’escursionismo. Per questo nel
progetto entrano anche la connessione a banda larga e i corsi di formazione dedicati ai gestori dei rifugi, utili ad approfondire argomenti
di carattere normativo, sanitario e
anche gastronomico.
IL mARChIO DI QUALITà
L’implementazione della qualità e dell’affidabilità dei servizi è
un aspetto cruciale per la competitività. A tal scopo è nato il Marchio di Qualità dei Rifugi Alpinistici
ed Escursionistici della Lombardia
“Ospitalità Italiana”, realizzato in
collaborazione con Unioncamere e
promosso dall’Istituto Nazionale Ricerche turistiche. Al progetto hanno
aderito ben 118 strutture, di cui 97
hanno superato i circa 200 requisiti,
arrivando a fregiarsi del riconoscimento che attesta l’alto livello di
servizio offerto.
GLI INTERvENTI STRUTTURALI
Dal 2004 al 2012 la regione Lombardia ha pubblicato 3 bandi che, a
seconda della disponibilità dei fondi concessi, hanno consentito alle
strutture ricettive di montagna un
graduale miglioramento nei propri standard di offerta. I contributi
concessi infatti sono stati messi in
conto per adeguamento normativo,
manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e risanamento
conservativo, ricostruzione di strutture esistenti e attrezzature per arredi
fissi e di nuove tecnologie per la telecomunicazione, di rifugi alpinistici
e rifugi escursionistici. La concessione è avvenuta tramite una selezione
pubblica finalizzata a soddisfare gli
obiettivi individuati come prioritari,
mentre gli interventi sono stati caratterizzati da utilizzo di materiali e
tecniche costruttive tipici della tradizione locale, da integrazione totale
con l’architettura tipica locale e da
minima occupazione del suolo. Nel
bando 2004 sono stati 11 i rifugi
che hanno beneficiato del contributo
messo a disposizione, circa 500.000
euro. La somma è cresciuta decisamente nel corso dei bandi del 2006
e del 2011, arrivando a erogare rispettivamente 2.865.190,02 euro
per 67 rifugi e più di 3 milioni di euro
per circa 70 rifugi.
pROGETTO vETTA
Altra parte importante nella rivalutazione dei rifugi di montagna è
300
impianti di risalita
1.230 km
piste da discesa
590 km
piste da fondo
1.648
maestri di sci alpino
119
maestri di sci di fondo
208
maestri di snowboard
65
scuole di sci
7
scuole di sci alpinismo
2.600 km
Sentieri segnalati
166
guide alpine
18
Aspiranti Guide Alpine
106
accompagnatori di media
montagna
59
bivacchi
113
rifugi alpinistici
57
rifugi escursionistici
37
rifugi con connessione
a banda larga
Numero 5 / 2013
DATI FLUssI TURIsTICI COmUnITà mOnTAnE LOmbARDE 2010-2012
2010
2011
Fonte: InsITU
2012
COmUnITà mOnTAnA
Arrivi
presenze
Arrivi
presenze
Arrivi
presenze
Alta Valtellina
431.206
1.847.732
450.518
1.917.134
275.581
1.300.776
dei Laghi bergamaschi
43.527
137.255
50.798
163.071
50.311
175.430
del piambello
32.472
106.262
37.589
129.931
30.740
100.401
di scalve
6.601
16.493
7.389
20.550
7.643
22.642
di Valle sabbia
30.459
173.864
32.488
181.677
32.707
181.15
di Vallecamonica
156.495
742.763
160.943
726.846
129.211
578.792
di Valletrompia
5.692
17.212
6.064
17.742
3.461
8.961
Lario intelvese
185.759
591.122
201.982
629.264
180.794
559.432
Lario orientale - Valle sanw martino 46.516
151.952
53.530
147.126
43.938
130.528
Oltrepo
23.683
80.663
26.371
81.497
15.767
50.102
parco alto garda
439.742
2.341.229
445.663
2.345.586
447.483
2.303.858
sebino bresciano
113.500
484.939
120.543
506.333
89.535
403.762
Triangolo lariano
139.421
317.118
148.625
341.577
132.757
315.398
Valchiavenna
64.044
198.289
65.409
195.586
52.657
164.833
Valle brembana
37.356
137.682
45.544
140.817
42.066
153.040
Valle Imagna
11.302
34.977
14.131
35.069
15.186
37.450
Valle seriana
65.756
237.476
74.144
270.126
57.104
216.272
Valli del Lario e del Ceresio
156.684
803.942
173.561
825.321
167.256
800.460
Valli del Verbano
49.036
164.092
47.920
172.834
46.001
173.436
Valsassina
54.645
179.855
59.448
208.814
54.372
177.982
Valtellina di morbegno
33.352
71.628
41.741
82.217
25.348
49.429
Valtellina di sondrio
32.601
131.588
34.997
139.196
21.717
75.009
Valtellina di Tirano
59.943
211.316
63.098
201.772
37.619
132.652
TOTALE
2.219.792
9.179.449
2.362.496
9.480.086
1.959.254
8.111.801
Il grafico fa riferimento agli arrivi e alle presenze registrate nelle località montane lombarde nel corso
degli ultimi 3 anni. Il numero di arrivi e presenze è stato ottenuto grazie ai dati delle diverse strutture ricettive
presenti nella valli o località della regione: seppur non precisate nello schema, in esse sono comprese
quelle alberghiere, quelle complementari e altre non ascrivibili a una categoria precisa.
fornita dall’interessantissimo Progetto VETTA (Valorizzazione delle
Esperienze e dei prodotti Turistici
Transfrontalieri delle medie e Alte
quote), utile a dar vita all’installazione della banda larga da satellite
presso i rifugi escursionistici e alpinistici della Lombardia. L’intervento
intende concorrere all’accrescimento dell’attrattività della rete dei rifugi lombardi e all’innalzamento della
qualità dei servizi. Il progetto fornisce ai rifugi una connessione ADSL
Satellitare con un certo numero di
mesi di canone gratuito, un computer info-point a uso dei frequentatori, un portatile a uso del gestore,
apparati di protezione elettrica da
fulmini e sovratensioni, deicing per
prevenire la formazione di ghiaccio
sull’antenna, router Wifi, linea telefonica VoIP con numero geografico
della zona, eventuale decoder TV e
relativo illuminatore per antenna. In
tal modo il rifugio assicura al gestore e al turista di poter fruire di un
punto di accesso a Internet per ottenere notizie meteo, notizie geografiche, supporto per ottenere soccorsi
e/o interventi sanitari a distanza,
gestire approvvigionamenti e materiali indispensabili alla struttura.
NUOvO SITO wEb DEI RIFUGI
Il recente rifacimento del sito
www.rifugi.lombardia.it vuole dar
vita a uno strumento informativo
puntuale e aggiornato, rivolto agli
escursionisti e ai turisti, in grado di
fornire dati utili alla programmazione di un tour: servizi presenti nei rifugi, disponibilità posti, notizie meteo, difficoltà di percorrenza, ecc… Il
nuovo portale risulta essere più dinamico. Per effettuare ricerche delle
strutture ricettive montane l’utente
avrà a disposizione cartine multimediali con motori di ricerca selettivi e
parametri che consentono all’avventore di individuare le attività da svolgere più idonee, i periodi di apertura, ecc... Il cuore pulsante è l’Elenco
Regionale dei Rifugi che, grazie agli
“open data”, fornisce al gestore la
possibilità di arricchire i contenuti
della propria struttura aggiungendo
foto, descrizioni, video, ricette, news
e locandine. Il sito è inoltre disponibile in versione mobile sotto forma
di applicazione dedicata.
CORSI pER I GESTORI DEI RIFUGI
Aspetto fondamentale per migliorare la qualità del servizio delle
strutture di montagna è certamen-
te dato dalla persona che gestisce
il rifugio. Per lui è stato messo in
atto un programma di animazione e
formazione professionale impostato
sui temi della conoscenza del territorio, della meteorologia, dei rischi
naturali, delle tecniche di accoglienza, delle tecnologie e altro ancora. Il
programma formativo è articolato in
5 moduli tematici: primo soccorso,
qualità dell’accoglienza, la qualità
nell’applicazione delle procedure
HACCP, gestionale e gastronomico.
I soggetti coinvolti nell’organizzazione, divulgazione e docenza, oltre
al CAI Lombardia, sono la stessa regione, AICQ Centro Nord, Assorifugi,
ERSAF, Croce Bianca, Ospedale di
Circolo di Varese. La preparazione
formativa ad ampio spettro intende innalzare le capacità dei gestori,
rendendoli in grado di fornire servizi
sicuri a livello degli standard europei, di osservare le norme igieniche,
fiscali, edili, ambientaliste, di sicurezza, oltre che di essere competitivi anche a livello culinario, servendo
piatti e bevande tipici realizzati con
materie prime il più possibile genuine e autoctone. Le aree territoriali
coinvolte sono state le provincie di
Bergamo, Lecco, Sondrio e Varese.
31
32
Numero 4 / 2013
SPECIALE
Trekking / Anniversari
Fondato il 23 ottobre 1863 nel Castello del Valentino a Torino,
il CAI - Club Alpino Italiano celebra il suo 150° anniversario
Escursione sui monti Sibillini
del 3 marzo di quest’anno
Sul Monte Bianco
Ph Flavio Giordani
Una festa lunga un anno
“La montagna unisce” è il claim che accompagna la presentazione di numerose iniziative
promosse per la ricorrenza. Trekking, ciclo escursionismo, esplorazioni e ascensioni alpinistiche
sono in programma per far conoscere la montagna soprattutto ai giovani e alle famiglie.
Un pO’ DI sTORIA...
Il 12 agosto 1863 Quintino Sella,
ministro delle finanze dell’allora appena nato Regno d’Italia, raggiunge
la vetta del Monviso in compagnia
di alcuni nobili. Intesa simbolicamente come una conquista a nome
di un sentimento nazionale sempre
più consapevole, l’impresa valse
anche un successo importante in un
campo come quello dell’alpinismo
dove fino allora avevano eccelso
soprattutto gli inglesi.
A seguito di un tale successo,
il 23 ottobre di quell’anno nel
Castello del Valentino a Torino
venne fondata l’associazione che
presto sarebbe diventata il Club
Alpino Italiano. Il primo presidente
fu il barone Ferdinando Perrone di
San Martino. Quintino Sella divenne
il principale e più deciso promotore.
Dieci anni dopo, con l’aumento
degli iscritti e con la diffusione
dell’associazione in tutto il territorio
del Regno d’Italia, nacquero le
Sezioni territoriali.
sembra una frase che è in grado di sottolineare
con efficacia il contributo che il CAI ha dato e
continuerà a dare per il ruolo che la montagna
e le sue popolazioni sono chiamate a svolgere
nel futuro del nostro Paese e dell’Europa”.
A cura di
DAVIDE CORROChER
“Il Club Alpino Italiano (CAI), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino
Sella, libera associazione nazionale, ha per
scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione,
la conoscenza e lo studio delle montagne,
specialmente di quelle italiane, e la difesa del
loro ambiente naturale”. Le parole dell’articolo
1 con cui si apre lo statuto del CAI sintetizzano con efficace programmaticità quella che è
una delle associazioni nazionali più importanti,
tanto ricca di storia quanto pienamente attiva
al giorno d’oggi in tutto il territorio. Per la precisione fu la prima a essere fondata dopo l’Unità d’Italia e proprio nel 2013 festeggia il suo
150° anniversario. Per celebrare l’importante
ricorrenza sono state programmate attività e
manifestazioni culturali, sportive e naturalistiche in tutto il Paese. Lo scopo di questi eventi,
che propongono fra gli altri momenti di aggregazione e uscite di trekking a piedi, escursioni
in mountain bike, visite speleologiche a grotte
e ascensioni alpinistiche, è quello di far conoscere la montagna e i suoi valori al maggior
numero possibile di persone e in particolare ai
giovani e alle famiglie.
LA mONTAGNA UNISCE
“Fin dai primi anni di vita del CAI, la forma di
pratica attiva e la cultura sono i principali fondamenti per una diffusione della conoscenza
del territorio come presa di coscienza d’identità e maturazione civile” ha commentato il
rieletto presidente dell’associazione Umberto
Ph Silvia Mazzelli
Un momento dello
spettacolo di Antoine
Le Menestrel andato
in scena in occasione
dell’Assemblea annuale
Ph Giorgio Sottile
Martini. “La speranza è che questo momento
richiami l’attenzione di tutti sulle tematiche
del territorio montano oramai riconosciuto non
più come barriera ma come cerniera d’Europa, in termini sia economici sia etici e culturali”. A sottolineare tale finalità e soprattutto
a confermare l’assoluta rilevanza assegnata in
quest’ottica alla totalità delle regioni montane, quindi non solo alle Alpi ma anche a tutto
l’Appennino dall’Emilia alla Sicilia, lo slogan
che accompagna i festeggiamenti di quest’anno recita “CAI 150: la montagna unisce”. “Ci
L’ASSEmbLEA ANNUALE
Le celebrazioni sono state ufficialmente
aperte il 26 ottobre dello scorso anno a Montecitorio, con una cerimonia alla quale è intervenuta l’onorevole Rosy Bindi in rappresentanza
della Camera dei Deputati e per la cui occasione anche il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ha fatto pervenire il proprio augurio ufficiale rivolto ai partecipanti e a tutte le
persone coinvolte per l’occasione. A distanza di
sei mesi esatti e più precisamente gli scorsi 25
e 26 maggio si è tenuta a Torino l’Assemblea
annuale dei Delegati del CAI. “L’anno celebrativo, giunto a metà del suo percorso, trova il
momento culminante in questa assemblea”
ha dichiarato ancora il presidente Martini. “La
presenza di tutte le sezioni del club attraverso
i propri delegati è opportuna per riaffermare
l’attualità dei principi ispiratori, proiettandoli
nel futuro ai soci di oggi e a quelli che verranno”. Durante il raduno è stata inaugurata
l’esposizione “CAI 150 – La mostra”. Ideata
come un percorso di scoperta e di valorizzazione delle tappe salienti che hanno legato il
Sodalizio alle montagne italiane e del mondo,
attraverso una rassegna di documenti, cimeli
e allestimenti scenografici, resterà aperta fino
al 3 novembre. “CAI 150 – Il libro” è invece
la pubblicazione ufficiale, anch’essa presentata
a Torino, che ripercorre i momenti più significativi dell’associazione all’interno della sto-
In fila indiana
sul Monte Bolettone
Numero 5 / 2013
I nUmERI CAI 2012
320.000
Panorama del lago di Garda
dal rifugio Altissimo di Nago
Ph Antonio Monaco
30.000
• CamminaCAI 150 (20/04 - 28 /09)
nuovi soci dal 2005
4.400
nuovi soci solo nel 2012
492
sezioni territoriali
308
sottosezioni
21
gruppi regionali
CAmmINACAI 150
Tra le numerosissime iniziative proposte per
questo speciale calendario celebrativo, il 20
aprile scorso è cominciata una grande manifestazione che porterà gli escursionisti di tutto il
Paese a incontrarsi tutti insieme a Roma il prossimo 28 settembre. Da otto regioni sono partite
• Le 150 cime (7 - 14 /07)
salita in contemporanea delle 150 vette più
importanti per la storia italiana e del CAI
18.000
altrettante spedizioni che vanno a completare
il progetto CamminaCAI 150. Si tratta questo
di un cammino che conta oltre 300 tappe, per
5.000 chilometri circa di attraversamento delle
grandi direttrici del territorio nazionale, come
la via Francigena da nord, la via Salaria da est e
la via Micaelica da sud. “L’idea è stata realizzata da un gruppo di lavoro nato all’interno della
Commissione Centrale di Escursionismo, sulla
base delle proposte inviate alla commissione
CAI 150 da varie sezioni e raggruppamenti” ha
raccontato il coordinatore Carlo Bonisoli. Il presidente della Commissione Centrale Escursionismo CAI Carlo Diodati ha aggiunto: “Abbiamo
organizzato una manifestazione importante
sia per il CAI sia soprattutto per la promozione
dell’escursionismo. Invitiamo tutti gli appassionati di montagna del nostro Paese a partecipare e a condividere insieme la storica ricorrenza
del sodalizio”.
CALEnDARIO 2013
iscritti
soci giovani
ria nazionale di questi 150 anni. Da una tale
esperienza non potevano essere estranei arte
e cultura, filo conduttore della performance di
danse escalade di Antoine Le Menestrel “CAI
150 – Lo spettacolo”: danza, teatro, mimo e
spunti circensi hanno caratterizzato un’esibizione molto suggestiva che è andata in scena sulle facciate della chiesa di Santa Maria
del Monte e del Museo. Per finire, durante il
week end in cui si è tenuta l’assemblea è stato
emesso “CAI 150 – Il francobollo”, realizzato
da Poste Italiane.
33
1.400
guide alpine italiane
trekking con destinazione Roma partendo
dalle principali direttrici nazionali.
Previsti diversi punti di incontro intermedi:
2/06 a Sarzana, Rieti e Napoli;
8/09 a Benevento; 14/09 a Siena
• Alle sorgenti del CAI in punta di pedali
(marzo – settembre)
progetto di ciclo escursionismo che
coinvolge tutto il territorio che culminerà
con un evento finale ai piedi del Monviso
• CAI 150°x150 casi montagna
da tutelare TAm (marzo – settembre)
150 escursioni in programma per portare
all’attenzione dei soci e della cittadinanza
altrettanti casi di montagna da tutelare, che
si evidenziano per il loro stato di eccellenza
o di rischio
• La Lombardia e le Alpi (17/05 - 07/07)
7.000
volontari del Corpo Nazionale Soccorso
Alpino e Speleologico
mostra allestita allo Spaio Oberdan di
Milano, in cui sono presentate proiezioni,
immagini e documenti rari che hanno
segnato la storia del CAI
700
• salita al monte Ararat - Turchia (18-31/07)
rifugi, capanne e bivacchi
166
guide alpine
220.000
copie del mensile Montagne 360°
destinate ai soci ordinari
13 giovani tra i 15 e i 17 anni provenienti
da tutta Italia saliranno sulla cima della
montagna sacra per il popolo armeno
• Festa finale (04 - 06 /10)
evento conclusivo con la presenza dei soci
provenienti da tutte le sezioni, che si terrà
in piazza Vittorio Veneto a Torino di fronte
alla Gran Madre e al Monte dei Cappuccini
34
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Around the world
n.1
Di nuovo con il nostro inviato Dino Bonelli,
impegnato sulle alture dell’Iran
Sul Sofeh, montagna
nei pressi di Esfahan,
vecchia e maestosa
capitale dell’antica
Persia. Un incontro
con l’arido paesaggio
locale, cui fa
da contraltare
un eccezionale
senso dell’ospitalità
degli abitanti
in cammino nel deserto iraniano
Testo e foto
DINO BONELLI
Caldo, molto caldo, ma siamo solo ad aprile e
quindi il vero torrido, quello insopportabile che
secca la gola e brucia la vegetazione senz’acqua,
deve ancora arrivare e avrà il suo fastidioso picco
nei mesi di luglio e agosto. Il passo è lento come
si conviene in montagna e lo sguardo perlustra
tutt’intorno, incuriosito da un paesaggio che non
conosce. Il silenzio sarebbe
sovrano se una voce di chiara
origine musicale che si ripete
intonando un’incomprensibile
cantilena non lo trafiggesse
con la facilità di una lama
che entra nel burro. Un ronzio
lontano che si avvicina nella
valle e nel farlo si trasforma
in una melodia ugualmente
enigmatica ma finalmente
orecchiabile. Piccoli cartelli direzionali di arcana grafia confermano, se ce ne fosse bisogno, che la lingua cantata in
lontananza è quella locale e
noi, piccolo gruppo di camminatori italiani, siamo momentaneamente pesci
fuor d’acqua nel nostro stesso ambiente naturale.
Siamo in Iran, uno dei Paesi più discussi e
controversi del pianeta. Uno dei Paesi per cui il
terrorismo mediatico internazionale ha speso il
maggior numero di parole di presunto pericolo
negli ultimi trent’anni almeno. Siamo su una granitica rocca rossa che lambisce il centro abitato di
Esfahan, vecchia e maestosa capitale dell’antica
Persia. Un monte che non ha nulla a che vedere
con le alte cime del nord, dove il Damavand con
i suoi 5.671 mt è la maestosa insegna piramidale
dei monti Elburz, popolarissima meta per gli appassionati di trekking di tutto il mondo. Questa
che abbiamo sotto i piedi è al cospetto di quelle
alte vette innevate un umile scoglio immerso in
un mare di deserto. Una montagnetta di nome
Sofeh, a cui nemmeno le mappe gratuitamente distribuite dalla polizia turistica nel sublime
centro cittadino danno un’altitudine. Sulla nostra
destra una telecabina che ha senz’altro vissuto
momenti migliori si arrampica sul versante settentrionale per raggiungere una sella al riparo
dei venti. Lì un terrazzo panoramico e un ristorantino, che non disdegnerebbe una restaurata generale, sono l’obiettivo di una massa di visitatori
che immagino si muova solo nel giorno di festa
settimanale che il calendario musulmano prevede per il venerdì.
Il nostro passo, lento ma mai fermo, ci fa arrivare e oltrepassare le fatiscenti costruzioni ora
scialbe e senza clienti. Il sentiero che fino a que-
sto momento era largo e senza particolari ostacoli, ora sale più deciso e insidioso. La cantilena
sonora che a tratti sembrava esser stata inghiottita dai monti è ora una realtà che, proveniente
da un differente versante dell’asperità, cammina pochi metri davanti a noi. Il suo interprete,
un uomo di media statura con camicia cittadina
azzurra su tuta da ginnastica blu infilata in calzini beige e scarpe nere, continua a intonare una
nenia che sembra essere una via di mezzo tra
una canzone e una preghiera.
Con lui un amico, leggermente meglio vestito, che sembra
gradire la lagna. In rigoroso
silenzio seguiamo il local che
noncurante continua il suo doppio impegno di camminatore e
cantante. Alcuni passaggi più
tecnici ci obbligano all’uso delle mani e un paio di strettoie
incastonate tra pareti lisce con
spuntoni taglienti riacutizzano
la nostra attenzione. Dalla cima
il panorama è imponente, su
un lato la continuazione naturale di questo solitario massiccio
roccioso si perde in lontananza
mentre tutto intorno regna l’immensa colata di
cemento che, solcato da pennellate di asfalto,
disegna questa grande città.
Dopo un paio di foto di rito e senza presentazioni ufficiali il duo iraniano si propone come
guida verso un “qualchecosa” che la nostra
pochezza di farsi, la lingua locale, non riesce a
tradurre. Da sempre incuriositi dall’incognito accettiamo di seguire il cantante, che nel frattempo ha ripreso a lamentarsi con voce soprana, e il
suo amico “elegante”. Seguiamo una piccola e
sdrucciolevole discesa per poi risalire un nuovo
percorso molto probabilmente tracciato e curato
dalle capre del posto, incontrastate pretendenti
agli sporadici ciuffi d’erba che crescono qua e là.
Una grotta con due entrate o uscite a seconda
del senso di marcia, con evidenti segni di recenti
pernottamenti all’interno, è il termine di un mini
viaggio spiegato, in qualche modo, a noi in farsi
un’ora prima. Un altro paio di foto di rito, di cui
una di cortesia con le improvvisate gentili guide, e poi di
nuovo sui nostri passi a ritroso.
Su uno spiazzo naturale appeso a mezza costa come un
terrazzo in una casa, un uomo
sui cinquant’anni, di bella e
fine presenza, ci invita ad assaggiare il suo the. Non ci conosce e per quel che si capisce
dalle presentazioni non conosce nemmeno le nostre guide,
ma come già appurato in altre
occasioni, qui in Iran l’ospitalità è totale e il presupposto di
conoscer qualcuno per poterlo
invitare a pranzo o a prendere un the non esiste.
L’uomo parla un minimo d’inglese e ci spiega
come ogni tanto lo rilassi scarpinare per un paio
d’ore fino a questo terrazzo panoramico e preparare una bevanda calda su un fuoco fatto con
i legni secchi raccolti di volta in volta durante la
salita. Poi, ci spiega, aspetta che passi qualcuno per condividere questo dono di Dio, magari,
come nel nostro caso, affiancandogli anche qualche buon biscotto. Il cantante intanto non perde
l’occasione per mostrare al gentile ospitante le
sue doti canore. Doti che sembrano avere nel
vibrare della gola il più acuto interesse del local.
In effetti non è facile far uscire un suono vibrante in quel modo, indipendentemente dal lessico
emesso. Una pausa ristoro perfetta per rimetterci in sesto ed entrare un pochino di più nella
cultura persiana.
Il cammino riprende, subito sotto il terrazzo
naturale. Un sentiero subito ripido, scoperto, senza appigli né protezioni. Sotto
un dirupo infinito. Il nostro
passo ora è lento e accorto, un
minimo errore di disattenzione non sarebbe raccontabile.
Un lungo traverso completamente roccioso e continuamente esposto, poi ancora un
canalino in cui l’unica invisibile
traccia è fatta da piccoli scalini
scalpellati nel tempo. Scendere non è facile e immagino
l’uomo del the arrampicarsi
con la grande teiera, i bicchierini di vetro e le poche cibarie
nello zainetto alla ricerca di rametti da bruciare. Come dimostrano l’agilità del cantante e del suo amico su
queste rocce, queste persone sembrano camosci
anche con usurati mocassini ai piedi. Un ultimo
sentiero che si infila prima in una scalinata e poi
in un curato viottolo che portano a una sorgente,
ed eccoci di nuovo ai piedi della grande meringa rocciosa. Un incomprensibile cartellone direzionale indica un qualche alternativo cammino
verso monte, mentre un altro più grosso e con
l’immagine dell’ayatollah Khamenei, il leader religioso succeduto al carismatico Khomeini, esorta
a qualche consiglio o ammonimento.
Un taxi dopo averci adocchiato da lontano, ci
avvicina, ci contatta e non ci molla guidando al
nostro fianco. Dopo aver ringraziato e salutato le
nostre guide accettiamo l’invito da remunerare dell’autista per tornare nel centro della città.
Esfahan, con la sua enorme piazza a dir poco
incantevole, le sue moschee dalle cupole di mosaici azzurri, il caotico bazar e soprattutto i suoi
vecchi ponti con molteplici archi decorativi in
pietra, è una delle maggiori meraviglie architettoniche del mondo islamico. Noi, discretamente
stanchi delle 6 ore di trekking appena concluso,
ce la godiamo appieno girovagando senza meta.
La vibrante colonna sonora di una semplice giornata in montagna, anche se ormai lontana, è
ancora nelle nostre orecchie con tutto il pathos
dell’interpretazione solista di un uomo improvvisatosi guida. Mentre l’ospitalità senza eguali di
un popolo semplicemente genuino rimarrà per
un bel po’ nei nostri cuori troppe volte orfani di
tali espressioni di altruismo e generosità.
36
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Around the world
n.2
Il cratere del vulcano si erge a 3.000 mt di altezza,
al largo orientale del Madagascar Photo: www.rockinthemiddle.com
ile de Reunion, un cuore francese
che pulsa nell’Oceano indiano
Tre valli caratterizzano la geografia dell’isola, ognuna individua un ambiente unico e suggestivo. Seguendo i sentieri battuti dagli
abitanti del luogo ci lasciamo alle spalle la frenesia della vita da spiaggia e ci avventuriamo in cerca di esperienze più intense.
A cura di
GIANANDREA LECCO
La natura non potrà mai smettere di stupire. Soprattutto l’energia che emana un vulcano e tutta la catena che da esso deriva. Flora
e fauna vivono e muoiono al suo cospetto,
senza potersene separare. Uno dei più affascinanti crateri al mondo si eleva dal cuore
dell’Oceano Indiano a oltre 3.000 mt di quota
sul livello del mare e dà vita all’Isola della
Reunion. L’Ile de Reunion, secondo l’idioma
qui adottato, si trova a est del Madagascar,
poco distante dalle Mauritius. La sua geografia è contraddistinta da tre enorme valli,
chiamate Cirque del Mafate, Cilaos e Salazie
e nate dal collasso del vulcano in era preistorica. In milioni di anni, pioggia ed erosione
hanno modellato ciò che oggi si presenta ai
nostri occhi come uno dei paesaggi più austeri e affascinanti dell’isola. Ogni circus ha caratteristiche uniche da scoprire, ben differenti
dalla costa. Oggi il vulcano ha trovato sbocco
per nuove colate laviche verso sud. Le ultime
risalgono al 2007, in seguito a un cedimento
di 300 metri del cratere centrale, e al 2010,
sebbene quest’ultima abbia avuto potenza
molto minore. Il fascino principale del vulcano è rappresentato dal Piton de la Fornace.
Facilmente accessibile grazie a una strada
che porta a pochi chilometri dalla sommità,
la vetta è una delle realtà più spettacolari
dell’isola. L’importanza geologica della zona
è rinomata in tutto il mondo e paragonabile
solo ai vulcani delle Hawaii.
L’ASCESA AL vULCANO - Il cratere principale è di
facile accesso. I primi 30 km che salgono dalla
costa sono accessibili in auto o in bicicletta passando dal paese Bourg-Murat, dove una comunità creola regala l’opportunità di conoscere anche la loro migliore cucina. Una volta raggiunta
la sommità, un sentiero di 6 km conduce sul cratere principale. Scegliamo le ultime ore del giorno per accedervi. Questo ci permette di goderci
lo spettacolo al di fuori della massa turistica. Di
contro, mentre stiamo attraversando la lunare
piana del vulcano, siamo sopraffatti da una fitta
nebbia che in pochi minuti ci avvolge lasciandoci disorientati. Superato l’ostacolo e raggiunta la
vetta, si presentano davanti a noi, nascosti tra le
nuvole, i crateri attivi. Il tramonto ci regala colori
incredibili che evidenziano il rosso unico delle
colate laviche. Ci lasciamo trasportare da questo spettacolo della natura e solo quando il buio
della notte prende il sopravvento riprendiamo
la via di casa.
TREkkING NEL mAFATE - Il giorno successivo lo
dedichiamo a un lungo trekking nel Cirque del
Mafate. È l’unico dei tre circus accessibile esclusivamente a piedi. I servizi essenziali offerti alla
popolazione del Mafate, che conta poco più di
800 abitanti, sono gestiti con l’ausilio di elicotteri. Chiunque voglia entrare o uscire deve percorrere un sentiero di circa 15 km che segue il
fiume Galets (che significa “roccia”). È un tratto
che conduce da Le Port al paese di Cayenne, un
piccolo villaggio nel cuore della valle. Evitiamo
i primi 6 km grazie a jeep che riescono a percorrere il tratto più pianeggiante dell’estuario.
Quando la strada si fa ripida, si entra nel vero
Mafate. La natura è padrona assoluta. La stagione è secca ma dalle montagne sgorgano
sorgenti di acqua che ininterrotta alimenta la
vegetazione rigogliosa tutto l’anno. Intorno a
noi i muri di roccia verticale sono coperti di verde. Guardando a ovest, salgono per centinaia di
metri fino alla vetta del Maido (dove parte la
Megavalanche di mountain bike). Verso ovest
e sud invece si impongono come mura che dividono il Mafate dagli altri due circus. Lungo il
sentiero incrociamo qualche ragazzo del luogo
che corre scalzo sulla nuda terra rocciosa. Le
distanze sono tali che per loro correre in salita
e discesa è la normalità. Corrono per andare a
scuola, per tornare a casa, per andare sulla costa. Il sentiero si sviluppa in un cerchio che in
circa 15 km riconduce al punto di partenza dove
le jeep ci attendono per riportarci alla caotica
vita della costa.
LE ALTERNATIvE NON mANCANO - Questi sono
solo due esempi di come vivere l’Isola della
Reunion in modo alternativo alla classica vita da
spiaggia. Le potenzialità per gli amanti dell’outdoor sono infinite. La tipica passione francese
per lo sport e per la montagna permette di
vivere le potenzialità di quest’isola in modo
assoluto. Un’esperienza forte ma vivamente
consigliata è il Canyoning nel Cirque del Cilaos
dove cascate di oltre 70 metri scendono lungo
i versanti della montagna. Le gite in parapendio permettono invece di godersi la bellezza di
quest’isola da un punto di vista privilegiato. Infine, per gli amanti dell’altezza, consigliamo la
vista dell’alba della vetta de Piton des Neiges
(3.069 mt) raggiungibile dal Cirque del Cilaos
con un trekking di una decina di ore a metà del
quale è possibile dormire in rifugio.
www.reunion.fr
38
Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Prodotti
Abbigliamento, attrezzatura,
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senza farsi sentire durante escursioni in giornata, corse e persino
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e morbidi, mentre la cintura e
la sottile cinghia sternale lo mantengono stabile durante l’azione. Presenta un cordino elastico
porta oggetti (casco, vestiario) sul retro e i porta bastoncini.
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all’umidità e alle abrasioni, può essere piegato e infilato in
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per la collezione SS 2013. Questa
giacca da uomo con cappuccio è realizzata con il classico tessuto a tre
strati del softshell, caratteristica
che la rende perfettamente adattabile alle condizioni meteorologiche primaverili. È inoltre totalmente
impermeabile al vento, idrorepellente
e allo stesso tempo traspirante grazie allo
speciale membrana termica microporosa Wind Protect (WP
7000 – MVP 3000). Gli inserti in tessuto stretch performance,
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gradevole al contatto con la pelle. Le tre ampie tasche presenti
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per praticare il trekking in condizioni climatiche miti, o come mid
layer aggiuntivo se occorre maggiore protezione. È fabbricato
con un tessuto molto leggero ed
elastico e si adatta perfettamente
al fisico di chi lo indossa, consentendo una vestibilità confortevole senza
limitare i movimenti. Inoltre è realizzato
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in zone particolarmente coperte e in
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di “agganciare” una posizione è (in
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realizzati con materiali ecologici certificati
bluesign. Grazie al doppio tessuto in poliammide elastico risultano comodissimi da
indossare, anche nei passaggi più tecnici. La
moderna fascia in vita può essere regolata
in maniera agevole, così come l’orlo delle
gambe. Le tre tasche con chiusura lampo e
le due tasche con patta offrono tantissimo spazio per portare
tutto quello che serve durante le escursioni. I Rokua Pants,
con zone preformate per le ginocchia, sono disponibili anche
in versione bermuda o light.
DIsTrIBUITo DA:
Panorama - 0472.201114 - [email protected]
DIsTrIBUITo DA:
l.m.o. - 0423.648281 - [email protected]
kARpOS
BoUlD PANT
Pantalone in cotoni tinti in capo trattati
New Pigment. Leggero, ergonomico e
resistente per bouldering, arrampicata,
trekking, viaggio e tempo libero.
Disponibile nelle taglie 44-60. È realizzato
nei tessuti K-Otton Mono, K-Otton Double,
K-Otton Velvet e Kortec. Fit regular.
WAll JAcKeT
Giacca ergonomica di medio peso in
tessuti bi-stretch Kortec, K-Lee e K-Lee
Reinforced, particolarmente confortevoli e traspiranti. Rinforzi cuciti in
Dyneema. Ideale per alpinismo e arrampicata, adatta anche al trekking,
alla mountain bike e al viaggio.
Disponibile nelle taglie S-3XL.
DIsTrIBUITo DA: manifattura Valcismon
0439.571222 - [email protected]
Numero 5 / 2013
CObER
lINeA UlTrA TrAIl
Una linea di bastoni nata per la corsa in montagna ma perfetta
anche per trekking e hiking. È composta da tre modelli in lega
di alluminio aeronautico, uno a misura fissa e due telescopici
(a 2 settori, in foto, e a 3 settori). Tutti i modelli sono caratterizzati dalla particolare manopola lunga in schiuma espansa
che consente di impugnare l’attrezzo a differenti altezze e in
base alle condizioni di utilizzo. Grazie alle loro caratteristiche e
al peso estremamente contenuto (quello a misura fissa da 125
cm pesa meno di 200 gr), questi modelli si sono rivelati molto
versatili e hanno dimostrato ottime doti di utilizzo in tutte le
situazioni, dimostrandosi adatti anche per avvicinamento alla
scalata (in particolare i modelli telescopici), allo scialpinismo e
al freeride. A Friedrichshafen verrà presentata un’evoluzione dei
modelli con passamano staccabili e nuove varianti di colore.
DIsTrIBUITo DA:
cober - 02.57601341 - [email protected]
mARmOT
THermo HooDy
Da Marmot un prodotto veramente “furbo”, il
Thermo Hoody. La vestibilità è molto asciutta ed è
disponibile sia con cappuccio e zip lunga, sia con zip
corta senza cappuccio. Sorprendente il tessuto fleece
Polartec Power Dry High Efficency, ideale per mantenere la pelle asciutta quando si suda. Tutti i
capi di questa serie sono bi-componenti e
perciò usano due filati diversi nei due lati
del tessuto (lato pelle ed esterno). Ciò
crea due superfici differenti che ottimizzano il trasferimento del sudore sul lato
pelle e il tempo di asciugatura nel lato
esterno. Dotato di polsini con alloggiamento per il pollice, tasche con cerniera
YKK e cuciture piatte, cappuccio che non
intralcia sotto un casco, ha anche il vantaggio di essere veramente comprimibile
una volta riposto nello zaino.
DIsTrIBUITo DA:
marmot Italia - 0423.491923 - www.kinobi.it
mARSUpIO
AlIeN
Leggero e compatto, adatto a ogni
situazione, traspirante grazie al Freedom
Air Mesh System, con cinghia a
vita imbottita e regolabile in rete,
spallacci imbottiti e regolabili,
cinturino pettorale scorrevole. Dotato della pratica apertura con
zip a ‘U’ rovesciata, per un accesso rapido, 2 porta bastoncini o
piccozze e ulteriore accesso sul fondo. È compatibile con i sistemi
d’idratazione ed è munito di una doppia tasca su cappuccio e copri
zaino impermeabile inserito sul fondo. All’interno del cappuccio è
presente una stampa con i numeri utili per le emergenze. Alien è
proposto in tre colori: grigio/azzurro, grigio/ciclamino, grigio/nero.
Capacità: 20 lt. Peso: 840 gr. Materiale: nylon 420/D ripstop.
DIsTrIBUITo DA:
marsupio - 0423.22356 - [email protected]
mONTANE
AlPHA GUIDe JAcKeT
Giacca ibrida traspirante e isolante.
Disegnato per l’escursionismo in montagna, questo capo offre un efficace
isolamento al tronco lasciando al
contempo le braccia libere da ogni
restrizione. Combina le proprietà
uniche del Pertex Microlight Stretch,
del Polartec Alpha e del Mt. Thermo
X Stretch al fine di creare una giacca
veramente formidabile. La tecnologia
Polartec Alpha combina il caldo con un’eccezionale
traspirabilità, pur rimanendo al contempo estremamente
comprimibile. Questa nuova forma di isolamento è incastonata
nel Pertex Microlight Stretch, che offre un’elevata resistenza al
vento combinata con l’elasticità necessaria all’attività in montagna. La giacca si presenta con cappuccio e braccia elasticizzate e buchi per i pollici sui polsini, oltre a due tasche per tenere
le mani al caldo lontane dallo zaino.
DIsTrIBUITo DA: serico
348.1003320 - [email protected]
39
mASTERS
DolomITI sUPer lIGHT
Bastone parte della serie Light Pro Calu Tech, top della
stagione SS13. Il materiale Calu è un brevetto internazionale di cui Masters ha l’esclusiva mondiale. È composto da un cuore in alluminio 7075 e da un rivestimento
della miglior fibra di carbonio, fusi alla perfezione senza
l’utilizzo di colle, combinando l’alto carico di rottura a
una flessibilità notevole. Rispetta l’ambiente, perché
totalmente privo di piombo. Dolomiti Super Light è un un
bastone compatto in 3 sezioni ø 16/14/12 mm. La scelta
perfetta per hill walker o speed hiker. Dotato del nuovo
sistema di chiusura esterna Clamper, è sicuramente un
must-have per ogni professionista di settore. Piacevole
da utilizzare grazie alla versione slim della manopola
Pro Foam in EVA e al passamano in neoprene. Supporto
filettato con puntale in tungsteno e rotella ø 85 mm di
serie. Estensione regolabile da 61 a 135 cm.
DIsTrIBUITo DA: masters srl
0424.524133 - www.masters.it
mSR
reAcTor sToVe
Dopo aver ottenuto un OutDoor Award nel
2007 e un ISPO Award nel 2013, la gamma è
stata ampliata con due nuovi formati, nuovi
accessori, pentole, un kit per la sospensione
e un infusore a pressione per il caffè.
Questo sistema di cottura è in grado di
portare a ebollizione 1 lt di acqua il 20% più
velocemente rispetto a sistemi simili, e richiede molto meno carburante. La versione 1.0 lt
è leggera e compatta, ideale per trekking e in
solitaria. Il Reactor 1.7 lt è indicato per due o più persone e
per sciogliere la neve, mentre il più grande da 2.5 lt è pensato per gruppi o per sciogliere grandi quantitativi di neve.
DIsTrIBUITo DA: outback ‘97
035.361103 - [email protected], [email protected]
40
SPECIALE
Numero 5 / 2013
Focus on/ Prodotti
Trekking
ASOLO
zIoN e ellery
Modelli della linea Natural Shape disegnati per assecondare la forma del piede
e offrire stabilità e protezione. Grazie a
un’intelligente distribuzione dei volumi,
queste calzature consentono di avere
un’elevata sensibilità sul terreno e di conseguenza rendono la camminata più fluida
e confortevole. La suola è stata sviluppata
in collaborazione con Vibram. Un inserto
Asoflex Natural Shape in Tpu è interposto
tra l’intersuola leggera in Eva termoformata e il battistrada in gomma molto aderente. La sua struttura offre sostegno nella
parte laterale posteriore, mentre le fessure
nella zona mediale rendono la rullata più
omogenea.
LIzARD
TREzETA
Kross TerrA
reBel
La nuova Kross Terra presenta tomaia in 3DAir
mesh per un’efficace ventilazione. La suola
Kyodo in Vibram, leggerissima, flessibile,
sensibile e dal grip imbattibile, offre una camminata naturale ma sicura, mentre il plantare
rimovibile permette di personalizzare il livello
di sensibilità e di antishock. Misure disponibili:
uomo 40-46; donna 35-42. Peso: 250 gr.
Parte della nuova linea Fast and Hiking,
è una scarpa ideale per gli appassionati
dell’outdoor. È versatile e quindi adatta
per diversi tipi di attività come pre e post
arrampicata, così come per avvicinamenti e
camminate veloci in montagna. La tomaia
è realizzata in Suede 1,6 mm, con fodera
Cocona e costruzione in Strobel. Come tutti
i modelli della collezione, si caratterizza per
il sistema Ihs (Integrated Heel Support), un
sostegno integrato del tallone che consiste
nell’avere il supporto direttamente stampato
con l’intersuola. La suola è in Vibram Lynx 3Z
(3,5 mm Lug) Tc-1 Plus Compound, mentre
l’intersuola è Trezeta 2D Injected Eva. Il
sottopiede è 2L Comfort Foam e Cocona. Per
finire, la tecnologia di ventilazione è Natural
Ventilation. Peso: 340 gr. Taglie: 38 - 47
(plus 40,5-41,5-42,5-43,5).
DIsTrIBUITo DA:
Aicad - 0461.231489 - [email protected]
Gm
HIKING l+r Pro
Dall’alto in basso
i modelli
Zion e Ellery
DIsTrIBUITo DA: Asolo
0422.8866 - [email protected]
Calze leggere consigliate
per utilizzo tecnico estivo:
escursionismo alpino,
trekking impegnativo,
ferrate. Massimo
comfort di calzata grazie
alla struttura differenziata
e rinforzata destro/sinistro.
Spugna ammortizzante con
funzione antishock in zona pretallonetallone e dita dei piedi. Fascia elastica
stabilizzante sulla gamba e a metà
piede. Filato traspirante, termoregolatore,
resistente, avvolgente e di rapida
asciugatura.
DIsTrIBUITo DA: calze Gm sport
0461.990286 - [email protected]
TREKKIng bY sCARpA
mUsTANG GTX
Calzatura per trekking leggero, escursioni e camminate estive. Il design si ispira alle linee della collezione Mountain
Elite e si presenta con un look moderno
e piacevole. La struttura è progettata
per assicurare una calzata ottimale e
precisa, grazie all’esclusiva tecnologia
ActivFit e al sistema di allacciatura Speed Lacing. Il materiale di fabbricazione
della tomaia è una crosta idrorepellente 1,8 mm. La fodera in Gore-Tex
mantiene il piede fresco e asciutto. La
suola Hi Trail Fly e l’intersuola
in poliuretano Fly riducono
l’energia dell’impatto e
offrono un efficace ritorno
di energia. Il battistrada
in gomma Vibram è
ideale per mantenere un grip
eccellente su
ogni tipo di
superficie.
reBel lITe GTX
DIsTrIBUITo DA: Trezeta-mGm
0423.489310 - [email protected]
mEINDL
sX1 mID GTX
Calzatura da speedhiking, ideale per una
camminata veloce con bastoncini ed equipaggiamento leggero anche su terreni impegnativi. Per poter assaporare in pieno questa
attività e l’intenso contatto con la natura, occorre un equipaggiamento adeguato. Meindl
ha così sviluppato i modelli SX1 GTX e SX1
Lady GTX, che si sono affermati con successo sul mercato. Per l’estate 2013 Meindl
presenta una variante mid di questo modello
di successo, nuovamente disponibile sia in
versione da donna che da
uomo. Il modello SX1 Lady
Mid GTX (foto) è disponibile
nel colore nero-petrol e il
modello SX1 Mid GTX
nel colore nerolemon.
DIsTrIBUITo DA: Panorama
0472.201114 - [email protected]
zAmbERLAN
960 GUIDe GTX rr
La tomaia è fabbricata in pelle nabuk Hydrobloc dello spessore di 2,6 mm e assicura impermabilità, protezione e comfort di calzata.
La fodera Gore-Tex Performance Comfort offre maggiore protezione dall’acqua e traspirabilità, lasciando il piede fresco e asciutto. Su
tutta la lunghezza della base della tomaia è
applicato un bordone in gomma ad alta tenuta. La calzatura è inoltre dotata di puntalino
RRS in gomma e gancio laterale bloccante.
La suola è sviluppata in collaborazione con
Vibram, per offrire un’aderenza ottimale al
suolo. Grazie a un inserto in Eva viene inoltre
garantita una elevata capacità
di assorbimento dell’impatto.
Peso: uomo 830 gr (misura
42 Eu), donna 750 gr (misura
39 Eu). Colori: brown
(uomo), waxed grey
(donna in foto).
DIsTrIBUITo DA: calzaturificio zamberlan
0445.660999 - [email protected]
Uno dei modelli top della linea Scarpa SS
13, perfetto anello di congiunzione tra la
linea d’alpinismo e quella trekking. Adotta
l’innovativa tecnologia Scarpa Sock Fit,
che permette alla tomaia di adattarsi al
piede fin dal primo utilizzo, migliorando
comfort, agilità e perfomance su ogni
terreno. Fabbricata in tessuto L-Tech, crosta
e microfibra con lingua incorporata in tessuto Schoeller, è dotata di fodera Gore-Tex
per un ottimale gestione climatica del piede. Il particolare design della tomaia interagisce con l’allacciatura per garantire una
calzata precisa e molto confortevole. L’innovativo sistema suola Re-Active è frutto
di specifici studi di biomeccanica e ha
lo scopo di rendere fluida la camminata
anche dopo molte ore d’utilizzo. Supporto,
ammortizzazione e comfort sintetizzano
i benefici di questa tecnologia d’avanguardia. L’intersuola in poliuretano a tre
densità e spessori differenziati diventa il
principale veicolo dei benefici del sistema.
La zona tacco, composta da due differenti
densità di poliuretano e da un inserto in
TPU, garantisce stabilità, mantenendo il
tallone in posizione corretta nella prima
fase d’appoggio e offrendo al contempo
la massima ammortizzazione. La parte
centrale e la zona dell’avampiede sono
state studiate per offrire massima dinamicità nella fase intermedia della rullata e
nella fase di spinta. Il battistrada Vibram
Mulaz assicura grip eccezionale, con zona
anteriore altamente
sensibile predisposta
per la scalata su roccia,
in perfetta sinergia
con il tipo di costruzione della punta.
Compatibilità con
ramponi
semi
automatici.
DIsTrIBUITo DA: calzaturificio scarpa
0423.5284 - [email protected]
Numero 5 / 2013
AkU
TrANsAlPINA GTX
LA SpORTIvA
HyPer mID GTX
41
hANwAG
comoX GTX
La tomaia è fabbricata in pelle scamosciata e
grazie al sistema di montaggio del tirante assicura
una calzata ergonomica e precisa. In questo modo inoltre la tensione viene ripartita in maniera omogenea lungo il piede. Questo
tipo di soluzione, così come l’applicazione del puntale di protezione in gomma con una costruzione continuativa tra bordo e suola,
derivano dalle conoscenze acquisite dagli specialisti del brand nel
settore delle scarpette d’arrampicata. L’intersuola è realizzata in
Eva, con piattaforma Rock Guard in punta e inserto ammortizzante
sul tallone. La suola Vibram Idrogrip è dotata di sistema Impact
Brake System sul tacco e all’interno, tasselli a ventosa sulla parte
esterna e Climbing Zone in punta.
Comox è la novità Hanwag nella linea
di scarponi per trekking leggero. È
ideale per gli sportivi che
effettuano facili escursioni, rapide scalate e camminate. La suola è realizzata
in Dyno-XC, mentre il taglio presenta un profilo studiato
per evitare le scivolate. la fodera è in Gore-Tex Laminate.
La tomaia è soffice e flessibile, realizzata in Cordura, Nubuk e
tessuto scamosciato per rendere questo modello dinamico e
sicuro per tutti. È disponibile nelle taglie 6-13 per uomo
e 3,5-9 per donna. Peso: 650 gr (taglia 7,5).
DIsTrIBUITo DA: la sportiva
0462.571800 - www.lasportiva.com
DIsTrIBUITo DA: fenix outdoor Italia
0472.767201 - [email protected]
DOLOmITE
SALOmON
coNDor cross eVo GTX WomAN
syNAPse mID cs WP
Modello leggero e versatile ha una tomaia fabbricata con pelle
scamosciata idrorepellente e presenta un bordo esterno di
protezione cucito che protegge il piede in caso di urto. La fodera
interna è in Gore-Tex Extended Comfort Footwear e la soletta
estraibile in Crispi Air Mesh, feltro e carboni attivi assicura comfort e un’ottimale capacita di traspirazione. Grazie
alla costruzione in 3D la soletta allontana l’umidità, mantenendo la scarpa asciutta all’interno
e garantendo un’efficace azione antisudore e
antiodore. La suola sviluppata da Vibram
si abbina a un inserto dell’intersuola
pensato per assorbire maggiormente gli urti. Misure disponibili:
34–47 Eu. Peso: 430 gr.
Performance (grazie alla tecnologia DAS e alla suola Dolomite
Vibram) e design innovativo riuniti in questo modello femminile ideale per il backpacking leggero, grazie anche alla fodera
in Gore-Tex. Dotata del sistema Perfecta sia nella costruzione
tradizionale che in quella DAS, è più snella rispetto a quella
maschile, studiata per garantire il massimo comfort al piede
femminile. Le calzature hanno una suola di 6 mm più alta
rispetto alle scarpe da trekking per uno spessore totale di 20
mm, che si adatta meglio alla postura della donna. La
zeppa è realizzata con materiali più soffici rispetto
alle calzature da uomo per una scarpa ancora più
confortevole. Il collarino è maggiormente imbottito
grazie all’utilizzo di materiali specifici per evitare
spiacevoli pressioni durante le escursioni
più lunghe, mentre il design della
tomaia è studiato per “vestire”
perfettamente la morfologia del
piede femminile.
Calzatura per l’escursionismo tecnico, assicura impermeabilità e traspirazione in ogni condizione di utilizzo. La
tomaia è fabbricata con un tessuto resistente all’acqua, con
costruzione di tipo seamless. Grazie alla tecnologia Sensifit
assicura una calzata precisa e comoda, mentre un’applicazione in gomma sulla punta offre ulteriore protezione. La
fodera con membrana Climashield Waterproof migliora il
comfort interno e grazie alla costruzione Bootie Impermeabile mantiene il piede perfettamente all’asciutto. La scarpa
è dotata inoltre di soletta in Eva sagomata
con Ortholite e di un sottopiede preformato anch’esso in Eva. L’intersuola è in
mescola di Eva iniettata e Os Muscle.
Altezza intersuola: 24 mm – 14
mm. Peso: donna 335 gr
(misura 5,5 UK), uomo
390 gr (misura 8,5 UK).
DIsTrIBUITo DA: crispi sport
0423.524211 - [email protected]
DIsTrIBUITo DA: Dolomite
0422.884488 - [email protected]
DIsTrIBUITo DA: Amer sports
0422.5291 - [email protected]
Calzatura dedicata agli escursionisti
che praticano spesso il trekking,
ha caratteristiche che combinano i
valori della tradizione manifatturiera di Aku con
le più recenti innovazioni in campo tecnico e stilistico. La tomaia
è fabbricata con scamosciato e Air8000 e grazie a una ricercata
minuteria a carrucola per il sistema di allacciatura calza perfettamente sul piede. La tecnologia IMS – Internal Midsole System
utilizzata per la costruzione del sottopiede di montaggio abbina
alla tradizionale struttura di supporto in nylon uno strato interno
in microporosa. Il plantare si adegua perfettamente all’anatomia
del piede, garantendo una distribuzione uniforme della pressione e impedendo slittamenti. Inoltre assorbe meglio gli urti e
assicura un ottimale comfort di calzata. L’Exoskeleton esterno in
poliuretano leggero protegge le zone chiave, lo strato interno in
Molded Eva migliora ulteriormente la capacità ammortizzante.
DIsTrIBUITo DA: Aku Italia
0423.2939 - [email protected]
CRISpI
AWAy mID GTX
HIKING & FLYING DA SALISBURGO A MONACO – LIVE TRACKING ONLINE GIORNO E NOTTE

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