Emilia-Romagna - Zanichelli online per la scuola

Transcripción

Emilia-Romagna - Zanichelli online per la scuola
Emilia-Romagna
Emilia deriva dal nome dell’antica via che attraversa diagonalmente
la regione, la Via Emilia, fatta costruire dal console romano Emilio
Lepido nel II secolo a.C. Romagna deriva dal termine Romània, con il
quale nel medioevo si indicava il territorio di Ravenna.
RILIEVI
Che superficie
e popolazione ha?
Con i suoi 22 123 km2, l’EmiliaRomagna si colloca al sesto posto
tra le regioni d’Italia come superficie. Con i suoi 4 223 300 abitanti, si
colloca al settimo posto come popolazione.
7% della superficie
italiana
7% della popolazione
italiana
Quali sono le città
capoluogo di provincia?
I capoluoghi di provincia sono 9.
Bologna è anche
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capoluogo di
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Bologna (BO)
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Ferrara (FE)
Forlì-Cesena (FC)
Forlì
Cesena
Piacenza (PC)
PIANURE E COSTE
La Pianura Emiliano-Romagnola si estende a sud del Po, fino al
Mare Adriatico, e occupa metà
della regione; costituisce l’ultima parte della più ampia Pianura Padana. È una zona densamente coltivata, che produce
per esempio larga parte dello
zucchero a livello nazionale. È
anche diventata un’area densamente industrializzata [ 2 ].
La prevalenza della pianura fa
sì che le coste siano basse e
orlate da ampie spiagge: dai lidi
ferraresi fino al confine con le
Marche. In corrispondenza
delle Valli di Comacchio si trovano in prevalenza lagune e
saline, inserite in aree naturali
protette di grande importanza,
dove vivono numerose specie
vegetali e animali.
abitanti
373 000
180 100
177 100
159 800
151 100
137 500
133 200
Che cosa caratterizza
il suo territorio?
113 600
94 100
99 600
Il territorio della regione è per
circa la metà pianeggiante (48%),
il resto si divide fra montagna
(25%) e collina (27%).
1
CALANCHI SULL’APPENNINO EMILIANO
2
AREA INDUSTRIALE LUNGO LA VIA EMILIA (BOLOGNA)
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montagna (25%)
collina (27%)
pianura (48%)
Emilia-Romagna
1
Publiaerfoto
L’Emilia-Romagna è una regione
dell’Italia nord-orientale. A nord
confina con Lombardia e Veneto, a
est si affaccia sul Mare Adriatico, a
sud confina con Marche, San Marino, Toscana, a ovest con Liguria e
un breve tratto di Piemonte.
Il settore montano si estende da
ovest a est nella parte meridionale della regione. Esso include
un breve tratto dell’Appennino
Ligure e uno, più esteso, dell’Appennino Tosco-emiliano [ 1 ].
Il Cimone (2165 m) e il Cusna
(2121 m) sono i monti più alti.
Alla base dell’Appennino si trova
una limitata fascia collinare.
G. Perticoni/Marka
Dove si trova?
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LE VALLI DI COMACCHIO
A. Samaritani
4
Il fiume principale è il Po, che segna il
confine con la Lombardia e il Veneto,
salvo un tratto in provincia di Modena.
Dall’Appennino scendono i suoi
affluenti di destra: Trebbia, Taro, Parma,
Enza, Secchia, Panàro che scorrono
quasi paralleli. Il secondo fiume per
importanza è il Reno (210 km) che
sbocca direttamente in Adriatico, come
i brevi corsi d’acqua della Romagna. Nel
tratto tra le foci del Po e del Reno si trovano le Valli di Comacchio [ 3 ]: sono
specchi di acqua salmastra, resti delle
estese zone paludose che un tempo
coprivano tutta la provincia di Ferrara.
4
SPIAGGE DELLA RIVIERA ROMAGNOLA
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E. Ciol
ECONOMIA
Il settore agricolo, uno dei più avanzati del paese, è caratterizzato dalla presenza di oltre 12 000 cooperative, che
producono, trasformano e commercializzano i prodotti. Rinomati sono i
formaggi (come il parmigiano reggiano) e i salumi (prosciutto di Parma).
La pesca, nell’Adriatico, è molto sviluppata. L’industria, a eccezione dei
grandi complessi chimici di Ferrara e
Ravenna, si basa su imprese piccole e
medie, molte delle quali di alto livello
tecnologico. Un ruolo rilevante ha il
turismo, soprattutto quello estivo
sulla riviera romagnola [ 4 ].
Emilia-Romagna
2
Stazione Centrale
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BOLOGNA La più antica università del mondo
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ne uno dei 10 centri europei più popolosi, con uno
sviluppo urbano pari a
quello di Parigi. Famosa per
la sua università, la cui fondazione, prima in Europa,
risale al 1088, Bologna si
caratterizzò come uno dei
principali centri europei di
studi giuridici. Dal punto di
vista economico ebbe un
grande sviluppo l’industria
tessile (arte della lana) e
successivamente, grazie
all’invenzione dei mulini
ad acqua «alla bolognese»,
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crollo dell’impero romano
e le invasioni barbariche, la
città ricominciò a crescere
fino alla costituzione in
libero comune, nel 1114.
Le tracce della storia sono
ben visibili nelle vie del centro di Bologna, che ha una
parte romana (con strade
che si intersecano perpendicolarmente) e una medievale (con le strade che si
aprono a raggiera) [ 1 ].
La città raggiunse il massimo splendore nel XIII
secolo, epoca in cui diven-
(Università)
gl
Abitata fin dai tempi più
antichi, divenne un’importante città ad opera degli
etruschi, che vi si insediarono nel VI secolo a.C. dandole il nome di Felsina.
Successivamente, nel II
secolo, fu colonizzata dai
romani con il nome di
Bononia, divenendo un
centro fiorente caratterizzato come importante
snodo sulla via che collegava la Pianura Padana alle
regioni adriatiche. Dopo il
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divenne un mercato internazionale della seta.
Durante il periodo rinascimentale (tra il XV e il XVI
secolo) fu lacerata da lotte
tra fazioni rivali, passando
sotto la signoria dei Pepoli,
dei Visconti e dei Bentivoglio, rimanendo poi, a partire dal 1506, sotto il dominio pontificio.
In età napoleonica, dal
1796, conobbe una parentesi di libertà repubblicana,
tornando poi, in seguito
alla Restaurazione, sotto il
Emilia-Romagna
3
ECONOMIA E SOCIETÀ
Bologna è un importante
snodo ferroviario, autostradale e aeroportuale. L’aeroporto internazionale
G. Marconi ha visto negli
ultimi anni aumentare
costantemente il numero di
passeggeri e di merci. Parallelamente, l’Interporto si è
affermato come uno dei
principali scali-merci in
Europa.
Essendo ben integrata
nella rete dei trasporti, la
città si distingue nel settore
del commercio all’ingrosso
(magazzini e complessi fieristici). Si possono menzionare il Centergross, uno dei
centri all’ingrosso più grandi d’Europa, il Fiera District
[ 2 ], che ospita esposizioni
fieristiche di fama internazionale (in campo agroalimentare, editoriale e dell’edilizia), il Palazzo dei Congressi e la Borsa Merci.
Il centro storico , invece,
si è da tempo specializzato
nei servizi. La popolazione,
in crescita fino agli anni
Settanta, ha cominciato
negli ultimi anni a diminuire. Tale fenomeno è stato
causato, a Bologna come in
molte altre città, dall’esaurimento di una fase di
espansione legata all’industria e non, come si potrebbe erroneamente supporre,
da una scarsa vivibilità
della città. Bologna è infatti
in testa alla classifica delle
città italiane quanto a spazi
pubblici attrezzati, servizi
al cittadino (uffici informa-
zioni, asili nido ecc.) e qualità della vita.
ARTE E CULTURA
3
M. Vianelli
L’AREA DELLA FIERA
LE DUE TORRI
cia, la fontana del Nettuno
del Giambologna, del 1563
[ 4 ], il Palazzo del Podestà e
quello Comunale (entrambi
del XIII secolo), il Palazzo dei
Notai (del XV secolo).
I principali musei sono la
Pinacoteca Nazionale, il
Museo Civico Archeologico
e il Museo Medievale.
L’Università di Bologna
(con oltre 100 000 studenti)
è nota soprattutto per il settore degli studi umanistici.
Il centro monumentale della
città si sviluppa attorno alle
«due torri» [ 3 ]: la Garisenda, dell’XI secolo, e la Torre
degli Asinelli, del XII secolo;
esso è circondato ancora per
alcuni tratti dalle antiche
mura. Ma le due torri sono
soltanto le più note tra le
oltre 200 torri esistenti in
epoca medievale e rinascimentale.
Un altro elemento caratteristico del centro storico
sono i portici, estesi per
molti kilometri. L’idea di
costruirli risale all’epoca
medievale, quando costituivano una soluzione alla
mancanza di spazio per le
abitazioni del centro, che
venivano ampliate verso la
strada.
Anche i principali monumenti sono di epoca basso
medievale e rinascimentale (il periodo di maggior
fortuna della città). Si
possono menzionare
la chiesa gotica di
San Petronio (iniziata nel 1390),
con il famoso
portale di Jaco4 LA FONTANA DEL NETTUNO
po della Quer-
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Emilia-Romagna
Alan Gallery/Alamy
controllo della Chiesa. Si
unì al Regno d’Italia nel
1860, continuando a sviluppare la sua vocazione
commerciale e di snodo
viario.
Durante il Novecento
Bologna ha conosciuto un
notevole sviluppo industriale, soprattutto nei settori meccanico (macchine
da imballaggio), elettronico, chimico e farmaceutico.
A partire dagli anni Settanta, comunque, la produzione industriale ha iniziato a
calare a vantaggio delle
attività terziarie, soprattutto quelle avanzate (pubblicità, produzione di software, servizi alle imprese).
La città è anche stata tristemente protagonista di un
gravissimo atto terroristico.
Il 2 agosto 1980, infatti, una
bomba esplose nella stazione ferroviaria, facendo 85
vittime. A tutt’oggi, i mandanti della strage rimangono sconosciuti.
2
Paolo Righi
IL CENTRO: LA PARTE ROMANA (IN ALTO) E QUELLA MEDIEVALE (IN BASSO)
Paolo Righi
1
4

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