DIVERS

Transcripción

DIVERS
Martedì 27 maggio
21,00 CHOCO’ (Colombia, 2014, 80’) ANTEPRIMA
di Johnny Hendrix Hinestroza
In una remota regione della foresta pluviale colombiana una giovane e povera madre, Chocò, si batte per dare ai propri figli un futuro migliore, lottando
contro lo sfruttamento lavorativo e un marito disoccupato dedito al gioco
d’azzardo e all’alcool. Il suo ottimismo vacilla quando perde il lavoro e si
trova impossibilitata anche a comprare la torta per il compleanno di sua
figlia. Ma non esiste alcun traguardo che una madre non possa raggiungere
per il bene di un figlio e la molla che spinge Chocó a superare ogni difficoltà,
pur di vedere sorridere la propria bambina, è tanto grande da permetterle di
riconsiderare tutta la sua vita.
Una regione in cui le uniche fonti di ricchezza, le miniere d’oro inquinate
dal mercurio, sono quelle che rischiano di uccidere le persone e in cui è
estremamente sentito il problema razziale, che pone gli afro-colombiani ai
margini della società. Nel cuore di un mondo lontano il regista colombiano
sa come usare la macchina da presa e lo si capisce da ogni singola inquadratura del suo film d’esordio. Chocò, presentato nella sezione Panorama
alla Berlinale, vince il premio del pubblico al Festival di Cartagena.
Biglietti: INTERO 6 €
RIDOTTO 4,5 €
(ragazzi, anziani, iscritti CGIL, CISL, UIL
e associazioni a difesa dei diritti civili)
Abbonamento 21 €
Abbonamento iscritti CGIL, CISL e UIL 15 €
Cinema Astra d’essai
Piazzale Volta 3 Parma
Tel. 0521.960554
A mente
A cura di
ALESSANDRO
GASTALDO
Nessuno può essere libero,
se costretto ad essere
simile agli altri
Oscar Wilde
CINEMA ASTRA D’ESSAI
Aprile - Maggio 2014
foto di Ettore Serricchio
20,30 LA VITA DI ADELE (Francia, 2013, 187’)
di Abdel Kechiche
Adèle è un’adolescente che vive con i genitori, va il liceo e vede le amiche,
una vita comune a tante ragazze. La sua visione del mondo però inizia a
vacillare il giorno in cui incontra Emma, una giovane donna dai capelli blu,
che le farà scoprire il desiderio e le permetterà di realizzarsi come donna
e come adulta. La macchina da presa di Kechiche segue Adèle da tutte
le angolazioni e in qualsiasi momento della giornata. Spesso la vediamo
dormire, mangiare con la naturalezza di una sedicenne affamata, ripresa
con degli insistenti primi piani nei quali il regista mette in risalto le piccole
naturali imperfezioni, i vezzi istintivi, cogliendo il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta negli smorzati sorrisi che da curiosità infantile diventano
sguardi profondi e adulti. E il film, non sarebbe stato lo stesso se ad interpretarla Kechiche avesse scelto un’attrice diversa da una incredibile Adèle
Exarchopoulos.
Il film di Kechiche, tratto da un fumetto, ha vinto 45 premi in festival di tutto
il mondo; fra questi spicca la Palma d’oro per il miglior film a Cannes 2013,
il premio Cèsar 2014 per la miglior attrice esordiente (Adèle Exarchopoulos)
e il premio come Miglior film straniero indipendente al British Independent
Film Awards 2013.
DIVERS
Lunedì 19 maggio
Lunedì 7 aprile - INCONTRO CON IL REGISTA
21,00 PULCE NON C’E’ (Italia, 2014, 97’) ANTEPRIMA
di Giuseppe Bonito
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Gaia Rayneri, il film racconta la storia di Margherita, oppure Pulce come la chiamano tutti, una
bambina di 9 anni molto particolare, è autistica, beve solo tamarindo e
ascolta musica classica e tango. Entrare nel suo mondo non è facile,
ma la famiglia ha fatto di tutto per farla sentire normale e garantirle
un’esistenza tranquilla, costruendo un universo in cui comunicare per immagini è più facile che farlo con le parole. A lei si dedica tutta la famiglia
e soprattutto la mamma Anita (Marina Massironi) e la sorella Giovanna
(Francesca Di Benedetto, voce narrante della storia), di qualche anno più
grande. Il regista Bonito riesce in questa tragicommedia a coinvolgere lo
spettatore senza retorica e patetismi nello scontro fra mondo adulto e
infanzia, malattia e normalità, rigidità delle istituzioni e legami affettivi. Il
film ha ottenuto candidature ai Nastri d’Argento e ai Ciak d’oro ed è stato presentato in una ventina di Festival internazionali, dove ha ricevuto
diversi riconoscimenti, come il Premio speciale della giuria di Alice nella
Città al Festival internazionale del Film di Roma.
Lunedì 14 aprile
21,00 MATILDE (Italia, 2013, 10’) CORTO INEDITO
di Vito Palmieri
Pur essendo di poche parole, Matilde è una bambina dall’intelligenza
vivace e dalla personalità spiccata. Tra i banchi di scuola, però, c’è qualcosa che sembra turbarla. Combinando le suggestioni ricevute dal suo
maestro, l’interesse per gli strumenti da parrucchiera della madre e la
passione per il tennis, Matilde cerca una soluzione drastica e sorprendente per ritrovare la serenità. Questo corto, diretto dal barese Palmieri
(classe 78) e prodotto dall’ AGFA (Associazione Genitori con Figli Audiolesi), è interamente interpretato da attori sordi. Nel 2013 il corto vince
il Riff-Rome independent film festival, il premio NociCortinfestival all’HollyShorts Film Festival di Los Angeles e la sezione Kids del Tiff-Toronto
International Film Festival.
21,10 TUTTO SUA MADRE (Francia, 2013, 85’)
di Guillaume Gallienne
Tratto da una piece teatrale di successo, che l’attore/regista Guillaume
Gallienne ha scritto e interpretato per un decennio, il film racconta l’incredibile storia di un ragazzo eterosessuale che i familiari hanno sempre
etichettato come omosessuale. Un adolescente tutt’altro che certo della
propria sessualità e una madre, pressante, sferzante, cinica e oppressiva, colpevole di aver sempre “marchiato” quel figlio “diverso”, tanto da
avvisarlo della cena con una frase che possiamo definire una pietra tombale: «Guillaume e i ragazzi, a tavola!». Gallienne è presente ovunque,
regista, sceneggiatore, produttore e attore (veste anche i panni della madre!). Tutto sua madre è un racconto sulla ricerca dell’identità, su quella
fase spiazzante ed esplorativa che è l’adolescenza, sulle apparenze che
spesso ci ingannano e ci portano a trovare delle risposte semplici a
domande complesse. Un script soltanto a prima vista leggero, ma che in
realtà risulta ricco e profondo e in grado di suscitare dibattito sul tema
della sessualità, qui proposto in chiave ironica e con brillante creatività.
Al Festival di Cannes 2013 ha vinto l’ART Cinema Award e il Prix de
la SACD nella selezione Quinzaine des réalisateurs e recentemente ha
trionfato ai premi César 2014 dove ha ricevuto bel 5 riconoscimenti: film,
attore, sceneggiatura non originale, opera prima e montaggio.
Martedì 29 aprile
21,00 LA GABBIA DORATA (Messico, 2013, 110’)
di Diego Quemada-Diez
Il regista messicano racconta l’odissea di tre adolescenti guatemaltechi
che cercano di raggiungere gli Stati Uniti per inseguire il sogno di un’altra vita, lontano dalla povertà in cui sono cresciuti. Alla frontiera, dopo il
primo scontro con gli agenti, andranno avanti soltanto due di loro, a cui
si aggiunge un indio del Chiapas che non parla lo spagnolo. Il loro sarà
un percorso pieno di insidie, un cammino nella disperazione, contro tutto
e tutti.
Il concetto di frontiera è al centro dell’opera prima di Diego QuemadaDíez. Si tratta di una separazione netta fra due mondi, quello ricco e sviluppato e quello povero e arretrato. Un confine da aggirare, navigando su
corsi d’acqua, strisciando in angusti cunicoli, camminando sulle rotaie di
una ferrovia che dovrebbe portare al progresso e a una realtà migliore,
almeno sulla carta.
La Jaula de Oro ha ricevuto 13 ricoscimenti in festival internazionali, fra
cui due premi nella sezione Un Certain Regard (A Certain Talent Prize e
Premio Gillo Pontecorvo), nonché il premio come miglior film al Giffoni
Film Festival.
Lunedì 5 maggio
21,00 DALLAS BUYERS CLUB (Usa, 2013, 117’)
di Jean-Marc Vallée
Dallas Buyers Club racconta la storia vera di Ron Woodroof, un ribelle elettricista/cowboy texano al quale, nel 1986, viene diagnosticato
l’AIDS, con una prognosi di pochi giorni di vita. Abbandonato dagli amici
e frustrato dalla mancanza di opzioni mediche disponibili, ma tutt’altro
che rassegnato a questa sorta di condanna a morte, Ron trova un’ancora di salvezza nei farmaci alternativi e in un mix di vitamine di sua
invenzione. Entra così in contatto con altri ammalati e familiarizza con
loro, superando l’iniziale omofobia e ritrovandosi al centro di un cospicuo
business di contrabbando. Inizia così una tesissima partita a scacchi
con la legge che vieta i farmaci da lui usati e con la polizia. Dallas Buyers
Club poggia interamente sulle spalle scarne di un incredibile Matthew
McConaughey, che ne porta il peso con grazia, con quella che potrebbe
essere la performance migliore della sua carriera. McConaughey e Jared
Leto, gli attori principali del film, hanno perso molti chili (rispettivamente
20 e 13 kg) per impersonare meglio i personaggi assumendo così un
aspetto quasi scheletrico. Il film di Vallée ha vinto 45 premi in festival di
tutto il mondo ed ha trionfato prima ai Gonden Globe e poi agli Oscar con
McConaughey e Leto, vincitori dei premi rispettivamente per il migliore
attore e il migliore attore non protagonista.
Lunedì 12 maggio
21,00 THE PARADE (Serbia, 2014, 115’) INEDITO
di Srdjan Dragojevic
Dragojevic racconta di Limun, ex eroe di guerra degli anni Novanta, ora
potente delinquente di strada, omofobo, che per una rocambolesca serie
di coincidenze è costretto ad accettare di scortare il Gay Pride di Belgrado facendosi aiutare dal bosniaco Halil, dal croato Roko e dal kosovaro
albanese Azem, i vecchi nemici nella Guerra dei Balcani. Il film si ispira al
complicatissimo Gay Pride organizzato nel 2010 a Belgrado fra proteste
degli attivisti, poliziotti corrotti e bande di picchiatori omofobi. Una tragicommedia sociale che mira a divertire, ma che propone, nello stesso
tempo, più di una riflessione. Un fim che affronta non soltanto il diverso
orientamento sessuale, ma anche la diversità etnica e culturale. The Parade ha vinto numerosi premi in festival importanti: il Premio del pubblico
e la Menzione speciale della sezione Panorama (Giuria ecumenica) al Festival del cinema di Berlino, il premio Amore e psiche al Med Film Festival
di Roma e il Premio del pubblico al Torino Gay and Lesbian Film Festival.

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