Il G8 dell`Aquila
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Il G8 dell`Aquila
Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 16 luglio 2009 Anno XXXX Nº 763 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 2229328 • Fax: 6354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Il G8 dell'Aquila Elezioni … Ognuno di noi rende il mondo migliore o peggiore in base ai valori ed agli ideali che gli vengono in mente. Pensiamo alla differenza fra una giornata senza scopo, piena di rassegnazione e disperazione, ed un’altra dove si hanno le ali, forse perché imbambolati da qualche bella figura. E la differenza non sta nelle cose esterne, ma nei pensieri. Da questi sorgono i sentimenti e dai pensieri e dai sentimenti muovono gli impulsi volitivi. I pensieri sono molto più reali di qualsiasi oggetto. In virtù del pensiero ogni uomo è in grado di valutare le cose e non deve dipendere dal giudizio altrui. La capacità di giudizio rende l’uomo felice, la dipendenza dal giudizio altrui lo rende infelice. Ognuno ha la capacità di intuire un modo del tutto individuale e libero di comportarsi nelle varie situazioni in cui si viene a trovare. E questo non è determinato dalla situazione stessa: sta a me concepirlo intuitivamente e tradurlo in pratica. Come non esistono nella vita situazioni che si ripetono, così il mio modo di comportarmi può sempre assumere sfumature diverse e innovative. Fin qui lo scrittore filosofo il cui nome ha più consonanti che vocali. Ho letto questo pezzo di un libro per cercare di pulire il cervello da tutte le diversità della politica italiana dovuta assorbire in questi giorni insieme alle previsioni. Chissà! G.F. L’Aquila e Berlusconi Con il G8 il presidente del Consiglio ha ottenuto un importante successo, per l’immagine dell’Italia e per la propria leadership. Come lo utilizzerà? A Berlusconi sono stati rivolti in questi giorni vari consigli: condivida il suc- cesso di politica estera con l’opposizione, lo trasformi in un atteggiamento più conciliante in politica interna. E’ auspicabile che il premier sia sensibile a tali suggerimenti, anche se le sue prime dichiarazioni non vanno in questa direzione. Al di là dello stile, quale progetto politico potrebbe dare al governo un colpo d’ala, sullo slancio e nello spirito dell’Aquila? Berlusconi dovrebbe ispirarsi proprio all’aquila: rapace di grande prestanza fisica, ma che ha il suo vero punto di forza nella vista, capace di fissare nitidamente obiettivi lontani. L’obiettivo: l’Italia del 2015-2020. Il successo, le attese, la solidarietà Che il G8 dell’Aquila sia stato alla fine ben organizzato - ottima vetrina per l’Italia in una cornice di dolore per la tragedia del terremoto e di fervore per la ricostruzione - va di certo riconosciuto. Le lodi espresse dai leader presenti non sono state solo di circostanza. Tuttavia, data una sostanziale riuscita ‘interna’ del vertice, con l’allargamento di fatto dei membri ammessi al ristretto club dei Grandi (vedi a pag. 5), ben più problematica è, almeno finora, la valutazione dei risultati ‘esterni’ raggiunti. Tre sono sostanzialmente i dossier sui quali ci si aspettava un passo avanti da parte dei potenti del mondo, (Dal Corriere della sera") Il progetto: un insieme coerente di riforme per la crescita dell’economia e della società. Singoli ministri, di fronte alle resistenze che ogni riforma comporta, possono chiedersi se l’Italia, colpita dalla crisi meno di altri Paesi, abbia davvero bisogno di riforme; e se sia opportuno chiedere uno sforzo di riforma durante una crisi. Ma il capo del governo non può non vedere che la sua legacy, l’opinione che in futuro si avrà della sua opera, dipenderà dalla realizzazione o meno di un tale progetto, non da una serie di vittorie contingenti contro gli avversari. Cont. in ultima pagina Il Papa: Enciclica Caritas in veritate «aiuti l’umanità a sentirsi un' unica famiglia» L’Enciclica spiegata dal Papa: è quanto avvenuto all’udienza generale del mercoledì, interamente dedicata alla Caritas in veritate, presentata in Vaticano. Partendo da una premessa: «l’Enciclica certo non mira ad offrire soluzioni tecniche alle vaste problematiche sociali del mondo odierno - non è questa la competenza del Magistero della Chiesa» ma ricorda «i grandi principi che si rivelano indispensabili per costruire lo sviluppo umano dei prossimi anni». Tra questi, in primo luogo, «l’attenzione alla vita dell’uomo; il rispetto del diritto alla libertà religiosa; il rigetto di una visione pro- meteica dell’essere umano, che lo ritenga assoluto artefice del proprio destino». «Un’illimitata fiducia nelle potenzialità della tecnologia si rivelerebbe alla fine illusoria» ha spiegato il Pontefice, per il quale «occorrono uomini retti tanto nella politica quanto nell’economia, che siano sinceramente attenti al bene comune». Come a dire che «un futuro migliore per tutti è possibile, se lo si fonderà sulla riscoperta dei fondamentali valori etici. Occorre cioè una nuova progettualità economica che ridisegni lo sviluppo in maniera globale, basandosi sul fondamento etico della responsabilità davanti a Dio e all’essere umano come creatura di Dio» Cont. in ultima pagina affiancati dalle economie ancora considerate ‘emergenti’: regole per la finanza, clima e aiuti allo sviluppo. Se sul primo fronte c’è una buona convergenza sui 12 punti elaborati dietro impulso di governo e Bankitalia, tesi a rimettere ordine e trasparenza su mercati impazziti che hanno provocato la grande crisi in cui ci dibattiamo, sui rimanenti versanti bisogna leggere oltre le cortine fumogene delle dichiarazioni sempre, comprensibilmente, orientate all’ottimismo. La resistenza, le religiose e gli ebrei (pag. 3) Senza la Cina (e senza l’India) non si migliorerà lo stato di salute del Pianeta, perché nei cieli non ci sono frontiere e le emissioni che soprattutto i due giganti asiatici si rifiutano di tagliare contribuiscono al riscaldamento globale senza limiti di confini geografici. Si potrebbe a lungo discutere del diritto di oltre due miliardi di cittadini a non vedere limitata la crescita del proprio benessere al fine di tutelare un ambiente che l’Occidente ha a lungo sfruttato con ben pochi riguardi. Dolomiti, patrimonio dell'umanità (pag. 4) Resta il fatto che se la Terra è a rischio, come ha ribadito Barack Obama, per ora si è persa un’occasione unica, secondo quanto ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Kimoon. Certo, le decisioni si prenderanno a Copenaghen fra qualche mese, ma le premesse non appaiono del tutto incoraggianti, considerato anche il termine del 2050 per abbattere drasticamente i cosiddetti gas serra, sufficientemente lontano da Cont. in ultima pagina Enciclica "Caritas in veritate" (pag. 13) Comites, una voce flebile Mi fa perfino tenerezza leggere uno stralcio del verbale del Comites-Cile del mese scorso, cadutomi per caso fra le mani e che riporto senza arrossire. Scrive il Segretario:”Si ripresenta il tema dei rapporti con il periodico (Presenza n.d.r.) con una chiara lamentela da parte di molti dei presenti della poca collaborazione che presta al Comites, delle continue critiche, delle cose inesatte e il poco spazio che viene lasciato al Comites anche quando questo lo richiede. Anche la Presidente per il suo lavoro asserisce che Presenza più che facilitarlo l’ha ostacolato. Il signor M. G. suggerisce di “scrivere una lettera all’Ambasciatore nella quale si dovrà chiedere rispetto e precisione”. La signora A.M. B. segnala che “il periodico dovrebbe rifarsi più all’etica delle Comunicazioni.” Domando: chi sono questi molti presenti (del Comites ) che si lamentano della poca collaborazione? Vorrei conoscere i nomi di coloro a cui Presenza ha rifiutato una pubblicazione. Quando ero vicepresidente del Comites mi preoccupavo che apparisse uno scritto mensile per informare la comunità sulle sue attività. Una volta che ho lasciato il comitato, le richieste di pubblicazione si sono ridotte a una o due l’anno: tutte integralmente stampate. Negli ultimi 365 giorni nessuno ha scritto una parola. Non si pubblicano buone intenzioni, ma degli scritti veri che arrivano in redazione. Le critiche al Comites: Presenza, di proposito, non è mai entrato a giudicare l’operato del Comites (anche se la voglia di farlo è a fior di pelle). Semmai ha pubblicato scritti, con relativa firma, di lettori ed integranti della comunità. Loro sono i responsabili di quanto affermano. Presenza è un veicolo libero ed indipendente: se le nostre pagine contengono offese, calunnie, mancanze alla verità c’è libertà di denuncia morale e all’occorrenza anche penale degli autori. Il poco spazio lasciato al Comites: anzi nessuno spazio perché nessuno ha preso carta e penna. Il signore che propone una lamentela all’ Ambasciatore: può scrivergli quanto e quando vuole. Vorremmo solo conoscere quali sono le mancanze di rispetto che ci attribuisce. Alla signora che ci consiglia di rifarci all’etica delle comunicazioni suggeriamo di leggersi il Vangelo (dal momento che si dichiara cattolica) laddove parla di togliersi la trave dagli occhi se vuol vedere la pagliuzza nell’occhio altrui. Spero ricordi la lettera (che conservo) diretta al sottoscritto piena di insulti triviali, accuse gravi e pregiudizi che di cristiano hanno solo il nome e la spregiudicatezza di volerlo dichiarare. Nihil sub sole novum (Ecclesiaste cap. 1, 10). Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 16 luglio 2009 Corrispondenza La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostra no interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittive. Adhesión reflexiva a una aurea celebración Tal como fuera anunciado en la edición de “El Mercurio” de Valparafso el domingo 19 de abril de 2.009, en su Sección Reportajes junto a una foto de los egresados en el año 1.959 de la “Scuola Italiana Arturo dell’ Oro de Valparaiso”, se les celebrò el sàbado 27 de abril recién pasado, con un “pranzo” el cincuentenario de dicho acontecimiento, en el Casino del tradicional Establecimiento educacional de la colectividad italiana en Valparaiso. De ese colectivo de antiguos alumnos de la Scuola entre lo que he tenido el gusto y honor de conocer a varios, escogitare a cuatro para destacarlos: Edda y Flavio Cavallo Contardi, Yolanda Boero y Ezio Bacigalupo Lanatta y reflexionar sobre sus vastas personalidades. Edda Cavallo es una profesional universitaria en tecnología de los alimentos, destacada y exitosa, a cargo del proceso productivo de una de las mayores empresas alimentarias de la Región de Valparaíso con sede en Casablanca y Yolanda Boero también una profesional universitaria en Servicio y Trabajo Social y todos sus conocimientos, su talento y su esfuerzo los volcó en una pertenencia perseverante y profìcua en el Directorio de la “Società Italiana D’ Istruzione”, Corporación de derecho privado Sei di Santiago e non ricevi con regolarità Presenza? Chiama al Tel: 621-9872 EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Aldo Costa *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Giovanni Ferralis Fina Franchini Gloria Nocchi Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Pedro C. Rojas I. Iquique Juan Schenoni La Serena Caterina Pezzani Quillota G. Campodonico V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Giulietta Costa Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Leonidas Riquelme *** Contribuzione annua $ 15.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese propietaria de la Scuola, intervención y participación sin duda gravitante en su auge, crecimiento y esplendor, labor desarrollada junto a otros honorables y respetables miembros de la colectividad italiana de Valparaiso en su dirección superior. Flavio Cavallo quedó a cargo del Establecimiento de comercio familiar, la “Casa Volts” de Pedro Montt, desde hace algunos años ya no està con nosotros, fue un comerciante honrado, un hombre íntegro y un mejor padre de familia, que a todos quienes fuimos sus amigos nos hizo la vida más alegre y feliz, fue un católico observante que supo llevar con entereza su cruz hasta el final de su existencia; y, Ezio Bacigalupo Lanatta, al igual que el anterior quedó a cargo del negocio familiar, la “Gran Bodega Pedro Montt” que había fundado su padre, con la firma “Santiago Bacigalupo y Cia.”, quiero detenerme un instante en la razón social, para remarcar que al estabiecer su comercio lo estaba haciendo, ponendo y obligando su patrimonio personal ante sus proveedores y acreedores sin limitaciones, su hijo Ezio junto a su familia, hermana y cónyuge incluída y su amigo de toda la vida Sergio Gandolfo, a pesar de todas las dificultades que este tipo de negocios tradicionales han debido sufrir y que a muchos los ha llevado a la desaparición, por el contrario, la conducción certera y acertada de Ezio, no sólo lo ha hecho conservarlo y mantenerlo sino incluso a engrandecerlo, para bien de todo Valparaíso, pues tenemos la oportunidad de ver y seguir admirando una de la vitrinas más bellas del país y que alguna vez SPAZIO APERTO fueron inmortalizadas por la pluma magistral de don Carlos León, el “Hombre de Playa Ancha”. Sobre él no me extiendo más pues en lo personal mucho le debo a su generosidad, confianza, con toda verdad “ubèrrima fides”, por cierto, no creo ser el ùnico en la recepción de su gracia bondadosa, pues me consta que ya no en lo individuai, apoyó al deporte practicado por miembros de la colectividad, siempre recordaré las bebidas y los dulces con que gratificaba a los jugadores menores del “Américo Olcese”, al término de sus partidos de basquetball, en los diversos estadios de Valparaíso en les tocaba competir. En fin, una reflexión aunque la muestra no sea tan amplia, pareciera ser que hasta después de la mitad del sigio pasado los padres seguían prefiriendo que sus hijos varones continuaran a la cabeza de sus negocios, por encima de que prosiguieran estudios superiores y que sus hijas mujeres si lo hicieran pues aparte de las dos antes nombradas, una hermana de Ezio, Oriana Bacigalupo es una distinguidísima y eminente Profesora de Estado en Matemàticas; recuerdo de quién sì bien es cierto no formaba parte de la pléyade de jóvenes de la dorada celebración si interactuó con ellos, Italo Canepa Canessa, fallecido recientemente, agricultor de Limache, quién siempre puso a su dìsposición su campo para que año a año se celebrara el paseo de la “Canottieri Italiana de Valparaíso”, entonces nuestras condolencias para su viuda, familia y su amigo Italo Solari Peirano, infatigable dirigente de la Canottieri y perseverante organizador de esos paseos familiares de la colectividad italiana en su conjunto; y, por último volver a la celebración, pues como nos ensenó el inmenso Mario Benedetti también recientemente fallecido, que había que defenderla a toda costa, la alegría mayor que el almuerzo y la celebración de los àureos festejados, haya sido en la obra de romanos de los padres fundadores de la Scuola en Valparaiso. Hugo E. Marzi Rivera Lettera dal Liceo Polivalente Italia Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel-Fax: 634-5247 - [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl L’ emigrazione é o no una risorsa per l’ Italia? Estimado Padre Giuseppe Tomasi Parroquia Nuestra Señora de Pompeya. Presente. El Liceo Polivalente Italia, durante el mes de Junio, con ocasión de nuestro aniversario, en donde se celebra un año mas de la centenaria Escuela Italia y se honra la memoria de nuestro visionario legador Luigi Sada; realizo un sinnumero de actividades de generacion y consolidacion con la comunidad italiana. Entre las cuales se destacan; las charlas dictadas por el Profesor Jose Blanco a nuestros estudiantes sobre la vida y obra de Leonardo da Vinci y la hermosa misa realizada el dia 26 de Junio por usted. Toda la Comunidad del Liceo Polivalente Italia, esta sinceramente agradecida por el apoyo constante de usted, para con nosotros, hablamos de; personal administrativo, profesores, apoderados, alumnos y direcccion. A su vez el Centro General de padres y Apoderados, que dirige la Sra. Sonia Duque, me ha manifestado su mas emotivo agradecimiento por la imagen de la virgen entregada a nuestro Liceo. Estamos trabajando arduamente con nuestros alumnos, profesores y apoderados en habilitar a la brevedad, nuestro espacio de reflexion. Sabemos que estamos en deuda, y tambien reconocemos que no siempre hemos sido lo suficientemente sistematicos en estrechar aun mas los lazos con ustedes, pero estamos aprendiendo y retomando estas amistades con la comunidad italiana, que en un inicio fueron monoliticas, hace mas de 70 años y que luego se perdieron. Sinceramnte, muchas gracias. Jorge Valdés Vargas Director Nell’anno 1988 a Roma si tenne la Seconda Conferenza dell’ Emigrazione italiana. Era all’ora sottosegretario degli Esteri l’ On. Gilberto Bonalumi. Un ricordo di dovere. Tra tanti meriti della conferenza uno che ha lasciato una traccia importante nei rapporti tra l’Italia e il mondo dell’ emigrazione italiana. Si disse nell’occasione per prima volta, “gli italiani all’ estero sono una ricchezza e un risorsa strategica del nostro paese”. D’allora politici di tutti i colori e partiti sempre hanno insistentemente sostenuto e riconosciuto che l’ Italia é stata conosciuta ed apprezzata per i milioni di lavoratori esuli e radicati in tutti i paesi del mondo. Questa affermazione ha consentito con grande visione di Stato avviare ed arricchire una struttura che si é appena conclusa nel 2006 con le elezioni di 18 parlamentari residenti all’estero. Sembrava che si fosse concluso il circolo strutturale del potere di rappresentanza degli italiani non residenti in Italia: Com. It.Es, CGIE e Parlamentari esteri. Come in tutte le cose, magari mancava in questa piramide strutturale della rappresentanza degli italiani un aggiornamento o un pizzico di messa a punto. Sappiamo che niente è perfetto. Ma sentiti i pareri di persone che rivestono ruoli di competenza ed autorità politica; leggendo i disegni di legge presentati abbondantemente in Parlamento, sembrerebbe che si sta mettendo in discussione la veracità della affermazione emanata dalla Seconda Conferenza dell’Emigrazione. Personalmente non rifiuto il confronto e la discussione sull’ argomento a condizione di non nascondere i propositi per eludere la verità. Non é possibile in questa materia fare il gioco ipocrita che per evitare dire il vero si nasconde il reale proposito. Sarebbe un grave danno per tutti gli italiani, qualsiasi sia il territorio della loro residenza, se in questo particolare argomento si sostiene quello che non crediamo o peggio si avanzano ipotesi in danno del paese. La domanda posta é per me la premessa che deve comandare e decidere l’intera questione della politica per gli italiani all’estero. Se la risposta é la negativa (cioè che l'emigrazione non è una risors per l'Italia) allora quanto si pretende con le decurtazioni ai capitoli di spesa, con le riforme al Com.It.Es e CGIE vanno nella giusta direzione. Dobbiamo eliminare il CGIE e fare del Com. It.Es un organo ancor più decorativo é che serva a poco o nulla. Constatiamo a volte, più di quando vorremmo, che siamo di fronte a una tribuna di poco valore e di scarsa capacità propositiva, dove regna il confronto di parte a scopo di protagonismo personale e, anche, non di rado di partito. Io non credo che il CGIE non deva riformarsi ed adeguarsi all’esistenza dei Parlamentari esteri, ma non può trasformarsi in una metodo indotto per provocare un risparmio che nasconde un vero e proprio smantellamento della struttura della rappresentatività degli italiani della diaspora. Se questo accade allora gli italiani non contiamo niente. Dobbiamo tener conto che a volte non si tiene nella dovuta considerazione, malgrado la sua indiscussa validità, che la legge per se non cambia la realtà, sono le persone e la coscienza collettiva della società che permette l'applicazione di politiche dirette al conseguinento del bene comune. La politica degli italiani all’estero deve essere al servizio dell’Italia. Le associazioni e gli enti di rappresentanza non sono sindacati che servono ad oltranza agli italiani residenti all’estero. Fare dell’associazionismo un ente militante al servizio elettorale della dirigenza tradisce l’essenza e il ruolo che gli corrisponde agli italiani fuori d’Italia. L’attuale dirigenza magari non é la più adeguata, mi includo ovviamente, ma non possiamo sbagliare l’indirizzo politico che l’Italia deve percorre per rendere reale ed effettivo il contributo di milioni di italiani sparsi per il mondo. Il Mondo é riconoscente e valora il lavoro dei nostri connazionali, sarebbe una grave offesa e una incomprensibile miopia se questo no venisse riconosciuto e messo in atto in proprio beneficio dell’Italia. Paolo Castellani Abbonamento 2009 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 15.000 pesos Abbonamento sostenitore 20.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 2081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 6381833 TERZA PAGINA Presenza- 16 luglio 2009 3 Passatempo e umore RESISTENZA E le suore nascosero ebrei e partigiani «C’è un tempo per ogni cosa», dice il Qoelet. Per tacere, per ridere, per ballare,ma anche per lottare. Oggi si può dire con fermezza che per molte religiose d’Italia la Resistenza fu un periodo in cui non si poteva certo rimanere con le mani in mano. Non imbracciarono un fucile. Non salirono in montagna. Ma preghiera e azione consentirono a queste donne temerarie di dare un contributo alla Liberazione non inferiore a quello dei partigiani. Furono soccorritrici, informatrici, infermiere fino a mettere in gioco la propria vita. Nei casi più difficili le religiose si servirono anche del proprio abito per nascondere missive segrete, alimenti, indumenti e perfino bambini. Un convegno di studi a Milano ha rispolverato una pagina di storia ancora troppo taciuta. L’evento, promosso dalla fondazione Ambrosianeum e dall’Azione cattolica ambrosiana, ha fornito un campionario incredibile di testimonianze provenienti da numerose città e regioni d’Italia. Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 «Purtroppo - ha attaccato Giorgio Vecchio, docente di Storia contemporanea all’Università di Parma - il ruolo delle suore nella Resistenza finora è stato ignorato. Nei manuali di storia non esistono. C’è la falsa convinzione che la Liberazione fu soltanto un evento militare. Si dimentica il grande apporto della lotta non armata, come il boicottaggio, il sabotaggio, la stampa clandestina, il salvataggio dei perseguitati. Le suore coinvolte furono tante anche se abbiamo poche testimonianze dirette. Ma spicca il memoriale di Madre Imelde Ranucci delle Francescane dell’Immacolata di Palàgano vicino a Modena che descrive il rifugio offerto nel proprio convento a partigiani ed ebrei». Gli esempi però sono copiosi: «Come non ricordare - ha continuato Vecchio - Madre Jole Zini che a Villa Minozzo vicino Reggio Emilia si offrì come ostaggio ai tedeschi in cambio della fucilazione dell’intera popolazione... O suor Enrica Donghi che nell’assistenza ai carcerati di San Vittore a Milano confessò come le religiose nei libri di preghiera portavano biglietti clandestini ai detenuti politici e sotto le ampie sottane delle consorelle appuntavano con le spille indumenti per i prigionieri tanto che gli stessi secondini sbottarono: ‘Queste suore escono magre e rientrano ingrassate’». di alimenti dimagrirono anche di 20 chili non si preoccuparono di ospitare decine di perseguitati. E collaborarono alla stesura di documenti contraffatti per nascondere gli ebrei: perfino Gino Bartali arrivava lì da Firenze nascondendo nel telaio della bicicletta foto e nostro giornale clandestino. Una volta mi ruppero il braccio ma ringrazio il Signore per non aver parlato». E il sacerdote ha lanciato la proposta: « Nelle città e nei paesi in cui c’è stato un Istituto di suore che ha contribuito alla Liberazione dedichiamo una via alle Tuttavia lo storico ha anche ammesso: «Come in tutti gli eventi ci furono anche esempi negativi, di suore che fecero finta di niente magari per paura o incapacità. Accanto però a religiose straordinariamente generose negli ospedali o nell’allestimento di interi spazi dei conventi come il refettorio per le riunioni notturne dei partigiani. Ci furono persino casi in cui come a Fontanigorda, vicino Genova, suor Maria, una suora di clausura si vestì da laica e si finse sposa di un giovane partigiano che stava per essere ucciso dalle SS. E non dimentichiamo il disagio dell’accoglienza di persone di sesso maschile nei monasteri». In alcuni avvenimenti fu evidente una mano dal cielo. In Piemonte suor Margherita Lazzari durante i rastrellamenti del 1944 creò un nascondiglio nel sottotetto di un santuario per partigiani e militari alleati. Per occultare la nicchia pose all’ingresso un quadro di santa Lucia e i nazifascisti non riuscirono mai a scovarli. Ma il convegno ha rimembrato anche le gesta delle religiose a Milano, Brescia, Vicenza, le reti di soccorso agli ebrei realizzate dalle suore toscane e l’impegno delle clarisse di San Quirico di Assisi: qui le 25 sorelle che per la penuria certificati falsificati. «Ma siamo solo all’inizio delle ricerche - hanno convenuto Marco Garzonio, presidente dell’Ambrosianeum e Gianfranco Maris presidente nazionale dell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti - c’è un enorme vuoto storiografico da colmare». Suor Grazia Loparco, docente alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium ci tiene però a precisare: «Anche a Roma dove furono salvati più di 4.300 ebrei ci fu un’intensa collaborazione tra tutti gli istituti religiosi, maschili e femminili, i parroci e la Santa Sede. Ora però bisogna far luce anche su tutti gli altri rifugiati salvati, non solo gli ebrei». Toccante è stata la testimonianza di monsignor Giovanni Barbareschi della diocesi di Milano sulla sua prigionia nel carcere di san Vittore: «Quando c’erano gli interrogatori eravamo terrorizzati. Spesso si usciva bastonati e torturati per sapere come si stampava ‘Il Ribelle’, il ‘Suore della Resistenza’ ». Sull’esperienza del carcere milanese di quegli anni e in particolare sulla figura di suor Enrichetta Alfieri che l’anno prossimo potrebbe essere beatificata si è soffermato anche monsignor Ennio Apeciti, storico della Chiesa: «Il segreto di suor Enrichetta, come quello di tutte le religiose coinvolte, stava nella preghiera: durante la reclusione il rosario fu la sua forza. Tanti detenuti hanno ricordato la sua instancabile assistenza, tra essi anche molti laici come Mike Bongiorno e Indro Montanelli il quale disse: ‘Le sarò grato per sempre. Tutti noi ricevevamo, grazie alla sua regia, bigliettini e informazioni. Così grande era il conforto di quegli incontri furtivi, così immensa la gratitudine per chi con grande rischio personale li rendeva possibili, che ancora oggi il ricordo di suor Enrichetta e della sua veste frusciante suscita in me la devota ammirazione che si deve ai santi, o agli eroi. In questo caso ad entrambi’ ». ESPECIALIDAD ITALIANA RISTORANTE SAN MARCO Huérfanos 618 - Santiago Manifestaciones - Banquetes Pastas - Carnes - Pes cados- Mariscos Aire Acondicionado Reservas Fono-Fax 633-6880 Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 4708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 4708400 - E-Mail:[email protected] Istituto Commercio Estero - Providencia 2653, Of. 1201, Providencia -Tel.: 3689444 - E-Mail: [email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/2322618 - Fax: 562/2330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 2360712 - Fax: 2360709 - E-Mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 2129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 2229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 2082826 - 2082807 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 4847000 Central. Liceo Italia: Nataniel (esq. Nuble) tel: 7075840 - liceoitalia.cl Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 5927544-2 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 2229328 - Fax: 6354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 2055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 6342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 6992222 - [email protected] ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parroquia Italiana) - Tel- Fax: 6345247 4 Presenza- 16 luglio 2009 ITALIA E ITALIANI Unesco, le Dolomiti sono patrimonio Universale dell’Umanità Il «World Heritage Committee» ha ufficialmente inserito le Dolomiti nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità Unesco. La decisione sulla candidatura presentata dallo stato italiano è stata presa all’unanimità dai 21 membri della commissione Unesco, riunita a Siviglia. Alla proclamazione ha assistito la delegazione italiana guidata dall’ambasciatore all’Unesco Giuseppe Moscato e dal ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha definito questo riconoscimento «una grande opportunità di crescita ed una grande vittoria dell’Italia, che ha lavorato molto per questa candidatura. La richiesta di inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio tutelato dall’Unesco parte nel 2004 e poi si ferma, ma siamo riusciti a recuperare il tempo perduto e superare i problemi. È una grande vittoria. Questo è il secondo sito naturale Unesco dell’Italia, il primo sono le isole Eolie. Oggi, quindi, abbiniamo il mare alla montagna in una grande festa dei territori». Circa il futuro il ministro Prestigiacomo non ha escluso la possibile candidatura delle Alpi. «Adesso ci metteremo al lavoro - ha detto - perché noi sappiamo di possedere come Paese uno straordina- rio territorio. Va valorizzato, certamente con il contributo delle realtà locali. Non si può imporre una scelta da parte del Governo nazionale. Ma vi assicuro - ha proseguito il ministro - che vi sono tantissimi siti che premono per essere avviati in questo percorso. Ormai tutti hanno capito che offre un valore aggiunto al territorio». L’alpinista Reinhold Messner si è detto felice: «Un sogno cullato da tanto tempo, trova realizzazione». «Le Dolomiti, riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco - dice il Re degli Ottomila - non si limitano soltanto all’Alto Adige ma comprendono le Province di Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone e Udine. Di conseguenza anche quattro parchi naturali sudtirolesi Dal caffè rimedio per l’Alzheimer? Nei topi funziona, nell’uomo si vedrà I _ l nuovo farmaco per l’Alzheimer? Forse ce l’abbiamo sotto il naso da sempre: ha l’aroma (e il gusto) di una tazzina di caffè. Proprio la caffeina, infatti, sembra poter avere effetti prodigiosi contro la demenza senile: riuscirebbe persino a farla regredire. A suggerirlo sono i ricercatori del Centro di Ricerca sull’Alzheimer della Florida (Usa), che per verificare le loro ipotesi hanno somministrato a cavie malate di Alzheimer dosi massicce di caffeina: 500 mg al giorno, pari a circa 5 tazze di caffè. Dopo 2 mesi, gli studiosi hanno appurato che i topolini non mostravano la perdita progressiva di memoria tipica della malattia. Non solo: più bassa era anche la concentrazione di quelle proteine ‘malate’ che di solito si accumulano nell’organismo dei pazienti. Proprio questo effetto lascia pensare che la caffeina (peraltro sicura per la maggior parte delle persone) possa essere usata per combattere la progressione dell’Alzheimer: prospettiva che i ricercatori americani intendono ora verificare iniziando quanto prima la sperimentazione sull’uomo. CUCINA ITALIANA appartengono al Patrimonio dell’Umanità. In una nota Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, si dichiara orgoglioso «da veneto e da ministro» del riconoscimento di questa «splendida merlatura nel paesaggio della regione» come patrimonio mondiale dell’umanità. «Con l’iscrizione delle Dolomiti, i siti Unesco italiani diventano 44: un primato mondiale - ha detto Zaia - raggiunto anche grazie all’impegno e alla cura che la comunità dolomitica, per generazioni, ha messo nel preservare e valorizzare questo affascinante arcipelago corallino» Ma in cosa consiste il nuovo patrimonio dell’ umanità sancito dall’Unesco? Si tratta di nove gruppi dolomitici per un’estensione complessiva di 142 mila ettari, cui si aggiungono altri 85 mila ettari di «aree cuscinetto», per un totale di 231 mila ettari, suddivisi tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone ed Udine. Fanno parte il gruppo formato da Pelmo e Croda da Lago, situati in Veneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano; del massiccio della Marmolada, posto fra Trentino e Veneto e comprendente la cima più alta delle Dolomiti (3.343 metri) e il ghiacciaio più significativo; il gruppo formato dalle Pale di San Martino, Pale di San Lucano e Dolomiti Bellunesi, per lo più in territorio veneto ma anche trentino; il gruppo formato dalle Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, le più orientali, suddivise fra le province friulane di Pordenone e Udine; le Dolomiti Settentrionali, situate fra Alto Adige e Veneto e comprendenti i frastagliati Cadini, le candide Dolomiti di Sesto, le austere Dolomiti d’Ampezzo, le lunari Dolomiti di Fanes, Senes e Braies; il gruppo Puez-Odle, tutto in territorio altoatesino, oggi splendido parco naturale. Ma si può chiamare anche così: qualità, tradizione, storia, fantasia, arte, creatività. Vale molto nel mercato globale l’etichetta di un Paese che riesce a dare il meglio nei momenti difficili, ma forse non conta abbastanza in un Paese che appare (troppo spesso) scontento di sé. Eppure c’è un' Italia che colleziona primati e produce talenti, un' Italia che va, che resiste, un’Italia di tante eccellenze non promosse, non raccontate, che si aggiungono a quelle conosciute e abbondantemente segnalate. Bisognerebbe narrare di più e meglio luoghi e territori dove le bellezze ambientali e l’arte si integrano con la capacità di produrre quelle cose che piacciono al mondo, i tessuti, la moda, il design, l’artigianato sapiente e l’inventiva tecnologica, per imparare a conoscere meglio i segreti del lungo miracolo italiano, quello che ha resistito alla sfida cinese e oggi combatte con la crisi mondiale. E ci vorrebbe un altro Fai, oltre a quello benemerito che ha ridato splendore al patrimonio artistico dimenticato dimostrando che ambiente e cultura sono anche una risorsa economica, per dare maggior valore al sistema Italia. Un sistema diffuso che ha il suo cuore nell’impresa capace di mettere insieme le antiche sapienze con le intuizioni vincenti della modernità, che affronta con disincanto le nuove sfide lasciandosi alle spalle le guerre tra lobby e il vizio antico della politicizzazione. È lungo e impossibile l’elenco dei punti di forza di un Paese dove i talenti individuali e le fortune dei protagonisti di successo non sempre fanno da traino ad una migliore immagine del Paese stesso. Ma non è una loro colpa: siamo noi, quasi sempre, a non avere il senso di certi valori, di straordinari tesori da sfruttare. E questo rimane un gap, tra noi e gli altri competitori, capaci di tutelare e vendere meglio i loro prodotti. Ma è anche vero che molti autogol che danneggiano il made in Italy sono il frutto di colpevoli assenze o dimenticanze della classe politica: spreco di risorse, capolavori artistici abbandonati, bellezze naturali contaminate da un’edilizia selvaggia, mancanza di regole e di controlli, risorse limitate per la ricerca, mancate aperture di credito per i settori innovativi. Forse bisogna aggiungere anche mancanza di coraggio: il coraggio di puntare di più sulla tipicità italiana, quella che resta un’indiscussa primazia nel mondo: con il suo valore culturale e industriale e con un indotto economico di tutto rispetto, sia quando riguarda il patrimonio artistico-ambientale sia quando riunisce la sapienza della bottega artigiana alla genialità imprenditoriale.. Ci facciamo del male da soli quando non sappiamo riconoscere il meglio che ci distingue all’estero e che l’estero apprezza: e questo vale per la musica come per la sanità. Ci sono voluti lunghi anni per uscire dall’esterofilia nelle cure mediche, per riconoscere che in alcune aree del Paese la sanità è diventata uno dei servizi di punta, un’alta specializzazione che compete ai massimi livelli nel mondo. La nostra storia, la nostra identità nel mondo globalizzato, sono una carta vincente per continuare a puntare in alto, magari con una maggiore consapevolezza delle qualità che in Italia ci sono: non servono fughe in avanti; basta sviluppare e modernizzare molte delle cose che già sappiamo fare. Il trevisano Pierre Cardin: "metto all’asta il mio impero" «Ma no, no. Non ho venduto. Se mai sto vendendo e solo una parte: le licenze in Cina, per 200 milioni di euro. E non venti come qualcuno ha scritto». E gli scappa persino una risata. Pierre Cardin, 87 anni fra cinque giorni, è l’ultimo imperatore, unico proprietario di se stesso. Se qualcuno pensava di trovarlo quanto meno un po’ confuso, ha fatto male i propri conti. Un mese fa è finito all’ospedale, ma è stato «solo per una banale caduta e tutti hanno fatto un gran caos per nulla» e se in questi giorni si è parlato della vendita della sua maison è «perché non hanno capito nulla». Sono le nove del mattino e lui è già al suo posto di comando al 27 di Avenue di Marigny, dalle sue finestre si vedono le stanze del presidente della Repubblica francese («Ne ho visti ben nove!). Accetta di parlare, ben contento di chiacchierare in italiano, l’accento e un paio di parole che non gli vengono tradiscono i sessantacinque anni di Francia. Era il 1945 e aveva ventidue anni quando lasciò il Veneto («Nacqui in casa di parenti, a venti chilometri da Venezia», dice riferendosi a Sant’Andrea di Barbarana, comune di san Biagio di Callalta, provincia di Treviso) come Pietro Cardin con l’accento sulla «i» che divenne Pierre e poi Card(e)n pronunciandolo alla francese. Partì ragioniere e divenne stilista: «E El mundo a su alcance con Gral. Holley 145 Apoquindo 7741 - Fono: 2127086 - Fax: 2127078 Las Condes - Santiago Scienza, imprese, turismo. L’Italia che non ti aspetti F. 2341349 Fax 2443320 con la cordialidad de Eurotur se fossi rimasto in Italia probabilmente sarei finito contadino», dice, lucido. E a meno che non fosse riuscito a seminare denaro per raccogliere denaro, mai avrebbe potuto arrivare dove è arrivato: 800 licenze in 140 Paesi. Un giro d’affari con le royalties che si dice essere (lui non ha mai dato una cifra ufficiale) di 8 miliardi di euro e nella sola Cina 3,5, ecco il perché delle mire. «E chissà come hanno potuto pensare che potessi vendere a 20 milioni di euro!», commenta beffardo. Scusi ma allora è fatta? «Eh, no. Non è fatta. Ho ancora un mese di tempo per firmare. I cinesi diciamo hanno firmato un compromesso, anticipando dieci milioni di euro e lasciandomi trenta giorni di tempo per decidere se accettarne altri 200 e lasciar loro le licenze in Cina, ma solo in Cina. Se però qualcuno offre di più, sono qua. Una specie di asta, chiamiamola così. E vi dirò di più, se qualcuno è disposto a darmi 1 miliardo e duecento milioni di euro gli do tutto: persino questo palazzo (la sede storica, ndr) e anche il mobilio». Una notizia, nella notizia. «È perché mai? Ho una certa età, nella mia vita ho fatto tutto. Per quale motivo non dovrei?». La crisi, forse? «No, non per me. Il mio stile può piacere o non piacere, ma è il mio e vende». Multe fino a mille euro a chi getta rifiuti dall’auto Svuotare il posacenere al semaforo, lanciare la cartaccia dal finestrino o il mozzicone di sigaretta acceso, la lattina, la bottiglia d’acqua vuota (se va bene) mentre si sfreccia in autostrada. Insomma tutti quei comportamenti così maleducati eppure così diffusi e che oltraggiano il decoro urbano, da oggi saranno sanzionati assai più severamente. Lo prevede uno speciale capitolo del decreto sulla sicurezza che modifica il codice della strada. Multe da 500 a 1.000 euro. Una stangata rispetto alla contravvenzione dai 23 ai 92 euro prevista finora. Non ce n’è solo per gli automobilisti. I sindaci sono invitati a comminare «almeno 500 euro» a chiunque «insozzi le pubbliche vie». Roberto Sgalla, capo della Polizia Stradale, commenta secco: «C’è la norma, la faremo rispettare. Quando vedremo un automobilista che imbratta la strada, gli contesteremo la contravvenzione». Molte statali e lunghi tratti di autostrada sono spesso piccole discariche occasionali. «Chi sporca va multato e pure forte, basta con il lassismo», dichiara l’assessore milanese all’Ambiente, Maurizio Cadeo, sostenitore del «ci vogliono poche regole ma ferme per la convivenza civile». E segnala che «a Barcellona fare pipì per strada può costarti 1.500 euro». ITALIA E ITALIANI Presenza- 16 luglio 2009 5 Dolomiti-Africa, l’abbraccio della pace Le nuove regole anti-crisi si allargano ai 14 Mezzogiorno, è il momento dell’abbraccio. Anche le ultime nuvole si tolgono dalla più grande delle Tre Cime di Lavaredo. Bambini e anziani, giovani, tantissimi giovani, volontari e ambientalisti, missionari e disabili, sindaci, pubblici amministratori, il presidente dell’Uncem, Borghi, anche il vescovo Giuseppe Andrich, il prefetto Provvidenza Raimondo, perfino loro, gli agenti del servizio d’ordine. Tutti con la mano in quella del vicino, e se non riescono a raggiungerla, allungano maglioni e giacche a vento. In 6mila, domenica, per iniziativa di “Insieme si può” e di altre onlus, ma anche degli Uffici missionari del Nordest e del Cuam, hanno abbracciato idealmente l’Africa, stringendosi intorno ai muraglioni più belli del mondo, per significare ai Grandi del G8 che dovrebbero fare altrettanto. Quassù le simbologie si rincorrono. E se il regista Moni Ovadia, parlando dell’Africa, avverte il pericolo della privatizzazione dell’acqua, ecco il vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Andrich ricordare che proprio da queste viscere scaturiscono «acque purissime, le acque della pace» che scendono a valle in direzioni tali da abbracciare l’Europa: verso il Piave, fino all’Adriatico, verso l’Isarco e l’Adige, ancora fino al mare Adriatico, ma anche verso il Sarca ed il Danubio, fino a raggiungere il Mar Nero. Acque da mantenere nella loro integrità, anche perché sono messaggere di solidarietà e di giustizia, oltre che di pace, rileva sempre il ve- scovo. Infatti, spiega «il contatto, mano nella mano, di questa catena ci deve aiutare a cogliere tutti i problemi, cominciando da quelli delle persone più vicine». Andrich si dice infatti convinto che «questa intenzionalità può portare dei cambiamenti nella nostra cultura e negli stili di vita». I volontari raccolgono voci ed appelli, lungo la catena, da inviare, attraverso 8 cd, ai grandi della Terra riuniti all’Aquila. «I grandi - sostiene il vescovo - sapranno essere all’altezza dei loro compiti se avranno attenzione a quello che cresce e viene coltivato nell’intimo del cuore delle persone più povere, come quelle dell’Africa, soggette a molte guerre, spesso dimenticate». Mentre il popolo di “DolomitAfricaG8” - questa la sigla dell’iniziativa - si sistema il più vicino possibile agli speroni di roccia, al rifugio Auronzo si susseguono le testimonianze. «Il capo dello Stato - rileva il prefetto di Belluno, leggendo un messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - non ha mancato di sottolineare come l’impegno per vincere povertà e sottosviluppo sia un dovere primario, civile e morale, a difesa della dignità dell’uomo e un investimento sul futuro a beneficio di tutti ed esprime apprezzamento per l’iniziativa di sensibilizzazione sull’importanza della cooperazione allo sviluppo e al dialogo tra i popoli». Giorgio da Rold, presidente di “Insieme si può” confessa un sogno. Siamo qui in 36mila, non solo in 6mila. In seimila si sono dati la mano davanti alle Tre Cime di Lavaredo per invitare i grandi della Terra a non dimenticare il Sud del mondo Il vescovo di Belluno, Giuseppe Andrich: «Più attenzione ai poveri». Il regista Ovadia: «Cambiare le priorità» Borghi (Uncem): «Non chiudiamoci nella torre d’avorio». Un momento del lungo «girotondo» che domenica ha coinvolto migliaia di volontari sulle Tre Cime di Lavaredo. 30mila sono i bambini dei Paesi poveri che svaniscono in una sola giornata: morti di fame. Ma ecco l’altra parte del sogno: che ciascuno dei presenti si faccia carico di loro. E che lo facciano pure gli otto grandi della Terra, mantenendo fede alle promesse ed agli impegni sottoscritti nei confronti del Sud del Mondo, in particolare verso il continente africano. « Tornare a crescere e respingere il protezionismo », sintetizza Silvio Berlusconi, e di fatto l’agenda globale, il documento cioè che contiene i capitoli economici del G8 e proseguito con l’allargamento al G5+1 (alchimia contabile che includendo Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa oltre all’Egitto come invitato speciale conduce al G14, ormai a pieno divenuto l’erede del vecchio format del G8), si può racchiudere in poche semplici conclusioni: «Mentre continueremo a sostenere le nostre economie con ogni misura necessaria per superare la crisi - dice il documento -, cominceremo anche a preparare le strategie di uscita dalle misure di Governo straordinarie adottate per rispondere alla crisi». Certo, una crisi tutt’altro che superata, anzi, a sentire il direttore generale del Fmi Strauss-Kahn, «la ripresa è lenta, e anche se un’inversione di rotta è attesa per il primo semestre del 2010, restano quattro preoccupazioni: disoccupazione, sostenibilità delle finanze pubbliche, squilibri globali e Paesi a basso reddito. Ma L’hotel migliore del mondo è Villa d’Este a Cernobbio Centoquarant’anni di storia e un fascino che non tramonta mai: è sul lago di Como l’hotel più bello del mondo. La rivista americana Forbes, che ogni anno stila la classifica dei 400 migliori alberghi del pianeta, per il Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 2690791 Moneda 708 F. 6649244 San Antonio 325 F. 6325512 Silvano tavonatti a. [email protected] 2009 ha attribuito il primo posto al Villa d’Este di Cernobbio che ha battuto, nell’ordine, il Peninsula di Bangkok, il Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong, il Four Seasons George V di Parigi e il Burj al Arab di Dubai. È la prima volta che una struttura italiana raggiunge la vetta della prestigiosa classifica. Costruito nel 1568 e diventato albergo nel 1873, il resort di Cernobbio ha oggi 152 lussuosissime camere (prezzo in alta stagione 900 euro per notte) in due edifici circondati da un parco centenario San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl in uno degli angoli più belli del Lario. E dotato di piscina riscaldata galleggiante sul lago (unica nel suo genere), spiaggia con sabbia riservata ai bambini, piscina coperta, centro benessere, otto campi da tennis, ristoranti, night. «Il riconoscimento a Villa d’Este - dice l’amministratore delegato Jean-Marc Droulers - premia la tradizione ed Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos è un traguardo che fa onore all’ospitalità del nostro Paese». In queste stanze sono passate nei secoli schiere di duchi, re e regine, presidenti, star di Hollywood, scrittori, cantanti, musicisti, stilisti. Il primo cliente fu Giorgio Ricordi, che affittò un intero piano del padiglione Regina d’Inghilterra e ebbe come ospiti Giuseppe Verdi e poi Giacomo Puccini. Qui sono passati personaggi come Alfred Hitchcock, i duchi di Windsor, Leopoldo del Belgio, Vittorio Emanuele, i principi di Monaco, Elizabeth Taylor, Frank Sinatra, Barbra Streisand, Madonna, Mick Jagger, Bruce Springsteen, John Kennedy, Gorbaciov, Churchill, Ava Gardner, lo Scià di Persia, la Callas con Onassis e tanti altri. Attribuendo il riconoscimento a Villa d’Este, la giuria di Forbes ha elencato così i pregi dell’hotel a cinque stelle di Cernobbio, specificando che è facilmente raggiungibile e ha tutto: «Panorama, architettura, bellezza, servizio, decorazione di interni, storia, spa e persino il bel tempo». gli otto Grandi e i loro ospiti allargati hanno confermato - e poteva essere altrimenti? - la volontà di cooperare affinché ‘l’economia globale riprenda la crescita lungo un cammino equilibrato, equo e sostenibile a beneficio di tutti, soprattutto dei più vulnerabili». Il nemico pubblico dell’economia mondiale non sembra più essere la finanza selvaggia: quella ha già abbondantemente fatto i suoi danni e i grandi Paesi - gli Stati Uniti in testa - hanno dovuto già svenirsi per limitarne i danni. Ora lo sguardo si posa sulla concorrenza, sul commercio mondiale, sui negoziati di Doha. E gli Otto si sono trovati un nuovo feticcio da abbattere, il protezionismo. Un’arma stra-abusata in realtà nel corso degli ultimi duecento anni un po’ da tutti, dal Giappone alla Gran Bretagna, dall’America alla Francia. Ma ora, i Grandi, la Ue, gli emergenti si impegnano solennemente ad «astenersi da svalutazioni concorrenziali delle nostre valute e promuovere un sistema monetario stabile e ben funzionante». Attenzione a queste ultime parole, perché ecco che i cinesi se ne escono con un colpo a sorpresa per bocca del consigliere di Stato Dai Bingguo (Hu Jintao, come si sa, è tornato frettolosamente a in patria per domare la rivolta domestica): «La Cina - ha detto l’alto funzionario che rappresentava a tutti gli effetti la voce di Pechino - vuole una riforma graduale del sistema valutario internazionale per una maggiore diversificazione della moneta di riferimento per poter garantire la stabilizzazione dei tassi di cambio e favorire così un regime più razionale e differenziato ». Frase che sembra uno scioglilingua cinese, ma che tradotta dal mandarino significa né più né meno: il dollaro non può più essere considerato l’unica moneta di riserva internazionale, meglio pensare a un paniere che contempli euro, yen, sterlina e - appunto - il biglietto verde americano. Re dollaro, e con lui Barack Obama, sono avvisati: la Cina, Paese emergente dalla crescita impetuosa e dalla forza demografica inimmaginabile per noi occidentali, sta dettando le sue regole. Non solo sul clima, ma anche sulle valute e sui criteri economici. «Paesi industrializzati e paesi emergenti e in via di sviluppo - dice Pechino - hanno eguali e grandi responsabilità. I primi devono difendere davanti alla comunità internazionale i diritti dei Paesi emergenti allo sviluppo economico e alla salvaguardia delle loro caratteristiche nazionali, ridurre il loro debito pubblico e promuovere i trasferimenti di tecnologia ai paesi emergenti. I secondi devono concentrare le loro energie sullo sviluppo e poi aprire le porte agli investimenti e ai prodotti dei Paesi sviluppati». Un bel diktat, non c’è che dire. Su Marte controllo del robot dall’Italia La missione robotica Exomars su Marte dell’Esa europea avrà un centro di controllo in Italia. Lo ha annunciato il neo-presidente dell’agenzia spaziale italiana ASI, Enrico Saggese, precisando che l’investimento italiano sulla spedizione è di 281 milioni di euro, 31 in più dei 250 già stanziati. Exomars va a ad inserirsi nel nuovo piano di cooperazione tra la Nasa e l’Esa approvato nei giorni scorsi e battezzato MEJI (da Mars Exploration Joint Initiative) e finalizzato al Pianeta Rosso. Il piano è nato dalla consapevolezza degli ingenti fondi richieste per questo fronte di esplorazione e dal nuovo atteggiamento sostenuto dalla Casa Bianca che sollecita una maggior collaborazione internazionale, in particolare con l’Europa. La partenza di Exomars è fissata per il 2016. Un’anticipazione sulle linee guida lungo le quali si sta sviluppando il nuovo piano spaziale italiano è stata fornita dal presidente Saggese in occasione della presentazione del rapporto che traccia il bilancio dell’ASI per il 2008. Le nuove aeree su cui si investirà riguarderanno la scienza, l’esplorazione della Terra, i programmi riguardanti Luna e Marte e la telescienza che la stazione spaziale internazionale consente di effettuare. 6 Presenza- 16 luglio 2009 Editoriale Abbiamo concluso questo primo semestre dell’anno scolastico 2009 con un’illustre visita, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Onorevole Altero Matteoli. Nella nostra nuova casa e con tante attivitá, questa prima metà dell’anno é stata senza dubbio molto produttiva. In questo numero di Presenza vi presentiamo due interviste; una al Direttore di Sviluppo e Progetti e l’altra ad una nostra ex alunna, Gloria Frugone. Brevi notizie sportive e un report delle attività svolte dal nostro Centro Culturale che ha chiuso un ottimo primo semestre. Buona Lettura o buone vacanze! Gabriella Piergentili Mariano Malacchini, Director de Desarrollo y Proyectos "Sueño una Scuola donde cada cual aporta al resto con lo mejor de sí mismo" - Desde este año se creó en la Scuola la Dirección de Desarrollo y Proyectos, un espacio desarrollado por Mariano Malacchini, profesor y miembro por años del Consiglio y de la Comisión Pedagógica de la Scuola. - Un soñador, Malacchini visualiza un gran futuro para nuestra Scuola. A continuación preguntas y respuestas para saber que viene para la Montiglio en los próximos años. - ¿Porque se creó el cargo de Director de Desarrollo y Proyectos y que objetivos tiene? - El cargo de Director de Desarrollo y Proyectos se creó para avanzar y acelerar en la puesta en marcha de los proyectos innovadores que la Scuola está impulsando sea en el campo pedagógico-metodológico que académico, extracurricular y cultural, no sólo para adecuarse a las exigencias de los tiempos y abrirse al mundo que la rodea, sino también para llegar a ser en el tiempo, además de una comunidad auto educante, un Polo Cívico y Cultural en la Ciudad. Tiene por tanto el objetivo de dirigir, impulsar, orientar y coordinar todo el trabajo que se está haciendo, con el fin de poner en sinergia y potenciar los distintos estamentos del colegio, para que cada cual aporte a la comunidad y contribuya a una formación integral, interdisciplinaria, responsable y compartida de alumnos futuros ciudadanos responsables del mundo. - ¿Dónde y cuando podemos encontrarte en la Scuola? -Estoy reuniéndome sistemáticamente con cada estamento que compone nuestra Scuola y nuestra comunidad escolar. Siempre estoy disponible en el colegio, en especial los días miércoles y a mi mail (mmalacchini@ scuola.cl) por cualquier consulta, sugerencia y aporte. Es un trabajo lento, que requiere tiempo y sobre todo aportes y colaboración de parte de todos. - ¿Qué proyectos tiene la Scuola al mediano plazo? -Ya se está desarrollando exitosamente el Centro Cultural con exposiciones, conciertos, eventos, conferencias, workshop, distintos talleres y trabajos multidisciplinarios abiertos a toda la comunidad; el Centro Risorse que apoya la docencia con recursos, materiales didácticos y de “aggiornamento” constante, además de ofrecer cursos de perfeccionamiento docente a otras instituciones educativas; la Asociación Deportiva de la Scuola; la Asociación de Servicio Social. Así mismo estamos avanzando en distintos proyectos internos como una constante revisión del sistema de evaluación haciendo hincapié en la auto evaluación y en la evaluación compartida y diferenciada como parte fundamental de una evaluación formativa; el adelanto de contenidos y constante perfeccionamiento de las distintas metodologías didácticas aplicadas a las distintas asignaturas; la aplicación sistemática de un acercamiento interdisciplinario a todos los conocimientos; un proyecto de autonomía de estudios superiores tutorada. En la proyección de la Scuola hacia la comunidad se está afinando el proyecto de la cafetería abierta, junto a la Biblioteca y a las implementaciones deportivas que poco a poco deberán estar abiertas a toda la comunidad, contribuyendo a la transformación gradual de nuestra Scuola en un centro cultural y comunitario, punto de referencia para nuestra comunidad, vecinos y amigos. - ¿Según tu opinión, de qué manera la Scuola debiera unir tradición centenaria y modernidad? - La Scuola, fundada en el 1891 por nuestros emigrantes, une tradición y modernidad a través de un constante perfeccionamiento, revisión de su Proyecto Educativo y programas ministeriales italianos y chilenos, y a través de un rescate continuo de lo que más la identificó en todos estos años: su ambiente familiar, sus raíces culturales y tradiciones italianas, su incentivo a toda expresión creativa y artística, su formación humanista-cristiana gracias a la cual nuestra Scuola, aún considerándose laica, funda en esta visión y formación, su educación al respeto y valorización de las diferencias y diversidades como un real don y aporte al bien común. - ¿Cuales crees que son las potencialidades de la Scuola? - La Scuola hoy puede constituirse en una alternativa válida a las distintas ofertas formativas del país por su innovador proyecto pedagógico, su moderna infraestructura e implementaciones, por su estrecha relación con Italia y Europa. Además puede constituirse en una real contribución a la fuerte demanda de calidad educacional y llegar a ser con el tiempo un referente y un punto de encuentro para toda la comunidad italiana, chilena, intelectual, cultural y artística. - ¿Cómo sueñas a la Scuola? - Sueño la Scuola como una real comunidad auto educante, donde todos sean al mismo tiempo alumnos y docentes; donde se aprende de la convivencia y de la vida compartida; donde cada cual aporta al resto con lo mejor de sí mismo y potencia todas sus posibilidades en el don a los demás. Una Scuola que se adelanta a los tiempos; donde la autonomía guiada en los estudios, la auto disciplina y la auto evaluación, el sentido de responsabilidad social y del bien común, los implementos didácticos y tecnológicos, la multidisciplinariedad de los conocimientos juntos al amor y una búsqueda constante de una verdad que se hace experiencia de vida compartida, hacen brotar aquella sabiduría que es unidad y que supera, uniendo entre sí belleza, verdad y bondad, cualquier conocimiento superficial, intelectual o científico. Sueño una Scuola donde el alumno sea el centro de su aprendizaje, donde el estudiar y vivir sea una experiencia agradable de logros y superación; donde la comunidad valorice a cada alumno potenciando todas sus capacidades y recuperando todos aquellos que son más débiles, permitiendo a todos realizar en el don de sí mismo lo mejor de sí. Una Scuola en fin que se sienta italiana por ser naturalmente puente y encuentro entre todas las culturas, capaz de educar ciudadanos del mundo entero a una fraternidad universal auténtica, sensibles y partícipes de los problemas de los demás como propios. SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Noticias Deportivas Campeonato intercurso de Atletismo A mediados del mes de mayo se realizó un campeonato de atletismo para todos los cursos de la Scuola Elementare. Organizado por el Departamento de Educación Física y el profesor de la disciplina Juan Carlos Fuentes, los alumnos participaron en tres categorías con gran entusiasmo, llenando de vida las canchas de la Scuola. Los resultados fueron: En 50 metros planos los ganadores por curso fueron Claudia Huerta, Andrés Bobadilla, Sofia Bardi, Tomás Gritti, Fiorenza Zolezzi y Nicolás Geldres. En 400 metros planos los ganadores fueron Claudia Huerta, Andrés Bobadilla, Sofia Bardi, Alfredo Machiavello, Fiorenza Zolezzi y Nicolás Pisani, mientras que en salto largo vencieron Trinidad Snack, Martín Acuña, Romina Toro, Tomasso Gritti, Flavio Cuneo y Tomás Giovanetti. Felicidades a todo ellos. Triunfos para la gimnasia Durante mayo se realizó nuevas fechas de la AEGA (Asociación Escolar de Gimnasia Artística), con destacados resultados para nuestras alumnas de la Scuola, principalmente con la participación de Javiera Pincheira, Flavio Cuneo y Josefa Caiozzi. En la LEGA (Liga Escolar de Gimnasia Artísica), otros de los campeonatos más importantes de esta disciplina, nuestras alumnas consiguieron destacados resultados, en esta ocasión, las más premiadas fueron Josefa Caiozzi, Sofia Bardi, Florencia Triviño, Catalina Lioi, Rafaella Pala- Ministro italiano Altero Matteoli visita la Scuola Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’Italia Altero Matteoli, ha visitato la Scuola insieme alla sua comitiva. É stato presente l’Ambasciatore d’Italia in Cile, Paolo Casardi, i rappresentanti della Collettivitá Italiana nel nostro paese, le principali autorità della Scuola ed i nostria alunni della Scuola Media Superiore. Il Ministro ha fatto un giro per la Scuola, dopo di che ha incontrato la collettività nel Teatro Verdi della Montiglio, dove é satto ricevuto dalle parole della nostra Preside Silvia Perroni e di Anita Odone, rappresentante del COMITES. Nell’ocasione il Ministro ha diretto un messaggio ai presenti. A continuazione, vi lasciamo con le parole di Silvia Perroni, Preside della Scuola Italiana Vittorio Montiglio: “È per noi un vero piacere ed un onore riceverla tra queste nostre nuove mura inaugurate pochi mesi orsono. Come avrà potuto capire personalmente nel breve percorso che abbiamo appena realizzato, il nostro profondo anelito è che questa istituzione debba essere, come lo è stata nel passato, ma oggi più che mai, il centro di diffusione della lingua e della cultura italiana. Ma non solo un centro, bensí un fulcro dal quale si ramifichino, verso la comunità esterna, tutte le esperienze culturali che hanno dato lustro alla nostra patria e che ancora lo fanno nei suoi più variegati aspetti. L’Italia deve entrare nei tessuti della società cilena e pensiamo di poter essere uno dei trampolini di questo processo che la nostra istituzione ha inizato più di cento anni fa. Al passo dei tempi, si dovranno sfruttare tutte le tecnologie che la scienza ci offre trasformando la scuola, costruita come una terrazza sulla città, in uno spazio aperto a tutti, capace di soddisfare qualunque tipo di esigenza intellettuale. È un lavoro arduo, ma il nostro entusiasmo è tanto che siamo sicuri di potervi, un po’ alla volta, riuscire. Lei, Ministro Matteoli, più di chiunque altro e dovuto al ruolo di cui è investito, potrà capire l’importanza del lavoro di tutta una collettività che con anni di sacrificio è riuscita a materializzare un sogno e a far sposare con queste infrastrutture, esigenze pedagogiche, modernità, tecnologia, funzionalità ed un grande amore per la nostra patria. Potrà capire questo ed anche il nostro orgoglio per aver concluso una tappa, aprendone un’altra che ha infinite possibilità di sviluppo. La ringraziamo per aver trovato un momento del suo prezioso tempo per dedicarlo alla nostra scuola, ai nostri alunni ed alla collettività italiana qui rappresentata.” SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Presenza- 16 luglio 2009 7 Con arte y música termina primer semestre del Centro Culturale Con gran asistencia de público se realizó en la Scuola la inauguración de la muestra “Un cazador de Imágenes” del escultor y pintor Gerardo Valenzuela. Valenzuela ya había realizado el 2008 una charla taller para algunos alumnos de la elementare, presentando sus trabajos y esculturas. Amigos del artista, profesores y papás de la Scuola disfrutaron de una copa de vino con un rico cóctel, cerrando este primer semestre de actividades del Centro Culturale. Valen- zuela realizó su exposición con la colaboración del UNIAC y fue presentado por el profesor Humberto Zaccarelli, quien alabó el trabajo escultórico del artista. Una semana más tarde pudimos disfrutar de los clásicos del jazz a través de la música de Paz Court Cuarteto. Paz interpretó un extenso repertorio con sus canciones favoritas, incluyendo “Caramelo”, canción que suena en las radio y que forma parte de la banda sonora de la última película del Rompy, “Grado 3”. Nos acompañaron nuestros amigos de siempre y ya nos visitan algunos vecinos de San Carlos de Apoquindo quienes se han enterado de esta oferta cultural. No se olviden de visitar el sitio web de la Scuola, donde podrán conocer el calendario de actividades para el segundo semestre, vienen más exposiciones, ballet, flamenco, la noche de Dante y la visita del artista Italiano Angelo Falmi, para culminar con cine y con la Bellezza dello Sguardo, muestra colectiva. Gloria Frugone, ex alumna artista en la cocina y la pintura Campaña de reforestación En junio se realizó una campaña de reforestación de nuestra nuova Scuola, con especies sugeridas por la empresa Agro Manantial. Cada niño trajo una planta y en la Scuola Materna y la Elementare cada curso plantó simbólicamente una especie, con un puñado de tierra, cada alumno de la Scuola colaboró con la preservación de nuestro entorno natural. Patricio Toledo, profesor de educación física nos enseñó un ritual de agradecimiento a la Pachamama. Los dejamos con estas hermosas imágenes de la jornada. - Gloria Frugone, ex alumna de la generación ‘89, es chef y trabaja desde hace algunos años entregando sus recetas en Revista Ya de el Mercurio. Pronta a publicar un libro de cocina bajo el alero de esta misma revista, dedica gran parte de su tiempo a la pintura. - Como muchas familias italianas en Chile, los Frugone son de Chiavari, en la Liguria. Gloria recuerda sus años en la Scuola como una “etapa memorable” y recuerda a la Scuola, como su casa. - Prontamente la veremos exponiendo en noviembre en una nueva versión de “La Bellezza dello Sguardo”. - ¿Porqué y desde cuando te interesaste en la cocina? -La verdad, es que probablemente, como muchos hijos o nietos de italianos, la cocina siempre tuvo un lugar protagónico en mi casa. Cocinar para mí fue una consecuencia natural de lo que vi y viví desde mi infancia. -¿Cuál fue tu formación culinaria, y qué le aconsejarías a quien quisiera ser chef? - Estudié Hotelería, con mención en alimentos y bebidas. A quien quiera dedicarse a la cocina le sugeriría, primero, que ame lo que hace, luego, estudiar, capacitarse constantemente, aventurarse y entretenerse creando y probando ideas propias. Viajar si es posible, probar y probar cosas exóticas, locales, recetas perdidas, abrirse a nuevos sabores, ser un ser humano flexible, inquieto y sobre todo creativo. Ver qué sucede en el mundo, y muy importante, reinventarse cada vez que necesite, soñar cada día con algo nuevo y ... ser feliz. - ¿En qué haz trabajado desde que egresaste? - Varias cosas, soy una persona tremendamente inquieta, creativa, me gustan los cambios y los desafíos. Empecé trabajando en Banquetes en la CEPAL, paralelamente, producíamos eventos con un par de socias, y amigas. Luego un vuelco y me casé, tuve un hijo y me fui a vivir a Pirque. Allí cambié de vida, y empecé a trabajar en un proyecto nuevo para clases de cocina, en el restaurante El Huerto, estuve haciendo clases allí por 4 o 5 años, además hacía clases en Pirque y junto a esto vino mi trabajo en El Mercurio, A partir de allí, trabajo en Edición de cocina de Revista Ya, un trabajo de producciones muy entretenido y dinámico, me gusta mucho el trabajo editorial, desde allí hemos sacado al mercado libros de cocina, y entregado muchas recetas a través del diario. Aún hago clases de cocina y continúo haciendo trabajos editoriales, calendarios, recetarios e información gastronómica para empresas relacionadas con alimentos. - ¿Por qué te ha gustado enseñar tus recetas y no has seguido el camino más tradicional, trabajando en un restaurante? - Pienso que tener un restaurante es un proyecto maravilloso, y muy respetable, pero, simplemente, me gusta más la dinámica de lo que hago, la forma en como desarrollo mi trabajo me da más libertad. Estoy muy conectada al arte, y esta forma de trabajar me permite crear y probar continuamente, recetas nuevas, platos, historias, ambientes, y situaciones, en fin, fantasear y lograr platos y producciones preciosas que motivan a otras personas a aventurarse en la cocina. - ¿De qué manera ha influido en tus recetas la ascendencia italiana? - Ha influido rotundamente, no sólo en mis recetas sino en toda mi personalidad, uno imprime un carácter en todo lo que hace en la vida y en este caso, en mi cocina, está, no sólo el sello característico de los platos italianos y mediterráneos, sino un particular sentido de la fuerza de los aromas, los colores, los sabores; las mezclas exóticas, las voladas propias, las recetas jugadas, un estilo apasionado de vivir, un sello tan natural en los italianos. - ¿Qué fortalezas crees que tiene la comida chilena? Creo que más que “la comida chilena”, somos un país muy fuerte en materias primas e ingredientes, variedad de pescados frescos, diversidad de vegetales, frutas maravillosas, podríamos tener la mejor cocina del mundo. Una cantidad importante de productos nacionales olvidados o poco destacados se han ido recuperando en los últimos tiempos y se han incorporado acertadamente a la cocina así es que creo que hablar de cocina chilena hoy es algo más sofisticado y complejo de lo que era hasta hace unos 20 años atrás. La mejor fortaleza hoy son la cantidad de productos frescos y sin duda las frutas que ojala los productores dejaran madurar naturalmente antes de cosechar, y luego la gran variedad de peces y mariscos, los aceites de oliva de primera calidad, el vino chileno, reconocido en todas partes, las papas de Chiloé, el queso de cabra..... en fin hay mucho que nombrar pero siento que aún también , mucho por descubrir, valorar y cultivar. -¿Qué proyectos tienes para el fututo? - Muchos, tanto en la cocina, como en mi lado B, la pintura. Por ahora tengo bastante trabajo con empresas, y el proyecto de un libro propio. Seguiré con el trabajo editorial que me gusta mucho y luego continuaré desarrollando la pintura. Finalmente quiero dejar tiempo y energía para gozar de todo con mi querida familia. -¿En cuanto a la pintura, que proyecto estás realizando? - Tengo harto trabajo, estoy pintando varias obras de gran formato para una casa nueva .Después tengo en espera, otras obras muy coloridas para un espacio de oficinas, la verdad, no es poco. CONTACTO: [email protected] 821 01 67 - 08- 929 13 10 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 luglio 2009 Iniziativa: torno in Veneto Iniziativa “Torno in Veneto”, oriundi veneti, termalismo e visita della loro regione d’origine. L’assessore ai flussi migratori della Regione del Veneto, arch. Oscar de Bona e il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo onlus, avv. Aldo Rozzi Marin, si sono trovati a Venezia presso Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale, per lanciare l’iniziativa “Torno in Veneto”, viaggio-soggiorno della durata di 15 giorni per 20 persone di origine veneta residenti in Argentina, Cile, Perù, Uruguay, che abbiano compiuto il 60° anno di età. Il viaggio, organizzato dal 24 ottobre al 7 novembre 2009, avrà come luogo di soggiorno la zona termale di Padova, punto di partenza per lo svolgimento del programma e già area di svolgimento di progetti con il Sudamerica, specialmente con il Cile. Il gruppo pernotterà a Teolo, presso l’albergo Ermitage Terme Bel Air. Il programma di viaggio prevede, oltre alla conoscenza della zona termale euganea, incontri istituzionali e visite nella principali città del Veneto (Padova, Rovigo,Treviso, Venezia, Verona, Vicenza) e ad altre località d’interesse turistico (Asiago, Bassano del Grappa, Lago di Garda, Feltre e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi), nonché un momento conviviale a Camisano Vicentino, dove ha sede l’associazione Veneti nel Mondo onlus. Con questo progetto si intende contribuire a creare le condizioni affinché i propri corregionali emigrati all’estero, ora residenti in paesi quali Argentina, Cile, Uruguay e Perù, abbiano la possibilità di rivedere e visitare la loro regione d’origine, incontrare i propri familiari, nonché rientrare nuovamente in contatto diretto con il territorio, la cultura e la società veneta. L’Associazione Veneti nel Mondo onlus, con il contributo della Regione del Veneto, garantisce a propria cura e spese l’organizzazione e l’assistenza durante tutto il soggiorno, l’alloggio e il vitto, i trasporti e gli ingressi per le visite previste, il trasferimento finale dall’albergo all’aeroporto, così come specificato nel dettaglio dal programma di viaggio che verrà inviato agli interessati. Ad ogni partecipante sarà inoltre rimborsata una quota spesa del viaggio aereo. Per maggiori informazioni : Comitato delle Associazioni Venete del Cile (C.A.V.C.) Italo Cantele - Cel. 09 8280783 Primo Siena - Tel. 2425017 Comites - Cile Il Comites riunito in sessione ordinaria il giorno 11 giugno, ha approvato la realizzazione del quarto incontro degli italiani del Cile. La data é fissata per Sabato 26 settembre con arrivo il venerdi sera e la partenza domenica 27 in mattinata. Nelle prossime settimane sará inviato alle istituzioni ed Associazioni italiane presenti e riconosciute in Cile un documento con gli aspetti logistici e con una serie di indicazioni per favorire la partecipazione dei sodalizi italiani nella fase preparatoria, nella realizzazione dell´incontro e nella diffusione e messa in marcia delle conclusioni. Gli amici dell’Audax: come una squadra R.i.P. Roberto Bassi, Administrador del Hogar Italiano Tenemos una lamentable noticia que contarles, sobre el fallecimiento de nuestro querido amigo Don Roberto Bassi, Administrador del Hogar Italiano. Aquí les contaremos en pocas líneas, lo que fue la gran labor de nuestro amigo. Roberto Bassi, llegó al Hogar Italiano en 1988, contratado como administrador de esta institución, después que la Congregación de San Vicente de Paul dejara de atender esta hermosa obra de la colectividad italiana. Tuvo que enfrentar momentos difíciles para imponer una nueva organización que permitiera el buen funcionamiento del Hogar. Con su entusiasmo y tesón, poco a poco, no tan solo logró administrar eficientemente el Hogar, sino que también fue tomándole cariño a los ancianos, proporcionándoles ayuda y comprensión. Conocido en todo el ambiente italiano como Don Roberto, representaba al Hogar en todas las festividades religiosas y sociales de la colectividad .Era un hombre muy creyente, participaba semanalmente ayudando en Da Punta Arenas Ceremonia del lanzamiento del libro "De Italia a Magallanes" escrito por el premio nacional de Historia Sr. Mateo Martinic Beros , que se realizó el dia 2 de Junio en el Museo Regional Braun Menéndez de ciudad de Punta Arenas a la cual asistieron las autoridades regionales y cuerpo consular establecidos en la region. Foto 1 : Ricardo Audicio Presidente, Mateo Martinic, Leonidas Riquelme Capurro 1 Director, Alvaro Corsi Tesorero,Carlo Molina, Hetore Stefani Vice Consul. Foto 2 : Coro del Circulo Italiano presente en el acto. Leonidas Riquelme Capurro Corresponsal Pta.Arenas la Santa Misa que oficiaban los sacerdotes de la Parrocchia Italiana en la capilla del mismo Hogar, apoyando a los ancianos en los cantos y oraciones. Don Roberto, un hombre sumamente responsable y muy preocupado del quehacer del Hogar, siempre pronto y en cualquier día del año, a resolver los problemas de los ancianos, los familiares, del directorio y del personal que en él trabaja. El llevó silenciosamente su enfermedad, confundiendo a todas las personas que compartían con él, notándosele un desgano y un estado de ánimo no habitual en su persona el cual explicaba, sentir mucho cansancio. No quiso preocupar a nadie, ni a sus propios familiares y amigos, hasta que una fuerte crisis manifestó la gravedad de su enfermedad y que desgraciadamente se lo llevó muy rápidamente de esta tierra, dejando tristes y consternados a su esposa, hijos y nietos, quienes ni remotamente pensaron que Don Roberto los dejaría para siempre. Las Directoras del hogar y todas las Señoras que pasaron por los directorios del Hogar Italiano, lamentamos profundamente su partida y guardaremos el recuerdo de los mejores momentos que Don Roberto vivió y compartió en el Hogar con todos nosotros. También queremos convidarlos a conocer nuestras nuevas instalaciones de Enfermería las cuales nos llenan de orgullo y estamos seguros les encantará. Visiten a nuestros nonnos en estos días de invierno, que son largos para nosotros, pero más para ellos, a pesar de todas las actividades que tienen ,es una alegría y satisfacción enorme, darse cuenta el efecto que en ellos tiene nuestra compañía. Los esperamos a todos!!!!. I Vigili del fuoco della Colombo Sono solo alcuni del gruppo degli amici dell’Audax che settimanalmente si riunisce nell’Umanitaria per una cena di amicizia. Il tema obbligato delle conversazioni è naturalmente la squadra verde che difende, a livello nazionale, i colori dello sport italiano in Cile. Conversazioni amene, qualche soffiata sul mercato giocatori (in vendita o futuri acquisti), qualche scoop sul calcio nazionale. Insomma di materiale per passare un paio di ore appassionate ce n’è sempre. E adesso si dovrà affrontare un tema appassionante ed impegnato: i cento anni dell’Audax per la fine del prossimo anno. Ma qui bisognerà fare un ragionamento a tutto tondo: cioè includere tutta la famiglia audina, inclusi i mezzi economici di coloro che hanno in mano le redini azionarie della società. E speriamo sia presto. Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Attenzione a Viña del Mar La Signora Nancy Nocchi attenderà l`ultimo venerdi di tutti i mesi dalle ore 10:30 alle 14:00 Responsable dell`ufficio è la Signora Nancy Nocchi Tel-Fax 6345247 - E-mail: [email protected] Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos en nuestras cuatro direcciones *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) *Las Condes 6757 (a pocos metros de Stadio Italiano) Con i nostri cari “Vigili del Fuoco” della Sesta Compagnia “Cristoforo Colombo” Pompieri di Valparaiso Entrega de Premios por años de Servicios a los voluntarios del Cuerpo de Bomberos de Valparaíso. Este año en la Sesta Compagnia reciben los siguientes Voluntarios: - 10 Años de Servicios: Teniente 3° Gianni Muzio H y Vol. Mauro Muzio D. - 35 Años de Servicios: Director Pierino Bavestrello F y Vol. Honorario Carlos Debastiani C. - 45 Años de Servicios: Vol. Honorario Sergio Ottoya A. - 55 Años de Servicios: Vols M.H.D.G Juan Marengo V y Antonio Barchiesi E. Antonia Bianconcini R.i.P. Con profondo dolore la famiglia annuncia la defunzione della mamma, nonna, bisnonna Antonia Bianconcini Ferrando accaduta il 26 giugno scorso. Antonia, sposata con Smeraldo Cammilli, ha condiviso una magnifica vita familiare per 65 anni. Dal loro amore sono nati Marcello, Mirella, Alberto e Caterina che a loro volta hanno dato ai nonni 7 nipoti. Antonia e Smeraldo sono entrambi liguri (Savona e Celle Ligure) e sono arrivati in Cile dopo la seconda guerra mondiale già maritati. Ed hanno fatto la vita di tutti gli emigrati: lavoro, famiglia, tradizioni religiose... La famiglia ringrazia tutti gli amici che hanno voluto essere presenti nei momenti di dolore. Anche Presenza desidera pace eterna ad Antonia e per la sua anima eleva orazioni al Padre. E porge le condoglianze cordiali ai familiari COLLETTIVITÁ Lina ed Enrique: due amici in cielo Enrique desde pequeño fue un niño sociable y alegre, muy sensible y preocupado por el prójimo. Tanto así que ingresó al seminario de los Salesianos donde permaneció por algún tiempo. Pero su destino definitivamente era otro. Fue así como se casó con Lina Falcone Fasce en Santiago y formaron una familia donde tuvieron 3 hijos: Valeria, Silvana y Giampiero. Para Enrique la familia siempre estuvo en primer lugar y su Linita desde siempre fue el motor de su vida, el centro de su existencia. Una gran alegría en su vida fueron la llegada de sus nietos Dante y Alessandra a quienes disfrutó intensamente. Fue un hombre muy trabajador y responsable, dedicándose al comercio, sin embargo su gran pasión siempre fue la agricultura donde incursionó indirectamente. Enrique era un hombre que disfrutaba de las cosas simples de la vida, como su jardín, sus perros, ir de pesca, sembrar una huerta, pintar un cuadro, “maestrear”, un partido de bochetas en el Audax junto a sus amigos etc. Esta sencillez lo llevó a tener una muy buena comunicación con la gente más humilde por quien tenía gran respeto y afecto y de quienes recibió siempre grandes muestras de cariño. Fue un gran luchador y jamás dejamos de aprender de él. Es así como hace 10 años se le detectó una leucemia, Enrique lejos de dejarse llevar por la enfermedad lucho con mucha fuerza contra ella y con el apoyo de su amada esposa logró disfrutar muchísimo la vida durante todo este período. Sin embargo el golpe más fuerte de su vida vendría en noviembre pasado, cuando inesperadamente su Linita partió al reino de los cielos. Fue ahí cuando Enrique agotó sus últimas energías, pero el amor que sentía hacia ella y el dolor que esta pérdida provocó en el fueron demasiado fuertes. Fue así como nuestro querido Enrique partió el pasado 21 de abril a reunirse con su amada esposa. Sin lugar a dudas hoy día está disfrutando de la apacible tranquilidad de la vida eterna, aquella que sólo pueden lograr los hombres de bien, aquellos que han luchado sin cesar por sus ideales. "Tuviste claro el sentido Con fecha 03 de Julio de 2009 a las 18:30 hrs, en los Salones del Stadio Italiano, Avda. Apoquindo 6589 (Las Condes), se de tu existencia y fuiste efectuó la reunión de Directorio del PUOI con la presencia consecuente con ello. Esto de los siguientes Directores: Bardi Liliana, Domenichetti permitió partir habiendo Leopoldo, Fenzo Renato, Garibaldi Rina, Giubergia Edgardo, cerrado completamente el ciclo de tu vida. Rossi Ginetto y Siena Primo. Hasta siempre querido Presentes también los Sres. Marasso Giacomo por el Enrique, te recordaremos proyecto Bicentenario y Pietracaprina Mireya. Ausentes por razones justificadas los Sres. Braghetto Italo, por tu gran sencillez, alegría, bondad, lealtad, amabilidad, García Gloria. ternura y coraje. En nuestro TABLA: Distribución de cargos en la nueva Directiva. nuestras mentes y nuestro El Directorio queda asì conformado: corazón vivirás por siem1) Presidente: Prof. Primo Siena pre." 2) Vice -Presidente: Dr. Italo Braghetto Lina era muy de familia y 3) Secretaria: Sra. Rina Garibaldi siempre entregó a a quienes 4) Tesorero: Sr. Ginetto Rossi. entregó su vida por completo. 5) Comité Academico: Arq. Leopoldo Dominichetti 6) Coord. cenas: Sras Liliana Bardi y Rina Garibaldi Amó y disfrutó intensamente Rev.de Cuenta: Sres Gloria García y Edgardo Giubergia. a sus nietos Alessandra y El Directorio aprueba la propuesta del presidente de Dante, por los cuales era cacooptar los siguientes socios en calidad de agregados al paz de postergar lo que fuera Directorio con derecho a participar en las sesiones del mismo con tal de estar junto a ellos. Perteneció al comité de encargandolos de las siguientes tareas especificas: Damas de Honor del Audax Comité Pro-Jóvenes: Ing. Mauricio Lanio Italiano don tuvo una activa Comité Femenino: Sra. Gina Morchio participación en todas las acCoord. Instituciones: Srta. Mireya Pietracaprina Comité Italiano para Bicentenario: Sr. Giacomo Marasso ciones sociales relacionadas, El directorio establece que los antiguos presidentes del desempeñando el cargo de Círculo pueden participar a las reuniones de Directorio con secretaria del directorio. En derecho de palabra y a tal efecto se conforma el siguiente Co- forma paralela también parmité de Past-Presidents: Sres: Giorgio Agostini, Mario Donoso ticipó como voluntaria del hogar de Ancianos Italianos Scroppo, Guido Machiavello, Héctor Capurro. El presidente Sr. Siena recuerda al recientemente fallecido donde se desempeñó como Sr. Hernán Nally para quién pedirá un minuto de silencio en la presidenta del voluntariado próxima cena. La conferencia del mes de Julio será dictada por y secretaria del directorio. Era muy querida por lo el Prof. Romolo Trebbi sobre el arquitecto Andrea Palladio. El Embajador Paolo Casardi se ha comprometido a dar una viejitos quienes entristecían cuando no podía asistir ya charla de despedida en la cena social del 28 de octubre. (Primo Siena) (Rina Garibaldi) que los divertía muchísimo con sus bailes y su alegría. Presidente Secretaria PUOI: Acta de la Sesión de Directorio Con entusiasmo proprio de los miembros de la colectividad italiana de esta ciudad se celebrò efusivamente el “Dia de la República” de Italia con un interesante prograrama. Una significativa recepción en el Consulado ofrecida por el Vicecónsul Enrique Lombardi Solari contò con la asistencia del Sr. Intendente, Autoriaades regionales y dirigentes italianos. Recordò los hechos históricos de los primeros italianos que llegaron a Iquique a comienzo del siglo XX, destacò el nuevo aniversario de la República Italiana y los avances que se han producido durante los 63 años de vida. Ademàs expresò del gran número de italianos residentes en la ciudad y su trabajo que desde muchos años han desarrollado en Iquique. El Intendente regional Miguel Silva en breves palabras valoró la importancia de los italianos en ei desarrollo económico de la región, formando empresas y creando fuentes laborales e hizo entrega de un obsequio a Lombarda. Posteriormente el ViceConsul ofreció un Cocktail a las autoridades locales. Gontinuando el programa el Directorio ofreció una Cena a los socios de la Casa Degli Italiani, oportunidad que el Presidente de la colectividad Domingo Tamborino Loayza se refirió a la trascendencia de la fecha relatando en parte la historia de Italia, y su imagen y rol en. el contexto internacional. Luego hicieron entrega de distinciones a socios y socias más destacados por el servicio a la colectividad siendo ellos las Sras Adriana Peirano Mattei; Flavia Fornazzari Passalacqua y Senores Domingo Sacco Solari y Alberto Peirano Mattei. Además se hicieron entrega premios a los equipos ganadores de Bochas. También en esta oportunidad el Presidente de la Società di Beneficenza Italo Latini hizo entrega de un galvano a la Sra Angelina Schettini Presidenta del Comite de I campeggi invernali degli scout Sia la Scuola come la Parrocchia hanno sotto la loro responsabilità la formazione di giovani. Formazione che si trasmette impiegando il sistema scout che sceglie il gioco come veicolo di principi e modelli di comportamento. Gli scout, nelle vacanze, vanno al campeggio per esperimentare la vita di gruppo come primo ed essenziale elemento di socializzazione.Ed infatti sono partiti per i campeggi invernali. Non c’è freddo che tenga, non preoccupa dormire al calduccio delle coperte o infilati in un sacco a pelo adagiato su un duro pavimento; non è indispensabile avere nel piatto le leccornie preferite che una “nana” può preparare invece del povero piatto del cuoco di turno; non sono indispensabili mille altre dipendenze che impone la città perchè sono sostituite da altri valori come l’amicizia, la scoperta di un mondo diverso, il desiderio del nuevo, addirittura la voglia di leggere il miracolo che ogni mattina ed ogni sera il Creatore ci offre di contemplare il cielo limpido, gli umili fiori campestri, di ascoltare il canto di uccellini infreddoliti o lo sciacquare di CGNIA. NOME 6ª Cristoforo Colombo 4ª Ausonia 4ª Umberto I DATA FONDA- TELEFONO- FAX E-MAIL INDIRIZZO ZIONE. 23-01-1858 (32)2256666 pierinobavestrello@ General Cruz 630 (32)2256666-8 yahoo.es Valparaíso pompa.ausonia@gmail. 03-01-1874 (57)422887 com Serrano 520 - Iquique (57)472966 [email protected] (41)2575414 Gómez Carreño 4763, 07-07-1901 (41)2575718 [email protected] Cruz del Sur-Talcahuano 11ª Pompa Italia (2)6992222 03-06-1914 (2)6992350 2ª Pompa Italia 07-01-1952 (52)216453 (52)216453 9 Iquique: Día nacional de Italia CONFEDERAZIONE DI COMPAGNIE ITALIANE DI POMPIERI DEL CILE [email protected] Presenza- 16 luglio 2009 DIRETTORE Pierino Bavestrello Fernández Italo Manniello Evangelista Italo Dazarola Escobar Av. República Nº 94 Aldo Morelli Bonilla - Santiago pompaitalia@hotmail. com Atacama 461 - Copiapó José Luis Codocedo Ponggi jlcodocedo@hotmail. com qualche torrentello alla debole luce della luna e delle stelle. E dormire in santa pace uno vicino all’altro per riscaldarsi, dopo una intensa giornata di giochi ed altre attività educative. Con una preghiera perchè il fondatore del movemento Baden Power raccomanda di coltivare la vita religiosa. Damas por su destacada cooperación. Además en esta ocasión se destacó el programa cultural del Comite de Damas que presentò la òpera Madame Butterfly en sistema DVD en el Salón de la Casa Degli Italiani donde asistiò numeroso público cuyo acto fue muy aplaudido. Tambien en esta oportunidad se realizó una Misa de Gracias en el Santuario del Sagrado Corazòn de Jesús Don Bosco. Finalmente hubo un programa Cultural “Una mirada a la historia de Italia” Este importante acto fue disertado magistralmente por los socios Adriana Peirano y Flavio Rossi. La Semana de Italia se completò con el programa confeccionado por el Comité de Damas Italianas cuyas actividades fueron: Donación a Damas de Oncología; Te ofrecido al Hogar de Ancianos “Aguilas Blancas” y Te del Comite de Damas Italianas. Cabe mencionar que durante el coctel se escucharon diversos comentarios refiriéndose que en breve tiempo el Sr. Lombardi sería designado CONSUL GENERAL por su destacado desempeño en el cargo de Viceconsul que desempenara por espacio de 30 años. Juan Schenoni D. PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 2042382 - Av. Colón 5901 Fono 2203195 Vitacura 6195 Fono 2421424 (Pueblo del Inglés) óptica 10 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 luglio 2009 Morte improvvisa dell' amico Luigi Arangio I nostri amici di Tolve che hanno la fortuna di ritornare al paesello si ritrovano al bar di piazza a fianco di San Rocco per sorseggiare il caffè. E` un rito quotidiano come lo si fa solo in Italia. E con il caffè cambiare notizie sul paese, sul passato e sul presente. Al banco di servizio trovavi sempre Luigi: affabile, amico di tutti, parente di mezzo paese. E Tolve gli voleva bene. Ebbene, ai primi giorni di luglio, mentre tornava da Genzano ha telefonato alla mamma che sarebbe giunto a casa fra dieci minuti. Ma a casa è giunta la notizia dell’incidente fatale di auto che gli ha causato la morte. Luigi aveva 29 anni e lascia la famiglia costernata. Gli abitanti di Tolve, quelli di Potenza e quelli dei discendeni sparsi nel mondo, specialmente qui in Cile, lo piangono sconsolati. Il caffè del bar di piazza, a fianco dell’amato San Rocco forse non sarà più buono come prima. La famiglia di Tonino Moles, parente ed amico cordiale e quella di altre decine di Tolvesi ricordano con affetto l’amico defunto e rivolgono sentite condoglianze alla famiglia e la preghiera per il caro estinto. Nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione Ligure In seguito all’Assemblea Generale dei soci dell’Associazione Ligure del Cile, che ebbe luogo sabato 30 maggio 2009, il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associa- zione eletto in quell’occasione si è riunito nei saloni dell’Umanitaria sabato 20 giugno scorso per la nominazione dei Direttivi nazionali del nostro sodalizio. Dopo la breve relazione della Presidente uscente, Dott.ssa Franchini, e l’approvazione del bilancio e relativi verbali delle votazioni, sono state elette le nuove cariche direttive per il prossimo periodo nelle persone: Ing. Rodolfo Baffico, Presidente; Dott. Pio Borzone, Vicepresidente; Sig.ra Rina Garibaldi, Segretaria; e Sig. Aldo Solari, Tesoriere. In seguito sono state analizzate le prossime attività dell’Associazione, con l’incarico specifico di studiare e di promuovere nuove attività nelle nostre sedi regionali, Valparaiso, Concepciòn, Copiapò e Temuco, con lo scopo di tenere viva l’atmosfera della cultura ligure in tutti i campi, usufruendo della nostra lunga storia associazionistica e in particolare della nostra Squadra Folcloristica e dei nostri vivi contatti con la Regione Liguria, l’Associazione Liguri nel Mondo e con altri centri culturali di Genova e della Regione. La prossima riunione del Consiglio è stata fissata per sabato 25 luglio a Valparaiso. Per saperne di più scrivete a [email protected] Domenica 30/08 Festa della Madonna della Guardia La comunità ligure si prepara per festeggiare le nostre tradizioni religiose ricordando le Apparizioni della Vergine Maria nelle diverse località della Liguria, soprattutto della Riviera di Levante da dove provengono numerose famiglie di origine ligure. Infatti le prime celebrazioni di questa festività a Santiago furono chiamate la Festa delle Madonne, ma presto si riconobbe l’importanza quasi universale della Madonna della Guardia, apparsa a Genova sul Monte Figogna, detto “della Guardia”, il 29 agosto del 1491. Ciò non toglie che nella nostra celebrazione, che quest’anno avverrà Domenica 30 agosto, ricorderemo anche le Apparizioni della Madonna a Rapallo, la Madonna di Montallegro, e a Chiavari, la Madonna dell’Orto, con lo stesso fervore cui onoreremo Il Circolo Trentino di Santiago festeggia il Santo Patrono Vigilio La domenica 5 luglio, numerosi oriundi dalla Provincia di Trento e discendenti, si diedero appuntamento presso la Parrocchia Italiana di Santiago per commemorare la festa del loro santo patrono, San Vigilio. Le attività iniziarono con la Santa Messa in lingua italiana, celebrata dal parroco, Padre Giulio, durante la quale fu benedetta una statua del santo, donata al circolo dall’arcivescovo di Trento. Come già tradizionale, in questa santa messa si ricordarono i trentini defunti, con speciale ricordo dei tre deceduti nel tragico incidente del volo Air France, fra i quali il Direttore dell’Associazione Trentini nel Mondo, Rino Zandonai, amico personale di molti dei presenti. Dopo la Santa Messa si effettuò un breve incontro nel salone Italia della parrocchia, durante il quale il presidente recentemente eletto, prof. Renato Albertini, presentò la consultrice del governo della Provincia di Trento per il Cile, recentemente nominata, la professoressa Nadia Arnoldi e i comla Madonna della Guardia. Invitiamo tutta la comunità ligure di Santiago, Valparaiso e delle altre nostre filiali, a celebrare questa giornata di amicizia e di liguricità con l’allegria del ritrovamento di vecchie amicizie e il consolidamento delle nuove, sempre con un nuovo spettacolo della nostra Squadra Folcloristica, che cura da più di vent’anni il recupero nelle nostre tradizioni del canto e del ballo paesano della nostra Regione. I volti e le nuove voci della nostra direttiva si faranno notare nelle diverse manifestazioni che presenteremo alla nostra Festa del 30 agosto 2009 per cui alla vostra presenza diventerà un eveto indimenticabile. Per saperne di più scrivete a rbaffico@ gmail.com ponenti la nuova direttiva. Espose pure le motivazioni che lo indussero ad accettare l’incarico di presiedere questa direttiva del Circolo per i prossimi due anni, le attività programmate per il presente anno e i progetti che la direttiva si propone iniziare, centrati fondamentalmente negli interessi specifici dei giovani e la comunicazione e azione comune con i circoli trentini di Copiapo e La Serena. E per finire, il pranzo comunitario per il quale due giorni prima s’erano iscritti 53 commensali, ma finalmente furono 68 le persone che sollecitarono partecipare. Questo obbligò gli organizzatori dell’evento a sollecitare ad alcuni amici collaboratori la rinuncia all’antipasto, effettuare un allungamento del consommè e una piccola riduzione della porzione di cappelletti, come pure una corsa al supermercato vicino per aumentare il numero dei bicchieri di vino e delle tazzine del caffè. Un sonoro applauso a Barberina Tavonatti e al marito, Renzo Trentini, che prepararono i cappelletti e la salsa di carne e pomodoro, fatti in casa, ai maestri di cucina Susana San Martin e Alberto Berloffa e alle signore e signorine che si occuparono della cucina e del servizio, fu una chiara manifestazione di gradimento dei commensali per il sapore squisito di questo secondo piatto e la quasi professionalità dimostrata dal servizio. Per concludere l’incontro, Devozione al Santo Padre Pio Molti devoti ci domandano quando e come si venera nella nostra Parrocchia Padre Pio. Tutti i primi martedì del mese, alle ore 19,00 si recita il Rosario "allo stile" del Gran Santo. Segue la S. Messa in suo onore. Tutti sono invitati. alcuni nostalgici delle nostre montagne intonarono a cappella le più conosciute canzoni montanare, ricordi di gioventù e poi, per chiudere, quattro tombole con modesti premi donati dai membri della direttiva. A tutti i presenti un ringraziamento per aver partecipato a questo incontro, e un richiamo a non dimenticare che queste manifestazioni sono fondamentali per poter trasmettere ricordi e tradizioni alle nuove generazioni. Il prossimo incontro sará in settembre o a principio di ottobre, per festeggiare il compleanno numero 35 del nostro Circolo. Non posso chiudere questo scritto senza un riferimento alla buona Suor Gabriella che, nonostante i limiti di salute, ha voluto essere presente al nostro incontro. Non dimenticheremo mai il suo rapporto con la nostra comunità trentina, specialmente nei primi sofferti anni per cui le saremo sempre grati. Grazie per la sua presenza, cara Suor Gabriella. R.A Rimembranze Le quattro generazioni Ravera Anche se sembra strano, il personaggio principale di questo simpatico quadretto familiare, è proprio lei, Isabel, la bambina che si palleggiano Giacomo e Paolina al centro della foto. Isabella segna la quarta generazione della famiglia Ravera (dei Ravera di Ovada, per non sbilanciarci). Infatti nella foto vediamo Giacomo (Santiago), nato nel 1912 ad Ovada ed arrivato in Cile nel 1926, che sostiene felice ed orgoglioso Isabel. Al suo fianco ha la moglie Eugenia Delucchi (nata in Cile). A destra "nonna" Paolina Ravera Pugno. Sorridente è la mamma di Isabel, Paola Beas Ravera, e lei, Isabel Coulter Beas Ravera, nata il 7 agosto scorso. In tutto: quattro generazioni sorridenti. I nostri auguri alla famiglia. Da Iquique con riconoscenza La Ausonia di Iquique avrebbe dovuto fare trasloco di macchine e pompieri qualche settimana fa. Abbandonare la "vecchia gloriosa sede" per la nuova fiammante. Ma ha dovuto tramandare data per motivi alieni ai nostri Vigili del fuoco "iquiqueños". D'altra parte anche la Scuola Italiana di Santiago ha fatto la stessa operazione e abbandonare la vecchia sede per una nuova. Il buon Tito Tassara ha fiutato per tempo l'aria ed ha avanzato una proposta all'ex gerente della Scuola, Hugo Peirano che, guarda caso, era un integrante della Ausonia ed amico di mezzo mondo in Iquique. Si sa che i Vigili del Fuoco sono sempre poveracci. Tito avanza ad Hugo la richiesta di donazione di mobili e suppellettili dimessi che potrebbero arricchire la nuova sede di Iquique. Proposta accettata. Il sostituto del compianto Peirano, Rodolfo Santibañez ha onorato la parola della Scuola. Ed il camion è partito carico di tavoli, sedie, lavagne alla volta di Iquique. Fra questi cinque amici riuniti per un pranzo all'Umanitaria (da sin: i fratelli Cesare e Luigi Rossi, Tito Tassara, P. Giuseppe Tommasi, Héctor Canevaro) avrebbe dovuto esserci anche il Signor Santibañez, invitato per un ringraziamento a nome della Scuola. Si è dimenticato. L'appuntamento è stato solo tramandato. Ma che bello stare assieme a degli amici fantastici come questi ex della Ausonia! Con loro la gioia abbonda. Care Lettrici e Cari Lettori, se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze" iniziativa dell'Arch. Claudio Massone STADIO ITALIANO STADIO ITALIANO, UN LUGAR DE ENCUENTRO PARA LA FAMILIA El Ristorante “Cento Lire” ofrece diferentes alternativas para compartir de la buena mesa con su familia y amigos. De Martes a viernes podrá disfrutar del ALMUERZO BUFFET, entre la 13:00 y 15:00 hrs. a un precio inigualable de $4.500- p/p. Este espacio es propicio para compartir con su familia, amigos y compañeros de trabajo. Los días sábados a la hora de almuerzo, BUFFET DE PASTAS. podrá disfrutar de un variado Y los domingos, como ya es tradicional tenemos para usted el BUFFET CENTO LIRE, que para este invierno tiene un precio de $6.900 para adultos y $3.900 para niños. ¡No pueden faltar, invita a tu familia, amigos, compañeros de trabajo!! Presenza- 16 luglio 2009 11 HÁGASE SOCIO DE STADIO ITALIANO Contamos con una completa y óptima infraestructura para actividades sociales y deportivas. Le podemos brindar desde un Jardín Infantil hasta actividades especiales para el adulto mayor. Stadio Italiano, es consciente de las diferentes tipos de familias y situaciones de las personas que quieren hacer uso de los servicios que se ofrecen, es por esto que, las cuotas sociales están pensadas en satisfacer las necesidades de cada familia. CLASIFICACIÓN CUOTA SOCIAL Matrimonio con Hijos Matrimonio sin Hijos Soltero, Viudo, Separado con Hijos 3ª. Edad Matrimonio > 65 años Soltero, Viudo, Separado sin Hijos Estudiante Universitario Pregrado 3ª. Edad. Solo. > 65 años 36 31 31 22 20 18 13 UF UF UF UF UF UF UF En la actualidad contamos con un descuento espacial del 50% en la cuota de incorporación: Antes Italianos o Descendientes UF 12.5 UF No Italianos UF 25 UF Hoy 25 50 REINCORPORACIÓN SIN COSTO Para mayor información comuníquese con la oficina de atención a socios a los siguientes teléfonos: 4847019 - 4847020 – 4847035 – 4847033 O al correo electrónico [email protected] GRATUIDAD EN LA CUOTA SOCIAL PARA CIUDADANOS ITALIANOS MAYORES DE 75 AÑOS. Invitamos a todos los italianos y descendientes mayores de 75 años, para que sean parte de nuestra familia. Sólo deben acercarse a las Instalaciones de Stadio Italiano, ubicadas en la Avenida Apoquindo 6589. Las Condes. Santiago. Todos ellos podrán disfrutar de manera gratuita de todas las instalaciones del Club. Todos los Italianos mayores de 75 años que deseen ser parte de Stadio Italiano, recibirán un carnet, que los acreditará como socios activos y le permitirá ingresar a nuestras instalaciones donde tendrán la posibilidad de disfrutar de una amplia variedad de actividades de manera segura y tranquila. Para mayor información, comunicarse con el Área Social y Cultural al fono 4847015 ¡todos serán bienvenidos!. COPA ITALIA DE NATACION 2009 Entre el 10 y el 12 de Julio, en nuestra piscina temperada de 50 metros, se llevo a cabo la 41º Versión de la copa Italia de Natación. En este torneo Internacional participaron un total de 420 nadadores, de los cuales 75 representaron destacadamente a Stadio Italiano. Y otras delegaciones de todo el país. En cuanto a las delegaciones extranjeras, se contó con la participaciones de clubes de Argentina, Brasil, Perú y Venezuela con un total de 85 nadadores en competencia. Stadio italiano se coronó campeón con un total de 245 puntos, en segundo lugar estuvo el Club de Regatas Lima (Perú) con 224 puntos y en tercer lugar el Club Vasco de Gama (Brasil) con 149 puntos. Stadio italiano desea expresar unas sinceras y emotivas felicitaciones a todos los integrantes de la Rama de Natación, no solo por el logro deportivo alcanzado en la copa Italia 2009, sino también, por la gran entrega de toda la familia de natación. Un reconocimiento especial a todos y cada uno de los jóvenes deportistas que entregaron todo lo mejor de sí en cada prueba corrida, en busca de los objetivos propuestos, los cuales estamos seguros que en su mayoría fueron alcanzados. Estas felicitaciones deben ser extensivas a los entrenadores, ya que detrás de cada uno de los logros alcanzados por nuestro nadadores, está en forma silenciosa y anónima su entrega, trabajo y apoyo permanente 12 Presenza- 16 luglio 2009 SCUOLA ITALIANA VALPARAISO Gli adulti sui banchi: tornare bambini come una volta... Dal 14 aprile di quest’anno, e come un modo di attirare la comunitá della nostra scuola verso l’italianitá, si stanno realizzando corsi di lingua e cultura italiana, per tutti coloro che vogliano imparare l’italiano veicolare o magari desiderino approfondire le proprie conoscenze sulla cultura italiana. A questo scopo, si sono iniziati 6 corsi, divisi in 4 livelli: a.- Livello Elementare (3 corsi): dettati da due insegnanti, sig.re Flavia Misseroni (della Scuola di Valparaiso) e Ledda Carrazola (della Societá Dante Alighieri). Frequentano questi corsi insegnanti, amministrativi, ispettori ed ausiliariIche vogliano acquisire un livello di lessico appropriato alla loro necessitá di comunicare: ascoltanocanzoni, leggono piccoli testi, esprimono quello che sentono e cercano di dialogare fra di loro o con l’insegnante. b.- Livello Medåio (1 åcorso): dettato dall’ex direttore della Scuola, e professore della Dante Alighieri, sig. Albino Misseroni, rivolto a quei docenti della Scuola che sono ex alunni e desiderano ricuperare quell’italiano una volta imparato e di rado praticato nella loro vita adulta. Questo corso cerca di favorire l’uso della lingua parlata e della comprensione ed analisi di testi scritti di natura varia. c.- Livello Medio-Avanzato (1 corso): dettato dalla professoressa della Scuola, sig.ra Marina Misseroni, rivolto a docenti d’italiano delle Scuole Materna e Primaria e a colleghi di aree affini del sapere: lingua straniera e storia. Il corso pretende far uso pratico della lingua parlata, correggere errori d’interferenza con la lingua madre, approfondire conoscenze sulla cultura italiana ( arte, storia, letteratura, ecc), analizzare testi letterari o informativi. d.- Livello Avanzato ( 1 corso): dettato dalla lettrice italiana, sig.ra Anna Zembrino, e rivolto ad insegnanti d’italiano della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado e a ex alunni, docenti di lingua spagnola che conoscano la lingua italiana, a scopo di avviarli verso un futuro esercizio della docenza in italiano. Il corso cerca di sviluppare un’analisi letteraria approfondita, di arricchire il lessico, di agevolare il discorso orale; insomma, di superare certi ostacoli di indole linguistica. Impressionismo in Arte e Letteratura dagli occhi de una alunna Nella poesia “Il tuono” Pascoli, attraverso poche parole, rappresenta il contrasto fra il suono assordante e aggressivo del tuono e il canto dolce, pacifico e rassicurante di una mamma al piccolo figlio. Il silenzio dopo il fragore é ancor piú bello e pregevole del silenzio solo. Come quando si apprezza la calma dopo una guerra, cosí é nella vita: il bello si vede di piú, dopo il brutto. La poesia abbonda in figure: l’alliterazione in “rimbombó,rimbalzó, rotoló...”, l’epiteto” notte nera”, il paragone “ col fragor d’arduo dirupo”. Inoltre, quando si menziona il tuono, i suoni sono forti (abbondano le “r”, “t”, “c”); quando, invece, viene menzionata la madre, i fonemi si addolciscono (“s”, “l”, “m”) La poesia é breve, piena di impressioni visive ed auditive, proprie della natura. Al leggerla, é facile immaginare lo splendore del tuono e la calma del canto materno Nel dipinto “L’edera” di Tranquillo da Cremona, possiamo vedere un uomo che si avvicina a una donna, guardandola intensamente e afferrandosele con forza. Gli occhi di lei, benché il corpo sembri distante, lo guardano... L’ambiente é all’aria aperta, forse in campagna, con un cielo luminoso accompagnato sí da qualche ombra impressionista, non nera, ma data dalla mancanza di luce. A destra, si trova un’edera, ma essa non é la protagonista. Allude all’azione dell’uomo che si afferra alla donna, come l’edera al muro, prima freddo e senza aperture, ma che poi apre il cuore e lascia l’amante entrare nella sua vita... (Romina Gómez, IV C) Si prevede una durata di due anni per ogni corso, alla fine dei quali i professori d’italiano ( degli ultimi due livelli) dovranno rendere la prova CILS, di certificazione della lingua italiana. Tuttavia, al di lá delle possibili valutazioni ed esigenze che dovremo superare, c’é qualcosa che ci meraviglia. Siamo tornati bambini, come una volta, e il solo fatto di sederci ad ascoltare una lezione ci ringiovanisce. Ridiamo, scherziamo, ma soprattutto impariamo, comunichiamo in una lingua che, malgrado non sia la nostra, ci appartiene legittimamente. Ed é questo il grande valore dell’iniziativa proposta dalla Direttrice Accademica, sig. ra Carla Mazza: fare a meno della stanchezza, del freddo serale, dell’ansia di riposo per inoltrarci nello studio di una cultura e di una lingua degne di essere apprese ed amate per TOCATA 2009 Con grande affluenza di pubblico, e un’ottima partecipazione di cantanti e musicisti, si é svolta lo scorso venerdí 3 luglio, la Tocata 2009. Hanno partecipato a questo incontro ragazzi di Scuola Elementare e Superiore, ex alunni e professori. I presentatori di questo incontro sono stati tre ragazzi di Quarto Anno: Javiera Ramos, Loredana Schiappacasse e Giorgio Arata. All’inizio, alunni di Quarto hanno ricordato l’ex alunna, Valentina García Moggia, alla quale hanno dedicato la canzone “ Arauco tiene una pena”. Canzoni in inglese, spagnolo ed italiano, di diversi ritmi, interpretate da giovani che ritengono che la musica sia il miglior modo di esprimere il proprio mondo interiore. Congratulazione a tutti, ma specialmente ad Enrique Schadenberg, Mauro Caimi e l’insegnante, sig.ra Julia Cid, per la loro continua e disinteressata collaborazione nella diffusione della musica PAGINA RELIGIOSA L'enciclica «Caritas in veritate» si inserisce a pieno nel solco della dottrina sociale della Chiesa «Sviluppo dell’uomo» e «lavoro». Ruota attorno al significato di queste due espressioni e della loro stretta relazione la riflessione esigente che sollecita l’enciclica di Benedetto XVI, Caritas in veritate , a quanti hanno la responsabilità di progettare, costruire e gestire l’economia e il lavoro. È una riflessione che, toccando imprenditori, manager, sindacati, lavoratori e Stati, illumina il lavoro in tutte le sue dimensioni. C’è consapevolezza che la «complessità e gravità dell’attuale situazione economica» può gettare nello sconforto, ma la Caritas in veritate è piena di speranza e fiducia; infonde coraggio per «riprogettare il nostro cammino», in un periodo di crisi che può diventare «occasione di discernimento e di nuova progettualità». Le nuove regole e gli assetti economici che scaturiranno da questo percorso non possono dimenticare, però, che «il primo capitale da salvaguardare è l’uomo, la persona, nella sua integrità». Benedetto XVI pone al centro della riflessione sull’economia e sul lavoro quanto già Paolo VI aveva affermato nella Populorum progressio, ossia che «l’autentico sviluppo dell’uomo» riguarda la «totalità della persona in ogni sua dimensione». L’economia e l’organizzazione del lavoro, dunque, hanno bisogno di una visione trascendente della persona, perché senza la prospettiva dell’eterno lo sviluppo dell’uomo «rimane privo di respiro» e «chiuso dentro la storia» che lo espone, ne siamo tutti testimoni, al rischio che le azioni siano guidate soltanto dall’obiettivo - nel breve, se non nel brevissimo periodo - di incrementare l’avere. La conseguenza è che senza questa prospettiva, Benedetto XVI lo aveva già affermato nell’enciclica Deus caritas est, continueremmo a «vedere nell’altro sempre soltanto l’altro». Occorre privilegiare, invece, una diversa ‘altezza’ che lasci posto anche alla dimensione spirituale. È da questa prospettiva che sgorgano l’invito e l’incoraggiamento - presenti in tutte le pagine dell’enciclica - ad «intravedere nello sviluppo un ‘oltre’ che la tecnica non può dare». Questo è il percorso che il Santo Padre ci indica: andare ‘oltre’, con l’aiuto di «occhi nuovi e un cuore nuovo», anche nell’economia e nel lavoro. Una chiave di lettura di forte speranza, ma anche di grande sollecitazione all’impegno, per tutti. Le sue declinazioni sono molte e vanno in direzione di «una nuova sintesi umanistica», la sola che ci possa portare “oltre” questo scenario di crisi e far superare la «visione materialistica degli avvenimenti umani». È sempre in questa prospettiva che occorre dare forma e organizzazione a «quelle iniziative economiche che, pur senza negare il profitto, intendono andare oltre la logica dello scambio...». Nell’economia, nelle imprese, nel lavoro c’è spazio anche per altro, perché «nell’epoca della globalizzazione, l’attività economica non può prescindere dalla gratuità». Questa dimensione, in verità, è già presente ed attuale; ci sono al riguardo testimonianze che ne evidenziano la sua concretezza in molte iniziative economiche, imprenditoriali e di management ; ma c’è bisogno di maggiore incisività per andare ‘oltre’ la logica del «dare per avere», propria del mercato, e quella del «dare per dovere», propria dei comportamenti imposti dallo Stato. Il lavoro da fare è molto. Anche per favorire lo scambio reciproco tra modelli diversi di imprenditorialità, sostenendo così l’ibridazione di competenze tra il mondo del non profit e quello profit . L’evoluzione economica lascia intravedere che si possa, anche qui, andare ‘oltre’, superando distinzioni che non riescono più a dar conto della complessa trasformazione della realtà. Quest’ultima, sempre sul lavoro, pone nuove sfide anche alle organizzazioni sindacali dei lavoratori «da sempre incoraggiate e sostenute dalla Chiesa». La società costringe a riflettere su questioni nuove ed inconsuete, richiedendo anche ai sindacati di andare ‘oltre’. Per esempio, superando le restrizioni proprie di una prospettiva «di categoria» per abbracciare tematiche nuove come quella del «conflitto tra persona-lavoratrice e persona-consumatrice »; o ancora, andare ‘oltre’ la prospettiva nazionale e quella degli interessi degli iscritti per indirizzare l’attenzione ai «lavoratori dei Paesi in via di sviluppo». L’enciclica richiama e sollecita un grande impegno, fondandolo su una corretta visione dello sviluppo dell’uomo per non lasciarci appiattire da un fare senza «respiro». Nell’economia e nel lavoro, dobbiamo cogliere questa «vocazione» ad andare ‘oltre’ le mere logiche di scambio e di ricerca di vantaggi economici nel breve che minano in profondità sistemi di sicurezza sociale, rispetto della persona e «decenza» del lavoro. Rimane prioritario, così, «l’obiettivo dell’accesso al lavoro o del suo mantenimento, per tutti». Gabriele Gabrielli Un protocollo rispettato nelle sue prescrizioni, stemperato da sorrisi calorosi e da una visibile seppur trattenuta emozione da parte del presidente e di sua moglie Michelle. Ma un colloquio che sembra essere stato tutt’altro che formale ed esplorativo, assai cordiale e denso di contenuti, tra le due massime autorità - spirituale l’una e politica l’altra le preoccupazioni sue e della Chiesa per «la difesa e la promozione della vita e il diritto all’obiezione di coscienza» definite «questioni che sono nell’interesse di tutti e costituiscono la grande sfida per il futuro di ogni nazione». Non è un caso che tali temi siano stati posti in apertura del resoconto, mentre in precedenti udienze a presidenti americani prevalevano gli scenari geo-politici. Due paiono le specifiche ragioni di tale enfasi. Da una parte, il rilievo e l’importanza che papa Ratzinger accorda all’esperienza storico-politica dell’America, Paese a forte e crescente presenza cattolica, faro culturale planetario, in cui è solida una tradizione di laicità positiva, in cui la religione, pur separata dallo sfera statale, ha ampio margine di intervento nello spazio pubblico. Un modello che ha molti pregi di fronte all’Europa spesso tentata dal laicismo intollerante. Di qui il timore che la nuova Amministrazione democratica faccia nuovamente soffiare il vento ‘liberal’ dei diritti individuali, spesso prevalenti sui principi di difesa della vita dal concepimento alla fine naturale. E che quindi venga meno una sponda alla battaglia - che si incontravano per la prima volta. La visita di Barack Obama in Vaticano, per gli osservatori, è analizzabile a caldo solo tramite il comunicato ufficiale della Sala stampa della Santa Sede e le dichiarazioni del suo responsabile, padre Federico Lombardi. Ciò che emerge è la precisa volontà di Benedetto XVI di mettere al centro del dialogo cattolica. Un secondo motivo potrebbe essere dato dalla necessità di ‘coprire’ la maggioranza dell’episcopato statunitense, fortemente critico con le scelte di Obama in tema di aborto, ricerca con cellule staminali embrionali e obiezione di coscienza, ma che qualcuno collocava più ‘a destra’ dello stesso Vaticano nell’approccio al nuovo capo della Casa Bianca. Qualche diversità di accento poteva cogliersi soltanto enfatizzando alcuni articoli e alcuni interventi di cardinali già di Curia, caratterizzati dal riconoscimento della buona fede del presidente. Con il dono ‘fuori programma’ dell’Istruzione "Dignitas Personae", Benedetto XVI ha reso evidente che nessuna concessione viene fatta sulla frontiera della vita. La risposta dell’ospite sarebbe stata, tuttavia, pronta e, persino, sorprendente, con l’impegno a diminuire il numero delle interruzioni di gravidanza nel suo Paese. Un impegno da verificare, ma non scontato, dato che soltanto una simile dichiarazione può avere un costo politico per un leader che è stato eletto grazie a un programma che andava in direzione diversa. Presenza- 16 luglio 2009 13 Crociata: santa Maria Goretti fedeltà a Dio e alla coscienza Ciò a cui oggi assistiamo è «un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo». È «lo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria, con cui fin dall’antichità si è voluto stigmatizzare la fatua esibizione di una eleganza che in realtà mette in mostra uno sfarzo narcisista; salvo poi, alla prima occasione, servirsi del richiamo alla moralità, prima tanto dileggiata a parole e con i fatti, per altri scopi, di tipo politico, economico o di altro genere». E attenzione: perché «nes- derata «fuori moda» ma, al contrario, rivela la necessità di riscoprire «parole desuete, come purezza, castità, verginità, che facciamo fatica a pronunciare, che ci fanno forse arrossire». In quella che era la piccola cucina della casa che i Goretti e i Serenelli dividevano all’inizio del novecento, e che divenne il luogo del martirio di Maria, oggi trasformata in cappella, Crociata ha osservato come al senso autentico dell’«esperienza della sessualità, della corporeità e della dignità della persona umana» ci si educa «lungo un processo che dura tutta la vita». suno deve pensare che in questo campo non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati; soprattutto quando sono implicati minori, cosa la cui gravità grida vendetta al cospetto di Dio», e per questo è necessario «interrogarci tutti sul danno causato e sulle conseguenze prodotte dall’aver tolto l’innocenza a intere nuove generazioni». È celebrando la Messa nella casa del martirio di Santa Maria Goretti, a Le Ferriere in provincia di Latina, che il segretario generale della Conferenza episcopale italiana monsignor Mariano Crociata ha denunciato il «degrado morale» dei comportamenti legati a un cattivo e offensivo esercizio della sessualità. Additando la «grande coerenza» della piccola santa come «una testimonianza di fedeltà alla propria coscienza e a Dio portata fino alle estreme conseguenze e pagata con il martirio», che non va consi- L’educazione all’amore, ha insistito il segretario generale della Cei, «abbraccia atteggiamenti come il rispetto del corpo, la custodia della sessualità, insieme alla preparazione alla capacità di donarsi totalmente in una autentica relazione di amore che trova nel matrimonio e nella famiglia il luogo del suo compimento. Purezza e castità riappaiono come valori costitutivi di un tale percorso formativo, in cui ci sono responsabilità di genitori ed educatori, di istituzioni e della società intera». Salvaguardando in questo, appunto, l’innocenza, che «vuol dire diritto a entrare nella vita con la gradualità che la maturazione umana verso una vita buona richiede senza dover subire e conoscere anzitempo la malizia e la malvagità. Per questa via non c’è liberazione, come da qualcuno si va blaterando, ma solo schiavizzazione da cui diventa ancora più difficile emanciparsi». 14 Presenza- 16 luglio 2009 SPORT Formula 1: vince Webber l’australiano. Terzo Massa: è podio Seconda doppietta consecutiva per la Red Bull e prima vittoria in carriera per l’australiano Mark Webber, che ha dominato e vinto il Gran Premio di Germania, nona prova del Mondiale di Formula 1 disputata sul circuito del Nuerburgring. Partito dalla pole position (la prima in carriera) e nonostante una penalità di drive-through inflittagli dai commissari di gara per un movimento scorretto in partenza ai danni del brasiliano Rubens Barrichello (BrawnGp), Webber ha impresso alla gara un ritmo insostenibile per tutti e alla fine ha preceduto di 9”2 il compagno di squadra, il tedesco Sebastian Vettel, per un ordine d’arrivo invertito rispetto all’altra doppietta firmata dalle Red Bull-Renault due settimane fa a Silverstone. Giornata in chiaroscuro per la Ferrari, con il brasiliano Felipe Massa (nella foto) terzo a 15”9 e sul podio (il secondo in stagione per le Rosse), ma con il finlandese Kimi Raikkonen ritirato a 26 giri dalla conclusione per la rottura del radiatore causata da un sasso. Erano 28 anni che un australiano non vinceva un Gp, l’ultimo era stato Alan Jones. IL VINCITORE - «È stata una giornata incredibile - è il commento a caldo di Webber -, volevo vincere. Oggi dopo la pole ero messo nelle con- dizioni migliori. L’unica cosa che temevo era la pioggia, ma ha tenuto. Vincere è stato difficile, ho perso Rubens in partenza, c’e stato un contatto, non è nel mio stile, sono rimasto calmo e ho recuperato. È stato un inverno difficile per me dopo la frattura, ma il team è stato paziente con me, devo ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, una giornata incredibile per tutti». LA GIOIA DI MASSA - «Mi mancava di essere tra i primi tre: questo podio motiverà tutti anche per il futuro e per darci una buona macchina per la fine del campionato», commenta Felipe Massa, felice per il suo primo podio dell’anno. «È stata una gara fantastica - ha detto il ferrarista durante la conferenza stampa -, ho fatto un’ottima partenza, superando diverse macchine: ho lottato un po’ con le gomme morbide, ma sono riuscito a prendere un buon passo e l’ho mantenuto. Sono felice, anche il team ha fatto un’ottima strategia». IN CASA FERRARI - Il terzo posto di Felipe Massa nel Gran Premio di Germania ha restituito il sorriso in casa Ferrari. Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva, ha fatto i complimenti al brasiliano al termine della corsa: «Ha fatto una grandissima gara - ha commentato ai microfoni della Rai -, peccato per Kimi Raikkonen. E’ stato importante recuperare punti sulla Toyota, ma c’è ancora tanto da lavorare». Dopo questo podio si può guardare con più ottimismo al futuro: «Non dobbiamo sottovalutare nulla visto che le altre squadre vanno forti, anche perché sbagliare nei punti nodali rende le gare in salita. Per il futuro dobbiamo cercare di fare punti per cercare di portare a casa il terzo posto nella classifica costruttori». RAIKKONEN - Ritiro prematuro e delusione per il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen. «Potevo andare a punti - dice Raikkonen ai microfoni della Rai - la macchina andava bene, ero messo bene. Poi la macchina ha cominciato a perdere potenza e dai box mi hanno chiesto di rientrare. Il tocco con Sutil? Un normale contatto di gara». Michael Schumacher ha com- mentato in maniera positiva il terzo posto di Massa: «E’ stato un podio importante - ha detto il tedesco ai microfoni della Rai -, mi spiace per Kimi Raikkonen. Abbiamo fatto un buon lavoro con la strategia di ieri e abbiamo lavorato bene nel fine settimana». Sull’andamento della gara: «Oggi la Red Bull andava forte ed anche la Renault a fine gara, ma siamo vicini». Classifica Piloti 1 Jenson Button Brawn GP 64 2 Rubens Barrichello Brawn GP 41 3 Sebastian Vettel Red Bull 39 4 Mark Webber Red Bull 35.5 5 Jarno Trulli Toyota 21.5 6 Felipe Massa Ferrari 16 7 Nico Rosberg Williams 15.5 8 Timo Glock Toyota 13 9 Fernando Alonso Renault 11 10 Kimi Räikkönen Ferrari 10 Doppietta Inzaghi Il Cavaliere: «Innestare un’altra marcia, con innovazioni tattiche». Il Milan comincia con il piede giusto e Berlusconi invoca una nuova marcia, con innovazioni tattiche. Nella prima amichevole stagionale i rossoneri hanno battuto il Varese (neo promosso in Prima Divisione) 2-0 grazie a una doppietta di Pippo Inzaghi. In tribuna c’era Berlusconi, di ritorno da una visita a Milanello. Nel quartier generale rossonero il patron ha colto l’occasione per fare il punto con i giocatori, "di scendere in campo e divertire, di essere padroni del campo e del gioco, e di giocare anche con qualche ragionevole tattica che l’anno scorso non è stata applicata». Riferendosi a un’intervista in cui aveva dichiarato che il Milan è alla pari dell’Inter, Berlusconi ha chiarito che «il Milan, dal punto di vista tecnico, ha giocatori che altre squadre non hanno." Productos originales de Italia Italiani al Tour Nocentini in maglia gialla Nocentini in maglia gialla: «Un sogno che si avvera» Padrone del Tour de France, almeno per un giorno. L’inattesa maglia gialla conquistata sui Pirenei è un sogno che si avvera per Rinaldo Nocentini, partito per il Tour de France con l’obiettivo di vivere almeno un giorno da protagonista. LA FUGA - Obiettivo centrato nella settima tappa, che ha visto il corridore di Montevarchi conquistare il primato nella classifica generale della Grande Boucle dopo una fuga di 200 km al termine della prima frazione di montagna nonostante un attacco nel finale portato dallo spagnolo Alberto Contador. «E’ venuto su forte, mi hanno detto che ho preso la maglia per sei secondi...siamo arrivati al limite», ha detto Nocentini nelle interviste televisive di fine tappa, “ma l’importante era prenderla. Non sono qui per vincere il Tour, avere questa maglia per un giorno va benissimo, è un sogno che si avvera”: «E’ il primo Tour che faccio - ha aggiunto Nocentini - prima di venire qui sognavo di vincere una tappa o di prendere la maglia gialla, ce l’ho fatta». Nocentini ha dedicato l’impresa odierna alla madre e alla sorella. Rinaldo Nocentini, originario di Montevarchi e ciclista del team francese AG2R, è il primo italiano a indossare la maglia gialla del Tour de France 9 anni dopo Alberto Elli che a 35 anni l’aveva tenuta per quattro giorni nel 2000. Nocentini, 31 anni, è al primo Tour de France. Nona tappa Nocentini ancora in maglia gialla - Pierrick Fedrigo vince la nona tappa del 96esimo Tour de France, la Saint-Gaudens-Tarbes di 160,5 chilometri. Nel terzo atto del trittico pirenaico il corridore francese della Bboxe Bouygues Telecom ha avuto la meglio nella volata a due sul compagno di fuga Franco Pellizotti. Lo spagnolo Oscar Freire, tre volte campione del mondo in forza al team Rabobank, ha regolato il gruppo in volata piazzandosi terzo con un ritardo di 34” dai due fuggitivi, riusciti a condurre in porto un’azione lanciata nelle prime battute della nona tappa. NOCENTINI ANCORA IN GIALLA - Rinaldo Nocentini resta in maglia gialla per il terzo giorno consecutivo, riuscendo ad approdare da leader al primo giorno di riposo del Tour de France. «Oggi è andata un po’ meglio di ieri», ha detto il ciclista di Montevarchi al termine della tappa, che ha portato a Tarbes, ai piedi dei Pirenei, il gruppo della Grande Boucle: «Speravo che la giornata andasse un po’ meglio - ha ammesso - ma ora posso godermi la maglia nel giorno di riposo, poi cercherò di tenerla per qualche altro giorno. Sulla carta potrei passare altri tre o quattro giorni in testa alla classifica generale». Un calcio alla Sla: la Lega dona 100mila euro Il calcio fa un altro gol importante in favore dei malati del Morbo di Gehrig o Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) il morbo che ha già mietuto tante vittime tra i calciatori. La Lega Calcio, su iniziativa di Adriano Galliani, farà in modo che i più importanti club italiani doneranno 100.000 euro all’Arisla, l’agenzia nazionale creata nel novembre scorso per coordinare tutti i centri che si occupano della Sla. Il presidente dell’Arisla Mario Melazzini ha presentato il primo bando di ricerca che metterà a disposizione dei progetti selezionati un milione e mezzo di euro. Inoltre Melazzini ha anche annunciato che chiederà alle associazioni straniere che si occupano di Sla di fare pressioni sulle rispettive Leghe calcio, per avviare un programma di cooperazione internazionale. Il Treviso compie 100 anni e chiude per debiti Nessuna festa per il centenario del Treviso fondato nel 1909. Il presidente Ettore Setten non è riuscito a pagare i 15 milioni di debiti e non ha iscritto la squadra al campionato di Lega Pro, cancellando così di fatto la squadra da ogni campionato. Una rapida discesa all’inferno dopo la stagione 2005-2006, appena tre anni fa, quando il Treviso era in serie A. Jamón crudo Mortadella Café Aceite extravirgen Vinos Vinagre balsámico Pasta Salsas y antipasto Licor de limón Risotto ect... Av. Las Condes 6903 - Fono: 202 3593 / 342 3632 Fono-Fax: 229 5058 www..globeitalia.cl SPORT Presenza- 16 luglio 2009 Giochi del Mediterraneo d’oro Pozzato, sprint tricolore «Risultati e organizzazione: un trionfo per Pescara 2009» Promossa con lode. A riprova che la capacità organizzativa italiana non è seconda a nessuno. La 16ª edizione dei Giochi del Mediterraneo si è chiusa domenica con un bilancio più che positivo. Lo ha ribadito il commissario straordinario dei Giochi, Mario Pescante: «È stata - ha detto - una festa di popolo. La gente d’Abruzzo ha prima adottato e poi amato questi Giochi, e credo che un giorno non troppo lontano li rimpiangerà. Portare gli atleti dalla gente e non il contrario è stata una scelta vincente. Una manifestazione commovente. Io ho assistito nella mia vita a 12 Olimpiadi e credo di poter dire che Pescara 2009 nel suo piccolo è stata davvero eccellente, sotto tutti i punti di vista». Pescara e l’Abruzzo hanno risposto alla grande, nel momento più difficile, seguito al terremoto. Ma anche il bilancio sportivo è eccellente. A livello di medaglie (176 in tutto), l’Italia ha chiuso con il secondo miglior risultato di sempre, dopo Bari 1997, con il grande exploit delle donne, questa volta più brave degli uomini per numero di podi conquistati. Tanti i record, ad iniziare da quello stabilito nei 400 stile libero da Federica Pellegrini (nella foto) che ha ritoccato il precedente mondiale. Nel nuoto soddisfazioni e grossi tempi anche per Alessia Filippi e Francesca Segat. Fra gli uomini nuovo record italiano per il veneziano Alessandro Terrin nei 50 rana. Ma l’Italia si è distinta in un po’ tutte le discipline, dal judo alla canoa ( con l’inossidabile Josefa Idem), dalla ginnastica artistica al karate, alle bocce con l’oro dell’abruzzese Nanni. Ma la regina degli sport (l’atletica) non è stata da meno con il nuovo record italiano di Libania Grenot nei 400 metri. In evidenza anche gli ori della Di Martino nel salto in alto (1,97 metri a un centimetro dal record dei Giochi appartenente a Sara Simenoni), di Brugnetti in una marcia quantomai trionfale e della maratoneta Anna Incerti. Note positive anche dal ciclismo con le vittorie di Peruffo, Malori e Tamanini. Prestigioso l’oro nel tennis con Evelyn Mayr, e quello nel volley femminile. Bronzo per l’Italia del calcio, che non è riuscita ad esorcizzare la maledizione spagnola. Bronzo anche per il Settebello azzurro di pallanuoto, anche se, come ha detto Pescante «la più bella medaglia l’ha vinta il pubblico» che ha riempito gli spalti oltre le più rosee aspettative. Un precedente incoraggiante per i Mondiali di nuoto di Roma che iniziano in questi giorni. Il prossimo anno tocca ai Mondiali di volley maschili, in dieci città. Non abbiamo avuto quelli di basket (Spagna 2014) e nemmeno quelli di rugby (Inghilterra 2015 e Giappone 2019). Chissà se avremo gli Europei 2016 di calcio. Ma l’Italia ha dimostrato che lo sport sa organizzarlo a dovere. Medagliere I giochi del Mediterraneo 2009 si sono conclusi. L'Italia è stata la nazione col maggior numero di successi, seguita dalla Francia e dalla Spagna. Ecco il medagliere finale dei giochi. Oro Argento Bronzo 1 ITALIA 2 Francia 3 Spagna 4 Turchia 5 Grecia 6 Tunisia 7 Egitto 8 Serbia 9 Slovenia 10 Marocco 64 48 28 20 19 13 11 9 7 6 49 53 21 19 14 11 10 13 9 63 39 34 26 31 13 13 13 10 Cento per cento Valentino«Una giornata da ricordare» «Una giornata da ricordare» dice felice e superfesteggiato da amici eavversari. Valentino Rossi vince il gp d’Olanda davanti a Lorenzo e conferma il primato in classifica generale. Già questo basterebbe per essere contento. Ma oggi è una giornata partioolare, quella nella quale Valentino arriva a quota 100 vittorie in carriera. Cento successi e quasi sempre altrettante «mattane» a fine gara. Come oggi, quando srotola assieme ai fidati amici un lungo striscione. Sopra, la gallerie delle foto delle sue vittorie, dalla prima in 125 nel 1996 a Brno, quando aveva 17 anni, fino all’ultimo successo di questa stagione prima di oggi, in Spagna due settimane fa. IL PRIMATO E IL FUTURO - Cento trionfi in 217 gare, quasi una media di una vittoria ogni due gare. Ora punta alla leggenda, cioè ai 122 successi di Giacomo Agostini. «Diventare il secondo pilota nella storia di questo sport ad arrivare a 100 vittorie - aveva affermato Rossi prima della gara- è una bella soddisfazione. Arrivare ai risultati di Agostini dipende da quanta voglia di correre e quanto tempo avrò a disposizione. Per avvicinarmi a lui servirebbero ancora 3 stagioni fortunate». Certo, dipenderà da tante cose, ma al momento Rossi appare più che soddisfatto e della moto, del team, del futuro. A fine gara lo conferma in tv: «Stiamo lavorando benissimo, la moto è ottima. E ringrazio la Yamaha: è merito loro se ancora corro. Intanto mi godo il momento e ringrazio tutti: team, amici e famiglia. E speriamo di vincerne ancora un po’». Però intanto è il momento di celebrare tutta una carriera: «E’ stato emozionante. E’ una giornata che ricorderò sempre. Anche perchè la centesima vittoria è venuta qui ad Assen, che è il circuito attuale con più storia nel mo- tociclismo e dove aveva vinto anche Graziano. Il massimo per me» LA GARA - L’otto volte campione del mondo della Yamaha, saldamente al comando dall’inizio alla fine, ha staccato di oltre cinque secondi il compagno di squadra Lorenzo e Stoner (Ducati). Per Rossi è il terzo successo in stagione. «Non volevo arrivare a un’altra volata finale con Lorenzo- ha detto oggi - oggi no. Così mi sono detto: provo ad andare via. Ed è andata bene così». Lorenzo dal canto suo gli rende merito: «Sono contento, dopo una brutta partenza sono riuscito a stare dietro a Vale che oggi andava molto molto forte. E’ il suo giorno, ha vinto 100 Gran Premi, una cifra quasi inarrivabile per chiunque». Ora Valentino è da solo in vetta alla classifica iridata con 131 punti, 5 in più di Lorenzo e 10 in più di Stoner. Ancora una giornata storta per Daniel Pedrosa (Honda) che dopo essere partito dalla seconda posizione è scivolato a terra nella prima parte di gara. Fuori causa anche il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso, ritiratosi a 16 giri dalla fine. 125 e 250 - In 250 la vittoria va al giapponese Aoyama, con Hector Barbera secondo e Simoncelli terzo ma comunque soddisfatto, nonostante un «incidente» proprio con Barbera nel finale. «Sono contento perchè da come si era messa la gara non pensavo di arrivare sul podio. Peccato, perchè la gomma ha avuto qualche problema, nelle prove abbiamo lavorato bene ora si è disttutta. Sono contento di aver preso il podio, peccato perchè potevo vincere. Barbera mi ha toccato e se usano sempre lo stesso metro dovrebbero dire qualcosa anche a lui. Lo fanno con me, lo devono fare anche con gli altri». In 125 doppietta spagnola con Gadea e Simon. Quarto Iannone e ottavo corsi. Per Maradona c.t. 15 Alla guida della Nazionale argentina ormai da molti mesi, Diego Armando Maradona ha firmato come allenatore della “Seleccion”: lo stipendio di Diego è di circa 72mila euro al mese (al netto delle tasse), il doppio rispetto ai suoi predecessori Basile, Pekerman e Bielsa. Il contratto di Maradona è valido fino alla fine del girone sudamericano di qualificazione per il Mondiale in Sud Africa, rivelano i media, ricordando che nelle partite disputate finora l’Argentina ha battuto il Venezuela e la Colombia, mentre ha perso con la Bolivia e, qualche giorno fa, con l’Ecuador. Il prossimo match è in programma il 5 settembre con il Brasile, in Argentina. Cunego ancora secondo. Filippo Pozzato, 27 anni, è il nuovo campione italiano professionisti. Il vicentino ha battuto allo sprint Damiano Cunego e Luca Paolini nella cornice dell’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Per il leader della Katusha si tratta di un dolce riscatto: chiusa al terzo posto l’edizione 2008, vinta da Simeoni, in questa stagione ha raccolto un secondo posto nella Parigi-Roubaix dietro Tom Boonen, solo piazzamenti al Giro d’Italia e due successi al Gp Harelbeke e una tappa alla Tre Giorni di La Panne. In carriera Pozzato ha conquistato anche una Milano-Sanremo, nel 2006. DELUSO - “I miei uomini hanno cercato di aiutarmi ma all’arrivo di oggi c’era gente più veloce di me” - ha commentato Damiano Cunego, vicecampione del mondo, ai microfoni della Rai -. “E’ l’ennesimo secondo posto che brucia un po’ “. a breve il servizio completo Pellegrini, record del mondo nei 400 sl Record del mondo nei 400 stile libero femminile per Federica Pellegrini, che ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di «Pescara 2009». L’atleta azzurra ha fatto fermare il cronometro a 4’00’41 migliorando il tempo di 4’00’66 che era stato fatto registrare dalla nuotatrice inglese Joanne Jackson a Sheffield (Inghilterra) lo scorso 16 marzo. RECORD - «Sono molto sorpresa anch' io per il record, stamattina ho fatto 4’05 e pensavo di aver fatto 4’09, evidentemente mi sono sottovalutata». Federica Pellegrini si presenta con il volto raggiante ai microfoni della Rai dopo aver vinto l’oro nei 400 sl ai Giochi di Pescara, ma soprattutto per avere inaspettatamente fatto registrare anche il nuovo record del mondo. «Ci siamo ripresi quello che era nostro in precedenza, questa vasca mi ha regalato grandi soddisfazioni -ha detto la Pellegrini-. Certo, però ho paura di abituare troppo bene, so che non potrà continuare così a lungo. Sono giovane, ma so che arriveranno tempi difficili, spero più tardi possibile. C i p e n s o, c i sono queste paure, adesso fare questo record magari facilmente è una straordinaria, ma ci stiamo abituando troppo bene» dice sorridendo la Pellegrini, che poi ufficializza la decisione di prendersi qualche mese «sabbatico» negli States. «Dopo il Mondiale farò un mese di vacanza, poi farò mezza stagione negli Usa rientrando a dicembre per i campionati italiani e per stare con la famiglia a Natale; rientrerò ancora negli States a gennaio e febbraio, sarà un’esperienza che servirà molto a me ed al mio inglese. Stare un po’ lontana da casa mi libererà la testa, sono stati tre anni duri per me, sia mentalmente che fisicamente, ho bisogno di cambiare aria per qualche mese» ha concluso la Pellegrini. 16 Presenza- 16 luglio 2009 Il Papa: Enciclica Caritas in veritate Parlando di «emergenze mondiali» Benedetto XVI, ha detto che «è urgente richiamare l’attenzione sul dramma della fame e della sicurezza alimentare, che investe una parte considerevole dell’umanità». Un dramma da affrontare «con decisione» eliminandone le cause strutturali e «promuovendo lo sviluppo agricolo dei Paesi più poveri». Una «via solidaristica allo sviluppo dei Paesi più poveri che aiuterà ad elaborare un progetto di soluzione della crisi globale in atto». Nel contempo, però, «va attentamente rivalutato il ruolo e il potere politico degli Stati, in un’epoca in cui esistono di fatto limitazioni alla loro sovranità a causa del nuovo contesto economico-commerciale e finanziario internazionale. E d’altro canto, non deve mancare la responsabile partecipazione dei cittadini alla politica nazionale e internazionale, grazie pure a un rinnovato impegno delle associazioni dei lavoratori chiamati a instaurare nuove sinergie a livello locale e internazionale». Per Benedetto XVI, programmare «uno sviluppo non viziato dalle disfunzioni e distorsioni oggi ampiamente presenti», esige da parte di tutti «una seria riflessione sul senso stesso dell’economia e sulle sue finalità. L’economia ha bisogno dell’etica per il suo corretto funzionamento. La regola non può essere il solo profitto. Serve recuperare il principio di gratuità e della ‘logica del dono’ nell’economia di mercato» . Il G8 dell'Aquila consentire ulteriori aggiustamenti al ribasso. Ancor meno roseo è il quadro dell’impegno per la cooperazione. Il fondo di 15 miliardi per la sicurezza alimentare che dovrebbe essere ufficialmente varato sembra, sono le parole di una importante Ong, «lo stesso regalo incartato per la seconda volta», dato che la cifra equivale agli stanziamenti promessi nel vertice del 2005 e mai effettivamente versati. Tutte le nazioni inadempienti, Italia compresa, hanno fatto ammenda per le proprie mancanze e riaffermato solennemente di voler provvedere al più presto. Non sarebbe però sbagliato dire, che nel caso i passati annunci fossero stati onorati, dal summit dell’Aquila non uscirebbe un euro per l’Africa nemmeno sulla carta. Se, poi, già un po’ stridono l’agio, i doni e le cene riservati ai leader quando a pochi passi migliaia di persone sono sfollate nelle tendopoli, non è ulteriore moralismo sottolineare, come ha fatto l’organizzazione umanitaria Save the Children, che nei tre giorni del G8 moriranno migliaia e migliaia bambini per cause facilmente estirpabili, dalla fame alla mancanza d’acqua a malattie curabilissime nel mondo ricco. FINALI Torna allora alla mente il secondo dei principi di giustizia formulato dal celebre filosofo politico John Rawls: le disuguaglianze sociali ed economiche sono ammissibili nella misura in cui danno il massimo beneficio ai membri meno avvantaggiati della società. Ovvero, tradotto per la circostanza, i capi delle nazioni possono godere di condizioni privilegiate a patto che mettano questo loro status al servizio dei più sfortunati. Non vorremmo che del successo di immagine dell’Aquila si dica che è stata una bella occasione di incontro e di discussione per coloro che di belle occasioni di incontro e di discussione non hanno bisogno. Mentre molti altri si attendevano qualcosa di più. L'Aquila e Berlusconi Berlusconi ha saputo costruirsi un consenso vastissimo, tra gli italiani di oggi. Ma per avere quello degli italiani di domani, per essere considerato un giorno colui che avrà reso l’Italia più moderna e più giusta, non colui che avrà sprecato una grande occasione, deve trasformare in riforme il consenso che ha oggi, anche a costo di perderne un po’. Riduzione strutturale della spesa pubblica corrente, riforma delle pensioni anche per rendere meno precario il lavoro dei giovani, riforme incisive nella scuola e nell’università, introduzione di una maggiore concorrenza EMOTIVO FINALE DEL PRIMO CAMPIONATO DI BOCCE COPPA “TULLIO CALLEGARI BRESADOLA” LA SERENA Dal 25 giugno al 5 luglio si é svolto a La Serena con pieno successo il Primo Campionato di Bocce “TULLIO CALLEGARI BRESADOLA”in ricordo del nostro carissimo Tullio che ci ha lasciati già da otto mesi. Era un amante delle bocce ed un fervente dirigente, fondatore dell’Associazione di Bocce di La Serena, e sempre presente nell’organizzazione delle diverse attività sportive sia di Calcio, Ciclismo, Pallacanestro. In poche parole: l’anima della vita sportiva della nostra comunità. La sua testimonianza nello stimolare i bambini, i ragazzi e gli adulti nell’ambito dello sport, come strumento di crescita integrale della persona umana costituisce un valore presente in questo Campionato attaverso l’entusiasta partecipazione dei giocatori e degli spettatori, l’accompagnamento delle famiglie e l’ambiente di amicizia dalla partita inaugurale alla finale. Piú di 30 giocatori si sono impegnati con entusiasmo coinvolgendo un gran numero di spettatori che seguivano le partite con grande interesse. Il 4 e 5 luglio si sono giocate le 4 partite finaliste ottenendo i seguenti risultati: 1° posto la coppia dei fratelli Tullio e Renato Callegari. 2° posto la coppia:Bruno Olivier e Claudio Dalbosco 3° posto la coppia: Giovanni Vanzi e Giacinto Leita 4° posto la coppia: Diego Brun e Lino Brun Premio al Primo Bocciatore:Giovanni Vanzi Premio al Primo Appoggiatore:Alfredo Bertolla Si é conclusa la premiazione con una cena di amicizia con la partecipazione di piú di 60 persone che hanno goduto della gara fino alla fine con un saporoso piatto di polenta e spezzatino guarnito di lucaniche e formaggio ed insalata con carciofi. C’era un ambiente allegro ed emotivo, L’assenza di Tullio era la sua presenza che si percepiva a ogni momento con una giocata, un lancio di boccia o una battuta di mani. Alla fine, un affettuoso ci vediamo a giugno 2010 per el Secondo Campionato di Bocce “Tullio Callegari Bresadola” di La Serena. Giocatori e spettatori nella giornata finale del Campionato di Bocce di La Serena. per aprire i mercati e ridurre le rendite, liberalizzazione dei servizi e specialmente dei servizi pubblici locali: queste sono - lo ricordavo di recente («L’Italia ha bisogno di una data chiave» Corriere, 28 giugno)-alcune riforme necessarie. Angelo Panebianco («I veri ostacoli alle riforme» Corriere, 6 luglio) ha osservato che l’assenza di incisive riforme in questi settori «obbliga da decenni l’economia italiana a funzionare a basso regime», ma d’altra parte «assicura al Paese condizioni di stabilità sociale e territoriale». Si chiede lucidamente Panebianco: «Ciò significa che non bisogna fare quegli interventi riformatori? Bisogna farli di sicuro, a meno che non ci si rassegni definitivamente all’idea che la democrazia italiana possa reggere solo se si accettano bassi tassi di crescita (anche a crisi superata) e forse, in prospettiva, un ulteriore impoverimento complessivo. Ma bisogna anche individuare le strategie utili per attutire gli inevitabili contraccolpi». Questo è il dilemma che Berlusconi, rafforzato dopo l’Aquila sul piano interno e internazionale, ha di fronte a sé. Si propone di gestire l’Italia nello spirito di una buona amministrazione ordinaria? O si sente di dedicare i prossimi quattro anni a un programma straordinario che, con le opportune misure di accompagnamento, introduca radicali riforme affinché l’Italia non debba rassegnarsi e possa avere sia la democrazia sia la crescita? Mario Monti I grandi promettono ai poveri venti miliardi contro la fame... In un villaggio dell’Africa - ma non sappiamo quale, perché Gordon Brown, raccontando la storia a Berlusconi non lo ha precisato - morendo di inedia, prima di spegnersi, un bambino disse alla madre: «Non ti preoccupare, mamma, presto verranno le Nazione Unite». Quella mamma africana ha aspettato invano: «L’Onu - dice Berlusconi riportando questa tristezza - non sono venute mai. Spero che tutti i leader del G8 si ricordini della frase di questo bambino». Silvio Berlusconi e, poco prima di lui, il presidente Usa Barack Obama, annuncia così la decisione presa dal G8 di stanziare 20 miliardi di dollari per il continente nero e per la sua sicurezza alimentare. È la prima volta che viene firmato un testo comune tra i Paesi membri del G8 e quelli africani su un tema controverso come l’accesso alle risorse idriche. Inizialmente, lo stanziamento era di 15 miliardi di dollari, poi la decisione improvvisa al rialzo, dopo una pausa dei lavori che hanno visto impegnati allo stesso tavolo anche l’Angola, l’Egitto, l’Etiopia, la Libia, la Nigeria, il Senegal, il Sudafrica e la Commissione dell’Unione Africana sull’impatto della crisi nel Continente. Sarà stata la storia raccontata da Gordon Brown a convincere i Grandi a una maggiore generosità? Non lo sapremo mai.